Una delle cose che più ci è mancata secondo un sondaggio nel periodo di quarantena è stato , sicuramente il caffè ma a vincere la sfida è stato il cappuccino al bar piazzatosi tra le prime dieci cose. Il profumo del latte caldo e di caffè che ti investe quando entri nel bar la mattina presto, il sibilo del caffè che esce dalla macchina, lo sbuffare del beccuccio che lo schiuma… Il cappuccino ci è mancato, sì. Ma cosa succede al corpo quando beviamo un cappuccino, ora che avevamo perso l’abitudine di farlo? “La prima cosa che è venuta a mancare durante il lockdown, riguardo al nostro cappuccino, è l’abitudine L’abitudine di andare al bar, la socialità, il rituale mattutino che ci aiuta a svegliarci. Quindi non dobbiamo parlarne solo da un punto di vista nutrizionale: è stato un pezzo di vita importante che ci è mancato. Ma che succede al nostro corpo ora che ricominciamo a bere il cappuccino? In realtà il cappuccino, ossia latte più caffè, non è un abbinamento dei migliori, spiega la dottoressa Vincenzo, perché l’unione di questi due ingredienti produce il tannato di albumina, che è una sostanza non facile da digerire. Quindi può essere che in questi due mesi, chi ha rinunciato ad abbinare latte e caffè perché se non schiumati come al bar non li beve, potrebbe aver visto la pancia appiattirsi un po’. Tornando a berlo la mattina, potrebbe riscontrare il ritorno di qualche piccola difficoltà digestiva. Chi addirittura non ha bevuto affatto il latte in questi due mesi, sempre perché era abituato a berlo solo al bar in cappuccino, potrebbe avere qualche problema di intolleranza che dovrebbe sparire nei prossimi giorni, per un processo di disabituare/riabituare. Quali sono le conclusioni che possiamo trarre? Il cappuccino non è proprio l’alimento più sano della nostra alimentazione giornaliera, averne fatto a meno per un po’, se così è stato, non è stato poi così male. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciarci perché i benefici psicologici che apporta quel rituale quotidiano bilanciano tutto. E ci sta aiutando a tornare alla normalità”.