E’ finita quando non ci pensi più non quando ti allontani

Può essere vero che, a volte, la fine di una situazione o di un dolore emotivo si manifesta quando smettiamo di pensarci o quando riusciamo a distaccarci da esso. Quando siamo profondamente coinvolti in una contesto o un’emozione negativa, può essere difficoltoso superarla. Tuttavia, con il passare del tempo e il lavoro su noi stessi, possiamo raggiungere una sorta di distacco emotivo o accettazione che ci permette di andare avanti. Ciò non significa necessariamente ignorare o evitare le situazioni difficili, ma piuttosto imparare a gestirle in modo sano ed equilibrato. Ciò potrebbe includere l’elaborazione delle emozioni, il cercare supporto da amici o esperti. Fare elle lunghe passeggiate in riva al mare, recarsi in montagna, immersi nella natura sono tutte situazioni che aiutano. Ricorda che ogni persona affronta le situazioni in modo diverso, e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. È importante ascoltare se stessi, capire le proprie esigenze emotive e prendersi il tempo necessario per riprendersi. In definitiva, l’importante è trovare la pace e la serenità interiori, che possono derivare dall’accettazione, dal perdono o dall’elaborazione delle emozioni. La fine di una situazione difficile o di un dolore emotivo può arrivare quando siamo pronti ad affrontare la vita senza essere più intrappolati dal passato.

Fine delle vacanze come ritornare alla routin

Agosto sta finendo e questo è stato il week end con i maggiori rientri da domani si riparte per molti italiani questo significa una cosa sola, la fine delle vacanze e il ritorno al lavoro. Ebbene, per gestire al meglio il rientro alla quotidianità è importante prendersi del tempo per sé e per coltivare le proprie passioni, considerando il lavoro solo come una delle tante attività della giornata. Insomma, meglio concedersi qualche svago e rilassarsi, un po’ come se si fosse ancora in parte in vacanza. Dall’altro lato, è molto utile porsi degli obiettivi, sia professionali sia personali, per avere i giusti stimoli durante le attività quotidiane. La maggior parte delle volte, dopo le ferie estive, si ritorna alla routine quotidiana senza la giusta carica, ma anzi con frequenti momenti di ansia . Non si tratta ovviamente di una vera e propria depressione nel senso clinico del termine, ma questi sintomi tendono a vanificare i benefici delle vacanze, rendendo spesso il mese di settembre una vera e propria penitenza. C’è, però, una serie di consigli utili ad addolcire il rientro al lavoro e ad apprezzare di più un periodo dell’anno non proprio così speciale. Anzitutto, è bene concedersi qualche giorno vuoto, senza particolari impegni, per abituarsi al rientro e non passare direttamente dalle giornate al mare  tra spiaggia e divertimento a quelle trascorse interamente in ufficio. Scherzandoci su, quest’anno è diventata virale una simpatica vignetta secondo cui il rientro dalle vacanze dovrebbe essere come l’inserimento dei neonati all’asilo nido:si parte piano piano, con un’ora al giorno, e quando si piange si torna a casa. Scherzi a parte, anche qualche coccola in più può essere un valido incentivo: un piatto di spaghetti e una grigliata con gli amici, una gita nel weekend, una colazione in famiglia come se fossimo sempre in albergo o qualsiasi altra attività gradita può rendere meno traumatico il ritorno alla routine. In questo modo la sveglia mattutina sembrerà meno crudele e le ore passate davanti al computer trascorreranno più in fretta, con la testa almeno in parte ancora in modalità relax.

Il rientro dalle ferie

Un italiano su tre soffre di “sindrome da rientro” ovvero quella sensazione di tristezza e vuoto che può assalire al ritorno dalle agognate ferie estive. Ma non disperate, cercate di affrontare al meglio il ritorno alla vita quotidiana. Finita la vacanza il solo pensiero di ricominciare con le solite cose può essere spiacevole. Provate allora a dedicarvi a qualcosa di nuovo: un hobby, uno sport, quello che vi fa stare bene. I primi giorni di ritorno dalle ferie vanno affrontati con filosofia: non iniziate a mille e fate una cosa alla volta, riprendete a poco a poco il ritmo altrimenti sarete immediatamente vittime dello stress. Anche una alimentazione sana ed equilibrata aiuta a sentirsi più in forma: riducete ad esempio i caffè e mettete al bando le merendine, meglio un bel piatto di pasta . Il ritorno in città può coincidere con un’alta dose di inquinamento acustico, soprattutto dopo aver passato le vacanze in un posto meraviglioso dove il rumore del mare era l’unico ad interrompere il silenzio. Ebbene, cercate di “ascoltare” il silenzio e provate ad andare in luoghi particolarmente silenziosi e dedicatevi semplicemente all’ascolto di ciò che vi circonda. L’estate non è ancora finita quindi via libera ai giochi! Il fatto che siano finite le ferie non significa che il tempo di giocare sia terminato. Fate una partita a carte, a beach volley, a tennis, a ping pong: le attività giocose aiutano a sviluppare le endorfine.

Non rimandate

Non lo fate non rimandate mai  Fate ogni cosa che vi sentite di fare, date i baci che vi sentite di dare. E gridate tutti quei ‘mi manchi’ che nascondete. Fate tutto ora, andate al mare, in montagna, andate a cena fuori, giocate , cantate ballate divertitevi, gridate al mondo la vostra sofferenza e la vostra gioia ma non rimandate, prima che sia troppo tardi, prima che non ci sia più tempo. La vita a volte, ci stravolge i piani e non ci dà la possibilità di scegliere. Perciò evitate i rimorsi. Fatelo, agite, perché i rimorsi logorano il cuore

Amore e tenerezza

Si sa che l’estate è anche la stagione della nascita dei nuovi amori e della tenerezza. E perché non concedersi qualche attenzione e coccola in più  a colazione? Scegliete ad esempio biscotti a forma di cuore con delle gocce di cioccolato, un bigliettino del buongiorno e un bicchiere di  spremuta d’arancia. Il giusto mix per iniziare bene la giornata.. che ne dite!

Il benessere e la bellezza

Alcune cose sono incomprensibili, eppure avvengono senza che ne siamo padroni: lo stupore e il senso di grande che avvertiamo di fronte ai colori di un tramonto, all’altitudine di montagna o al movimento delle onde del mare, è un sentimento incontrollabile. Ci riempie di bellezza in modo impulsivo, apparentemente senza motivo, istintivo. Nell’arte, nella letteratura, nella scienza, l’uomo ha cercato di esprimere questa sensazione, senza la piena consapevolezza che derivasse da un’antica capacità di osservazione: è proprio nell’analisi continua e nell’ascolto della realtà che la nostra specie ha trovato le risposte a come vivere, come mangiare, come guarire. Secondo la Medicina Classica Cinese, l’osservazione ci ha permesso di comprendere l’interconnessione tra tutte le forme di vita della Terra con la natura che le circonda. In quest’ampia visione, l’individuo umano si definisce “un microcosmo nel macrocosmo”: siamo materia composta dai cinque elementi della natura e siamo in perenne trasformazione. Ciò che ci rappresenta cresce anche all’esterno.