Le scorze di arancia sono la parte esterna della buccia dell’arancia, che contiene oli essenziali e un sapore intenso e aromatico. Le scorze di arancia sono spesso utilizzate come ingrediente in cucina per aromatizzare dolci, biscotti, pane, bevande e altri piatti Per preparare le scorze di arancia, è possibile utilizzare un pelapatate per togliere solo la parte esterna colorata e profumata della buccia. In un secondo tempo, le scorze di arancia possono essere tritate finemente, fatte a strisce o a cubetti, e aggiunte agli ingredienti delle ricette sia dolci che salate, per di più, le scorze di arancia possono anche essere candite o cristallizzate per creare un gustoso snack per un aperitivo o per una decorazione per dolci. Per candire le scorze di arancia, è necessario bollirle in acqua zuccherata per alcune ore, quindi asciugarle e conservarle in un contenitore ermetico. Se inzuppate in una fonduta di cioccolato sono estasianti
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Cioccolato e vino fanno bene alla salute
Non c’è alcuna prova scientifica che dimostri che il cioccolato o il vino rallentano l’invecchiamento. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che mangiare cioccolato con moderazione e bere vino con moderazione potrebbe avere alcuni benefici ed effetti positivi per la salute, come il miglioramento della salute del cuore e la riduzione del rischio di alcune malattie. Ma è importante notare che l’abuso di questi prodotti può avere effetti negativi sulla salute e sull’invecchiamento.

Festeggiamo Croissant Day
Sapevate che la ricetta dei cornetti proviene dall’Austria? Proprio così: nonostante questo dolce sia diffusissimo in Francia, tanto da avere un nome francese, il croissant è discendente diretto del kipferl austriaco. Il nome “croissant” vuol dire “crescente”, e ovviamente deriva dalla forma a mezzaluna crescente di questo dolce. In Italia il nome più comune è “cornetto”, sempre per via della forma, oppure inesattamente “brioche” in molte regioni del nord. Comunque lo vogliamo chiamare, è una meraviglia, il re delle colazioni e non solo, e oggi, 30 gennaio, si celebra il Croissant Day, quindi vogliamo raccontarvi questo delizioso prodotto di pasticceria per festeggiarlo a dovere! Per preparare i cornetti nella maniera classica si utilizza molto burro e una base di pasta sfoglia, che viene poi tagliata in triangoli, arrotolata, fatta lievitare e infine cotta in forno. Il cornetto italiano generalmente contiene meno burro e più uova, e ha la consistenza più morbida. Esistono infinite varianti di cornetti, visto che ormai sono diventati una celebrità a livello mondiale. Ne esistono versioni dolci e salate, possono variare gli impasti, i ripieni cioccolato, crema, marmellata , i metodi di preparazione, gli accompagnamenti. Insomma, l’importante è avere fantasia e voglia di sperimentare, non c’è una ricetta giusta e una sbagliata!
La cheesecake….diverso
La cheesecake è un dolce gustoso dal sapore delicato, perfetta da servire come ultima portata di fine pasto o da assaporare in ogni momento della giornata per concedersi una dolce pausa. Vi suggeriamo una ricetta che usa la ricotta al posto del solito formaggio. Per preparare la cheesecake alla ricotta, sminuzzate i biscotti riducendoli in polvere, metteteli in una scodella, aggiungete il burro fuso e la cannella. Mescolate gli ingredienti con un cucchiaio di legno, versate il composto in una tortiera a cerniera di 22 cm circa e premetelo leggermente con un cucchiaio, ottenendo uno strato uniforme sul fondo e sulle pareti. Preparate il ripieno mescolando la ricotta con le uova, la buccia grattugiata del limone, un cucchiaio di zucchero e un pizzico di sale. Amalgamate bene gli ingredienti, quindi versate il composto sulla base di biscotti, stendetelo con una spatola e distribuite in modo uniforme. Cuocete la torta in forno a 180° per 40-45 minuti circa. Fatela raffreddare completamente e decoratela con le fragole. E buon appetito. Ingredienti 2 uova 150 g di biscotti secchi 100 g di Burro 460 g di Ricotta 1 limone 100 g di fragole 1 pizzico di cannella sale q.b.
Fantoccia e cavallino
Alzi la mano chi in Valdarno non ha oggi una fantoccia o un cavallino sulla tavola. La tradizione popolare narra che, nella cultura contadina del Valdarno Aretino e nello specifico nei paesi di Terranuova Bracciolini e Montevarchi ,il giorno della Befana, insieme alla calza far trovare la fantoccia o il cavallino, una volta si cuoceva nei forni dei panifici che venivano messi a disposizione per clienti e amici permettendo di cuocere queste specialità. Oggi si prepara una specie di pasta frolla e si decora con cioccolato codette e zuccherini colorati, dopo di ché si cuociono nel forno di casa, a 180 gradi. Buonissima come dolcetto secco ma anche inzuppata in un bicchierino di Vin Santo Vi suggeriamo la ricetta ritagliate delle forme e date spazio alla fantasia per decorarle provate a realizzarle sono buonissime
3 uova
– 500 g farina
– 100 g di burro morbido
– 100 g zucchero
– 1 arancia
– 1 bicchierino di vin santo
– 1 bustina di lievito per dolci

Dessert golosi
Troppo caldo per preparare un ottimo dessert? Assolutamente no, perché anche la bella stagione ha i suoi dolci golosi da sfoggiare dopo pranzi o cene con gli amici e in famiglia ecco qualche idea! Semifreddo al mojito Il semifreddo al mojito è un dolce strepitoso, incantevole nella forma e originale nel gusto. Un semifreddo all’italiana che ripropone la freschezza del cocktail cubano a base di “ron, caña y hierbabuena”. Ideale nelle sere d’estate! Cheesecake alla frutta Bella, fresca e colorata la cheesecake alla frutta è il dolce ideale per allietare i dopocena estivi. Dal ripieno morbido e cremoso e dalla copertura sempre diversa questa cheesecake senza cottura è molto facile da preparare e il risultato è sempre assicurato. La ricetta perfetta per stupire gli ospiti con semplicità. Tiramisù al pistacchio ,Il tiramisù al pistacchio è un dolce goloso e raffinato. Una versione irresistibile del classico dolce al cucchiaio, che prevede strati di savoiardi al caffè farciti da una morbida crema d’uovo, mascarpone e pistacchio. Una ricetta facile per un dessert irresistibile.
Quando è nato il gelato
Sono tanti gli alimenti che nel corso della loro storia hanno subito una trasformazione. In particolare, il gelato si sono veramente evolute, portando i primissimi tentativi di preparazioni fino alle numerose tipologie di gelato che abbiamo la possibilità oggi di trovare nei supermercati nei bar/pasticceria
Non è facile attribuire una “paternità” al gelato. Alcuni la fanno risalire addirittura alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Altri, invece, la affidano agli antichi Romani che si distinsero ben presto grazie alle loro “nivatae potiones”, veri e propri dessert freddi. Sta di fatto che in pochi resistono al gelato, in coppa, nel cono oggi ci sono veramente infiniti gusti e cosa c’è di meglio di un bel gelato gustato seduti in giardino al fresco della sera in compagnia di amici
Un mito in Italia e nel mondo
Da quando è stata creata ha attratto milioni di persone, in Italia e nel mondo. C’è chi la consuma una volta al mese, chi una volta l’anno e chi tutti i giorni, chi la usa per fare dolci, chi la spalma sul pane chi sulle fette biscottate per fare colazione, chi la mangia a cucchiaio. Parliamo della Nutella, la celebre crema Ferrero spesso demonizzata per i suoi presunti effetti negativi sulla linea. Una cosa è certa: la Nutella non è un semplice alimento ma un vero fenomeno di costume. C’è chi la ama e chi la odia. Dagli anni ’60 in poi il consumo di Nutella ha fatto registrare un’impennata straordinaria in Italia, in Europa e nel mondo intero. Perché la Nutella piace a tutti, o quasi? Ferrero non ha mai rivelato a nessuno la ricetta della Nutella, crema di nocciole prelibata. Di prodotti simili ne sono stati fatti a centinaia ma mai nessuno è riuscito ad uguagliare la mitica Nutella. Sebbene l’azienda di Cuneo debba gran parte della sua fortuna alla Nutella, è innegabile che tale crema sia finita spesso nel mirino dei salutisti e di quelli che stigmatizzano la vendita e il consumo di alimenti contenenti l’olio di palma. Sì perché tra gli altri ingredienti, la Nutella vanta anche l’olio di palma, nei cui confronti sono state promosse delle vere e proprie crociate. Nonostante gli haters, Ferrero continua a produrre serenamente la Nutella con l’olio di palma.
Tradizioni Pasquali
A Pasqua c’è l’abitudine di regalare uova di cioccolato. In realtà quest’abitudine è nata con il tempo, ma all’inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita e che la vita ricomincia. La mattina di Pasqua, a Teggiano, in provincia di Salerno, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di perdono. In Versilia, sempre in segno di perdono, ma stavolta verso Gesù, le donne dei marinai baciano la terra. In Venezia Giulia, dove se ne beve mezzo bicchiere di acqua benedetta a digiuno, prima di mangiare due uova sode e una focaccia innaffiata con vino bianco. Un altro simbolo utilizzato durante il periodo pasquale è il fuoco. In particolare, a Coriano, in provincia di Rimini, vengono accesi dei falò la sera della vigilia, mentre nelle campagne nella provincia autonoma di Bolzano si porta il fuoco benedetto. I falò vengono accesi anche a San Marco in Lamis, stavolta accesi su un carro con ruote. A Firenze l’uso del fuoco sacro è cambiato nel tempo: prima dell’anno mille venivano infatti portate nelle case delle candele che venivano accese da un cero a sua volta acceso attraverso una lente o una selce; agli inizi del Trecento venivano usati invece tre pezzi di selce che secondo la tradizione arrivavano dal Santo Sepolcro di Gerusalemme; secondo il racconto, tali pezzi di selce vennero donati alla famiglia dei Pazzi da Goffredo di Buglione. Nel seguito, l’uso del fuoco sacro a Firenze si concretizzò in un carro pieno di fuochi d’artificio.
Una colazione sprint
La colazione, come ribadiscono tutti i nutrizionisti, è forse il pasto più importante della giornata. Di sicuro lo è per i lavoratori, e la colazione può essere veramente un fattore determinante. Come si fa quindi a scegliere una colazione sprint per una giornata al massimo? Semplicemente optando per alimenti completi e energetici. La colazione deve essere la miniera dalla quale estrarre a poco a poco energia per affrontare l’impegno quotidiano. Quando facciamo colazione, rischiamo solo con lo zucchero del caffè, di ipotecare l’apporto glicemico di buona parte della giornata. Ecco quindi che bisogna prestare particolare attenzione a non assumere troppi zuccheri. Nel caso infatti in cui lo si faccia, garantiamo al fisico tantissima energia immediata, raggiungendo il picco glicemico. Per poi scendere purtroppo in picchiata in poco tempo e rimanere totalmente senza carburante. Brioche, cornetti, merendine e crostatine varie hanno il difetto di donare un falso senso di sazietà, che a breve sparisce. Molto meglio introdurre fette biscottate integrali con la marmellata, uova, succhi di agrumi e cereali.Inoltre bere un bicchiere di acqua tiepida appena alzati è il modo migliore di iniziare con una colazione sprint per una giornata al massimo. Ancora più importante, se non si soffre di disturbi gastrici, abbinare mezzo limone. La sua vitamina C infatti assicura energia e forza, unitamente allo smaltimento delle tossine, tramite la pulizia del fegato e dei reni. Oltre alla corretta alimentazione, per avere la giusta energie, è necessario seguire anche delle buone abitudini. Una di queste è senz’altro non far passare troppo tempo dall’ alzata alla colazione. Il tempo massimo calcolato prima di alimentarsi è di un’ora, altrimenti, il rischio è quello poi di avere così tanta fame, da mangiare troppo e male. Il metabolismo inoltre, che si muove come un orologio perfetto, rimane spiazzato dallo sfasamento dei tempi, compromettendo la sua funzione.