Ancora un giorno di festa

La Pasqua sta finendo e arriva la Pasquetta si avvicina, pronti per una nuova abbuffata? È bello ritrovarsi con la famiglia a condividere un pranzo preparato tutti insieme, ma è ancora più bello rendere l’occasione speciale con una tavola apparecchiata magari in giardino con stile. Pasqua è sinonimo di primavera e rinascita, ecco perché la tavola di Pasqua e Pasquetta  è decorata con i simboli che più richiamano la bella stagione: fiori, coniglietti, uova e pulcini. Via libera quindi ai centrotavola pasquali floreali, profumati e ricchi di colore per passare una giornata all’aperto in compagnia di parenti e amici

Il 9 Aprile si festeggia la Pasqua

Una ricorrenza religiosa molto sentita dai cristiani, che cade la domenica seguente al primo giorno di luna piena di Primavera per comodità si calcola sempre il 21 marzo come giorno dell’equinozio. Questo spiega perché la Pasqua può variare ed essere “alta” tra il 14 e il 25 aprile, “media” tra il 3 e il 13 aprile o “bassa” dal 22 marzo al 2 aprile. Al di là di questi aspetti, puramente informativi, è bene ricordare che da sempre la Pasqua rappresenta per i consumatori, un ritrovato desiderio di rinascita che si traduce spesso nel voler stare insieme, tema la convivialità e le gite fuori porta e il desiderio di rinnovare. Il suggerimento è quello di non farsi cogliere impreparati così da organizzare, con il giusto anticipo, l’allestimento della vostra casa  e degli esterni Lavorare sull’idea di effetto sorpresa, tradizione legata all’uovo di Pasqua, o sull’obiettivo di sorprendere, amici e parenti, potrebbe essere il punto da cui partire, per proporre per esempio una tavola ad alto valore simbolico. La voglia di evasione, di gite fuori porta, di convivialità, di preparazione di piatti fatti in casa, il desiderio di stare in compagnia, il  tempo libero,  il giardinaggio, il cambio dell’armadio,  nuovi accessori, per seconda abitazione al mare o in montagna, viaggi, riflessioni la fanno da padrone … La Pasqua insomma ha il potere di far rinascere un po’ tutto

Pancakes  le famosissime frittelle soffici e leggere da gustare a colazione!

Questi dolci americani, oramai entrati nei nostri menù, si impilano e si gustano con solo burro, con solo sciroppo d’acero, con burro e sciroppo d’acero Si possono gustare caldi appena fatti, nessuno vieta però di assaporarli freddi, ma sei sicuro di non voler spalmarci sopra un po’ di crema di cioccolato e nocciola? O della crema e mirtilli o fragole ? Li puoi mangiare a colazione o per merenda, Per realizzare la ricetta dei pancakes versa un uovo in una ciotola capiente, versa 20 gr di olio di semi e 20 gr  zucchero, Quindi mescola con una frusta per amalgamare gli ingredienti e sciogliere lo zucchero Setaccia la farina 130gr  e il lievito 8 gr direttamente nella ciotola con gli altri ingredienti. Mescola bene fino a far incorporare tutta la farina e sciogliere bene i grumi nella pastella. Aggiungi poi un pizzico di sale e dai un’ultima mescolata Fai riposare la pastella tra i 5 e i 15 minuti. Scalda un pezzettino di burro in una padella, se possibile antiaderente. Con un pezzo di carta assorbente rimuovi il burro in eccesso, quindi versa un mestolo scarso di pastella, cercando di dare già una forma tondeggiante al pancake. Aiutandoti con il fondo del mestolo cerca di conferire al pancake una forma il più possibile circolare, senza schiacciare eccessivamente. Lascia cuocere il primo lato del pancake per fino a quando le bollicine che si creeranno in superficie non cominceranno a scoppiare. In base al calore della padella, ci vorranno da 45 secondi a 1,5 minuti, quindi giralo dall’altro lato e lascialo cuocere altri 45 secondi circa. Per la cottura dei successivi pancakes non dovrebbe essere necessario altro burro, un leggero strato di burro e la padella antiaderente sono sufficienti per ottenere dei pancakes perfetti.

L’acquafaba

L’acqua ricavata dalla bollitura dei legumi secchi che si comprano o che si cuociono è ricca di sostanze nutrienti, quindi disfarsi di una sostanza del genere è un vero e proprio peccato! Questa sostanza è molto adoperata dei vegani sia per le sue proprietà nutrienti, sia perchè può tranquillamente sostituire gli albumi in cucina. E’ risaputo che i vegani non mangiano carne e derivati, l’albume è un derivato che proviene dall’uovo. Se si va a montare l’acqua, proprio come si fa con l’albume d’uovo, questa diventa come neve! Scolate il liquido contenuto in una confezione di piselli  o fagioli, mettetelo in un insalatiera e montatelo con le fruste elettriche. In base alla densità e corposità che si vuole ottenere bisogna montare l’acquafaba dai 4 ai 15 minuti. Aggiungere dello zucchero per  garantire al composto una consistenza densa e corposa. Gli albumi montati a neve vengono utilizzati per la preparazione di una miriade di dolci, la stessa cosa si può fare con l’acquafaba montata, ma non solo! E’ possibile utilizzare l’acqua dei legumi in scatola anche per preparare cibi salati, come ad esempio una maionese vegana alternativa. Basta dare sfogo alla vostra creatività e fantasia per capire come riutilizzare la montatura a neve di questo ingrediente di scarto.

Fagottini di ricotta

Fagottini con la ricotta ? Vi proponiamo allora due ricette di fragranti fagottini farciti con la ricotta e altri ingredienti, che, a seconda di come li presentiate, possono andar bene sia per delle occasioni formali che informali. I fagottini ai broccoli e ricotta sono un antipasto particolare da preparare in largo anticipo e cuocere in forno al bisogno. Per 10-12 fagottini servono: 500 g di broccoli, 400 g di ricotta, una salsiccia, un tuorlo , 500 g di pasta sfoglia, 30 g di burro, un pizzico di sale e di pepe. Cominciate a mondare i broccoli, tagliando le cimette, lavandole per poi lessarle in acqua bollente leggermente salata per 15 minuti. Scolateli e spezzettateli. In una padella sciogliete il burro e fate rosolare la salsiccia sbriciolata. Sfumate con 150 ml di vino bianco, aggiungete i broccoletti e fateli insaporire per 5 minuti. In una ciotola invece pepate, salate la ricotta e montatela con una frusta. Unite il composto di broccoli e salsiccia e mescolate tutti gli ingredienti. Stendete due rotoli di pasta sfoglia su due teglie rivestite con carta da forno e tagliateli in sei quadrati. Distribuitevi al centro il ripieno e chiudete il quadrato a fagottino, sigillando gli angoli al centro. Spennellate i fagottini con il tuorlo sbattuto e cuoceteli in forno a 180° per 25 minuti. Sfornate e servite i fagottini in tavola caldi. Insoliti sono pure i fagottini di pasta fillo ripieni di ricotta, serviti come antipasto in un letto di giardiniera, per una cena formale. Per prepararli mettete 250 g di ricotta in una ciotola e lavoratela con un cucchiaio di scamorza grattugiata, un pizzico di sale e di pepe. Aggiungete 5 pomodorini secchi, fatti prima sgocciolare e tritati, e cercate di amalgamare il più possibile. Su una spianatoia stendete 5 fogli di pasta fillo, disponendoli uno sopra l’altro. Irrorate con un filo d’olio tra un foglio e l’altro. Tagliate la pasta in piccoli quadrati e mettete al centro un cucchiaio di ripieno. Chiudete a fagottino e appiccicate i bordi tra di loro. Trasferite le vostre creazioni su una teglia rivestita con carta da forno e cuocete per 15 minuti a 180°.

Tradizioni Pasquali

A Pasqua c’è l’abitudine di regalare uova di cioccolato. In realtà quest’abitudine è nata con il tempo, ma all’inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita e che la vita ricomincia. La mattina di Pasqua, a Teggiano, in provincia di Salerno, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di perdono. In Versilia, sempre in segno di perdono, ma stavolta verso Gesù, le donne dei marinai baciano la terra. In Venezia Giulia, dove se ne beve mezzo bicchiere di acqua benedetta a digiuno, prima di mangiare due uova sode e una focaccia innaffiata con vino bianco. Un altro simbolo utilizzato durante il periodo pasquale è il fuoco. In particolare, a Coriano, in provincia di Rimini, vengono accesi dei falò la sera della vigilia, mentre nelle campagne nella provincia autonoma di Bolzano si porta il fuoco benedetto. I falò vengono accesi anche a San Marco in Lamis, stavolta accesi su un carro con ruote. A Firenze l’uso del fuoco sacro è cambiato nel tempo: prima dell’anno mille venivano infatti portate nelle case delle candele che venivano accese da un cero a sua volta acceso attraverso una lente o una selce; agli inizi del Trecento venivano usati invece tre pezzi di selce che secondo la tradizione arrivavano dal Santo Sepolcro di Gerusalemme; secondo il racconto, tali pezzi di selce vennero donati alla famiglia dei Pazzi da Goffredo di Buglione. Nel seguito, l’uso del fuoco sacro a Firenze si concretizzò in un carro pieno di fuochi d’artificio.

Uova su stecco

L’alternativa più divertente alle classiche uova da appendere? Sicuramente le allegre decorazioni su stecco che puoi usare all’aperto, nei vasi ma anche come segnaposto accanto al piatto. Quelle a forma di coniglietto renderanno ancora più festosa l’atmosfera di casa: nel set le trovi , ognuna di un colore diverso. Ovetti colorati ma anche fiori e piccoli ramoscelli: i rami di pesco saranno perfetti da utilizzare come centrotavola. E se vuoi dare un benvenuto speciale ai tuoi ospiti, puoi utilizzarli anche come ghirlanda per la porta.

Da dove cominciare per decorare la casa per Pasqua

Da dove cominciare? Naturalmente dalle immancabili uova di Pasqua decorative: tonalità pastello e piccoli nastri di raso saranno perfetti per assicurare al soggiorno un’aria di festa, e per creare composizioni pasquali. Se sei creativa e ami il fai da te, punta sul set di uova che puoi dipingere a piacere, in base ai colori di casa: si trasformerà in un piacevolissimo passatempo e, una volta pronte le tue decorazioni di Pasqua, potrai usarle per addobbare gli ambienti o per creare centrotavola e segnaposto per la tavola di Pasqua. Immancabili anche i tenerissimi coniglietti che tornano in molteplici versioni adatte a soddisfare ogni esigenza: dalle semplici statuette da appoggiare sulla credenza,  ai simpatici bastoncini da piantare nei vasi, fino alle decorazioni da appendere alla finestra. Infine, non dimenticare un tocco floreale: una bella ghirlanda pasquale fiorita è perfetta per regalare alla tua tavola un’aria chic e primaverile.

Alimenti che fanno bene alla vista

Mangiare bene significa proteggere la tua salute, compresa quella degli occhi. Quali alimenti non devono mancare nella tua dieta per conservare la vista il più a lungo possibile? Fai scorta di cibi che contengono vitamina C, vitamina E, zinco, selenio e omega-3. La vitamina A mantiene la salute della cornea ed è un componente della rodopsina, pigmento che consente alla luce di essere convertita in segnali elettrici che vengono interpretati come visione. Mentre le carote sono quelle che si sente spesso pubblicizzare per il loro contenuto di vitamina A. Le verdure a foglia verde scura come il cavolo cappuccio e gli spinaci sono le principali fonti di luteina e zeaxantina, due carotenoidi che proteggono la retina. Agendo come antiossidanti, la luteina e la zeaxantina assorbono una notevole quantità di raggi di luce blu, impedendo loro di entrare nell’occhio interno per evitare che i radicali liberi indotti dalla luce danneggino le cellule oculari. Le uova sono un’altra grande fonte di carotenoidi e zeaxantina, in particolare quando provengono da polli alimentati con una dieta ricca di nutrienti. Ostriche. Lo zinco è necessario per l’attivazione di oltre 300 enzimi nel corpo mantiene la struttura e la stabilità delle proteine ​​nella retina e protegge le cellule della retina per prevenire e rallentare la perdita della vista, insieme ad altri antiossidanti come il selenio. Frutta secca e in particolare mandorle. La vitamina E è un potente antiossidante che protegge le cellule di tutto il corpo, comprese quelle degli occhi. I danni causati dall’esposizione ambientale all’inquinamento, al fumo e ai raggi nocivi possono intaccare le cellule dell’occhio e altri elementi coinvolti nella vista, ma la vitamina E agisce per fermare questo danno, annullando i radicali liberi. Questo prodotto è anche ricco di ferro. Pesce grasso. I tuoi occhi sono sempre secchi e irritati? Mangiare pesce grasso come tonno, trota, sgombro, sardine e salmone, che contengono omega-3, due o tre volte alla settimana può dare sollievo.