Vivere a stretto contatto con la natura consente all’essere umano di stabilire un equilibrio tra benessere fisico e mentale. Sedersi in giardino e ascoltare il canto degli uccelli, distendersi su un amaca e guardare il cielo costellato di stelle ascoltando il canto degli animali notturni, un recentissimo studio condotto da un illustre università Inglese ha rilevato che vedere gli uccelli o ascoltarne il loro dolce canto può contribuire a migliorare lo stato di salute mentale e l’effetto benefico durerebbe almeno fino ad 8 ore. Il periodo di osservazione che ha coinvolto oltre 1200 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo in particolar modo dal Regno Unito, Unione Europea e Stati Uniti. L’applicazione richiedeva tre volte al giorno se i partecipanti potessero vedere o sentire gli uccelli nell’arco della giornata; successivamente venivano fatte domande sul benessere mentale, questo per consentire ai ricercatori di stabilire un’eventuale relazione tra i due fattori. Lo studio ha coinvolto sia persone sane, sia persone affette dalla malattia mentale più comune al mondo: la depressione I risultati mostrano come entrambe le categorie di persone avvertano un miglioramento dell’umore. Tuttavia dimostrare in maniera scientifica i benefici che la flora e la fauna hanno sul benessere fisico e psichico dell’essere umano risulta alquanto complicato. Per questo motivo tale studio rappresenta un ottimo punto di partenza non solo per stabilire la correlazione tra natura e salute mentale, ma anche e soprattutto per promuovere iniziative che portino sempre più persone siano esse affette o meno da disturbi mentali a contatto con la natura.
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Errori da evitare a cena per alzarsi in forma
Stanchezza, sensazione di stordimento e poca voglia di iniziare la giornata. Quando si dorme male e poco di notte, ci si sveglia solitamente senza l’energia giusta per affrontare gli impegni della giornata. Uno degli errori più comuni che spesso si commettono che può influire in modo negativo sul riposo e sul benessere del giorno successivo è mangiare molto tardi la sera. Questa abitudine rischia di rallentare molto la digestione e di disturbare il sonno. «La prima cosa da fare per dormire bene e svegliarsi più energici al mattino è cercare di sedersi a tavola almeno due o tre ore prima di andare a letto, puntando su cibi leggeri e di facile digestione come del riso condito con olio extravergine d’oliva crudo e delle verdure cotte al vapore, evitando minestroni e brodi, dice la dietista Gaballi In questo modo si avrà più tempo per digerire e sarà più facile addormentarsi. Poi occorre evitare il divano subito dopo cena. Stendersi subito dopo aver mangiato rende più lenta la digestione e favorisce il classico abbiocco serale prima di mettersi a letto, Patatine, frittelle, polpette, crespelle. I fritti sono una vera e propria tentazione e a cena spesso rappresentano un vero e proprio comfort food per placare lo stress della giornata. Ma per svegliarsi energici e pimpanti al mattino non sono l’ideale. Sono ricchi di grassi che rallentano la digestione e favoriscono l’insonnia. Spesso poi sono particolarmente carichi di sale che stimola la sete e favorisce i risvegli durante la notte. Concludere la cena con il formaggio o il classico digestivo Se si hanno problemi di insonnia e difficoltà a dormire bene il formaggio, sia fresco sia stagionato che i latticini, mozzarella compresa, sono da evitare nel pasto serale. Un altro errore da evitare è consumare il classico digestivo. Le bevande alcoliche aumentano l’apporto di zuccheri nel sangue che favoriscono gli sbalzi della glicemia, che possono favorire i risvegli durante la notte Rinunciare a un dolce al cioccolato a volte è impossibile. Consumarlo però poco prima di andare a letto potrebbe disturbare il riposo. I dolci al cacao forniscono sostanze dall’azione eccitante tra cui la teobromina che insieme agli zuccheri semplici potrebbe rendere più difficile il sonno. Se si ha difficoltà a dormire bene, meglio quindi evitarlo la sera e consumarlo magari l’indomani a colazione. Se non si riesce a rinunciare al dolce si può optare per una mela cotta al forno magari aromatizzata alla cannella

Le ansie mattiniere ci rendono smemorati.
Svegliarti male può davvero condizionarti. Sembra scontato, ma forse non lo è del tutto. Pensiamo a quante volte, al mattino, ci soffermiamo sulle ansie di probabili eventi stressanti che avremo durante la nostra giornata lavorativa. I ricercatori hanno scoperto che anticipare lo stress ha un’influenza diretta sulla memoria, rendendoci meno reattivi, capaci di imparare e di conservare le informazioni, finendo per condizionare negativamente le ore successive a quelle della colazione. Una memoria di lavoro ridotta può renderti più propenso a commettere un errore sul lavoro. Alcuni ricercatori hanno deciso di progettare una app per smartphone per porre le domande al proprio gruppo campione. L’applicazione al mattino poneva un questionario al gruppo di 200 volontari sul livello di stress previsto per la giornata e per 5 volte al giorno e 1 la notte sull’effettivo senso di tensione emotiva. Lo stesso gruppo ha infine completato, per 5 volte al giorno, un esercizio a memoria al fine di valutarne le capacità. Il fatto che i partecipanti registrino il loro stress e la loro idea, mentre svolgevano la loro giornata, ci permette di avere un’immediata risposta di come questi processi funzionano nel contesto della vita quotidiana reale, ha detto Jinshil Hyun.Le ansie mattiniere ci rendono smemorati. I test hanno portato alla scoperta che anticipare lo stress al mattino è associato a una scarsa memoria di lavoro nel corso del giornata, ma quello della sera prima non da alcuna influenza sul risultato del giorno dopo. Gli umani possono pensare e anticipare le cose prima che accadano, il che può aiutarci a prepararci e persino prevenire certi eventi, Ma questo studio suggerisce che questa capacità può anche essere nociva per la memoria quotidiana, a prescindere dal fatto che gli eventi stressanti accadano effettivamente o meno.

Stress e bilancia cosa li accomuna
Non soltanto ci rovina le giornate, fa male al cuore e naturalmente all’umore. Lo stress ci fa ingrassare e a dimostrarlo sono le ricerche scientifiche. Come mai? Quando siamo sotto pressione ne risente tutto l’equilibrio ormonale, il ritmo sonno-veglia e anche i livelli di zucchero nel sangue. Tutto ciò ci fa venire fame e voglia di consumare il cosiddetto ‘comfort food’.I nostri livelli di zucchero nel sangue aumentano quando mangiamo ma in una persona sana tornano nella norma abbastanza rapidamente. Quando, però, siamo particolarmente stressati i nostri livelli di zucchero impiegano tre ore per tornare ai livelli normali, cioè un tempo circa sei volte maggiore rispetto a quello necessario in condizioni di tranquillità. “Lo stress fa ingrassare perché, man mano che sale la tensione, aumenta nel sangue l’insulina, l’ormone che favorisce il deposito di grasso, conferma il nutrizionista e dietologo, Calabrese. Inoltre, durante lo stato prolungato di stress, si ingrassa a causa della produzione dell’ormone neuropeptide che può indurre a mangiare di più”. La stessa cosa quando dormiamo male la notte. Un recente studio ha rilevato che chi dorme poco consuma in media 385 kcal al giorno, cioè l’equivalente delle calorie di un dolcetto tipo un muffin Ma visto che chi più chi meno siamo tutti stressati, come evitare di prendere chili? Non facendosi mancare mai proprio quegli alimenti che la maggior parte delle persone tende ad eliminare o quanto meno limitare per non ingrassare, cioè i carboidrati: “Questi nutrienti non vanno mai eliminati perché servono ad aumentare la produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Perciò, la dieta antistress è quella che prevede cinque porzioni di carboidrati al giorno proprio come quelle raccomandate per frutta e verdura. Per evitare di ingrassare, bisogna scegliere bene: “L’importante è privilegiare i cibi ricchi di fibre come i cereali integrali che limitano l’assorbimento di grassi e zuccheri. Inoltre, non bisogna farsi mancare i minerali: il ferro e il rame servono a dare energia e a rinforzare la formazione di globuli rossi, mentre lo zinco rende più efficienti le difese immunitarie. Si trovano in ostriche, frutti di mare, carne, latticini, uova e tutta la frutta secca
Giornata internazionale del bacio
Ci sono diverse giornate dedicate al bacio. Quella di oggi, chiamata International Kissing Day, è stata istituita per ricordare il bacio più lungo della storia. Si festeggia oggi l’International Kissing Day, la Giornata mondiale del bacio e, anche se la pandemia da coronavirus ha ridotto molto questo tipo di effusioni, quella di baciarsi resta il modo più dolce e naturale per esprimere il proprio amore e rinforzare una relazione. Perché si sa baciare aiuta a vivere meglio con effetti anche sulla salute: baciarsi riduce l’ansia e lo stress, abbassa la pressione sanguigna e migliora il sonno. Ma come è nata la festa di oggi. In realtà esistono diverse giornate dedicate al bacio. Quella di oggi, chiamata International Kissing Day, è stata istituita per ricordare il bacio più lungo della storia, quello tra una coppia thailandese che durante una competizione si è baciata per 46 ore 24 minuti e 9 secondi. Un record superato dalla stessa coppia con un altro bacio durato ben 58 ore, 35 minuti e 58 secondi. Nel 1990 il Regno Unito ha invece dichiarato il 6 luglio la Giornata internazionale dal bacio, data che viene anche ricordata come la Giornata del bacio rubato in alcuni paesi del mondo. Comunque sia e dovunque siate, abbracciatevi e con immenso sentimento, baciate colui o colei a cui volete veramente bene…in questo momento ne abbiamo un gran bisogno tutti…..
Pausa pranzo attento a non sbagliare
Riservando anche solo dieci minuti a te stesso, quando tornerai al lavoro, sarai più carico di energia Tieni lontane le tue mani dalla tastiera e concediti una pausa!. Spegni lo schermo del computer, metti il telefono in modalità silenziosa e concediti un efficace pausa di dieci minuti, ecco alcuni suggerimenti… Un auto-massaggio non solo può raddolcire i muscoli stanchi e doloranti, ma può anche motivare e stimolare la mente. Senti la schiena rigida per il troppo tempo trascorso davanti al computer? Percorri la colonna vertebrale in tutta la sua lunghezza operando dei movimenti circolari con le nocche, spingendoti fin dove possibile. Poi raccogli le braccia attorno al busto e concediti un abbraccio, in modo da stiracchiare la parte superiore della schiena. Se ti capita di avere una pallina da tennis nella borsa da palestra, sfilati le scarpe e fai rotolare la pallina sotto il piede, spingendo verso il basso, per un ottimo massaggio del piede. Un massaggio alle mani con crema idratante potrà anche idratare le mani stanche.Ricarica le batterie con una frutta o una manciata di noci senza sale. Non dimenticare anche di bere acqua. E’ facile dimenticarlo, ma rimanere idratato ti aiuterà a restare sveglio e motivato! Ogni volta che bevi o mangi fai attenzione a non farlo mentre stai lavorando. Prenditi un paio di minuti per mangiare il tuo piatto di pasta o la tua insalata o un drink e potrai apprezzarlo ancora di più.Se senti che la tua concentrazione è rivolta altrove, smetti di lavorare e concediti una pausa di dieci minuti. Gli esercizi mentali rapidi sono ideali per svegliare il cervello e focalizzazione la tua attenzione. Prova a completare un Sudoku in dieci minuti, calcola quante miglia hai percorso questa settimana, programma il tuo week end al mare Gli esercizi brevi e intensi che inducono la mente a concentrarsi sono eccellenti per allenare il cervello e migliorare la memoria. Ci sono molti siti online che forniscono esercizi mentali, ma meglio se ci allontana dal computer e si scende in giardino all’aria aperta Ascolta della musica rilassante e utilizza la pausa di dieci minuti per meditare. Inizia facendo lunghi respiri per avere un immediato effetto calmante e lascia vagare la tua mente. Scegli un brano di 10 minuti, non dovrai preoccuparti di perdere la cognizione del tempo: quando la musica si ferma si torna al lavoro! Se la meditazione non fa per te o temi di addormentarti accidentalmente, opta pure per una canzone allegra di tuo gradimento. Segui il ritmo con i piedi, agita le spalle e senti l’energia…Queste idee per una pausa di dieci minuti ti faranno sentire calmo, motivato e pronto a tornare al lavoro!

Il nostro corpo comunica con noi
Il nostro corpo comunica con noi in ogni momento, per questo conoscere la nostra respirazione è importante per gestire al meglio emozioni e pensieri, soprattutto se negativi, stressanti o ricorrenti. Ritaglia un piccolo spazio per te in un luogo tranquillo in giardino, in riva al mare, o più semplicemente in una stanza in casa o mentre fai la pausa al lavoro, prova a prendere consapevolezza del tuo corpo che respira. Assumi una posizione comoda e, se preferisci, chiudi gli occhi. Inspira profondamente dal naso cercando di sentire l’aria che vi entra e si diffonde nel corpo e prova a percepire ciò che questo processo genera in te. Espira poi con la bocca e, allo stesso modo, presta attenzione alle sensazioni corporee. Mentre si praticano esercizi di respirazione e, in generale durante la giornata, è piuttosto frequente che molti altri pensieri invadano la mente o che la mente si sganci dal qui e ora per vagare chissà dove. La pratica della presenza mentale consiste nel prendere consapevolezza dei pensieri che arrivano alla mente, guardarli senza giudizio, accettandoli per come sono. E’ possibile allenarsi in ogni momento della giornata, focalizzando attenzione e concentrazione su ciò che stiamo facendo, convogliando tutte le nostre energie fisiche e mentali sul nostro compito, lasciando scorrere altrove stimoli e pensieri distraenti. Non è affatto facile, ma con tempo, costanza e pratica, potrebbe diventare la tua nuova abitudine !
Le estati si ….quelle vere
Fermarsi e ricordare…. si voi le ricordate quelle estati che arrivavano cariche di aspettative? Quelle in cui prima di partire il pensiero fisso non era tanto preparare la valigia, ma registrarti una marea di audiocassette, per ascoltarle dappertutto in macchina, sull’aereo, sulla spiaggia, sperando che sarebbe arrivato, prima o poi, il momento di cedere uno degli auricolari, magari sdraiati su un lettino sotto le stelle, magari proprio al momento della tua canzone preferita, quella romantica, quella del primo bacio?Le ricordate quelle estati dove la massima trasgressione era il falò di ferragosto in riva al mare sulla spiaggia, l’unica sera in cui ti era concesso di rimanere alzata di più, e magari in giro da sola per il villaggio o il paese di mare. Quelle estati in cui “quelli più grandi”, con la chitarra in mano, esercitavano un fascino indimenticabile Le ricordate quelle estati in cui la massima condivisione tecnologica consisteva nella Kodak usa e getta? Sì, quella con la rotellina da girare e il rullino da 36. Da consumarne almeno due per ogni vacanza, e quando le sviluppavi ti accorgevi che proprio la foto in riva al mare con “il bagnino figo da paura” non era venuta?Le ricordate quelle estati in cui iniziare a piangere il giorno prima di tornare a casa era d’obbligo. Quelle estati in cui ti innamoravi così tanto da farti scoppiare il cuore, da pensare che non ti saresti ripresa mai più. Le estati dei sentimenti assoluti, delle farfalle nello stomaco, delle chiacchiere con le amiche alla ricerca di quelle prima confidenze sul sesso. Le ricordate quelle estati, insomma, in cui si era felici delle piccole cose. Senza gonfiabili a forma di unicorno da esibire in piscina, senza foto per Instagram da scattare, senza filtri anti-occhiaie, senza l’ansia da Social-condivisione, senza le paranoie, senza i nuovi incontri e i vecchi ritrovamenti, di chi ti chiede perché non hai ancora almeno un marito, due figli, un cane e una casa con il giardino. Senza l’ansia di dover comunque tornare al lavoro e allo stress in breve tempo. Senza diete, prova costume. Le estati con la famiglia, con gli amici di sempre, con quelli che ti porti nel cuore tutta la vita, anche se magari li perdi di vista. Le estati dei primi amori in cui credi fermamente, e che in qualche modo segnano il tuo percorso sentimentale futuro Le ricordate quelle estati che sono state, e saranno, belle di quella bellezza che si chiama semplicità.
Mangiare pur non avendo fame
Mangiare” pur non avendo fame l’istinto di usare il cibo come consolazione, come risarcimento o come alternativa al vuoto affettivo o dell’anima è comunemente chiamato ‘fame nervosa’. Mangiare in modo eccessivo e fuori controllo spesso modifica il rapporto che si ha con il cibo. Questo problema può essere affrontato mutando alcuni comportamenti che comprendono diverse sfere. A livello psicologico è molto utile tenere un diario alimentare sul quale annotare tutto quello che si mangia quando si viene colti da una fame improvvisa e quali siano i pensieri che scatenano la fame nervosa. Se si cede a qualche momento di debolezza non bisogna rassegnarsi ad esso ed è controproducente creare un alibi per continuare a comportarsi nello stesso modo nel tempo. Le attività fisiche troppo forti come l’ aerobica richiedono un forte sforzo muscolare e permettono sì al fisico di sfogarsi ma eccitano troppo il sistema nervoso e non lo aiutano a rilassarsi, meglio scegliere un’attività aerobica a bassa intensità come mezz’ora di camminata per almeno tre volte al giorno oppure esercizi di yoga chi che permettono di tenere sotto controllo l’ansia. Per evitare che la fame nervosa sia presente spesso durante la giornata è necessario mangiare in modo corretto. Un eccessivo appetito durante il pomeriggio è spesso conseguenza di un pranzo troppo moderato e di una colazione inesistente. Una dieta povera di proteine provoca nel fisico un maggiore bisogno di energie e produce un rallentamento del metabolismo che scatena una fame incontrollata, meglio quindi fare pasti regolari ad intervalli di quattro, cinque ore uno dall’altro.Di fronte ad un attacco di fame è bene provare a resistere per almeno 15/20 minuti, durante questo tempo il fegato comincia a produrre zuccheri che entrano in circolo ed attenuano il senso di appetito