Pulizia del giardino per eliminare le erbacce

Con l arrivo della primavera specie se molto piovosa l’erbacce nel giardino spesso prendono sopravvento Il modo più semplice e sicuro per estirpare le erbacce del giardino è sempre quello manuale, ossia strappare con le mani meglio se protette da guanti le erbacce alle radici. Per le erbacce più ostinate è meglio utilizzare una lama. Ci sono anche dei metodi naturali tra questi l’utilizzo di acqua, calda, che  si deve versare sulla pianta da eliminare. C’è anche chi aggiunge un po’ di sale grosso, in modo che il procedimento sia ancora più efficace. Nonostante sia un potente diserbante naturale, l’acqua bollente comunque deve essere utilizzata in maniera controllata ed essenzialmente in piccoli spazi, in modo da non danneggiare le altre piante del giardino.

Dente di Leone in cucina

Diffuso in tutto il pianeta, più precisamente nella fascia a clima temperato,il dente di leone, è piuttosto rustico e non richiede condizioni ambientali particolari sembra che preferisca le distese erbose soleggiate e ventilate. Si tratta di uno dei maggiori esponenti delle così chiamate erbe  spontanee e viene coltivato solo in parte. Di rado è impiegato a scopo decorativo; al contrario, è considerato dagli amanti del giardinaggio come una vera e propria pianta infestante. Il dente di leone appartiene al gruppo di alimenti ricchi di vitamina A e C, ed è anche noto per l’abbondante quantità di fibre e minerali. Si colloca tra le erbe spontanee più consumate in Italia; se ne fa un grande uso nel Centro Italia. Il dente di leone si può mangiare crudo in insalata o cotto. Nel primo caso è essenziale coglierlo giovane, prima che fiorisca e fruttifichi, quando le foglie sono color verde chiaro e brillante, e di  consistenza tenera; di solito in questa fase hanno un sapore  meno amarognolo e più dolciastro. Per la cottura invece, che dev’essere per lessatura e / o saltato in padella con olioaglio  possono venire impiegate anche le foglie di maggiori dimensioni; L’insalata di tarassaco è solitamente accompagnata da uova sode Cotto, il dente di leone selvatico può essere un ingrediente per ricette più elaborate di ogni tipo. In alternativa agli spinaci  strizzato e tritato, può colorare di verde la pasta  Miscelato a  formaggio , spezie, ricotta  o patata  invece, arricchisce la farcitura di paste ripiene,quali lasagne; può costituire anche un sugo per la pasta . Molti lo usano anche per imbottire gli arrosti, ma l’utilizzo più diffuso è invece nelle quiche o  torte salate

Ancora un giorno di festa

La Pasqua sta finendo e arriva la Pasquetta si avvicina, pronti per una nuova abbuffata? È bello ritrovarsi con la famiglia a condividere un pranzo preparato tutti insieme, ma è ancora più bello rendere l’occasione speciale con una tavola apparecchiata magari in giardino con stile. Pasqua è sinonimo di primavera e rinascita, ecco perché la tavola di Pasqua e Pasquetta  è decorata con i simboli che più richiamano la bella stagione: fiori, coniglietti, uova e pulcini. Via libera quindi ai centrotavola pasquali floreali, profumati e ricchi di colore per passare una giornata all’aperto in compagnia di parenti e amici

Il 9 Aprile si festeggia la Pasqua

Una ricorrenza religiosa molto sentita dai cristiani, che cade la domenica seguente al primo giorno di luna piena di Primavera per comodità si calcola sempre il 21 marzo come giorno dell’equinozio. Questo spiega perché la Pasqua può variare ed essere “alta” tra il 14 e il 25 aprile, “media” tra il 3 e il 13 aprile o “bassa” dal 22 marzo al 2 aprile. Al di là di questi aspetti, puramente informativi, è bene ricordare che da sempre la Pasqua rappresenta per i consumatori, un ritrovato desiderio di rinascita che si traduce spesso nel voler stare insieme, tema la convivialità e le gite fuori porta e il desiderio di rinnovare. Il suggerimento è quello di non farsi cogliere impreparati così da organizzare, con il giusto anticipo, l’allestimento della vostra casa  e degli esterni Lavorare sull’idea di effetto sorpresa, tradizione legata all’uovo di Pasqua, o sull’obiettivo di sorprendere, amici e parenti, potrebbe essere il punto da cui partire, per proporre per esempio una tavola ad alto valore simbolico. La voglia di evasione, di gite fuori porta, di convivialità, di preparazione di piatti fatti in casa, il desiderio di stare in compagnia, il  tempo libero,  il giardinaggio, il cambio dell’armadio,  nuovi accessori, per seconda abitazione al mare o in montagna, viaggi, riflessioni la fanno da padrone … La Pasqua insomma ha il potere di far rinascere un po’ tutto

Trascorri almeno 30 minuti al giorno all’aperto.

Secondo alcuni studi, trascorrere almeno mezz’ora al giorno fuori all’aperto non solo aiuta a mantenere uno stato d’animo migliore ma, la luce del sole e l’aria fresca cambierebbero in meglio anche la memoria. Impegnati ad essere felice. È confermato che quando le persone cercano energicamente di essere felici, migliorano il loro stato d’animo, sentendosi più serene di chi non ci prova. L’esercizio fisico è importante, più accattivante starsene ogni giorno distesi su un divano, ma in generale muoversi correre camminare nuotare fa rilasciare  endorfine nel cervello che migliorano l’umore. Passa del tempo con le persone felici o con i loro amici! Secondo uno studio la felicità è contagiosa. I ricercatori hanno scoperto che quando una persona è felice, un amico che le vive vicino ha una probabilità del 25% in più di diventarlo a sua volta.  Coltiva relazioni sociali forti. Allontanati dai pessimisti da chi vede tutto nero Se si dispone di amici intimi, famiglie numerose, o di forti legami con la comunità, si è più felici. Occupati degli altri. Le persone che passano del tempo ad aiutare gli altri sia che si tratti di persone, animali o dell’ambiente sono mediamente più felici e hanno meno probabilità di cadere in depressione. Ora che le giornate si stanno allungando che la primavera è arrivata vinci la pigrizia esci fuori fai qualche lavoretto in giardino, vai al mare e fai lunghe passeggiate sulla sabbia insomma prenditi cura di te

Ore 21.24  lunedì 20 marzo è il momento dell’Equinozio di Primavera

L’equinozio di primavera, che per l’emisfero meridionale della Terra è l’equinozio d’autunno,  è un momento particolare nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole: oggi i raggi solari cadono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra è il giorno in cui le ore di luce sono uguali a quelle di buio 12 ore di luce e 12 ore di buio e, l’ultima domenica di marzo, scatterà  l’ora legale. In media ci sono quasi 12 ore di luce a marzo. L’animale che simboleggia la primavera è l’ariete forte, caparbio ed esuberante è anche il primo segno dello Zodiaco, quello con cui si apre l’anno astrologico. La primavera è legata  al risveglio della natura, in questa stagione che va dal 20 marzo al 20 giugno, corrisponde uno stato d’animo gioioso e pieno di serenità; non a caso, la primavera può essere considerata una metafora di una condizione interiore a cui tutti aspiriamo, anche nei periodi più bui dell’autunno o dell’inverno più freddo

La mimosa il fiore delle donne

La mimosa è un fiore spesso associato alla Festa della Donna, in quanto simbolo di rispetto, apprezzamento e solidarietà verso le donne. La mimosa è un fiore giallo molto profumato e delicato, che rappresenta la bellezza, la forza e la vitalità delle donne. Regalare un vaso o un mazzetto di mimose per la Festa della Donna è un gesto simbolico di riconoscimento dell’importante contributo delle donne alla società e di solidarietà verso la lotta per i loro diritti. Ma anche in pasticceria la mimosa dice la sua con il tradizionale dolce Mimosa una torta tipica italiana a forma di mimosa, spesso preparata in occasione della Festa della Donna. Il Dolce Mimosa è un dolce gustoso e allegro, perfetto per festeggiare la Festa della Donna con amici e familiari. In Italia, è una vera e propria tradizione culinaria della Festa della Donna e viene spesso preparato dalle pasticcerie e dai ristoranti in occasione di questa festività.

Quando è nato il gelato

Sono tanti gli alimenti che nel corso della loro storia hanno subito una trasformazione. In particolare, il gelato si sono veramente evolute, portando i primissimi tentativi di preparazioni fino alle numerose tipologie di gelato che abbiamo la possibilità oggi di trovare nei supermercati nei bar/pasticceria
Non è facile attribuire una “paternità” al gelato. Alcuni la fanno risalire addirittura alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Altri, invece, la affidano agli antichi Romani che si distinsero ben presto grazie alle loro nivatae potiones”, veri e propri dessert freddi. Sta di fatto che in pochi resistono al gelato, in coppa, nel cono oggi ci sono  veramente infiniti gusti e cosa c’è di meglio di un bel gelato gustato seduti in giardino al fresco della sera in compagnia di amici