Tartufi

I tartufi sono un tipo di fungo sotterraneo altamente pregiato per il loro aroma e il loro sapore unico. Sono caratterizzati da una carne compatta e color marrone scuro o nero, e crescono in simbiosi con le radici di alcune specie di alberi, come querce, pioppi e noccioli. I tartufi sono molto costosi perché sono difficili da trovare e raccolti unicamente in modo naturale, senza l’uso di tecniche agricole. I cercatori di tartufi, dotati di cesti in vimini per la raccolta, spesso assistiti da cani addestrati, devono scovare questi funghi sotterranei nel terreno boschivo, senza recare danno le radici degli alberi o l’ecosistema circostante. Inoltre, il periodo di raccolta dei tartufi è molto breve, solitamente limitato a poche settimane all’anno, il che aumenta la rarità del prodotto e il suo valore. Il prezzo dei tartufi può variare in base alla loro specie, alla loro qualità e alla loro provenienza. Ad esempio, i tartufi bianchi, noti per il loro aroma intenso e delicato, sono tra i più costosi, mentre i tartufi neri, meno pregiati ma ancora molto apprezzati, sono più accessibili. Inoltre, i tartufi raccolti in zone incontaminate e difficili da raggiungere possono avere un prezzo più alto rispetto a quelli raccolti in zone più agibili. La richiesta di tartufi è spesso molto elevata nei mercati di lusso e gastronomici, con i quali si realizzano piatti speciali sia di pasta che di carne il che fa aumentare ulteriormente il prezzo.

Tapas

Chi ha provato le Tapas sa quanto sono irrefrenabili: una versione ridotta di piatti tipici spagnoli, serviti alla moda del nostro aperitivo. Una  grande festa di colori e sapori, stuzzicanti golosità da provare e condividere nei momenti di festa. Se non hai mai passeggiato per le vie di Granada, se non hai mai varcato la soglia di un allegro bar a La Barceloneta, ci sono comunque delle Tapas che devi assolutamente provare. E allora perché non organizzare una serata a tema, e servirle direttamente a casa tua? Magari accompagnandole con ,  i vini migliori delle nostre regioni

Non un semplice contorno

Quella di mangiare un’insalata prima della pietanza principale è un’abitudine alimentare consolidata in molti Paesi del mondo. Una strategia utile non solo per aumentare l’apporto di fibre sin dall’antipasto, ma anche per regalare un senso di sazietà e contribuire alla perdita di peso corporeo. Un’insalata di verdure crude, accompagnata da verdure fresche, possiede una combinazione alimentare che, se assunta prima del pasto, oltre ad apportare dosi adeguate di fitonutrienti antiossidanti capaci di arginare gli effetti dei radicali liberi dell’ossigeno, contribuisce ad aumentare il senso di sazietà. Merito anche questa volta della fibra contenuta, che dilata le pareti dello stomaco. Mangiare un pinzimonio fresco e colorato è un’ottima strategia per introdurre fibre e aumentare il senso di sazietà durante il pasto. Le verdure usate per questa preparazione, inoltre, avendo una consistenza croccante, hanno bisogno di essere masticate a lungo, contribuendo a farci sentire più sazi. Via libera, dunque, a bastoncini di carote, sedano, finocchio, cetrioli, peperoni. Unica accortezza: prestare attenzione all’uso dell’olio utilizzato per condire. Un’ottima alternativa è realizzare una vinaigrette ottenuta mescolando energicamente con una forchetta 1 cucchiaio di succo di limone spremuto fresco con 1 cucchiaino di olio e un pizzico di sale e pepe.Perfette anche le verdure amare: cicoria, finocchio, radicchio, crescione, soncino, insalata belga, cavolo verde, ravanelli, scarola, rucola, tarassaco hanno un gusto che stimola la secrezione intestinale di colecistochinina un ormone che determina il senso di sazietà e che può aiutarci a controllare l’appetito riducendo l’introito alimentare complessivo.Le verdure dotate di gusto amaro, inoltre, agiscono positivamente sul nostro DNA, sul patrimonio genetico delle cellule umane, intestinali, ma anche sul genoma dei batteri del microbiota intestinale Al posto delle insalate, nell’antipasto, possono essere usate anche zuppe o minestroni. Quando ingeriamo cibi solidi passati e mischiati con i liquidi come nelle zuppe o nel minestrone l’acqua non scivola via attraverso il piloro e riempie maggiormente e più lungo lo stomaco. Così il senso di sazietà è prolungato e passa un tempo maggiore prima che l’ ormone che stimola la fame, venga prodotto di nuovo. Non a caso, la dieta del minestrone è un regime alimentare usato per tenere a bada l’appetito.

Un pasto veloce

Una dieta sana include generose porzioni di frutta e verdura cruda. Ecco alcune ricette ideali tutte a crudo per integrare i pasti con piatti sani: “super insalate“; prova creandone una con tanta verdura, frutta, noci e cereali quanti ne desideri, poi aggiungi un condimento di yogurt e erbe, gazpacho e altre zuppe fredde i robot da cucina e i frullatori sono l’ideale per prepararli, le tapas con verdure tritate, hummus e petto di pollo o magari un’insalata greca con cetrioli, cipolla rossa, pomodoro, feta e origano.

fresh greek salad ( tomato, cucumber, bel pepper, olives and feta cheese) in white bowl, top view, copy space

Dessert golosi

Troppo caldo per preparare un ottimo dessert? Assolutamente no, perché anche la bella stagione ha i suoi dolci golosi da sfoggiare dopo pranzi o cene con gli amici e in famiglia ecco qualche idea! Semifreddo al mojito Il semifreddo al mojito è un dolce strepitoso, incantevole nella forma e originale nel gusto. Un semifreddo all’italiana che ripropone la freschezza del cocktail cubano a base di “ron, caña y hierbabuena”. Ideale nelle sere d’estate! Cheesecake alla frutta Bella, fresca e colorata la cheesecake alla frutta è il dolce ideale per allietare i dopocena estivi. ​Dal ripieno morbido e cremoso e dalla copertura sempre diversa questa cheesecake senza cottura è molto facile da preparare e il risultato è sempre assicurato. La ricetta perfetta per stupire gli ospiti con semplicità. Tiramisù al pistacchio ,Il tiramisù al pistacchio è un dolce goloso e raffinato. Una versione irresistibile del classico dolce al cucchiaio, che prevede strati di savoiardi al caffè farciti da una morbida crema d’uovo, mascarpone e pistacchio. Una ricetta facile per un dessert irresistibile.

Ecco come fare la pizza fatta in casa senza lievito.

Buona e gustosa  ugualmente, anzi alcuni la trovano addirittura più buona dell’originale, di sicuro è più leggera. Ma cosa sostituisce il lievito? Il bicarbonato. Ne basta un cucchiaino e il gioco è fatto. Per preparare la deliziosa e leggerissima pizza fatta in casa, senza lievito, bisogna versare in una ciotola la farina, il bicarbonato, lo zucchero e mescolarli, per poi aggiungere un bicchiere d’acqua con un pizzico di sale e qualche cucchiaio d’olio. Dopo aver lavorato il tutto e ottenuto un impasto, va tenuto a riposo per un’ora, steso all’interno di una teglia oleata e fatto riposare per un’altra ora. Quindi si condisce la pizza con la salsa di pomodoro e si inforna e, poco prima di fine cottura, si aggiunge anche la mozzarella a pezzetti. Ecco tutti i passaggi. Farina 00 400 g Passata di pomodoro 300 ml Mozzarella 200 g Zucchero 2 cucchiaini Bicarbonato di sodio 1 cucchiaino Acqua 200 ml Olio extravergine d’oliva qualche cucchiaio Sale 1 pizzico Basilico q.b. Preparazione Setacciate la farina in una ciotola e aggiungete bicarbonato e zucchero. Versate l’acqua, lolio e aggiustate di sale. Impastate per 15 minuti e poi coprite e tenete da parte per un’ora. Tagliate la mozzarella a pezzetti. Ungete una teglia con poco olio e stendete l’impasto e fate riposare per un’ora. Condite la pizza con la salsa di pomodoro e infornate a 190° per 10 minuti. Aggiungete la mozzarella e fate cuocere altri 5 minuti. Buon appetito!

Ordine e delizie

Da tenere accanto al piano cottura o sul tavolo per conservare la torta che hai appena sfornato, l’alzata da cucina è un must da tenere sempre in bella vista utile e funzionale . Quando non contiene dolci e torte, può essere usata anche come fruttiera. Dalla superficie lucida, l’alzatina per torta in metallo è pratica e resistente, ideale anche per servire aperitivi informali. Un’alzata per muffin in metallo è ottima per servire ai tuoi ospiti deliziosi tortini dolci o salati. Scoprire la vera e propria arte della degustazione, lasciarsi avvolgere dal sapore di ogni caffè e infuso, assaporare ogni tradizione, che porta molto lontano avendo tutto in ordine e a portata di mano 

Che estate sarebbe….

Che estate sarebbe senza una bella grigliata? Che sia al mare o in montagna, poco cambia. Purché l’occasione coniughi convivialità e gastronomia. A fare da padrona nella grigliata in montagna è senza dubbio l’esclusiva carne bovina o le classiche carni di maiale salsicce spiedini condite con una selezione di aromi per carni alla griglia, applicata durante la cottura, la renderà ancora più gustosa e saporita. Ad aprire le danze uno stuzzicante aperitivo formato dall’unione tra l’aceto balsamico e il Parmigiano Reggiano Per accompagnare e dare un tocco di freschezza, le mini-verdure. Ma anche i preziosi salumi. Al mare, invece, i preziosi tagli di tonno rosso filetto, ventresca , costata o ossobuco. Questi, scottati alla griglia, regalano un viaggio nei profumi delle più antiche tradizioni marinare. E accompagnati da cristalli di sale ne esaltano il sapore. Per iniziare il pranzo, un piccolo spuntino a base di pane e fettine di pregiato salmone dal sapore fresco e pulito, in ambedue i casi buon vino allegria e divertimento…buona estate!

Piatti di ferragosto

Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta  pic-nic in montagna o in riva al mare , e data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni in acque marine, fluviali o lacustri. Nei ristoranti e nelle locande, o per chi passa il ferragosto a casa  il piatto tradizionale per eccellenza del pranzo è il piccione arrostito. Tale usanza, un tempo diffusa in buona parte d’Italia e che ancora sopravvive in alcune zone, pare sia nata in Toscana, in epoca carolingia L’antica tradizione piacentina prevede la preparazione della bomba di riso con piccioni, una sorta di grossa cupola di riso cotto al forno, con pezzi di piccione all’interno. Si racconta che fosse il piatto preferito di Elisabetta Farnese In Sicilia si usa preparare per Ferragosto il tipico gelu di muluna, decorato con foglie di limone e fiori di gelsomino.A Roma il piatto tradizionale del pranzo di Ferragosto è costituito dal pollo in umido con peperoni, spesso preceduto dalle fettuccine ai fegatelli e seguito da cocomero ben freddo. A Foggia, in Puglia, il piatto tipico di Ferragosto è costituito dal galluccio, un gallo di circa 3 kg ripieno, cotto al forno con patate. Sull’Appennino tosco-emiliano, per Ferragosto è costumanza sfornare e consumare piccole ciambelle dolci all’anice, variamente confezionate, come il Biscotto di mezz’agosto di Pitigliano