Cioccolato = serotonina. Ciò non significa diventare tutta ciccia e brufoli, ma se ti concedi un pezzetto di cacao amaro o cioccolato fondente tutti i giorni, più qualche dolcetto sostanzioso una volta a settimana, non fai un minimo di danno e non rovini la tua alimentazione corretta. Anzi, sarà gratitudine pura per il tuo cervello
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Arance e scorze
Le scorze di arancia sono la parte esterna della buccia dell’arancia, che contiene oli essenziali e un sapore intenso e aromatico. Le scorze di arancia sono spesso utilizzate come ingrediente in cucina per aromatizzare dolci, biscotti, pane, bevande e altri piatti Per preparare le scorze di arancia, è possibile utilizzare un pelapatate per togliere solo la parte esterna colorata e profumata della buccia. In un secondo tempo, le scorze di arancia possono essere tritate finemente, fatte a strisce o a cubetti, e aggiunte agli ingredienti delle ricette sia dolci che salate, per di più, le scorze di arancia possono anche essere candite o cristallizzate per creare un gustoso snack per un aperitivo o per una decorazione per dolci. Per candire le scorze di arancia, è necessario bollirle in acqua zuccherata per alcune ore, quindi asciugarle e conservarle in un contenitore ermetico. Se inzuppate in una fonduta di cioccolato sono estasianti
Festeggiamo Croissant Day
Sapevate che la ricetta dei cornetti proviene dall’Austria? Proprio così: nonostante questo dolce sia diffusissimo in Francia, tanto da avere un nome francese, il croissant è discendente diretto del kipferl austriaco. Il nome “croissant” vuol dire “crescente”, e ovviamente deriva dalla forma a mezzaluna crescente di questo dolce. In Italia il nome più comune è “cornetto”, sempre per via della forma, oppure inesattamente “brioche” in molte regioni del nord. Comunque lo vogliamo chiamare, è una meraviglia, il re delle colazioni e non solo, e oggi, 30 gennaio, si celebra il Croissant Day, quindi vogliamo raccontarvi questo delizioso prodotto di pasticceria per festeggiarlo a dovere! Per preparare i cornetti nella maniera classica si utilizza molto burro e una base di pasta sfoglia, che viene poi tagliata in triangoli, arrotolata, fatta lievitare e infine cotta in forno. Il cornetto italiano generalmente contiene meno burro e più uova, e ha la consistenza più morbida. Esistono infinite varianti di cornetti, visto che ormai sono diventati una celebrità a livello mondiale. Ne esistono versioni dolci e salate, possono variare gli impasti, i ripieni cioccolato, crema, marmellata , i metodi di preparazione, gli accompagnamenti. Insomma, l’importante è avere fantasia e voglia di sperimentare, non c’è una ricetta giusta e una sbagliata!
Fagottini di ricotta
Fagottini con la ricotta ? Vi proponiamo allora due ricette di fragranti fagottini farciti con la ricotta e altri ingredienti, che, a seconda di come li presentiate, possono andar bene sia per delle occasioni formali che informali. I fagottini ai broccoli e ricotta sono un antipasto particolare da preparare in largo anticipo e cuocere in forno al bisogno. Per 10-12 fagottini servono: 500 g di broccoli, 400 g di ricotta, una salsiccia, un tuorlo , 500 g di pasta sfoglia, 30 g di burro, un pizzico di sale e di pepe. Cominciate a mondare i broccoli, tagliando le cimette, lavandole per poi lessarle in acqua bollente leggermente salata per 15 minuti. Scolateli e spezzettateli. In una padella sciogliete il burro e fate rosolare la salsiccia sbriciolata. Sfumate con 150 ml di vino bianco, aggiungete i broccoletti e fateli insaporire per 5 minuti. In una ciotola invece pepate, salate la ricotta e montatela con una frusta. Unite il composto di broccoli e salsiccia e mescolate tutti gli ingredienti. Stendete due rotoli di pasta sfoglia su due teglie rivestite con carta da forno e tagliateli in sei quadrati. Distribuitevi al centro il ripieno e chiudete il quadrato a fagottino, sigillando gli angoli al centro. Spennellate i fagottini con il tuorlo sbattuto e cuoceteli in forno a 180° per 25 minuti. Sfornate e servite i fagottini in tavola caldi. Insoliti sono pure i fagottini di pasta fillo ripieni di ricotta, serviti come antipasto in un letto di giardiniera, per una cena formale. Per prepararli mettete 250 g di ricotta in una ciotola e lavoratela con un cucchiaio di scamorza grattugiata, un pizzico di sale e di pepe. Aggiungete 5 pomodorini secchi, fatti prima sgocciolare e tritati, e cercate di amalgamare il più possibile. Su una spianatoia stendete 5 fogli di pasta fillo, disponendoli uno sopra l’altro. Irrorate con un filo d’olio tra un foglio e l’altro. Tagliate la pasta in piccoli quadrati e mettete al centro un cucchiaio di ripieno. Chiudete a fagottino e appiccicate i bordi tra di loro. Trasferite le vostre creazioni su una teglia rivestita con carta da forno e cuocete per 15 minuti a 180°.
Un mito in Italia e nel mondo
Da quando è stata creata ha attratto milioni di persone, in Italia e nel mondo. C’è chi la consuma una volta al mese, chi una volta l’anno e chi tutti i giorni, chi la usa per fare dolci, chi la spalma sul pane chi sulle fette biscottate per fare colazione, chi la mangia a cucchiaio. Parliamo della Nutella, la celebre crema Ferrero spesso demonizzata per i suoi presunti effetti negativi sulla linea. Una cosa è certa: la Nutella non è un semplice alimento ma un vero fenomeno di costume. C’è chi la ama e chi la odia. Dagli anni ’60 in poi il consumo di Nutella ha fatto registrare un’impennata straordinaria in Italia, in Europa e nel mondo intero. Perché la Nutella piace a tutti, o quasi? Ferrero non ha mai rivelato a nessuno la ricetta della Nutella, crema di nocciole prelibata. Di prodotti simili ne sono stati fatti a centinaia ma mai nessuno è riuscito ad uguagliare la mitica Nutella. Sebbene l’azienda di Cuneo debba gran parte della sua fortuna alla Nutella, è innegabile che tale crema sia finita spesso nel mirino dei salutisti e di quelli che stigmatizzano la vendita e il consumo di alimenti contenenti l’olio di palma. Sì perché tra gli altri ingredienti, la Nutella vanta anche l’olio di palma, nei cui confronti sono state promosse delle vere e proprie crociate. Nonostante gli haters, Ferrero continua a produrre serenamente la Nutella con l’olio di palma.
Cannella: le proprietà dimagranti
La cannella fa dimagrire? Questa spezia ci aiuta a digerire, e regola i livelli di glicemia nel sangue. Per questo viene sfruttata ampiamente dai pazienti diabetici, che possono trarre giovamento dal consumo della cannella. Inoltre, la spezia conferisce sazietà, e vi eviterà di rimanere vittime di abbuffate senza controllo. Ricca di vitamine (C, E, K, B), sali minerali, magnesio, ferro, potassio, fosforo, selenio e zinco, la cannella è perfetta come integratore naturale. Includete questa prodigiosa spezia nelle preparazioni culinarie, specie in quelle dolci con le quali si sposa a meraviglia. Consumare tisane e decotti con una base di cannella è consigliato per apportare la giusta idratazione al corpo.
Oggi è la festa del gatto
Piccoli o grandi, a pelo lungo o corto, senza pelo, striati, neri, bianchi, rossi, tigrati, di “razza” o soriani, oggi festeggiamo i gatti, tra i migliori amici dell’uomo. Dalle canzoni dello Zecchino d’Oro’ – “Quarantaquattro gatti’, “Volevo un gatto nero” – a ‘La gatta’ di Gino Paoli o Il Gatto e la Volpe di Bennato, solo per restare in Italia, anche la musica si è occupata di loro Animali amatissimi dagli italiani, con milioni di mici domestici che hanno ormai riempito le nostre case distesi su divani, o visino a noi quando siamo a tavola. D’altra parte questi felini sono circondati da un alone di fascino e mistero fin dall’antichità: basti pensare a quel vero e proprio culto che avevano nei loro confronti gli antichi Egizi, con la dea Bastet, non a caso, rappresentata con il corpo da donna e la testa da gatto. La festa del gatto è nata nel 1990. La scelta di farla cadere il 17 febbraio è dovuta a due ragioni: innanzitutto febbraio, secondo una vecchia tradizione, è il “mese dei gatti e delle streghe” per antonomasia, in secondo luogo perché il 17 è comunemente associato alla sventura, un luogo comune che ha accompagnato i gatti almeno fin dal Medioevo. Fortunatamente, però, la superstizione secondo cui questi felini porterebbero sfortuna è oggi quasi del tutto scomparsa, con i gatti che, grazie alla loro inclinazione a legarsi agli esseri umani, sono stati accolti all’interno delle nostre case da un numero sempre maggiore di persone.
Un albume vegetale
L’inverno è il momento ideale per cucinare le zuppe di legumi. Calde, nutrienti, ricche di proprietà uniche per il nostro organismo, sono un ottimo piatto sia per pranzo che per cena. Quello che non tutti sanno è che l’acqua in cui si cuociono i legumi è altrettanto preziosa. L’acqua di cottura è un perfetto sostituto delle uova nella preparazione dei dolci Quest’acqua, nota come acquafaba, si può montare a neve proprio come gli albumi delle uova, il bianco. Si tratta in pratica di un albume vegetale ed è perfetto anche per chi abbraccia un regime alimentare vegano.

Il dolce in tazza
La mug cake è la ricetta ideale per un momento di piacere improvvisato: ma cos’è? Nient’altro che una torta in mono-porzione in genere al cioccolato fondente servita direttamente in tazza. Alla lettera “mug cake” infatti vuole dire “tazza torta”, quindi potremmo tradurlo con torta in tazza! Per deliziarvi con questo dolce bello anche da vedere che accontenta il palato e scalda il cuore potete usare le tazze che avete già in casa o acquistarne altre magari anche simpatiche e che sopportano pochi minuti di cottura in microonde o nel forno classico, poi aggiungete sopra come accompagnamento della panna montata, dello zucchero a velo, della frutta fresca o quello che è di vostra fantasia . Il vantaggio di creare queste piccole torte mono-porzione è quello che non sporcherete nient’altro che una tazza, che sarà allo stesso tempo ciotola in cui amalgamare l’impasto e contenitore in cui verrà cotto e mangiato il dolce . In pochi minuti non avrete solo un delizioso dolcetto, ma anche la cucina in ordine. La ricetta di base prevede di mescolare in una tazza imburrata sei cucchiai di farina con 3 cucchiai di zucchero e 3 di latte, 2 cucchiai di olio, 1 uovo e una punta di lievito per dolci. Prima mescolate gli ingredienti secchi e poi aggiungete gradualmente i liquidi. Preparato l’impasto, “infornate” la mug cake nel microonde e cuocetela per 4 minuti. Verificate la cottura con uno stuzzicadenti ed ecco pronto il vostro dolce in tazza
Tutto è torta
Il trucco è sempre lo stesso: realizzare una torta che sembra tutt’altro, specialmente qualcosa di totalmente non appetibile, per poi tagliarla e rivelare un ripieno di pan di Spagna, cioccolato, crema. Ma il tormentone delle torte illusorie sta dando vita anche a commenti divertenti su Twittere e Instagram, dove ‘everything is cake’ sta diventando una sorta di tendenza a volte inquietante. Se tutto può essere una torta, cosa è reale e cosa no? Il cartone di latte è una torta o è davvero latte? La colazione all’inglese.?E la borsa? Il piatto con il petto di pollo? Le battute sul tema ‘not a cake’ si sprecano, con tanto di considerazioni ironiche sull’incertezza della vita. Perché tutto potrebbe essere una torta. Si può discutere su quanto appetitoso sia un petto di pollo crudo, un rotolo di carta igienica, o un flacone di sapone. Ma non si può negare che queste torte realistiche siano delle vere e proprie opere d’arte, delle sculture di zucchero. C’è chi obbietta che dal punto di vista della ricetta vera e propria lascino a desiderare, perché creare una torta simile richiede l’utilizzo di impasti molto pesanti e compatti. Creme che più che insaporire devono ‘incollare’ gli elementi. Ingredienti a lunghissima conservazione. E tonnellate di pasta di zucchero. È proprio in quest’ultimo elemento, chiamato anche fondant, che risiede il segreto delle torte ingannevoli. Si tratta infatti di una pasta super malleabile, modellabile, su cui si può incidere, dipingere con facilità. Con essa si ricopre la torta sagomata in modo da imitare l’oggetto che si desidera replicare e si possono inserire i dettagli iperrealistici.
