Festa della donna

Ogni anno, il 8 marzo, il mondo celebra la Festa della Donna. È un momento per onorare le conquiste delle donne in tutti i settori della vita, spesso divise tra famiglia, casa, lavoro, un occasione per  riflettere sui progressi compiuti e rinnovare l’impegno per l’uguaglianza di genere. Questo giorno è un’occasione speciale per riconoscere il valore delle donne nelle nostre comunità, e nel mondo intero.

In fondo non è poi così difficile

Perché essere di buonumore non è così facile e, infatti, come recita la famosa frase di Voltaire ci vuole coraggio a essere felici. Sai che ci sono dei cibi che possono migliorare l’umore? Sai che concedersi il tempo di un piccolo rituale come il caffè, diventa una vera terapia anti stress. Ritrovarsi e passare del tempo per ricaricarsi, per essere spensierati, in compagnia di una o più persone con cui stai bene, comporta innumerevoli benefici. Insomma avere un umore alto è possibile, ma ci vuole anche un po’ d’impegno da parte tua. La cosa positiva, però, è che il buonumore è contagioso, perciò circondati di persone gioiose e regala un po’ della tua gioia agli altri.

Le belle persone

Belle quelle persone che ci sono anche quando sembra di no, quelle che vedi o senti poco non per cattiveria ma perché la vita di ogni giorno ti porta in altro luogo, quelle che chiami al telefono, o incontri per un caffè,  ci parli un minuto, ed è come riprendere un dialogo interrotto solo qualche momento prima, anche a distanza di anni. Belle quelle  persone che non sitrasformano, o che se cambiano lo fanno in meglio, perché sono più forti di qualunque tristezza, prova, distacco e sgambetto della vita.

La mimosa il fiore delle donne

La mimosa è un fiore spesso associato alla Festa della Donna, in quanto simbolo di rispetto, apprezzamento e solidarietà verso le donne. La mimosa è un fiore giallo molto profumato e delicato, che rappresenta la bellezza, la forza e la vitalità delle donne. Regalare un vaso o un mazzetto di mimose per la Festa della Donna è un gesto simbolico di riconoscimento dell’importante contributo delle donne alla società e di solidarietà verso la lotta per i loro diritti. Ma anche in pasticceria la mimosa dice la sua con il tradizionale dolce Mimosa una torta tipica italiana a forma di mimosa, spesso preparata in occasione della Festa della Donna. Il Dolce Mimosa è un dolce gustoso e allegro, perfetto per festeggiare la Festa della Donna con amici e familiari. In Italia, è una vera e propria tradizione culinaria della Festa della Donna e viene spesso preparato dalle pasticcerie e dai ristoranti in occasione di questa festività.

8 Marzo si celebra la festa della donna

Domani è l’8 marzo celebrato come la Festa della Donna in molti paesi del mondo. Questo giorno ha radici storiche nell’attivismo femminista e nella lotta per i diritti delle donne. L’8 marzo è stato designato come la Giornata Internazionale della Donna nel 1910, durante una conferenza tenutasi in Danimarca. Da allora, è stato celebrato in tutto il mondo per onorare le conquiste delle donne nella società e nella politica, così come per sottolineare l’importanza della parità di genere. La Festa della Donna è anche un’occasione  per riflettere sui problemi ancora non risolti che le donne affrontano ogni giorno. Simbolo rappresentativo di questa giornata il fiore della mimosa.

La Festa della Donna è un’occasione per riconoscere la bellezza, la forza e la resilienza delle donne in tutto il mondo. Buona Festa della Donna!

Oggi è la giornata internazionale dei mancini

Nel corpo umano  molti organi sono doppi, cioè uno dei due è dominante sull’altro. È possibile essere destrimani nelle mani, mancini nel piede e nell’occhio dominante: non c’è e non ci sarà mai un organo più importante degli altri che definisce una persona nel suo complesso come destrimana o mancina, i movimenti meno indicativi del mancinismo sono: con quale mano si scrive e impugna la forchetta per mangiare, si carica il pugno, si schiaccia e si  batte la palla, ci si pettinano i capelli e si lavano denti, si allacciano le stringhe delle scarpe, si tiene l’ombrello, quale orecchio si preferisce per parlare a una persona, quale mano si pone per prima nel nuoto a stile libero, con quale mano si impugnano coltello, forchetta e cucchiaio. Il lato sinistro del cervello controlla la parte destra del corpo e quello destro controlla la parte sinistra del corpo. È opinione comune che le persone mancine possano avere  difficoltà nella vita quotidiana dato che molti oggetti sono concepiti per i destrimani. I mancini, invece, dicono di non avere nessuna difficoltà nell’usare oggetti oppure nello scrivere. È opinione comune che i mancini non vedano ciò che scrivono e per questo sarebbero in svantaggio rispetto ai destrimani. Secondo altri, invece, le persone mancine, al pari dei destrimani, vedono ciò che hanno scritto ma tra le dita, e hanno anche il vantaggio di vedere dove andranno a scrivere. Un gruppo di ricercatori ha catalogato le impronte delle mani nei disegni preistorici e ha constatato che la proporzione dei mancini ai tempi delle glaciazioni  sembra corrispondere con quella dei nostri giorni. Considerando che il mancinismo ha una componente genetica, i ricercatori di questo studio si sono chiesti come mai la media dei mancini sia rimasta costante nei secoli. La risposta è stata che, malgrado il mancinismo sia limitatamente raro, l’essere mancini comporta dei vantaggi rispetto ai destrimani. Alcune personalità sono e erano mancini tra questi Bill Gates, Paul Verlaine, Julia Roberts, Winston Churchill, Nicole Kidman, Sigmund Freud, Barack Obama e Leonardo da Vinci.

Quando manca qualcuno…

Manchi come il tempo, che non abbiamo passato insieme. Manchi come le cose che non ci siamo dette, come quelle parole che ci volevamo dire ma non hanno mai varcato la soglia della bocca e sono rimaste dove nessuno le può ascoltare. Manchi come  il rumore del mare il silenzio della montagna Manchi come quello che c’era ed ha smesso di esserci. Manchi come manca ciò che mancare… non dovrebbe.

Quando ridere diventa una terapia

Non c’è niente al mondo di così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore, disse Dickens. Ebbene si, sicuramente ricorderai tante cose della tua vita dalla gita al mare con gli amici, agli eventi che hanno segnato la tua vita, ma di sicuro ricorderai quella volta che hai riso a crepapelle fino ad avere i crampi allo stomaco Proprio così, ridere è un gesto tanto semplice quanto benefico: è terapeutico, permette di allontanare ogni negatività e aumentare la propria vitalità. La risata può essere spontanea e generata da qualcosa di divertente o da qualcuno dotato di un grande senso dell’umorismo. Ma non solo, può anche essere indotta. Ebbene sì, si può ridere anche senza motivo. Questo il focus dello Yoga della risata, una disciplina accessibile a tutti che insegna con un po’ di allenamento a lasciarsi andare a una risata liberatoria. I benefici psico-fisici sono tanti: la pratica infatti, se svolta con regolarità, permette di ritrovare il benessere e fare il pieno di energia. In cosa consiste? Questa pratica, decisamente liberatoria, si svolge in gruppo perché la risata grazie ai neuroni specchio che si attivano  quando si è in compagnia di altre persone diviene contagiosa. Porta il tuo corpo a ridere, la tua mente lo seguirà’ stando a quanto afferma il Dott. Kateria è possibile ridere anche se non c’è uno stimolo comico. Innescare la risata è molto semplice: si ispira con il naso, si trattiene l’aria nei polmoni e si espira ridendo. Più ci si allena e più la risata si sblocca e si lasciano così andare emozioni bloccate, ci si sente più leggeri