Le passioni, quelle intime e quelle civili, aumentano le difese immunitarie. Essere entusiasti per qualcuno o per qualcosa ci difende da molte malattie. Leggere un libro distesi su un amaca sotto un cielo limpido piuttosto che andare al centro commerciale. Fare l’amore piuttosto che andare a mangiare una pizza. Camminare in campagna o in paesi quasi vuoti. Capire che noi siamo immersi nell’universo e che non potremmo vivere senza le piante mentre le piante resterebbero al mondo anche senza di noi. Stare un poco di tempo lontani dai luoghi affollati può essere un’occasione per ritrovare un rapporto con la natura, a partire da quella che è in noi. Viaggiare nei dintorni.. La crisi economica è grave, ma assai meno della crisi teologica: La vita è pericolosa, sarà sempre pericolosa, ognuno di noi può morire per un motivo qualsiasi nei prossimi dieci minuti, non esiste nessuna possibilità di non morire. Informarsi ma senza esagerare. Sapere che abbiamo anche una brama di paura e subito si trova qualcuno che ce la vende. C’è il rischio che il panico diventi una forma di intrattenimento. Stare zitti ogni tanto, guardare più che parlare. Sapere che la cura prima che dalla medicina viene dalla forma che diamo alla nostra vita. Per sfuggire alla dittatura dell’epoca e ai suoi mali bisogna essere attenti, rapidi e leggeri, esatti e plurali.
Domani 5 Agosto si celebra la Giornata Internazionale della Birra. Per festeggiarla nel modo giusto occorre essere in compagnia di buoni amici e scegliere un luogo che rispetti la tradizione, ma anche sperimentare nuovi sapori, come le birre artigianali dalle varianti più insolite. Labirra è una delle bevande alcoliche che meglio si sposa con i momenti conviviali e allegri tra amici. Basta un brindisi e l’effetto relax è garantito. Non c’è dunque da meravigliarsi se in Italia i dati Assobirra parlino di 31,8 litri consumati in persona ogni anno. Nel nostro Paese la birrarientra di diritto fra le abitudini di consumo e quella Made In Italy è molto apprezzata anche all’estero, con esportazioni che toccano i 2,7 milioni di ettolitri quindi per festeggiarla al meglio cena con amici in giardino e via pizza e birra a volontà senza esagerare
Oggi è la Giornata mondiale dell’Acqua. Un buon modo di festeggiare è metterci alla prova sapete quanta acqua ci vuole per fare…… un chilogrammo di pomodori, di banane o di mele? Di mele. 822 litri, contro i 790 delle banane e i 214 dei pomodori, e ci vuole più acqua per fare una tazza (125 ml) di caffè, una tazza (250 ml) di tè, un bicchiere (125 ml) di vino o un boccale (250 ml) di birra? Per un bicchiere di vino (109 litri). Seguono il caffè (132), la birra (74) e il tè (27). Se il vino, però, viene prodotto in Italia o in Francia, Stati virtuosi, i litri dell’acqua consumata scendono a 90…Ci vuole più acqua per fare una T-shirt di cotone (250 grammi), un chilogrammo di pizza Margherita, o di datteri? Una T-shirt con di cotone (2.495 litri). A seguire, i datteri (2.277) e la pizza (1.737). L’acqua è un bene preziosissimo facciamo attenzione anche a quanta ne sprechiamo nei nostri gesti quotidiani ad esempio quando ci laviamo i denti, quando facciamo il bagno o la doccia chiunque tu sia, ovunque tu sia, l’acqua è un tuo diritto. L’accesso all’acqua è alla base della salute pubblica ed è quindi fondamentale per lo sviluppo sostenibile e per un mondo stabile e prospero.
Senza alcun dubbio l ’Italia è uno dei paesi più visitati al mondo, è il paese con la cucina più buona e più varia del pianeta. In giro ci sono tragiche imitazioni della cucina italiana come le fettuccine Alfredo, gli spaghetti con le polpette e la pizza con l’ananas. In questo enorme traffico di viaggiatori stranieri, oltre al mix di ricette regionali, di piatti stagionali e di folli imitazioni d’oltreoceano, capire cosa si aspetta dalla nostra gastronomia un turista che arriva per la prima volta in Italia, non è così scontato. Ma quali sono i piatti tipici italiani più conosciuti dai milioni di visitatori che arrivano ogni anno nel nostro Paese? Eccoli qua alcuni dei piatti più richiesti … Si comincia! La Pizza, forse, nasce a Napoli, città che ne rivendica la paternità e dove di sicuro conosce l’aggiunta della salsa di pomodoro a condimento del sottile strato di pasta. Alla base di tutto un caposaldo della cucina italiana: la pasta fresca accompagnata da un condimento tra i più conosciuti al mondo, il ragù alla bolognese, più spesso conosciuto semplicemente come bolognese. Spaghetti e Italia sono un binomio inscindibile nell’immaginario collettivo dei gastronauti di ogni parte del mondo, in tutti i continenti si cuociono spaghetti, tutti i turisti e i visitatori che giungono nel nostro paese li esigono più e più volte. In Liguria, la salsa a base di basilico e pochi altri ingredienti è la vera bandiera gastronomica della regione. Un umile impasto di farina, acqua, lievito e sale, con il tocco finale di olio evo. La bistecca alla Fiorentina mast della cucina Toscana un buon taglio di carne, ben frollato, con una marezzatura abbastanza evidente e con uno spessore adeguato almeno 4 cm da cucinare su carboni ardenti per gustarla al meglio
Aprendo Instagram è evidente quanto il cibo occupi un posto di notevole importanza nella nostra alimentazione e nelle nostra storia. Con ottimi risultati: in media, il livello dei «post gastronomici» è notevole. Già, perché non tutto può finire sul nostro profilo social. Servono innanzitutto colori che catturino l’occhio; una presentazione un po’ audace, meglio se nello stile dei ristoranti stellati, aiuta; poi c’è da valutare la luce, il piatto, il tovagliolo, perfino il tavolo. Il rischio, non troppo raro, è che un piatto caldo si raffreddi. Alcuni ristoratori hanno intuito e cavalcato questa tendenza. Ma ecco cosa si tagga di più della nostra cucina scoprite chi vince il primo premio…Pasta alla carbonara Un grande piatto della nostra cucina che molti turisti hanno modo di conoscere nel corso dei loro viaggi nel nostro Paese. Vanta oltre 92mila hashtag. Sebbene spesso la presentazione non sia super fotografica, la parmigiana conquista ben 293mila hashtag Anche questa per alcuni sarà una sorpresa: la porchetta con i suoi 295mila hashtag sfiora la top five Piatto di lasagne alla bolognese La lasagna conquista i cuori di tutti noi anche degli amici vegetariani nella versione senza carne e la medaglia di bronzo con 986mila hashatag. Seconda posizione per il risotto che con le sue numerose interpretazioni vanta oltre 3 milioni di menzioni negli hashtag di Instagram Pizza Sempre lei, sempre in vetta a tutte le classifiche: la pizza italiana è il simbolo della nostra tradizione culinaria e vanta su Instagram oltre 86milioni di hashtag.
Sono i false friends della linea. Alimenti che sembrano light e che invece sono pieni di zuccheri e incredibilmente calorici. La dottoressa Galiazzo ne ha individuati alcuni e ci spiega perché non sono leggeri come sembrano e quali sono le alternative più salutari. Si tratta di cibi che all’apparenza sembrano light, e magari li mangiamo proprio per quel motivo, e che invece di leggero hanno poco. Sushi, pokè e surimi È cool, è esotico, è fresco. Ormai il sushi ha convinto anche i più reticenti, per non parlare del poké, la bowl a base di riso e pesce crudo, che arriva direttamente dalle Hawaii e che ci sembra il perfetto per pranzo . Siamo portati a pensare che siccome entrambi questi piatti contengono riso e pesce crudo, oppure verdure e alghe, siano assolutamente dietetici o quantomeno leggeri. In realtà non è affatto così: per questo tipo di preparazioni il riso viene cotto con aceto e zucchero, determinando un significativo aumento del carico glicemico”. Poi ci sono i surimi, quei bastoncini colorati bianchi e arancioni, che si trovano nel banco frigo del supermercato. “Anche in questo caso non dobbiamo farci ingannare dal fatto che siano a base di pesce I surimi sono assimilabili ai würstel: sono fatti con prodotti di scarto, con aggiunta di coloranti e conservanti. C’è sempre un collega che le conserva nell’armadio o nella cassettiera dell’ufficio. Le gallette di riso dovrebbero essere l’alternativa light a cracker e pane. Ma il condizionale è d’obbligo. Pensiamoci bene, come può un ingrediente di origine industriale, preparato con conservanti, concentrati e aromi, essere più salutare di un pezzo di pane integrale preparato con farina, acqua e sale? Il carico additivo delle gallette può essere altissimo Per questo meglio una fetta di pane integrale fresco oppure tostato. Lo stesso ragionamento vale per le barrette che si usano come spezzafame. Meglio puntare su della frutta, anche secca, oppure su uno yogurt. Oppure una merenda classica di altri tempi: pane, olio e pomodoro“. Quando si vuole stare leggeri il classico piatto è a base di insalata e fesa di tacchino. Ma si tratta pur sempre di un salume. Bisogna tener conto di due fattori. Il primo è che essendo un salume va considerato come una porzione di carne nel computo della dieta settimanale. Il secondo riguarda proprio la tipologia di salume: la fesa di tacchino è lavorata con degli scarti, non ha le stesse proprietà di un buon prosciutto crudo adeguatamente sgrassato”.Tè e tisane in lattina sappiamo bene che bisogna stare attenti a non eccedere con le bevande zuccherine o energizzanti, ci sono alcune bibite che magari possono trarci in inganno. Vale ancora una volta la regola dell’etichetta. In tutte le bevande light è comunque presente una componente glicemica. Ricordiamoci che l’unica bibita light è l’acqua
La curcuma, definita anche lo zafferano dell’India, è una pianta che cresce prevalentemente in India e in altre aree di Asia e America Centrale di cui si utilizza il rizoma. Sin dall’antichità rappresenta un componente della medicina Ayurvedica che la utilizza per trattare problemi respiratori, reumatismi, dolore e fatiche. Ma se le proprietà medicinali di questa spezia sono note da millenni, una fioritura di studi è stata in particolar modo osservata in tempi recenti . In particolare, sembra che la maggior parte delle proprietà della curcuma siano da attribuire alla curcumina, un polifenolo presente in questo rizoma. Grazie soprattutto alle proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie della curcumina, la curcuma è entrata a far parte anche della medicina occidentale che si rivelano utili nella gestione di problemi È utile anche per gli sportivi, poiché aiuta a gestire l’infiammazione e la fatica A tavolala curcuma è molto versatile, si accompagna a diversi piattirappresenta la componente che conferisce al curry il caratteristico colore giallo, ma è poco biodisponibile, ovvero l’organismo fa fatica ad assimilarla . Come ovviare al problema? Aggiungendo alla curcuma un po’ di pepe: grazie alla piperina in esso contenuta la biodisponibilità della curcuma aumenta anche del 2000% Si può consumare in aggiunta allo yogurt, negli infusio nel latte, preparando il celebre golden milk o latte d’oro. Può essere aggiunta in polvere nell’impasto del pane o nella frolla dei biscotti, nel preparato di hamburger vegetali e persino nella crema pasticcera
Riservando anche solo dieci minutia te stesso, quando tornerai al lavoro, sarai più carico di energia Tieni lontane le tue mani dalla tastiera e concediti una pausa!. Spegni lo schermo del computer, metti il telefono in modalità silenziosa e concediti un efficace pausa di dieci minuti, ecco alcuni suggerimenti… Un auto-massaggio non solo può raddolcire i muscoli stanchi e doloranti, ma può anche motivare e stimolare la mente. Senti la schiena rigida per il troppo tempo trascorso davanti al computer? Percorri la colonna vertebrale in tutta la sua lunghezza operando dei movimenti circolari con le nocche, spingendoti fin dove possibile. Poi raccogli le braccia attorno al busto e concediti un abbraccio, in modo da stiracchiare la parte superiore della schiena. Se ti capita di avere una pallina da tennis nella borsa da palestra, sfilati le scarpe e fai rotolare la pallina sotto il piede, spingendo verso il basso, per un ottimo massaggio del piede. Un massaggio alle mani con crema idratante potrà anche idratare le mani stanche.Ricarica le batterie con una frutta o una manciata di noci senza sale.Non dimenticare anche di bere acqua. E’ facile dimenticarlo, ma rimanere idratato ti aiuterà a restaresveglio e motivato! Ogni volta che bevi o mangi fai attenzione a non farlo mentre stai lavorando. Prenditi un paio di minuti per mangiare il tuo piatto di pasta o la tua insalata o un drink e potrai apprezzarlo ancora di più.Se senti che la tua concentrazione è rivolta altrove, smetti di lavorare e concediti una pausa di dieci minuti. Gli esercizi mentali rapidi sono ideali per svegliare il cervello e focalizzazione la tua attenzione. Prova a completare un Sudoku in dieci minuti, calcola quante miglia hai percorso questa settimana, programma il tuo week end al mareGli esercizi brevi e intensi che inducono la mente a concentrarsi sono eccellenti per allenare il cervello e migliorare la memoria. Ci sono molti siti online che forniscono esercizi mentali, ma meglio se ci allontana dal computer e si scende ingiardinoall’aria aperta Ascolta della musica rilassante e utilizza la pausa di dieci minuti per meditare. Inizia facendo lunghi respiri per avere un immediato effetto calmante e lascia vagare la tua mente. Scegli un brano di 10 minuti, non dovrai preoccuparti di perdere la cognizione deltempo: quando la musica si ferma si torna al lavoro! Se la meditazione non fa per te o temi di addormentarti accidentalmente, opta pure per una canzone allegra di tuo gradimento. Segui il ritmo con i piedi, agita le spalle e senti l’energia…Queste idee per una pausa di dieci minuti ti faranno sentire calmo, motivato e pronto a tornare al lavoro!
Mangia con gli occhi’ non è solo un modo di dire: il meccanismo che lo permette è molto concreto, si trova nel cervello e stabilisce una comunicazione diretta fra i centri che controllano la vista e quelli che regolano l’appetito. Si spiega così perché a volte basta vedere un pezzo di pizza un piatto di pasta o qualsiasi altro cibo invitante per avere voglia di morderlo. Il meccanismo, osservato in azione nei pesci zebra, è descritto nella rivista Nature Comunications Il risultato è importante per capire il modo in cui il cervello controlla l’appetito e può aiutare a capire meglio i disturbi alimentari. ”Nei vertebrati il comportamento alimentare è regolato dalla struttura del cervello chiamata ipotalamo, una sorta di centralina che controlla ed elabora le informazioni relative ai bisogni energetici dell’organismo e quelle sulla disponibilità di cibo”. Proprio come gli esseri umani, i pesci utilizzano soprattutto la vista per riconoscere il cibo e finora sapevamo che l’ipotalamo riceve le informazioni visive sulle prede. Non era però chiaro come le informazioni visive sulle prede venissero trasmesse all’ipotalamo. Grazie alle tecniche che usano la luce per attivare le singole cellule del cervello, i ricercatori hanno osservato in tempo reale l’attività delle cellule nervose nelle larve del pesce zebra. Hanno visto così che la vista delle prede attiva l’ipotalamo e hanno dedotto che esiste un circuito nervoso che collega la vista del cibo a questa centralina Lo studio dimostra che la percezione visiva del cibo è legata al comportamento alimentare. Questo è un passo importante per capire come viene regolato l’appetito, sia in condizioni normali, sia nei disturbi alimentari
Senza grandi sorprese, il terzo cibo più consumato del mondo, veste ancora il tricolore di Mameli: la pizza. Ma, il dato più curioso, è che non sono gli italiani il popolo che mangia più pizza al mondo. Ognuno di noi infatti sì “limita a soli 8 kg all’anno”, mentre gli americani ne consumano quasi il doppio: 13 kg pro capite all’anno. Sicuramente in questa statistica avrà contribuito in maniera determinante la forte matrice Italo americana dei nostri migranti. Ma resta comunque un dato considerevole la quantità maggiore di pizza consumata dagli statunitensi. All’interno infatti degli Stati Uniti d’America, la pizza si è giocata la vittoria finale testa a testa con hamburger e patatine, piatto “made in Usa”. Un piatto di pasta e una gustosa pizza sono tra i cibi più consumati al mondo, quindi anche nel paese più importante del pianeta!