Siamo abituati a pensare riguardo a quello che ci succede, piuttosto che sentire l’effetto che fa. Questo è il motivo per cui cercate sempre una spiegazione al verificarsi degli eventi, una giustificazione per i comportamenti tenuti da voi e dagli altri, una conferma alle opinioni riguardo ai motivi che hanno provocato una data condizione. Così per esempio, pensate che trovare la risposta al perché una relazione è andata male, vi faccia sentire sollevati. Nonostante ciò, il vostro stato d’animo rimane lo stesso. Se vi sentite tristi o arrabbiati per qualcosa che è successo, capirne le cause non vi fa passare la tristezza o la rabbia. Il pensiero deve essere ancorato all’emozione che provoca, ovvero fino a quando vi domandate: “Perché la persona che amo mi ha tradito?” e rimanete attaccati soltanto alle ipotesi per le quali l’evento è accaduto, non siete in contatto con il mare di emozioni che provate per essere stati traditi. Se invece vi chiedete: “Come mi sento rispetto a quello che è successo?”, molto probabilmente scoprirete che vi sentite arrabbiati e delusi, che avete perso la fiducia nel prossimo, che vi sembra di valere di meno e che ora vi sentite terribilmente insicuri. In questo modo potrete scegliere come comportarvi, imparare a farvi rispettare e non permettere che quello che vi ha ferito non accada di nuovo. Il solo pensiero rischia persino di farvi trovare delle giustificazioni all’accaduto e scervellarsi inutilmente sul perché è successo, senza permettervi di comprendere cosa volete fare e come volete reagire per stare meglio.
Quanto sono d’accordo…
Ciao
Vicky
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