Le passioni quelle intime

Le passioni, quelle intime e quelle civili, aumentano le difese immunitarie. Essere entusiasti per qualcuno o per qualcosa ci difende da molte malattie. Leggere un libro distesi su un amaca sotto un cielo limpido piuttosto che andare al centro commerciale.  Fare l’amore piuttosto che andare a mangiare una pizza.  Camminare in campagna o in paesi quasi vuoti.  Capire che noi siamo immersi nell’universo e che non potremmo vivere senza le piante mentre le piante resterebbero al mondo anche senza di noi. Stare un poco di tempo lontani dai luoghi affollati può essere un’occasione per ritrovare un rapporto con la natura, a partire da quella che è in noi. Viaggiare nei dintorni.. La crisi economica è grave, ma assai meno della crisi teologica: La vita è pericolosa, sarà sempre pericolosa, ognuno di noi può morire per un motivo qualsiasi nei prossimi dieci minuti, non esiste nessuna possibilità di non morire.  Informarsi ma senza esagerare. Sapere che abbiamo anche una brama di paura e subito si trova qualcuno che ce la vende. C’è il rischio che il panico diventi una forma di intrattenimento. Stare zitti ogni tanto, guardare più che parlare. Sapere che la cura prima che dalla medicina viene dalla forma che diamo alla nostra vita. Per sfuggire alla dittatura dell’epoca e ai suoi mali bisogna essere attenti, rapidi e leggeri, esatti e plurali.

Pensieri

Il rumore del mare calma la mente, il silenzio della notte trova tante risposte, una carezza riscalda… un abbraccio conforta… un gesto gentile di un amico sincero non ti fa sentire solo… perché tutti abbiamo bisogno di un po’ di amore per colmare il vuoto…

I ricordi

Quando la tristezza e la mancanza si fanno insostenibili, il pensiero fugge verso quei luoghi incantati, dove ancora esiste un Noi. I nostri ricordi…Fiori meravigliosi, gelosamente custoditi, nel giardino del cuore. Raccogliere un ricordo… e in un battito di cuore, il dolce profumo ti riporta da me. Ogni volta…

La pazienza

Nel trambusto impetuoso delle emozioni, dei tempi, dei ritmi quotidiani sempre di corsa, del bisogno di soddisfare subito i nostri desideri o di “mordere la vita” che significa: afferrala, ora!, dover agire, la pazienza sembra una condanna. È la capacità di riconoscere, profondamente, il ritmo e il tempo e le condizioni che servono perché la realtà si possa manifestare. È un rovesciamento. È stare con la meraviglia del ritmo e del tempo che serve perché i frutti possano maturare al sole, affinché in nove mesi un bambino si possa formare nella pancia della sua mamma, perché la torta possa cuocere e lievitare in forno ma anche per far sì che l’ingorgo di macchine sulla strada si sciolga e il traffico ritorni scorrevole. E allora sì, è essenziale per la nostra vita e può essere una delle chiavi che la rende felice, che ci permette di onorarla al meglio.

L’estate sta finendo …la valigia…

L’estate sta finendo e ritornando a casa dalle vacanze avete notato che, la vostra  valigia pesa sempre più di quando siete partiti? Con cosa l’avete riempita? Cosa avete portato a casa? Albe, tramonti, spiagge, sentieri di montagna, panorami. Piatti tipici, grigliate, aperitivi. Luoghi, monumenti, persone. Amici. Parole, pensieri, riflessioni. Ricordi. Importanti ricordi sembra che il verbo ricordare derivi dal latino “recordari”, formato da – re – indietro e – cor – cuore: tornare indietro con il cuore Gli antichi, infatti, erano convinti che la memoria risiedesse nel cuore. È anche per questo che “lasciamo il cuore” in un luogo che abbiamo particolarmente amato. Un luogo che ci piace ricordare. Magari proprio ora che ancora ci possiamo godere di giornate con cieli azzurri almeno per un minuto basta cercare nella valigia dei ricordi più belli per poter rivivere la magia di luoghi che ci sono rimasti nel cuore. E voi in quale luogo vorresti tornare ora?

Un gesto affettuoso

Ascoltando quello che succede nel tuo corpo, mentre compi un gesto affettuoso, ti renderai conto che sentirsi amati ti permette di andare avanti e ti motiva verso i tuoi principali obiettivi. La cosa interessante di questi gesti è il silenzio che li circonda: non sono le parole, è proprio l’atto fisico in sé che comporta numerosi benefici sia in chi lo riceve che in chi lo compie. Nel silenzio di un abbraccio avrai l’occasione di ascoltare te stesso e sentirai quello che hai bisogno di sentirti dire per stare meglio: è la magia dei gesti premurosi. Inoltre, proprio il contatto di un altro essere umano sulla nostra pelle stimola gran parte del nostro corpo a rilasciare ormoni preziosi per il nostro umore consolidandolo. Quando esprimiamo un gesto affettuoso nei confronti di qualcun altro o quando lo riceviamo, entriamo in contatto con una forma enormemente primordiale di amore: il calore di un altro essere umano. Potrebbe sembrare sicuramente qualcosa di superfluo e trascurabile, ma in tutti i nostri gesti che prevedono il contatto con un’altra persona vi è anche uno scambio di energia, quindi calore, che riesce a risollevarci nelle situazioni più tristi e buie. Ecco perché è importantissimo che tu non trattenga mai un abbraccio, un bacio, una carezza o qualsiasi altro gesto affettuoso nei confronti di chi hai davanti: si tratta di una nostra caratteristica quasi animale voler dare e ricevere amore. Purtroppo, nella nostra società siamo sempre più abituati a vedere il rapporto sessuale come unica possibilità di contatto fisico, non c’è nulla di più sbagliato. Sicuramente l’atto sessuale è uno dei gesti più belli che possiamo compiere, ma il calore di una mano su una spalla può essere un salvavita per persone che non ce la fanno più. Non trattenerti se puoi e vuoi dare amore a chi hai intorno.

Le promesse

Promessa è una parola eccellente, temeraria, quasi proibita. Da tempo la si adopera per lo più in due occasioni: alla fine di un incontro fra amici o all’inizio di una campagna elettorale, quando si tratta di dare o di chiedere fiducia. Tuttavia “promessa” è anche parola di ritorsione, in qualche caso di falsità. Anche per questo recentemente viene sostituita da espressioni più leggere: «vediamo», «farò il possibile», «non ti assicuro niente». E’ come se le promesse facessero paura. E forse, in effetti, un po’ di paura la fanno perché non ci chiedono di essere coraggiosi e neppure di essere abili più di altri: ci chiedono di essere veri. Ed essere veri, oggi, non è semplice; per fortuna non siamo soli e qualcuno ce lo insegna. Quasi sempre ci pensano i genitori, che crescendoci ci dimostrano e ci promettono  un amore talmente splendido da essere incomprensibile. E sappiamo che anche quando il tempo non ce li farà più vedere, la loro promessa verso di noi sarà ancora lì. Il problema è che le promesse, spesso, non vengono mantenute. Per questo chi le riceve tende sempre più a verificare la data di scadenza, a controllare che non siano deteriorate. Eppure dentro di noi sappiamo che a tutto è possibile rinunciare, fuorché ad una promessa. Coscienti del rischio, speriamo che prima o poi qualcuno prometta di esserci sempre, e ce lo giuriamo anche,  “nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia”. E non conta dove o quando, l’importante è sapere che ci sarà, anche per noi, un momento per liberare ogni tensione e scoprire che non abbiamo atteso invano, che quella serenità esiste davvero e che non era solo una promessa.

Tornare migliori

E’ arrivata la settimana cult delle vacanze, mare, montagna, lago, città d’arte. Sono i giorni della grande fuga dalle città nonostante sia stato l’anno del covit le scuole riapriranno a settembre. Ma, come diceva il grande Eduardo: “gli esami non finiscono mai. Bisogna sempre essere preparati. Perché la vita è una scuola e si è studenti per sempre”. E allora, è giusta questa settimana di pieno relax per i compiti delle vacanze. Trovati il momento giusto cercati un angolo in riva la mare, o distenditi su un amaca sotto un grande albero e  assegnati un esercizio, il compito che ti vuoi dare in questi giorni di vacanze. La materia della vita, nella quale vorresti ricevere voti migliori. La disciplina in cui avresti bisogno di esercitarti o quella nella quale vorresti raggiungere almeno la sufficienza. Scrivilo come se fossi un insegnante rivolto ai suoi studenti. Scrivilo per te stesso. prenditi cura di te, ascoltati di nuovo, sentiti. Alimentati con parole, idee e visioni che ti possano sorprendere. Circondati di persone nuove che ti possano arricchire. Ricomincia a nutrire i tuoi sensi. Riposati. Divertiti. Leggi. Torna dalle vacanze diverso da come sei partito……………………..Buone Vacanze!………………………………………………….