Chi è l’amico l’unico sul quale hai sempre potuto contare. Te stesso. Dedicagli allora un po’ di tempo. Dedicatelo. L’hai evitato, ignorato e a volte dimenticato. In alcuni casi anche maltrattato. Da quanto tempo non ti prendi cura di te? Da quanto tempo non ti dedichi le dovute attenzioni? In fondo te lo meriti. Se ci pensi sei l’unica persona che ti è sempre stata vicino. Anche nei momenti più difficili. A quello che sei ma, soprattutto, a quello che puoi ancora diventare. Proponiti un buon libro, un bel film, una gita al mare, una camminata in montagna, una cena con i piatti che ti fanno impazzire, una nuova attività o un corso online. Concediti le tue attenzioni. Riscopriti. Inventati. Esaminati. Ricorda: il modo in cui ti ami è il modo in cui insegni agli altri ad amarti. Quindi, torna ad innamorarti di te stesso e fai il meglio per te
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I confini tra dolore e piacere
I confini tra dolore e piacere sono soggettivi e dipendono dalle esperienze, dalle preferenze e dalla tolleranza al dolore di ciascun individuo. In generale, il dolore è una sensazione spiacevole e fastidiosa che può essere causata da una lesione, una malattia o una condizione patologica, ma anche da uno stato emotivo, da una perdita affettiva, da una delusione d’amore . Il piacere, d’altra parte, è una sensazione positiva e gratificante che può essere anche lo stare seduti sulla spiaggia al tramonto davanti al mare. Tuttavia, esistono alcune esperienze che possono essere percepite sia come piacevoli che dolorose, come ad esempio il tatto di una zona del corpo molto sensibile, un massaggio profondo o l’esercizio fisico intenso. In questi casi, il confine tra dolore e piacere può essere sfumato e dipende dalla percezione individuale. In ogni caso, è importante ricordare che il dolore e il piacere sono entrambi segnali del nostro corpo e devono essere interpretati e gestiti in modo appropriato per mantenere la salute e il benessere generale. Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo a dolori o sensazioni spiacevoli che provi, consulta sempre un medico o un professionista qualificato
L’effetto positivo della musica
Classica, jazz, electro o rock, la musica può avere un effetto positivo su di noi. A seconda del brano, può essere calmante o stimolante. Un detto popolare è che «la musica calma la mente». Ora abbiamo la prova che, in effetti, contribuisca ad una percezione di armonia interiore. Riduce il ritmo quotidiano, toglie la tensione e allevia lo stress. Ripristinare un ritmo più lento ha un impatto positivo sui nostri battiti cardiaci e calma la nostra respirazione. Dopo una giornata intensa di lavoro, con tutte le riunioni e le relazioni che abbiamo dovuto gestire, cosa c’è di meglio che rilassarsi con un po’ di musica da ascoltare mentre siamo in macchina e si torna a casa o per qualche minuto disteso nel divano in giardino immerso nel verde La musica può scacciare il cattivo umore o migliorarlo quando ci si sente giù. Il piacere che proviamo durante l’ascolto di musica aumenta la secrezione nel cervello di dopamina, l’ormone del piacere. In questo modo, il cervello regola le emozioni negative e avvertiamo una piacevole sensazione di felicità. Se tuo figlio adolescente insiste che la sua musica R&B lo fa sentire come il re del mondo, è vero. La musica, soprattutto i bassi, provoca una sensazione di potere e aumenta la propria fiducia in se stessi. L’ascolto di musica durante la corsa può far dimenticare i dolori muscolari e alleviare la fatica, facendoti sentire più leggero. Qualunque sia, il ritmo è un grande stimolo e ti darà energia e coraggio quando dovrai fare fronte un compito specifico. Una musica dolce, preferibilmente solo strumentale è un meraviglioso strumento per migliorare la concentrazione. Alcuni possono preferire l’elettro-jazz e altri la musica classica. L’ascolto di musica sul lavoro è un buon modo per allontanare fonti di distrazioni come social network o conversazioni di colleghi vicini. È possibile concentrarsi meglio, essere più focalizzati sul lavoro e quindi più efficaci.
Mai arrendersi
La capacità di una materia vivente di auto ripararsi dopo un danno, o quella di una comunità o di un sistema ecologico di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che ha modificato quello stato …..resilienza la forza di andare avanti nonostante tutto e tutti…www.ferrinigift.it
Impara a non vendicarti
Impara a non vendicarti, lascia che sia la vita a farlo per te. E lo farà sempre. Perché nessuno abbandona questa vita senza aver pagato il conto delle proprie azioni. Non è facile rimanere calmi quando qualcuno ci attacca con malizia, aggressività, falsità. L’energia negativa di una persona inquina l’ambiente e chi la circonda. Riduce tutti al suo livello. Li spinge in basso con sé e questo non fa bene a nessuno. Uno dei più grandi doni che possiamo fare a noi stessi, è imparare ad ignorare. Ad evitare e a lasciare andare. Ma perché allora, è importante mettere da parte la vendetta? Silenzio. Mentre l’altro si aspetta di vederci urlare. Silenzio. Mentre cerca di provocare reazioni. Silenzio. Per non affidare il controllo delle nostre emozioni nelle sue mani. Il silenzio può essere straordinariamente potente a volte. Ha la capacità di neutralizzare il peso delle cattiverie gratuite che vogliono schiacciarci. Come accade in altre situazioni e per altre emozioni, il male quando non trova reciprocità, se ne va. E così la vendetta.Sono tante le lotte che questa vita intensa e frenetica ci costringe a combattere ogni giorno. Sono tanti gli ostacoli da superare mentre cerchiamo di tenere saldo l’equilibrio nella nostra rapida corsa. Perché combattere guerre inutili? Reagire a critiche che puntano a demolire e mai a costruire?Perché vendicarsi di un torto subito se chi ci ha perso si è già punito da solo?È vero. Troppe delusioni qualcosa cambiano. Fortificano? Certamente ci rendono più diffidenti, meno disponibili ad aprirci con le persone. Più prudenti. Certamente accade di accumulare dentro emozioni che rendono i nostri passi sempre più pesanti e solitari. Certamente viviamo in solitudine in una folla solitaria. Allora ecco che il lasciar andare è necessario. È liberatorio. Lasciare andare il rancore, la rabbia. Chi è completamente diverso da noi. Andare oltre le menzogne costruite ad arte. Oltre ciò che non appartiene ai nostri occhi e al nostro cuore. Prendere le distanza, seppure soltanto emotivamente, ci evita battaglie inutili e sterili.
Come ti senti?
Comodamente seduti su un divano in giardino, oppure sdraiati in riva al mare ma anche davanti ad un caffè o durante un viaggio, sono migliaia le occasione che abbiamo per stare insieme a chi vogliamo bene, sono tutti contesti giusti per porre una domanda semplice, ma che esprime pieno interessamento e preoccupazione per il bene dell’altro, sia emotivo che fisico Come ti senti ? Descrivere cosa significa prendersi cura di chi amiamo e rispondere, concretamente e realmente, alla domanda così semplice ma certamente non banale offre al proprio interlocutore la massima attenzione, lasciando da parte i propri pensieri e le proprie preoccupazioni; porsi sullo stesso piano dell’interlocutore, non solo in senso emotivo, ma anche in senso fisico crea una forte empatia, tale consiglio è valido ancor di più quando si comunica con i bambini. Cercate di rallentare la conversazione ed evitare tutti quegli automatismi che portano a reazioni e risposte immediate, istintive e spesso non pensate, prima di farvi rispondere, assicuratevi che elabori quanto chiesto, cercando di immedesimarsi nelle sensazioni e nei pensieri dell’altro, condivideteli insieme, e solo a questo punto, avrete il giusto punto di vista.
Gli amori clandestini
Dietro alla scelta di mantenere un amore in segreto, di solito, si cela una necessità molto forte. Nella maggior parte dei casi, se non sempre, ciò che si vuole nascondere è la presenza di un terzo individuo con il quale esiste un impegno amoroso. Di solito gli amori clandestini sono amori che rendono complici almeno tre persone. A volte quattro. A volte di più. Un legame già esistente non è l’unico motivo che porta un amore alla clandestinità. Possono esserci in ballo motivi di convenienza, come nel caso di persone famose che devono mantenere nascoste le loro relazioni per non perdere ammiratori. Possono esistere anche altri tipi di pressioni, a livello familiare, lavorativo o sociale, che esigono il segreto nella relazione. In ogni caso, amori di questo genere vengono definiti clandestini perché sono in qualche modo proibiti. Ed è quest’elemento di divieto a conferire un gusto speciale a questi affetti. La relazione non può svilupparsi in modo “normale”, diventa necessario cominciare una specie di “vita parallela” per riuscire a mantenere quell’amore in vita. Qualsiasi proibizione è al tempo stesso un invito. questo succede perché nella mente umana la proscrizione attiva il desiderio. Non cresce in voi l’interesse per un film se venite a sapere che in alcuni paesi è stato censurato? Non osservate con maggior interesse una porta che rechi la scritta “divieto di accesso”? Non vorreste essere uno di quelli che la possono aprire?Tutto ciò che è proibito esercita un fascino naturale poiché permette di intravedere, in primo piano, ciò che manca a una persona. È esattamente da quella mancanza che si rivela con ciò che è proibito che scaturisce il desiderio. Per questo motivo, divieto e proibizione sono due facce della stessa moneta.Quando si tratta di amore, le cose acquisiscono un carattere ancora più effervescente. Il divieto si trasforma in combustibile per la fiamma. Gli ostacoli diventano stimoli e il rischio finisce per essere visto come un’allettante sfida. Il pericolo stesso della relazione favorisce l’innamoramento. Ma attenzione, perché giocando tanto con il fuoco ci si può bruciare.
Siamo abituati a pensare a quello che ci succede, piuttosto che sentire l’effetto che fa
Siamo abituati a pensare riguardo a quello che ci succede, piuttosto che sentire l’effetto che fa. Questo è il motivo per cui cercate sempre una spiegazione al verificarsi degli eventi, una giustificazione per i comportamenti tenuti da voi e dagli altri, una conferma alle opinioni riguardo ai motivi che hanno provocato una data condizione. Così per esempio, pensate che trovare la risposta al perché una relazione è andata male, vi faccia sentire sollevati. Nonostante ciò, il vostro stato d’animo rimane lo stesso. Se vi sentite tristi o arrabbiati per qualcosa che è successo, capirne le cause non vi fa passare la tristezza o la rabbia. Il pensiero deve essere ancorato all’emozione che provoca, ovvero fino a quando vi domandate: “Perché la persona che amo mi ha tradito?” e rimanete attaccati soltanto alle ipotesi per le quali l’evento è accaduto, non siete in contatto con il mare di emozioni che provate per essere stati traditi. Se invece vi chiedete: “Come mi sento rispetto a quello che è successo?”, molto probabilmente scoprirete che vi sentite arrabbiati e delusi, che avete perso la fiducia nel prossimo, che vi sembra di valere di meno e che ora vi sentite terribilmente insicuri. In questo modo potrete scegliere come comportarvi, imparare a farvi rispettare e non permettere che quello che vi ha ferito non accada di nuovo. Il solo pensiero rischia persino di farvi trovare delle giustificazioni all’accaduto e scervellarsi inutilmente sul perché è successo, senza permettervi di comprendere cosa volete fare e come volete reagire per stare meglio.
Il tradimento
Il tradimento: quante pagine sono state scritte sull’argomento? Infinite.Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di leggere una lettera ,un messaggio, ascoltare una telefonata,o semplicemente e casualmente trovarsi nel luogo giusto al momento giusto e accorgersi di essere traditi e di trovarsi di fronte ad una evidente bugia detta dal partner pur di nascondere la sua infedeltà. In momenti come quelli ci si sente cadere il mondo addosso, si prova un’immensa tristezza e sfiducia, ma la verità è che probabilmente già in passato non si era voluto ammettere che le cose non andavano più bene. Anche se i traditori incalliti negheranno, è inutile nascondere l’evidenza: incontrare l’amante non è una cosa che capita, una semplice voglia irrefrenabile di cedere ad una tentazione, né tanto meno un dispettuccio fatto all’altro, il più delle volte è un comportamento che copre dei problemi all’interno del rapporto. qual è motivo che porta ad essere infedeli? Non si tratta di una mancanza di amore ma piuttosto di esigenze differenti. Non riuscendo a trovare un compromesso, si perdono di vista le vere motivazioni che vi hanno portati a insieme e andate alla ricerca di “soluzioni esterne”.Un tradimento, però, non risolve i problemi di coppia, anzi li accentua, facendo capire che al di fuori di quel rapporto c’è un mondo intero e probabilmente anche una persona con cui ci si trova maggiormente in sintonia, oltre al piacere di un caffè per poi finire in una coinvolgente corsa verso il piacere, tradire serve anche a mantenere i rapporti con il proprio marito o la propria moglie. Difficile magari è trovare la forza di fingere a se stessi che il lui o lei appena arrivati non vi porteranno via la vostra serenità familiare,il vostro rapporto, non sarà più lo stesso. Potreste però iniziare anche a vedere il tradimento che avete subito per quello che è stato realmente ovvero un’opportunità. Vi ha offerto l’occasione di capire cosa vuol dire davvero amare, di comprendere che potete essere felici, sempre e comunque a prescindere da chi pensavi potesse con te dividere l’amore eterno.
Hai un cane o un gatto lo sai che sei una persona migliore!
Provate a pensate all’ultima volte che siete rientrati a casa dopo una giornata lavorativa e il vostro cane vi è venuto in contro scodinzolando come se foste il senso della sua felicità e probabilmente lo siete davvero. Oppure pensate a quando distesi sul vostro divano il vostro gatto si accoccola su di voi e richiede la vostra attenzione che ricambia con delle dolci fusa. Pensando a questi momenti vi sarà spuntato un sorriso e il vostro cervello avrà liberato una serie di sostanze chimiche deputate a migliorare il vostro umore. Come dimostra uno studio effettuato Miami, gli animali domestici ci rendono più felici e fanno vivere più a lungo. Ebbene si , chi possiede un animale domestico ha più stima di sé. Prendersi cura di un essere indifeso e bisognoso delle vostre attenzioni vi renderà più sicuri di voi, sarete orgogliosi del senso di protezione che riuscirete a trasmettere e quindi abbasserà notevolmente lo stress. Accarezzare e coccolare il vostro amico a quattro zampe rilascerà una sostanza chiamata ossitocina, detta anche ormone della felicità.Se avete un cane o un gatto imparerete a coltivare l’empatia ovvero la capacità di mettere in rapporto gli stati emotivi dell’altro.Il vostro amico peloso vi permetterà di allenare quella capacità che porta a capire senza parlare, comprendere i bisogni dell’altro e sentirsi soddisfatti nel prendersi cura di qualcuno. Questa capacità vi sarà molto utile per rendere di qualità le vostre relazioni Avere un gatto o un cane non vi farà sentire mai soli. La compagnia di un amico fidato che sarà sempre fra i vostri piedi vi porterà a non percepire quel senso di vuoto che si può provare alcuni momenti. L’animale domestico infatti vi farà sentire utili perché saprete che la sua sopravvivenza e la sua felicità è legata certamente a quello che farete voi, questo farà si che aumenterete il vostro senso di utilità. Se avete un cane inoltre dovrete accompagnarlo a fare lunghe passeggiate, incontrerete così nuove persone e avrete rapporti sociali più attivi.Nel caso di un gatto non dovrete portarlo in giro ma avrete un argomento in più da condividere con gli amanti dei gatti e questo non potrà fare altro che creare relazioni.In entrambi i casi avere un animale domestico porterà a espandere la propria vita sociale e a farvi sentire più appagati e disposti alle relazioni.