Si può scrivere in diversi modi – tè, thè o the – e rappresenta la bevanda più diffusa nel mondo dopo l’acqua. Il the viene estratto dalle foglie della pianta Camelia Sinensis, un arbusto sempre verde che può raggiungere un’altezza di due metri al massimo. Le foglie di questo arbusto vengono raccolte quattro volte l’anno in Cina, Giappone e India mentre in Kenia, ad esempio, accade tutto l’anno. L’utilizzo del tè risale alla notte dei tempi. All’inizio furono i cinesi e, grazie ai monaci, si diffuse anche in Giappone e in Corea. I portoghesi lo portarono per primi in Europa ma furono gli olandesi a commercializzarlo in Europa. Nel corso dei secoli poi, questa bevanda divenne molto popolare anche in Europa, fino a diventare una vera e propria icona delle tradizioni inglesi. Visto il prezzo molto alto, dato dalle tasse, era all’inizio una bevanda a uso dei nobili e della borghesia che utilizzavano servizi pregiati di porcellana, provenienti dalla Cina, e servito in principio dopo pranzo per passare ad essere bevuto alle cinque del pomeriggio. Il tè vanta numerosi effetti benefici ma per poter godere appieno delle sue qualità, occorre prestare attenzione alla sua preparazione: Se si prepara il tè rispettando alcune semplici regole, come la temperatura e il tempo d’infusione, si avrà una bassa estrazione della teina. I sei tipi di tè più comuni sul mercato sono: il tè nero, il tè rosso/tè nero indiano, l’oolong il tè verde, il tè giallo e il tè bianco. Tutte queste varietà derivano dal processo di lavorazione per cui si avranno dei tè per niente ossidati, lievemente ossidati. Il suo sapore può essere erbaceo, floreale, fruttato, di malto, ecc. Il the è considerato una bevanda salutare, ricca di proprietà benefiche: agisce molto bene come antiossidante poiché contiene sostanze polifenoliche, note fin dall’antichità, in grado di contrastare la diffusione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione cellulare
Interessante!
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Perdonami se mi metto a fare la maestrina, ma l’unica forma corretta in italiano è “tè” – che è poi quella che hai scelto tu. Tutte le altre sono spurie, ossia non italiane.
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