È molto importante conoscere gli errori più comuni che si commettono con i nostri amici felini per garantire loro una vita felice e sana. Ecco alcuni degli errori più frequenti: I gatti amano le coccole, ma solo quando lo decidono loro. Forzarli può renderli nervosi o aggressivi. Non rispettare i loro spazi: Ogni gatto ha bisogno del suo spazio personale. È importante rispettare i suoi tempi e non disturbarlo quando vuole stare tranquillo. Sgridarli troppo: Sgridare un gatto non serve a molto e può danneggiare il vostro rapporto. È meglio premiare i comportamenti positivi e ignorare quelli negativi. Non giocare con loro: Il gioco è fondamentale per la salute mentale e fisica del gatto. Dedica almeno mezz’ora ogni giorno a giocare con lui. I gatti hanno esigenze nutrizionali diverse dai cani. È importante scegliere un cibo specifico per gatti. Lasciare sempre cibo a disposizione: L’obesità è un problema comune nei gatti. È meglio stabilire orari fissi per i pasti e non lasciare cibo disponibile in continuazione. Dare al gatto cibo umano: Molti alimenti umani sono dannosi per i gatti. Evita di dare al tuo gatto cioccolato, cipolle, aglio, uva, uvetta e altri alimenti potenzialmente tossici. Non tagliare le unghie: Le unghie lunghe possono causare disagio al gatto e danneggiare i mobili. È importante tagliarle regolarmente. Non fornire un ambiente sicuro: Assicurati che la tua casa sia a prova di gatto, eliminando eventuali pericoli come sostanze tossiche o oggetti che il gatto potrebbe ingoiare.
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Ditelo ora
Ditelo alle persone quanto vi mancano quanto sono importanti per voi, quanto le pensate, quanto le amate. Ditelo subito. Ditelo oggi. Fatelo quel gesto straordinario che potrebbe regalare un sorriso: un regalo inaspettato, una corsa per raggiungere, un messaggio lasciato insieme a un caffè. Non tergiversate. Osate ora, perché domani non si sa E’ così bello sentirselo dire, essere sorpresi, stupirsi e stupire. È così bello spalancare il cuore.
Domani 2 febbraio si celebra la candelora….
L’origine del nome Candelora arriva dalla parola latina candelae, che significa appunto candele dal rituale di benedizione che si è tramandato nei secoli fino a oggi. Conosciuta anche come la Purificazione di Maria, la Candelora si celebra il 2 febbraio, 40 giorni esatti dopo il 25 dicembre, il giorno tradizionalmente riconosciuto come quello della nascita di Gesù. Maria e Giuseppe portarono Gesù al tempio 40 giorni dopo la sua nascita, così ancora oggi viene rispettata quella tempistica per la cerimonia di benedizione delle candele. Il legame tra il giorno della Candelora e il meteo è particolarmente forte anche in Italia. Arriva poco dopo i Giorni della Merla e sono tantissimi i detti popolari che, di regione in regione, legano questa giornata all’arrivo della primavera, il detto dice “o sole solicello siamo a mezzo inverno, se piove o gragnola dall’inverno siamo fora” in questo strano clima vediamo cosa succederà se il detto avrà ancora valenza
Il 9 Aprile si festeggia la Pasqua
Una ricorrenza religiosa molto sentita dai cristiani, che cade la domenica seguente al primo giorno di luna piena di Primavera per comodità si calcola sempre il 21 marzo come giorno dell’equinozio. Questo spiega perché la Pasqua può variare ed essere “alta” tra il 14 e il 25 aprile, “media” tra il 3 e il 13 aprile o “bassa” dal 22 marzo al 2 aprile. Al di là di questi aspetti, puramente informativi, è bene ricordare che da sempre la Pasqua rappresenta per i consumatori, un ritrovato desiderio di rinascita che si traduce spesso nel voler stare insieme, tema la convivialità e le gite fuori porta e il desiderio di rinnovare. Il suggerimento è quello di non farsi cogliere impreparati così da organizzare, con il giusto anticipo, l’allestimento della vostra casa e degli esterni Lavorare sull’idea di effetto sorpresa, tradizione legata all’uovo di Pasqua, o sull’obiettivo di sorprendere, amici e parenti, potrebbe essere il punto da cui partire, per proporre per esempio una tavola ad alto valore simbolico. La voglia di evasione, di gite fuori porta, di convivialità, di preparazione di piatti fatti in casa, il desiderio di stare in compagnia, il tempo libero, il giardinaggio, il cambio dell’armadio, nuovi accessori, per seconda abitazione al mare o in montagna, viaggi, riflessioni la fanno da padrone … La Pasqua insomma ha il potere di far rinascere un po’ tutto
Una cascata di bontà
Perfetta per occasioni conviviali nelle quali si voglia regalare ai propri ospiti un tocco di originalità, ideale per matrimoni e cerimonie, o quando si organizza una festa o una cena particolare, si può dunque prendere in considerazione di preparare questo valanga di cioccolato, che non può che ammagliare di bontà chi avrà il piacere di partecipare . La cascata di cioccolato fuso che ne avrà origine non solo permetterà di ottenere un magnifico effetto scenico, ma anche di utilizzarla per completare diversi tipi di dolci, per esempio la fonduta al cioccolato, nella quale intingere frutta fresca. Per poterla preparare però è necessario possedere l’elettrodomestico preposto a questo uso. Per ottenere una cascata di cioccolato liscia e delicata, è fondamentale curare la temperatura di fusione. La prima accortezza è di far fondere il cioccolato a bagnomaria. Il cioccolato deve essere tritato e, una volta posto nel recipiente, va mescolato con un cucchiaio di legno finché non è sciolto. Al di là dell’effetto scenografico prodotto dal fiume di cioccolato fuso che scenderà dalla fontana di cioccolato, è importante anche decide quali cibi servire e come sfruttare tutta la cioccolata ottenuta. In genere, vengono forniti agli invitati dei bastoncini o delle forchettine che consentano di intingere varie prelibatezze nella fonduta. Naturalmente a seconda del tipo di cibo, andrebbero messi a disposizione dei piattini o delle ciotoline.La frutta è un classico da abbinare alla cascata di cioccolato: a seconda della stagione, si possono servire fragole, ananas, mandaranci, kiwi, pere, già opportunamente tagliati Oppure si possono preparare degli spiedini con varie tipologie di frutta Anche i marshmellows sono un ottimo accompagnamento per la fontana di cioccolata. Particolarmente golosi e zuccherini, sono adatti per le feste in cui sono presenti molti bambini. I più arditi, possono provare anche a far scorrere liquori che si abbinano bene ai dolci, come per esempio il Grand Marnier. In questo caso, però, bisognerà fare attenzione a non esagerare con le dosi. Infine, per chi ama i gusti salati, la fontana potrebbe servire anche per creare una cascata di formaggio fuso: andrà però selezionato accuratamente il tipo di formaggio, perché sia in grado di fondersi in modo omogeneo rimanendo liscio e gustoso. Soluzione ideale per intingere grissini, cracker o i classici nachos messicani.
Il farro
Con i suoi chicchi dorati dalla caratteristica forma allungata, il farro è considerato il più antico cereale coltivato dall’uomo. Ricco di fibre, proteine, vitamine e sali minerali, ma povero di grassi, è anche un prezioso alleato per la dieta! Grazie al suo alto contenuto di selenio e di acido fitico il farro è un potente antiossidante ed un prezioso alleato contro l’eccessiva formazione di radicali liberi. Fa bene alla linea: ricco di proteine, vitamine e sali minerali, regala un gradevole senso di sazietà, rallentando così lo stimolo della fame. Fornisce una buona quantità di carboidrati senza appesantire e favorisce la conservazione costante del livello glicemico e calorico. E’ un aiuto efficace nelle terapie contro l’osteoporosi e le anemie grazie al buon contenuto di ferro. Cereale dalla caratteristica forma allungata, il farro si presenta in chicchi ricurvi e sottili, dal colore che può variare dal marrone ambrato al giallo oro. Il sapore, delicato, ricorda il delicato aroma della nocciola. Ideale in estate per piatti freddi, in combinazione con yogurt e cannella è l’ideale per dar vita a uno spuntino leggero e gustoso, in grado di ridurre la sensazione di fame con poche calorie, ma con una concentrazione altissima di sostanze nutritive! La cremosità e la freschezza dello yogurt, , si sposa alla perfezione con la piacevole consistenza del farro e dei semi in un mix di fibre, vitamine e sali minerali perfetto da gustare anche come pasto sostitutivo a pranzo, nei periodi autunnali la Zuppa di farro è un primo piatto caldo e nutriente perfetto arricchito con verdure : carote, sedano, cipolla, pomodorini, che insieme al brodo vegetale e una cottura lenta, danno vita ad una minestra di farro dal sapore ricco e confortante tipico delle zuppe della tradizione contadina più speciali!

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Quanto è impegnativo bere un bicchiere di vino
Bere un bicchiere di vino impegna il nostro cervello più di ogni altro comportamento umano.Questa affermazione è spiegata da Gordon Shepherd, professore di neuroscienze ha indicato che da una serie di osservazioni sui vari meccanismi che si attivano quando stiamo per bere e beviamo poi un bicchiere di vino. “C’è una straordinaria gamma di sistemi cerebrali sensoriali, centrali e motori implicati nella degustazione dei vini”, ha sottolineato lo studioso. Oltre alle funzioni sensoriali più evidenti, come il gusto, l’olfatto e la vista, a rendere l’attività cerebrale particolarmente vivace durante la degustazione vi sono anche i movimenti fatti con la lingua, il lavoro della corteccia cerebrale che fissa i sapori nella memoria, il linguaggio particolare che viene utilizzato per identificare le caratteristiche dei vini e l’importanza del cosiddetto olfatto retro nasale, che crea nel nostro cervello il sapore. A tutto questo vanno aggiunti la componente biomeccanica legata alla deglutizione e gli effetti scaturiti dall’ingestione del fluido.
La matita
Se guardiamo sul nostro tavolo , un cassetto, nel nostro ufficio o più semplicemente in un qualsiasi astuccio, troveremo quasi sicuramente una costante: la matita. Che sia nera o colorata ne abbiamo tutti almeno una; ma com’è nata? Qual è la storia della matita?Circa un secolo dopo, alla fine del ‘700, il francese Conté, ne mise a punto la produzione impastando la grafite con argilla. L’impasto veniva poi tagliato in striscioline e, dopo un procedimento di cottura, le stesse venivano introdotte in bastoncini di legno di cedro cavi e fissate con una goccia di colla.Ancora oggi il metodo è rimasto molto simile a quello utilizzato da Conté. Esistono numerosi tipi di matite, tra cui quelle colorate, dette anche pastelli, ottenute inserendo al posto della grafite i pigmenti colorati. La matita HB è una matita di durezza media.Esistono oggi in commercio moltissimi tipi di matita, dalle classiche con il rivestimento in legno le più pregiate sono realizzate in legno di cedro, come da tradizione, a quelle a mina da utilizzare con l’apposito portamine. La maggioranza delle matite di provenienza americana sono di colore giallo. La tradizione ebbe inizio nel 1890 quando L. & C. Hardtmuth introdusse la marca Koh-I-Noor, dal nome di un celebre diamante. Il colore giallo voleva attirare l’attenzione sulla qualità della matita, sulla provenienza, asiatica, della grafite e sui colori della casa d’Asburgo Se la storia della matita vi è piaciuta e vi è venuta voglia di provare a vedere da vicino come si crea, potete provare a cimentarvi mescolando piccole dosi di acqua, pigmento colorato, e addensante da cucina; create una pastella molto densa, malleabile e ricavatene dei cilindretti. Fateli seccare per qualche giorno e poi provate ad usarli! Anche chi si reca oggi alle urne userà la matita per segnare la vostra preferenza sulla scheda elettorale non sono le classiche matite che utilizzate a scuola. Vengono chiamate matite copiative, sono fatte da un impasto di colorante solubile in acqua, misto a talco e a un collante che conferisce resistenza. Risultato? Ciò che viene scritto con questa matita non potrà mai essere cancellato
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Come conservare la mimosa
Se avete ricevuto il tradizionale mazzolino di mimosa per la Festa della Donna, vorrete certo farlo durare il più a lungo possibile. Saper conservare la mimosa recisa non è scontato. Se la si mette semplicemente in acqua tenderà a seccarsi in pochissime ore. Inoltre, i rametti tendono velocemente a marcire. Ecco alcuni consigli per conservare la mimosa più a lungo.I fiori recisi spesso trovano beneficio dalla presenza di vodka e zucchero nell’acqua. Il fiore della Festa della Donna è molto più delicato di altri, e tende a esaurirsi velocemente. Per conservare la mimosa recisa in vaso, occorre prima di tutto pulire il ramo da foglioline rovinate e anzitutto da quelle che spuntano alla base del gambo. Altrimenti, inserendole in acqua, creeranno marciume. Mettete i gambi nell’acqua immergendoli solo per un paio di centimetri: non serve che siano sommersi! Un trucco per conservare la mimosa è quello di mettere qualche goccia di limone dentro l’acqua L’acqua inacidita manterrà il gambo fresco più a lungo. Naturalmente i fiori andranno scartati dalla confezione se ne hanno una. Ponete quindi il vaso in un luogo lontano dalla luce diretta dei raggi solari. E piuttosto in un ambiente umido cucina, bagno, in modo che i fiorellini non si secchino velocemente. Sembra che l’usanza di regalare una mimosa alle donne nel giorno dell’8 marzo derivi dal primo dopoguerra. Alcune esponenti e attiviste dell’UDI, la proposero come simbolo in quanto fiore che sboccia i primi di marzo. Ma soprattutto economico e diffusissimo. Ma se oggi riceverete comunque un mazzetto di mimosa, vale la pena provare a farla durare il più a lungo possibile.




