Un piatto che non esiste…..

Eppure è buonissimo. Il risotto alla carbonara è un piatto che non esiste ma lo sappiamo bene che in cucina vince la fantasia  La carbonara, piatto icona della cucina nazionale, e romana in particolare, è anche uno dei piatti che più fa salire un embolo, se non è fatto come si deve. Non parliamo di ingredienti poco canonici come panna, prosciutto, cipolla: i più fissati addirittura non transigono sul tipo di pasta, solo spaghetti. Figuriamoci allora se si parla di riso, o peggio ancora di risotto: bandiera invece della cucina milanese. È possibile unire l’Italia a tavola, nel nome della tradizione e anche della sperimentazione? Oppure si rischia di rovinare due piatti eccezionali solo se lasciati separati? Noi siamo per le prove, i tentativi: provate anche voi questo risotto alla carbonara e non ve pentirete. In questa ricetta si usano i classici ingredienti della carbonara – guanciale, pecorino non molto stagionato, uova, pepe – e quelli del risotto alla milanese – riso, cipolla, vino bianco. Tagliare il guanciale a strisce lunghe e sottili, , e porlo in una larga padella antiaderente già caldissima. Il guanciale presto comincerà a “sudare”: man mano che il grasso liquido si separa dai pezzi, toglietelo e ponetelo in una tazzina. Quando il guanciale è asciutto e croccantissimo, porre i pezzettini su tanta carta assorbente e non coprire. Utilizzare parte del grasso per far soffriggere lentamente la cipolla tritata in una pentola, alzare un po’ la fiamma e mettere a tostare il riso, dopo qualche minuto sfumare con il vino bianco. Poi con un mestolo iniziare a versare il brodo un po’ alla volta. Mentre il risotto cuoce lentamente, preparare la salsa. Un tuorlo per ogni commensale più un uovo intero “per la pentola”, abbondante pecorino e abbondantissimo pepe. Sbattere aggiungendo il pecorino un po’ alla volta, se si addensa troppo aggiungere un po’ di grasso liquido del guanciale. La consistenza finale dovrà essere cremosa, densa in modo tale che si attacchi alla forchetta, forse giusto un po’ meno densa della carbonara della pasta. Quando il riso è cotto, spegnere il fuoco e mantecare con un po’ di pecorino. Mescolare e far raffreddare qualche minuto, per evitare che l’uovo con un calore troppo elevato cuocia, e si crei l’effetto frittata. Per questo stesso motivo l’amalgama non deve essere troppo solido. Versare quindi e mescolare bene; impiattare e solo a questo punto aggiungere il guanciale croccante, senza mescolare per conservarne la consistenza fino all’ultimo. Scodella pronta per l’impiattamento, assaggiate e dite se non le valeva la pena.

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