Quante volte ti sarà capitato al suono della sveglia,di avere ancora in mente un sogno importante che hai fatto e sperimentare la frustrante esperienza di vederlo sparire con il passare dei secondi? E’ come se si volesse raccogliere l’acqua unendo le mani a coppa: non importa quanto forte tu possa stringere, lentamente il liquido sparirà.Ancora, chi non ha mai desiderato di poter fare solo bei sogni e allontanare gli incubi?L’idea di riuscire a condizionare il proprio mondo fantastico ha sempre affascinato l’uomo, forse da millenni.Pensiamo, ad esempio, a quegli indovini che ricoprivano ruoli molto importanti nelle antiche società, per il semplice fatto di riuscire a leggere il futuro dai sogni.Ovviamente questo è impossibile. Quello che si può comunque fare è manipolare il tuo cervello e alterare la tua esperienza fantastica. Il tutto, secondo la scienza: vediamo come.William C. Dement, professore di Psicologia presso la prestigiosa Università di Stanford, è anche il direttore del dipartimento «Sleep Research”Insomma, di sonno e sogni, lui è il grande esperto e ci svela alcuni trucchi per aumentare la possibilità di fare sogni piacevoli.“Bastano alcuni piccole astuzie per aumentare le probabilità di fare un bel sogno”, svela nel suo libro “Il sonno e i suoi segreti. Dormire bene per vivere meglio“.In pratica, è possibile «alterare» l’attività fantastica di una persona con semplici tecniche, senza il bisogno di avere una strumentazione costosa da scienziati.Sarebbe sufficiente, per esempio, avvicinare una boccetta di profumo al naso dell’addormentato, oppure soffiargli dell’aria sul viso con un ventaglio. Un’altra tecnica è quella di fischiettare delicatamente vicino alle sue orecchie, non abbastanza forte da svegliarlo.Se si vuole condizionare il sonno e aumentare le probabilità di fare un bel sogno, accendete una luce non troppo forte nella stanza.L’ideale sarebbe quello di non oscurare troppo la finestra, in modo tale che dei raggi del sole mattutino riescano a illuminare la stanza. Il buio e l’oscurità, al contrario, aumentano la probabilità di fare incubi. Dement si è interessato anche al motivo per cui non riusciamo a ricordare le informazioni e le immagini che abbiamo acquisito durante il sogno. Secondo lo psicologo, questo fenomeno è collegato al tempo che separa la fine del sogno e il momento del risveglio.I suoi studi hanno dimostrato che i soggetti svegliati di soprassalto durante la fase ricordavano con più probabilità ciò che avevano visto e sperimentato nel mondo fantastico.Al contrario, quando si svegliavano dopo 15 minuti, nella quasi totalità dei casi non riusciva a ricordare il sogno. Sembrerebbe che la parte del cervello che si occupa di registrare le informazioni sia bloccata. Durante il sonno profondo non è possibile effettuare questo passaggio, e per questo non si riesce a ricordare cosa si è visto quando ci svegliamo.E’ per questo che si hanno più possibilità di ricordare i sogni quando ci si sveglia di soprassalto: quella parte del cervello si “sveglia” e inizia a registrare velocemente le informazioni prima che siano cancellate.
L’ha ribloggato su Alessandria today.
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