Se pensate che esistano solo una piccola quantità di modi per bere il caffè, vi sbagliate di grosso. Con le sue molteplici varietà di estrazione e profili aromatici, il caffè sta benissimo con ingredienti incredibili, non solo con una goccia di latte, caldo o freddo che sia. Tra gli abbinamenti bislacchi che rimangono però ancora nella dimensione del solo sguardo storto ce n’è uno che nell’ultimo anno ha spopolato su Tik Tok. L’OJ Coffee o, meglio ancora, l’Espresso Sunrise. Che è proprio quello che si può immaginare, succo d’arancia fresca e caffè espresso. Tutto in un bicchiere colmo di ghiaccio, che già quello farebbe storcere il naso a molti amanti del caffè. A quanto pare, però, oltre all’effetto abbastanza scenico del caffè caldo che si mescola al succo d’arancia, producendo un effetto di colori non male, e molto a misura di social, sembra che tiri fuori un sapore inusuale e piacevole. La dolcezza dell’arancia smorza l’amaro del caffè e le due differenti note acide, invece di prendersi a pugni, creano un sapore deciso, ma incredibilmente elegante. Quindi, per una volta, sembra che tutti siano concordi con il dire che sia un buon drink, nonostante quasi tutte le persone non siano convinte.
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Giornata internazionale del caffè
Domani si celebra la Giornata internazionale del caffè è un’occasione unica per celebrare e apprezzare una delle bevande più amate al mondo. Questa giornata speciale viene commemorata ogni anno il 1° ottobre e coinvolge appassionati di caffè di tutte le nazionalità. Durante questa celebrazione, le persone si riuniscono in caffetterie, fiere, eventi e anche online per condividere la loro passione per il caffè e partecipare a diverse attività legate a questa bevanda straordinaria. Il caffè è molto più di una semplice bevanda che ci sveglia al mattino. È diventato parte essenziale delle nostre vite e delle nostre culture. Ecco alcune delle ragioni per cui amiamo il caffè: L’aroma invitante: Il profumo del caffè appena preparato è irresistibile. L’aroma intenso e invitante ci fa venire l’acquolina in bocca e ci mette di buon umore. Una volta che assaggiamo il caffè, non possiamo fare a meno del suo sapore ricco e appagante. Ci sono così tante varietà di caffè, ognuna con il suo profilo di gusto unico. Il caffè contiene caffeina, una sostanza stimolante che ci aiuta a svegliarci e a sentirci più energici. È il nostro alleato perfetto per iniziare la giornata. Il caffè inoltre è spesso associato a momenti di socializzazione. Che si tratti di incontrarsi con gli amici al bar o di condividere una tazza di caffè in ufficio, il caffè crea un’atmosfera accogliente e favorisce la connessione umana.
Un rito classico con qualche variante
Un rito classico e senza tempo per noi italiani è quello del caffè. Lo beviamo a colazione, a fine pasto e come pausa dal lavoro o dallo studio, e cosa c’è di più indicato a chi ci viene a trovarci che offrire un caffè? E’ presente in qualsiasi avvenimento che organizziamo o a cui partecipiamo. Ecco perché il caffè fa parte da sempre del nostro menù. Preferite il caffè in moka o espresso? C’è chi è ancora legato alla cara vecchia moka e preferisce questo caffè di gran lunga rispetto a quello della macchina per espresso, sia per una questione di gusto che per una scelta di risparmio, perché cialde e capsule hanno un costo maggiore. Secondo il galateo il caffè non deve essere versato in cucina e servito già nelle tazzine ai nostri ospiti. La padrona di casa deve sgombrare la tavola e porvi il servizio da caffè compreso di zuccheriera e lattiera, più qualche dolcetto di accompagnamento e poi deve arrivare con la caffettiera fumante e versare il caffè ai suoi ospiti. Gli ospiti lo riceveranno dalle mani della padrona di casa e dovranno girarlo con accuratezza dal basso verso l’alto, sorseggiarlo tenendo in mano il piattino, senza alzare il mignolo, e non potranno per nessuna ragione portare il cucchiaino alla bocca o lasciarlo all’interno della tazzina. Ci sono alcune tipologie di caffè che diventano golosi dolci. Come il mocaccino, un caffè servito in una tazza in vetro e preparato con un fondo di cioccolato e sopra la panna montata. Tre strati di assoluta bontà. Perfetti per la stagione estiva che sta per arrivare, sono l’affogato al caffè, preparato con il gelato alla panna o che più si gradisce e il caffè caldo versato sopra, e la crema al caffè, un freschissimo sorbetto al caffè.
Il rituale del mattino
Una delle cose che più ci è mancata secondo un sondaggio nel periodo di quarantena è stato , sicuramente il caffè ma a vincere la sfida è stato il cappuccino al bar piazzatosi tra le prime dieci cose. Il profumo del latte caldo e di caffè che ti investe quando entri nel bar la mattina presto, il sibilo del caffè che esce dalla macchina, lo sbuffare del beccuccio che lo schiuma… Il cappuccino ci è mancato, sì. Ma cosa succede al corpo quando beviamo un cappuccino, ora che avevamo perso l’abitudine di farlo? “La prima cosa che è venuta a mancare durante il lockdown, riguardo al nostro cappuccino, è l’abitudine L’abitudine di andare al bar, la socialità, il rituale mattutino che ci aiuta a svegliarci. Quindi non dobbiamo parlarne solo da un punto di vista nutrizionale: è stato un pezzo di vita importante che ci è mancato. Ma che succede al nostro corpo ora che ricominciamo a bere il cappuccino? In realtà il cappuccino, ossia latte più caffè, non è un abbinamento dei migliori, spiega la dottoressa Vincenzo, perché l’unione di questi due ingredienti produce il tannato di albumina, che è una sostanza non facile da digerire. Quindi può essere che in questi due mesi, chi ha rinunciato ad abbinare latte e caffè perché se non schiumati come al bar non li beve, potrebbe aver visto la pancia appiattirsi un po’. Tornando a berlo la mattina, potrebbe riscontrare il ritorno di qualche piccola difficoltà digestiva. Chi addirittura non ha bevuto affatto il latte in questi due mesi, sempre perché era abituato a berlo solo al bar in cappuccino, potrebbe avere qualche problema di intolleranza che dovrebbe sparire nei prossimi giorni, per un processo di disabituare/riabituare. Quali sono le conclusioni che possiamo trarre? Il cappuccino non è proprio l’alimento più sano della nostra alimentazione giornaliera, averne fatto a meno per un po’, se così è stato, non è stato poi così male. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciarci perché i benefici psicologici che apporta quel rituale quotidiano bilanciano tutto. E ci sta aiutando a tornare alla normalità”.
La tazza come protagonista
Se l’Italia ama la tazzina da caffè, gli Stati Uniti la ‘mug’, la tazza maxi regina dell’intervista televisiva ai vip. Da anni è infatti molto presente in un luogo che più di altri contribuisce a formare la cultura televisiva e a regalare popolarità: il late-night talk show. Il format che ha reso celebre un personaggio come David Letterman e dove vanno ospiti come Barack Obama o Donald Trump.Non c’è messa in onda a tarda serata- si va dal programma di Jimmy Fallon a quello condotto dal nostro Alessandro Cattelan – dove la mug non trovi un posto in primo piano. Ma perché sulla scrivania dei presentatori non manca mai? Sarebbe tuttavia riduttivo identificarla solo come un elemento iconico della scenografia degli show. Con la gola secca c’entra poco o nulla. E neppure si spiega solo come mossa di marketing, dato che ormai ogni modello ospita quasi sempre il marchio della trasmissione.La tazza è un vero e proprio ingrediente drammaturgico e giornalistico. Perché è proprio posizionata tra intervistatore e intervistato. I conduttori, anche quelli più bravi, si trovano spesso a cercare di carpire l’aspetto inedito di divi di Hollywood o di politici che però a loro volta fanno il gioco opposto: non vogliono troppo raccontarsi.Così posata a equa distanza segna proprio un confine: quello della lotta. Tra chi cerca di rubare un po’ di quell’autenticità che serve per portare a casa una buona intervista e chi a intervalli gliela nega. Quando poi si vuole prendere fiato dalla raffica di domande e battute, la si può persino afferrare e sorseggiare con fare stanco o strategico.E nella tv italiana?Chi ne fa uso oggi è il programma E poi c’è Cattelan, l’erede più prossimo degli show a tarda notte. Su Sky Uno va purtroppo in onda aggregata in una sorta di teca trasparente; quasi sotterrata sotto il plexiglass. Un atto che profuma di pre-pensionamento e che fa dire: ‘fermi tutti’; stiamo forse demolendo un pezzo di storia televisiva e giornalistica?
Il caffè freddo….non è raffreddato…
Quello che a volte hai bevuto non era caffè freddo, era solo caffè raffreddato – e se non ti è mai piaciuto, ecco il motivo. In Italia, patria della moka e dell’espresso, il caffè freddo (o presunto tale) spesso è caffè raffreddato a temperatura ambiente e poi in frigorifero, magari per ore. La stragrande maggioranza lo fa così, e il risultato è sicuramente una temperatura piacevole, ma non il gusto lascia molto a desiderare. Il caffè una volta pronto ha una vita brevissima: dopo pochi minuti a contatto con l’ossigeno perde gran parte degli aromi, ma nel tempo peggiora anche ulteriormente. I chicchi di caffè contengono degli olii che degradano nel tempo: più lentamente quando il chicco è intero, velocemente una volta che viene macinato, velocissimamente quando il caffè viene estratto e lasciato aspettare, sviluppando via via aromi di rancido. Per fare un buon caffè freddo bisogna agire in velocità, versando o erogando il caffè appena pronto, direttamente sul ghiaccio. Che sia moka, espresso o capsula, la miscela per il caffè freddo deve essere diversa.. Una grana più grossolana di caffè permette agli aromi di rimanere imprigionati nella bevanda, una volta a contatto con il ghiaccio, solo così vi potrete bere di un ottimo caffè freddo
Unicorno mania
La stampa unicorn è il fenomeno social che ha contagiato anche la moda. Sarà per il suo manto bianco o per le crine nei colori dell’arcobaleno a renderlo così speciale, perché il leocorno è volato ovunque, su scarpe, borse, gioielli e maglie Il buon Harry Potter, all’ inizio della sua carriera da mago, ci insegnava che «acchiappare un unicorno non è mica facile. Sono creature con grandi poteri magici». Se Harry fosse vissuto nel 2017, anche la sua vita sarebbe stata più semplice. Perché mai come oggi gli unicorni sono ovunque, e facilissimi da trovare. Prima cliché dell’oggettistica casalinga, poi cult tra le nuove sfumature di capelli e tra le bevande più condivise dai food Instagrammer, come l’unicorn latte e l’ultimo frappuccino di Starbucks, e adesso anche decoro cool amato dai fashion addicted. A dare il via, come sempre per i nuovi trend, Instagram e Pinterest. Parliamo della mania per gli unicorni che folleggia ormai ovunque, Starbucks compreso; il colosso del caffè ha infatti dedicato a questi mitologici e attraenti animali l’Unicorn Frappuccino, un’edizione limitata di cui, però, ignoriamo il gusto.Colori rosa, viola, azzurro, zuccherosi mescolati ad arte a formare la figura fiabesca del mitico animale o un bell’arcobaleno per decorare magliette e scarpe e dare nuove tonalità sfumature di capelli e a smalti per le unghie: quest’ultima ideata dalla guru del settore The Nail Hub perché, a detta sua, un drink così carino come quello di Starbucks ha bisogno anche di una manicure abbinata.


