Portare la pizza a casa e mangiarla come appena sfornata

Per scaldare la pizza presa in pizzeria e mangiata a casa, ci sono più modi puoi seguire per mantenerla croccante e gustosa. Ecco alcuni metodi efficaci: Il forno tradizionale è uno dei metodi migliori per scaldare la pizza senza renderla molliccia. Preriscalda il forno a 180-200°C.Metti la pizza direttamente sulla griglia del forno o su una teglia. Riscalda per circa 10 minuti o finché la pizza non è calda e croccante. Secondo modo in padella è un ottimo modo per ottenere una base croccante. Riscalda una padella antiaderente a fuoco medio. Metti la fetta di pizza nella padella calda e coprila con un coperchio. Questo aiuta a trattenere il calore e a sciogliere il formaggio. Scalda per circa 5-8 minuti, controllando regolarmente per evitare che si bruci. microonde con un bicchiere d’Acqua Il microonde è veloce ma può rendere la pizza molliccia. Un trucco è usare un bicchiere d’acqua. Metti una fetta di pizza su un piatto adatto al microonde e accanto metti un bicchiere d’acqua Scalda per 1-2 minuti. L’acqua aiuta a mantenere l’umidità della pizza e a prevenire che diventi troppo molliccia. Seguendo questi suggerimenti, potrai goderti una pizza riscaldata che è quasi buona come appena sfornata dalla pizzeria!

Fast food


Nati negli anni Quaranta del Novecento negli Stati Uniti, i fast food si sono estesi in ogni parte del mondo al punto da diventare un simbolo della ristorazione La principale ragione del successo delle grandi catene di fast food risiede nell’offerta di menù economici e veloci, che risponde alle esigenze di chi vuole spendere poco e non ha molto tempo per consumare un  pranzo fuori casa e veloce Per le stesse ragioni i fast food che offrono in genere hamburger, hot dog, patatine fritte ma anche pizze, sandwich, e gelati sono apprezzati da giovani e giovanissimi, che talvolta arrivano a farne un vero e proprio luogo di incontro e socializzazione. Negli ultimi anni, in particolare in Italia, in seguito alle polemiche relative ai cibi esageratamente ricchi di grassi e zuccheri e dallo scarso valore nutrizionale di cui i fast food tradizionali sono ritenuti i primi responsabili, sono andati diffondendosi varianti alternative di fast food: un caso tipico sono le hamburgherie che offrono hamburger di alta qualità, preparati con carni scelte e, in genere, “a km zero”. Accanto a queste è molto comune trovare nelle città italiane, soprattutto se si tratta di mete turistiche numerose possibilità di ristorazione veloce  dalla pizzeria al taglio al sushi bar che accontentano l’esigenza di rapidità offrendo al contempo una maggiore varietà gastronomica.

La contrapposizione o contrasto suggerimenti su come abbinare un vino

Spesso quando abbiamo una cena importante o anche semplicemente una cena tra amici, la cosa più difficoltosa è trovare il giusto abbinamento vino-cibo  il punto di arrivo della degustazione, di uno e dell’altro, per fare un ottima figura Ecco alcuni esempi: un piatto di funghi freschi vorrà un rosso giovane e gagliardo, mentre un poderoso brasato ricco di intingoli chiamerà un vino dai tannini generosi; un formaggio erborinato di lungo affinamento sarà valorizzato da un passito con toni dolci, mentre la carne d’agnello si presta a diversi accostamenti a seconda delle preparazioni: un carré al forno potrebbe risuonare con un rosso del sud di gran corpo, mentre un coscio o un fritto troverà la felicità con un brillante Sangiovese del Chianti.

Irrinunciabili bruschette

Con l’arrivo del caldo estivo cosa c’è di più buono che  un tris di bruschette. E’  un antipasto colorato e sfizioso, ideale per essere servito  a una cena tra amici in giardino o per aprire un pasto Anche se ogni regione ha la sua variante, gli ingredienti che non possono mancare sono l’olio e il pomodoro. Oggi la tradizione, che continua a resistere sulle tavole degli italiani, lascia spazio anche alle varianti più fantasiose e gustose La bruschetta con melanzane burrata e datterini accontenterà gli amanti dei sapori mediterranei e nostrani, mentre con la bruschetta con cipolla e salsiccia conquisterete i palati più decisi e golosi. L’abbinamento gamberi saltati con paprika e pesto di zucchine, invece, completerà il tris dando un tocco esotico e prelibato alla vostra bruschetta. Veloci da preparare, in poco tempo realizzerete un antipasto eccezionale   sia per il gusto che per la fantasia, non vi resta quindi che mettervi al lavoro per personalizzare il tris di bruschette scatenando la vostra fantasia!

Le passioni quelle intime

Le passioni, quelle intime e quelle civili, aumentano le difese immunitarie. Essere entusiasti per qualcuno o per qualcosa ci difende da molte malattie. Leggere un libro distesi su un amaca sotto un cielo limpido piuttosto che andare al centro commerciale.  Fare l’amore piuttosto che andare a mangiare una pizza.  Camminare in campagna o in paesi quasi vuoti.  Capire che noi siamo immersi nell’universo e che non potremmo vivere senza le piante mentre le piante resterebbero al mondo anche senza di noi. Stare un poco di tempo lontani dai luoghi affollati può essere un’occasione per ritrovare un rapporto con la natura, a partire da quella che è in noi. Viaggiare nei dintorni.. La crisi economica è grave, ma assai meno della crisi teologica: La vita è pericolosa, sarà sempre pericolosa, ognuno di noi può morire per un motivo qualsiasi nei prossimi dieci minuti, non esiste nessuna possibilità di non morire.  Informarsi ma senza esagerare. Sapere che abbiamo anche una brama di paura e subito si trova qualcuno che ce la vende. C’è il rischio che il panico diventi una forma di intrattenimento. Stare zitti ogni tanto, guardare più che parlare. Sapere che la cura prima che dalla medicina viene dalla forma che diamo alla nostra vita. Per sfuggire alla dittatura dell’epoca e ai suoi mali bisogna essere attenti, rapidi e leggeri, esatti e plurali.

Giornata mondiale dell’acqua lo sapevi che….

Oggi è la Giornata mondiale dell’Acqua. Un buon modo di festeggiare è metterci alla prova sapete quanta acqua ci vuole per fare…… un chilogrammo di pomodori, di banane o di mele? Di mele. 822 litri, contro i 790 delle banane e i 214 dei pomodori, e ci vuole più acqua per fare una tazza (125 ml) di caffè, una tazza (250 ml) di , un bicchiere (125 ml) di vino o un boccale (250 ml) di birra? Per un bicchiere di vino (109 litri). Seguono il caffè (132), la birra (74) e il tè (27). Se il vino, però, viene prodotto in Italia o in Francia, Stati virtuosi, i litri dell’acqua consumata scendono a 90…Ci vuole più acqua per fare una T-shirt di cotone (250 grammi), un chilogrammo di pizza Margherita, o di datteri? Una T-shirt con di cotone (2.495 litri). A seguire, i datteri (2.277) e la pizza (1.737). L’acqua è un bene preziosissimo facciamo attenzione anche a  quanta ne sprechiamo nei nostri gesti quotidiani ad esempio quando ci laviamo i denti, quando facciamo il bagno o la doccia chiunque tu sia, ovunque tu sia, l’acqua è un tuo diritto. L’accesso all’acqua è alla base della salute pubblica ed è quindi fondamentale per lo sviluppo sostenibile e per un mondo stabile e prospero.

L’Italia e la sua cucina

Senza alcun dubbio l ’Italia è uno dei paesi più visitati al mondo, è il paese con la cucina più buona e più varia del pianeta. In giro ci sono tragiche imitazioni della cucina italiana come le fettuccine Alfredo, gli spaghetti con le polpette e la pizza con l’ananas. In questo enorme traffico di viaggiatori stranieri, oltre al mix di ricette regionali, di piatti stagionali e di folli imitazioni d’oltreoceano, capire cosa si aspetta dalla nostra gastronomia un turista che arriva per la prima volta in Italia, non è così scontato. Ma quali sono i piatti tipici italiani più conosciuti dai milioni di visitatori che arrivano ogni anno nel nostro Paese? Eccoli qua alcuni dei piatti più richiesti … Si comincia! La Pizza, forse, nasce a Napoli, città che ne rivendica la paternità  e dove di sicuro conosce l’aggiunta della salsa di pomodoro a condimento del sottile strato di pasta. Alla base di tutto un caposaldo della cucina italiana: la pasta fresca accompagnata da un condimento tra i più conosciuti al mondo, il ragù alla bolognese, più spesso conosciuto semplicemente come bolognese. Spaghetti e Italia sono un binomio inscindibile nell’immaginario collettivo dei gastronauti di ogni parte del mondo, in tutti i continenti si cuociono spaghetti, tutti i turisti e i visitatori che giungono nel nostro paese li esigono più e più volte. In Liguria, la salsa a base di basilico e pochi altri ingredienti è la vera bandiera gastronomica della regione. Un umile impasto di farina, acqua, lievito e sale, con il tocco finale di olio evo. La bistecca alla Fiorentina mast della cucina Toscana un buon taglio di carne, ben frollato, con una marezzatura abbastanza evidente e con uno spessore adeguato almeno 4 cm da cucinare su carboni ardenti per gustarla al meglio

I piatti della nostra tradizione più instagrammati

Aprendo Instagram è evidente quanto il cibo occupi un posto di notevole importanza nella nostra alimentazione  e nelle nostra storia. Con ottimi risultati: in media, il livello dei «post gastronomici» è notevole. Già, perché non tutto può finire sul nostro profilo social. Servono innanzitutto colori che catturino l’occhio; una presentazione un po’ audace, meglio se nello stile dei ristoranti stellati, aiuta; poi c’è da valutare la luce, il piatto, il tovagliolo, perfino il tavolo. Il rischio, non troppo raro, è che un piatto caldo si raffreddi. Alcuni ristoratori hanno intuito e cavalcato questa tendenza. Ma ecco cosa si tagga di più della nostra cucina scoprite chi vince il primo premio…Pasta alla carbonara Un grande piatto  della nostra cucina che molti turisti hanno modo di conoscere nel corso dei loro viaggi nel nostro Paese. Vanta oltre 92mila hashtag. Sebbene spesso la presentazione non sia super fotografica, la parmigiana conquista ben 293mila hashtag  Anche questa per alcuni sarà una sorpresa: la porchetta con i suoi 295mila hashtag sfiora la top five Piatto di lasagne alla bolognese La lasagna conquista i cuori di tutti noi anche degli amici  vegetariani nella versione senza carne e la medaglia di bronzo con 986mila hashatag. Seconda posizione per il risotto che con le sue numerose interpretazioni vanta oltre 3 milioni di menzioni negli hashtag di Instagram Pizza Sempre lei, sempre in vetta a tutte le classifiche: la pizza italiana è il simbolo della nostra tradizione culinaria e vanta su Instagram oltre 86milioni di hashtag.

I cibi che crediamo siano light e salutari ma non lo sono

Sono i false friends della linea. Alimenti che sembrano light e che invece sono pieni di zuccheri e incredibilmente calorici. La dottoressa Galiazzo ne ha individuati alcuni e ci spiega perché non sono leggeri come sembrano e quali sono le alternative più salutari. Si tratta di cibi che all’apparenza sembrano light, e magari li mangiamo proprio per quel motivo, e che invece di leggero hanno poco. Sushi, pokè e surimi È cool, è esotico, è fresco. Ormai il sushi ha convinto anche i più reticenti, per non parlare del poké, la bowl a base di riso e pesce crudo, che arriva direttamente dalle Hawaii e che ci sembra il perfetto per pranzo . Siamo portati a pensare che siccome entrambi questi piatti contengono riso e pesce crudo, oppure verdure e alghe, siano assolutamente dietetici o quantomeno leggeri. In realtà non è affatto così: per questo tipo di preparazioni il riso viene cotto con aceto e zucchero, determinando un significativo aumento del carico glicemico”. Poi ci sono i surimi, quei bastoncini colorati bianchi e arancioni, che si trovano nel banco frigo del supermercato. “Anche in questo caso non dobbiamo farci ingannare dal fatto che siano a base di pesce  I surimi sono assimilabili ai würstel: sono fatti con prodotti di scarto, con aggiunta di coloranti e conservanti. C’è sempre un collega che le conserva nell’armadio o nella cassettiera dell’ufficio. Le gallette di riso dovrebbero essere l’alternativa light a cracker e pane. Ma il condizionale è d’obbligo. Pensiamoci bene, come può un ingrediente di origine industriale, preparato con conservanti, concentrati e aromi, essere più salutare di un pezzo di pane integrale preparato con farina, acqua e sale? Il carico additivo delle gallette può essere altissimo Per questo meglio una fetta di pane integrale fresco oppure tostato. Lo stesso ragionamento vale per le barrette che si usano come spezzafame. Meglio puntare su della frutta, anche secca, oppure su uno yogurt. Oppure una merenda classica di altri tempi: pane, olio e pomodoro“. Quando si vuole stare leggeri il classico piatto è a base di insalata e fesa di tacchino. Ma si tratta pur sempre di un salume. Bisogna tener conto di due fattori. Il primo è che essendo un salume va considerato come una porzione di carne nel computo della dieta settimanale. Il secondo riguarda proprio la tipologia di salume: la fesa di tacchino è lavorata con degli scarti, non ha le stesse proprietà di un buon prosciutto crudo adeguatamente sgrassato”. e tisane in lattina sappiamo bene che bisogna stare attenti a non eccedere con le bevande zuccherine o energizzanti, ci sono alcune bibite che magari possono trarci in inganno. Vale ancora una volta la regola dell’etichetta. In tutte le bevande light è comunque presente una componente glicemica. Ricordiamoci che l’unica bibita light è l’acqua