La notizia che la pasta di sera possa essere un’alleata contro insonnia e stress, senza far ingrassare, ha fatto il giro del mondo e ha sollevato molte curiosità. Ma c’è del vero in tutto questo? La pasta è una buona fonte di triptofano, un amminoacido precursore della serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore e del rilassamento. Le vitamine del gruppo B, anch’esse presenti nella pasta, supportano il sistema nervoso e contribuiscono a regolare il ciclo del sonno. Diversi studi, come quello pubblicato su The Lancet Public Health, hanno dimostrato che consumare un piatto di pasta a cena può favorire un sonno più riposante. Certo, come per ogni alimento, la quantità e la qualità degli altri cibi consumati durante il pasto e nell’arco della giornata fanno la differenza. Ma un piatto di pasta di per sé non è un alimento “nemico” della linea. Tuttavia, è importante sottolineare alcuni punti Anche se un piatto di pasta può essere consumato la sera, è fondamentale rispettare le porzioni consigliate circa 80 grammi di pasta secca. Preferire condimenti leggeri, a base di verdure, olio extra vergine d’oliva e poco sale. La pasta integrale, più ricca di fibre e vitamine, è da preferire rispetto a quella raffinata. Non è una panacea: La pasta può essere un valido aiuto, ma non risolve da sola problemi di insonnia o stress cronici. In questi casi, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico. Concludendo Mangiare un piatto di pasta di sera può essere un’ottima abitudine, soprattutto se si sceglie la pasta giusta e si prepara con i condimenti adatti. Tuttavia, è importante ricordare che un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano sono fondamentali per il benessere generale.
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Dolce dormire
Aprile dolce dormire, si usava dire, ma in primavera pochi, secondo le statistiche, avranno questo privilegio. C’è chi si distende sul divano e si addormenta subito c’è chi ha una amaca nel giardino e come ci sale sopra si addormenta, chi va a letto e si addormenta di botto, e chi come circa nove milioni di italiani soffre di disturbi del sonno ed a addormentarsi, con risvegli continui durante la notte o precoci la mattina. Le cause sono diverse e talvolta alla base possono esserci le apnee notturne, con conseguenze anche molto gravi. Se è vero che quattro persone su dieci in Italia dormono male, o meno del necessario. Per trattare le diverse tipologie di insonnia, importante quindi individuare le cause, migliorare il comfort domestico e affidarsi alle cure del medico.
Per non essere mai a corto di energie
Uno dei modi per non essere mai a corto di energie durante il giorno, ovviamente, è il dormire regolarmente ogni notte, ma come si può fare se abbiamo problemi nell’addormentarsi? Ecco qualche suggerimento vedrete che cambiando qualche abitudine, e con un’alimentazione più consapevole, nel breve periodo avvertirete già dei benefici. Limitare o eliminare i caffè pomeridiani: sia che facciate un lavoro attivo o sedentario, il colpo di sonno post-prandiale arriva puntualmente. La cosa più naturale, in questi casi, è prendere un caffè, che però può intaccare il sonno notturno. Un’alternativa più salutare contro la stanchezza potrebbe essere uscire e fare un giro per pochi minuti, o anche solo mettersi alla finestra a respirare un po’ d’aria fresca. Vi sentirete rigenerati nel giro di pochi minuti! Ridurre i cibi con grassi e zuccheri : questi tipi di alimenti possono essere al momento appaganti per lo stomaco ma, da ricerche scientifiche, pare che i grassi e gli aggiunti ostacolano un buon sonno ristoratore. Non mangiare subito prima di andare a dormire: a molti sarà capitato di avere un leggero languorino poco prima di andare a dormire e sgranocchiare qualcosa per tappare il buco. Questo comportamento poco sano favorisce e aumenta il rischio di reflussi acidi notturni, causando bruciori fastidiosi e interruzioni del sonno. L’ideale sarebbe finire di mangiare almeno due ore prima di coricarsi. Moderare il consumo di alcol: uno dei piaceri della vita è concedersi un bicchiere di vino alla fine di una giornata stancante ma se si va oltre potreste avere disturbi del sonno. L’accorgimento migliore, anche se scontato, è limitare la quantità di alcol
La dieta mediterranea aiuta la depressione
Secondo uno studio spagnolo, l’alimentazione mediterranea ha molteplici effetti positivi, primi fra tutti il fatto di essere una dieta equilibrata, salutare e gustosa. Ma d’ora in poi, a quanto già sappiamo, l’alimentazione mediterranea sarebbe in grado di combattere la depressione e al tempo stesso dare gratificazioni che dal palato incidono poi sull’umore.Un gruppo di ricercatori iberici ha infatti notato che chi segue l’alimentazione mediterranea ha meno rischi di cadere vittima della depressione perché fa uso di frutta, verdura, pesce, cereali integrali e noci: alimenti tipici della dieta mediterranea e utili al nostro benessere psicofisico. Gli studiosi sono giunti a queste conclusioni seguendo un campione di diecimila persone che hanno compilato un questionario in cui descrivevano l’alimentazione degli ultimi sei anni. Dopo 5 anni dal test, sono 480 i casi di depressione grave che i medici hanno rilevato, e hanno equiparato quel che i pazienti mangiavano rispetto al loro malessere. Dal semplice riscontro è risultato allora che chi seguiva un’alimentazione mediterranea correva il 30% di rischio in meno di imbattersi in problemi depressivi. Inoltre nei paesi che non seguono un’alimentazione mediterranea in particolar modo nei pesi nordici, ci sono molti più casi di questo disturbo, finora correlato alla temperatura e alla mancanza di luce solare. Ora le percentuali nordeuropee di depressi potrebbero avere una spiegazione in più. Per dare una spiegazione scientifica agli effetti che l’alimentazione mediterranea produce sull’umore, partiamo dall’alimento principe, ovverosia la pasta: la pasta contiene triptofano, che ha effetti stimolanti dell’umore. Un bel piatto di pastasciutta al giorno leva il medico di torno o almeno lo psicologo. Poi l’olio di oliva, ricco di acidi grassi, che può essere benefico contro la depressione. Ma la caratteristica che rende l’alimentazione mediterranea così vincente è la sinergia tra elementi salutari come fitosteroli, fibre, flavonoidi, proteine nobili e acidi grassi.Tutte sostanze che prevengono problemi cardiovascolari e hanno azione antiossidante a antinfiammatoria. In più l’alimentazione mediterranea è da sempre legata a sane abitudini alimentari, come il consumo di legumi, cereali, cibi semplici, prevalenza di pesce, il consumo di prodotti stagionali che migliorando lo stato di salute generico di chi la segue ne aiuta anche il comportamento sociale e la felicità.
Prescrizioni di natura
Siete convinti che una passeggiata nella natura sia un vero rimedio? Non siete i soli. I medici scozzesi hanno iniziato a prescrivere attività nella natura, a partire dalle passeggiate, come cure e trattamenti per i loro pazienti. A partire dall’inverno scorso, i benefici che la natura offre all’uomo sono stati riconosciuti come una vera medicina. Succede a nord della Scozia. Grazie all’esito positivo di una sperimentazione dell’anno scorso, è stato firmato un accordo che permette ai medici di prescrivere attività a diretto contatto con la natura come vera e propria cura per i loro pazienti. Ora il sistema sanitario scozzese può prescrivere per alcuni pazienti le cosiddette “prescrizioni di natura”. Così, per chi è affetto da malattie croniche come ansia, depressione, diabete e ipertensione, i medici potranno prescrivere “dosi” di natura insieme alle terapie tradizionali. Giardinaggio, ascolto dei rumori dell’ambiente naturale, passeggiate nei boschi o sul mare, raccolta delle conchiglie sulla spiaggia, o andar per funghi… sono solo alcune delle naturali prescrizioni. Le “pillole di natura” non sostituiscono i farmaci tradizionali. Tutte le attività prescritte sono pensate per affiancare le terapie classiche, con lo scopo di migliorare la salute fisica e mentale dei pazienti.Il progetto punta al riconoscimento dei benefici sul piano fisico che le persone traggono dalla vicinanza con la natura. Dalla riduzione della pressione sanguigna all’abbassamento dei livelli d’ansia, i numerosi vantaggi che si riscontrano dal contatto con l’ambiente circostante aiutano a renderci più felici. Come vi abbiamo già raccontato, il verde ha effetti positivi anche sullo sviluppo delle nostre capacità celebrali! “Perché non lasciarsi aiutare dalla natura? Una regolare vita all’aria aperta aiuta a ridurre il rischio di gravi patologie come tumori, diabete e ictus e a migliorare le condizioni psicologiche di persone che soffrono di ansia, insonnia e depressione. “Tutto questo è a libero accesso e gratuito.
Chi rinvia la sveglia è più inteligente
Quante volte vi è capitato di essere nel bel mezzo di un sogno e sentire quell’odiosa suoneria della sveglia che vi ribalta improvvisamente nella realtà? E quante di queste volte avete allungato la mano per prendere il telefonino e rimandare di dieci minuti? Se fino ad oggi siete stati rimproverati dai vostri genitori o dal vostro partner per questa vostra “cattiva abitudine”, da oggi potete dimostrare che la vostra non è pigrizia, ma semplicemente la prova che avete un’intelligenza sopra la media. E ci sono ben due studi scientifici a dimostrarlo! Secondo una recente ricerca scientifica l’uomo non è fatto per svegliarsi a comando. È una pratica che va contro la nostra natura. Questa nostra nuova abitudine è dettata infatti dai ritmi frenetici della società contemporanea che ci obbliga a puntare una sveglia. Difatti nel passato, fino alla rivoluzione industriale, i nostri antenati si svegliavano seguendo il proprio ritmo biologico; ovvero si alzavano dal letto quando si sentivano riposati e pronti per iniziare una nuova giornata. Sempre secondo questi studi, le persone che seguono il proprio ritmo biologico come si faceva un tempo, risultano essere più serene, meno stressate ed anche più creative di chi invece si alza subito dopo aver sentito il primo “driiiin“.Il noto scienziato Franklin una volta disse che “l’abitudine di andare a dormire presto per svegliarsi presto la mattina rende l’uomo sano, ricco e saggio”. Ed è proprio da questa sua famosa citazione che l’Università di Southampton ha deciso di avviare una ricerca per scoprire quanto ci fosse di vero in tale affermazione. Gli esperti hanno dunque analizzato un migliaio di individui con abitudini completamente differenti.Ciò che è emerso è che quelli che abitualmente vanno a letto tardi e si svegliano dopo le 8, sono quelli che conducono una vita più serena ed in media hanno una carriera più brillante degli altri. Adesso sapete cosa rispondere a chi si lamenta per i vostri “dieci minuti in più” sotto le coperte…
Mangia cioccolato,formaggio e bevi vino rosso….e potrai dimagrire
Forse abbiamo (o hanno?) sbagliato tutto. Quello che ci hanno sempre raccontato sulle diete, i cibi che i nostri genitori mettevano all’indice come cioccolato e formaggi, in realtà potrebbero essere validi alleati di chi vuole dimagrire. Sentire per credere il Professor Tim Spector di Londra, lo studioso britannico sostiene che il tempo che perdiamo a privarci dei nostri cibi preferiti, dovremmo invece utilizzarlo per mangiarli. Spector fornisce una spiegazione scientifica: il nostro stomaco è il rifugio per circa 1,7 chilogrammi di batteri. Alcuni di questi ci aiutano a digerire, altri contribuiscono all’appetito e all’accumulo di grasso. Non tutti, in ogni caso, sono utili. Sarebbe quindi meglio mangiare alimenti che contengono i batteri ‘buoni’. Ciò permetterebbe di migliorare la propria salute e mantenersi magri.In generale, chi ha un’alimentazione varia riesce ad accumulare, di pari passo, una ampia gamma di questi microbi. Il che è positivo per la salute: una regola che vale a qualsiasi età. Spector raccomanda prodotti caseari, soprattutto i formaggi non pastorizzati e lo yogurt. Secondo il professore, chi ne mangia con una certa regolarità soffre meno di problemi al cuore. E questo proprio perché contengono microbi che elevano il livello dei batteri ‘buoni’ nello stomaco. Proprietà simili hanno oli, nocciole e semi. Il segreto si chiama polifenoli, molecole presenti in questi alimenti e prezioso ‘nutrimento’ dei batteri che aiutano la digestione. I nostri microbi ‘amici’ sembrano gradire anche vino rosso e cioccolata. “Non sono indispensabili solo per la digestione, controllano anche quante calorie assorbiamo e forniscono enzimi vitali e vitamine”. Semaforo rosso, invece, per i cosiddetti ‘junk food’, ovvero i cibi grassi e pieni di zucchero considerati killer dei batteri ‘buoni’ e soluzione di altri piuttosto pericolosi. Diversi studi condotti sui gemelli hanno mostrato come differenze metaboliche fra due soggetti in teoria molto simili geneticamente si spieghino proprio con le diverse abitudini alimentari. Spector conclude lasciando un’immagine che chiarisce il suo pensiero: “Ciascuno può immaginare il proprio stomaco come un giardino all’inglese. Più varietà di cibi e batteri ingeriamo, più si riempirà di fiori e resterà curato”.
Giornata mondiale del sonno
Si celebra ogni anno nel venerdì che precede l’equinozio di primavera. La giornata mondiale è nata nel 2008 per sensibilizzare sui disturbi del sonno e sui relativi costi sociali per la collettività.Lo scorso anno la giornata ha coinvolto 72 Paesi in tutto il mondo e centinaia di iniziative. Quasi inaspettatamente, un hashtag #worldsleepday è diventato trending topic sia su Twitter che su Facebook. A testimonianza dell’efficacia di queste campagne di sensibilizzazione e della crescente attenzione che le persone cominciano a riporre su questo terzo della nostra vita che trascorriamo dormendo. Disturbi del sonno possono avere conseguenze molto negative sull’organismo stress, bassa produttività, stanchezza cronica, aumento di peso e indebolimento del sistema immunitario. I consigli per un riposo migliore sono molto vari: innanzitutto, è bene cenare con piatti leggeri, e cercare di non mettersi mai a letto troppo tardi. La ‘regola resta comunque quella di avere orari del sonno uniformi e regolari, senza particolari stravolgimenti tra un giorno e l’altro.Gli esperti, poi, sconsigliano l’esposizione, prima di andare a dormire, a determinate luci come quelle a led: assolutamente nemici del sonno sono, ad esempio, smartphone e tablet utilizzati a letto.Inoltre, è bene evitare, poco prima di andare a dormire, sostanze eccitanti come la nicotina, l’alcol e, ovviamente, la caffeina. Attenzione anche a lavarvi i denti: cercate di farlo almeno mezz’ora prima di andare a dormire, perché alcune sostanze contenute nei dentifrici possono avere un effetto eccitante su tutto l’organismo.Siete soliti concedervi un riposino pomeridiano? Potete farlo, ma solo per qualche minuto e mai per più di un’ora. Se siete sportivi, fare esercizio va bene, ma non la sera.

La vita di coppia si decide anche a tavola.
Nulla fa miracoli, ma molte cose possono aiutare, specie con il consiglio di un buon nutrizionista. Si scopre così che esiste una sorta di menù che può riportare armonia e vitalità in camera da letto, dando una mano soprattutto all’uomo. Ecco una carrellata dei cibi che, per le loro caratteristiche, possono essere definiti ‘anti-flop’.I consigli arrivano dal primo congresso nazionale della società italiana di andrologia , che è stato interamente dedicato a natura, ambiente e alimentazione. Al vertice degli alimenti da tenere presenti per migliorare la sessualità maschile ci sono gli asparagi, in quanto fonte di vitamina E. Ricordarsi poi delle mandorle, ricche di antiossidanti e Omega 3, 6 e 12: trenta grammi al giorno hanno un effetto positivo sulla capacità sessuale e riproduttiva dell’uomo. Ottimo lo zenzero, che è anch’essa una pianta ricca di antiossidanti. Se ne viene assunta una dose massima consigliabile di 15 grammi a settimana, gli esperti ritengono che si possa favorire la produzione ormonale endogena. Per quanto riguarda la cicoria invece, parliamo di un’erba che è fonte di androstenedione: il suggerimento è di 250 grammi anche due volte a settimana, in modo da fornire ormoni sessuali all’organismo. Per la gioia di molti, nei cibi che fanno bene all’amore c’è anche il cacao. Una tavoletta fondente al 70% alla settimana si ritiene che aiuti la produzione di piacere e il relax, che comunque non fa mai male. Le ostriche, note per essere un cibo afrodisiaco, sono davvero consigliate per il loro elevato contenuto di zinco, che serve a stimolare la produzione di testosterone.Eccoci all’aglio: nonostante l’odore molto forte e sgradevole, risulta un alimento importante, perché contiene l’allicina, una sostanza che aumenta il flusso sanguigno. Il consiglio è due spicchi d’aglio al giorno, per tre mesi consecutivi. Un valido alleato è inoltre l’avocado, ricco di acidi grassi essenziali, vitamina B e acido folico. Infine il vino rosso: un bicchiere a pasto svolge un effetto positivo su tutto l’organismo e anche sulla sessualità. Ma attenzione, perché ci sono anche i cibi nemici dell’amore. Fra questi il caffè, il pepe, i latticini, gli alcolici, gli insaccati e i cibi fritti se consumati in quantità eccessiva, in quanto possono avere un effetto potenzialmente infiammatorio.
L’agopuntura
L’agopuntura, secondo la medicina tradizionale cinese, agisce perché riporta in equilibrio i flussi di energia e di sangue che scorrono nei canali dei meridiani del corpo, i cui “cancelli d’accesso” sarebbero proprio i punti che vengono stimolati con gli aghi. Questa spiegazione non può essere condivisa dalla medicina occidentale, che tuttavia conferma alcuni benefici della pratica. L’agopuntura, infatti, sembra capace di modificare le connessioni e l’attività di alcune aree cerebrali legate al dolore. Inoltre, gli aghi stimolano zone più ricche di vasi e nervi rispetto a quelle vicine, e questo favorisce la produzione di endorfine i nostri antidolorifici naturali, rilassa i muscoli e ha un effetto antinfiammatorio locale.L’agopuntura sembra insomma funzionare per diverse forme di dolore, da quello muscolo-scheletrico al mal di testa, ed è molto utilizzata in ginecologia, per cicli mestruali dolorosi o irregolari e per controllare i disturbi della menopausa. Se eseguita da mani esperte non comporta rischi sostanziali, a patto che non sia usata per curare tumori o altre patologie serie.


