Il nostro cammino è spesso pieno di ostacoli, grossi macigni si inseriscono fra noi e le nostre aspirazioni, fra noi e la realizzazione dei nostri desideri. A volte tocca scendere a patti con l’impossibilità di vederli realizzati, ma non prima di aver esaurito tutte le cartucce della nostra volontà, spostato mari e monti per cambiare la prospettiva ai macigni, deviato il corso dei fiumi perché la corrente ci scivolasse a valle. L’abitudine è il peggiore dei mali, il più grande assassino della curiosità la vera via per sentirsi liberi è nella libertà dei nostri pensieri, nella rottura degli schemi preconcetti, nella capacità di destrutturare le idee preconfezionate e di non accettarle se non ci soddisfano, di criticarle se non hanno fondamento, di stracciarle se ci imprigionano. La rinuncia alla vita tranquilla per dare risposte alle domande e provare cosa sia amare l’umanità, una comunità . Una denuncia contro l’isolamento e l’indifferenza che rendono deboli, ciechi ed ostili; un inno al rispetto per il prossimo ed del tuo mondo. Un mondo piccolo e lento, fatto di dettagli cui prestare attenzione; un contraltare alla nostra esistenza frenetica che si perde le sfumature del cielo, il rumore del mare, il profumo della primavera, gli sguardi, i sorrisi, la dove c’è, la gioia dove si annida nel vorticoso scivolare da un giorno all’altro. Un altro mondo è possibile, se i principi umani di solidarietà, rispetto e amicizia restano vivi tra gli esseri umani. La forza dei sogni e la caparbietà della volontà ci restituiscono una morale altissima, alla quale tornare sempre: “Nel nostro viaggio che è iniziato quando siamo nati abbiamo da imparare tante cose l’importanza della lentezza e, della calma, del ragionamento, la forza del desiderio, che è dentro di noi,l’importanza di riflettere e vivere la vita come se oggi fosse l’ultimo giorno…ci renderà migliori