Risistemavo un po’ di cose ed ecco che mi passa per le mani questa simpatica fontana, perfetta per un po’ di giardinaggio Zen. Purtroppo però la tentazione è irresistibile e così apro internet e mi metto alla ricerca di informazioni su questo genere di giardino. Lo sapevate che sembra si tratti di un’invenzione completamente occidentale? Il termine “giardino zen” appare per la prima volta nel libro One Hundred Kyoto Gardens di Loraine Kuck, del 1935 e in Giappone non compare prima del 1958, quando viene riadottato dagli stranieri, essendo ormai un termine molto in voga.
Per inciso si potrebbe dire che tutta la filosofia attribuita al giardinaggio zen, sia in realtà un’interpretazione puramente occidentale, del più ampio contesto della cultura del giardinaggio che sia ha in Giappone, dove esiste un’infinita varietà di modi per allestire, curare e gestire i giardini, alcuni dei quali influenzati dalla cultura buddista dei monaci zen.
Per di più sembra essere anche falso il mito che i monaci siano soliti meditare di fronte ai giardini (o per estensione di fronte ad un paesaggio), essendo più propensi a farlo di fronte ad un muro (Soto Zen) o al centro della stanza (Rinzai Zen).
Nonostante ciò si tratta comunque di una fantastica parte, seppur minima, della cultura del giardinaggio del paese del Sol Levante.
Che idea che mi avete dato!!!
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