Essere o non essere? Come insegna Amleto, il dubbio fa parte della natura umana. Di per sé, una certa dose d’indecisione è sana, perché testimonia il fatto che non ragioniamo per idee preconfezionate, Se il dubbio intacca ogni scelta, dalla più importante alla più futile, allora il dilemma non è più salutare, ma si trasforma in patologico. Decidere tra una cena al ristorante o una pizza , comprare una gonna o un paio di pantaloni, programmare le vacanze al mare o in montagna. Per la maggior parte delle persone queste sono scelte da risolvere a cuor leggero, mentre per gli eterni indecisi sono motivo di forte stress e dispendio energetico. Pensano a lungo, soffrono e il più della volte alla fine non prendono alcuna decisione. Ecco allora alcuni consigli degli psicologi per superare i blocchi decisionali. Il primo è quello di dare il giusto peso alle conseguenze di una decisione, dice Brasini. Tra quale menù preparare per il pranzo di Pasqua e la scelta dell’università esiste una profonda differenza. Se il piatto di spaghetti visto sul giornale non dovesse riuscire, poco male, c’è sempre la rosticceria sotto casa che può sistemare le cose. Ma l’atteggiamento più utile, per Brasini, è quello di tenere sempre in considerazione un concetto fondamentale. Per quanto si cerchi di ragionare per imboccare la scelta più efficace, la vita percorre comunque il suo corso. Motivo in più per prendere una decisione senza rimpianti. Pensare “o la va o la spacca” a volte è più vincente del “pensaci due volte”», aggiunge lo psicoterapeuta.