L’ Italia da scoprire

Il cibo è sicuramente cultura, basti pensare a quanti  hanno scritto e  scrivono sul cibo. Herny Fielding, Honoré del Balzac, Georges Simenon, e in Italia Paolo Monelli,  Mario Soldati, per dirne solo alcuni, ne hanno parlato in romanzi e in saggi.Il Francese Roland Barthes asseriva addirittura che il cibo è “Un sistema di comunicazione, un corpo di immagini, un protocollo di usi, di situazioni e di comportamenti”. Il cibo è l’espressione di un luogo, della sua storia, dei suoi simboli: ciò che si mangia non è estraneo a ciò che si crea o dipinge. Nella pittura del Rinascimento, le magnifiche ceste di frutta e verdure con le quali Mantegna adorna certe sue Madonne, ai banconi lussureggianti di Vincenzo Campi, alle infinite nature morte. Insomma “andar per cibo”, viaggiare per assaggiare un piatto o un vino significa vivere un’esperienza molto più ampia di quella gustativa, vuol dire fare la conoscenza degli uomini  e delle loro storie. Ottima idea invece di stare a poltrire nel divano di casa nel week end sarebbe inventarsi un Gran Tour del Gusto in Italia. Le Langhe, la Franciacorta, il Chianti, le Marche, i dintorni di Roma, il Cilento, il Salento, la Sicilia e tanto altro: condursi nelle regioni d’Italia a scoprire sapori e profumi straordinari che si trovano solo lì e solo lì offrono il loro meglio, e poi ricette altrettanto eccezionali, luoghi di charme dove soggiornare, ristoranti e osterie, dove artigiani del gusto propongono irresistibili specialità, vignaioli custodi di tradizioni e territori, pronti a farvi conoscere le loro specialitàprodotti_tipici_alimentari

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