Benvenuto Ottobre

Ottobre è il mese che segna il pieno dell’autunno nell’emisfero settentrionale. È caratterizzato da colori caldi e suggestivi, con le foglie degli alberi che assumono tonalità di giallo, arancione e rosso, creando paesaggi incantevoli. Ottobre è il mese del  cambiamento della natura, le giornate si accorciano e le temperature iniziano a scendere. Le piante entrano in uno stato di riposo vegetativo, preparandosi all’inverno. I boschi si riempiono di funghi, tra cui i pregiati porcini, e la raccolta di castagne diventa una tradizione popolare in molte regioni. Ottobre è anche il mese della vendemmia e della raccolta delle olive. Frutta e verdura tipiche includono zucche, melograni, mele, pere, uva, e cachi. È un periodo ideale per piatti caldi e ricchi, come zuppe, risotti ai funghi e arrosti. In molti paesi si celebra Halloween alla fine del mese, con tradizioni legate alle zucche intagliate, travestimenti e dolcetti. Il nome “Ottobre” deriva dal latino october, poiché era l’ottavo mese dell’antico calendario romano, che iniziava a marzo. Ottobre, con il suo fascino autunnale, invita a godersi i ritmi più lenti della natura, camminate nei boschi e a riscoprire il piacere delle piccole cose.

La notte di Halloween

La notte di Halloween è, ormai, una ricorrenza entrata a far parte anche della nostra cultura. I bambini attendono con ansia di poter indossare costumi da mostri. E i più grandi fanno lunghe maratone di film horror e party a tema. Ma quanto sappiamo davvero di questa festa? Molti di coloro che la festeggiano pensano sia un “prodotto” importato direttamente dagli Stati Uniti. E che zucche e mostri ne sianoil simbolo. In realtà sono tantissime le cose che non sappiamo della notte più spaventosa dell’anno. E sono tante le idee sbagliate legate alle origini della festa. Diversamente a quanto pensano in molti, le celebrazioni della notte di Halloween non sono nate negli States. Si tratta, in realtà, di una festa originaria dell’Irlanda che affonda, quasi certamente, le proprie radici nella cultura celtica. Prendeva il nome di Samhain e celebrava la fine dell’estate e l’inizio dell’anno celtico. Nel calendario cristiano, però, la festa coincideva con  quella di Ognissanti, il primo di novembre. Il giorno dedicato a tutti i Santi veniva chiamato All Hallows’ Day o Hallowmas. Il 31 ottobre diventava, dunque, la All Hallows’ Eve vigilia di Ognissanti che prese, il nome di Halloween. In quel periodo dell’anno si pensava che il legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti fosse molto sottile. La festa si trasformava, dunque, in un modo per commemorare i defunti ed esorcizzare la morte in maniera goliardica.

Preparativi per Halloween

Si avvicina la festa di halloween per non farsi trovare impreparati vi diamo alcuni suggerimenti Una zucca grande e robusta è più facile da intagliare rispetto ad una piccola. Quindi, scegli una dimensione adatta. Altrimenti, la pelle esterna cederà quando la inciderai, lasciandoti con una zucca imperfetta Usa il pennarello per disegnare una faccia spaventosa sulla zucca: occhi e bocca. Cerca di evitare di disegnare linee troppo vicine in modo da poter tagliare facilmente le forme. Inserisci il coltello nella parte superiore della zucca taglia un cerchio, mantenendo il coltello angolato mentre ti muovi attorno alla parte superiore. Taglia la zucca a pochi centimetri dal gambo, lasciando abbastanza spazio per estrarre la polpa dall’interno. Usa il coltello attraverso il foro che hai praticato nel passaggio precedente per tagliare e rimuovere la polpa all’interno della zucca. Puoi tagliare la polpa e rimuoverla con il manico o con un cucchiaio per facilitarne l’operazione. Usa un coltello per ritagliare i contorni degli occhi e della bocca che hai disegnato Potrebbe essere necessario passare a un coltello più piccolo per eseguire tagli netti sui bordi degli occhi o dei denti. Una volta rimossa la pelle dagli occhi e dalla bocca, la vostra zucca di Halloween è pronta!  Ora non resta che aggiungere le luci all’interno della zucca per darle un bagliore inquietante nell’oscurità.

Pane pasta e riso fanno ingrassare ?

Tra le tante informazioni che si sentono e che si leggono ogni giorno  sull’alimentazione è molto difficile orientarsi. Tra mode e falsi miti è difficile capire quale sia la verità e quale una frottola Certo è che la dieta mediterranea resta sempre la più completa e la più adeguata e a dispetto di tanti regimi alimentari, anche strani, non è mai passata di moda. In linea generale, tentate sempre di consumare cibi freschi, frutta e verdura di stagione e durante i pasti non esagerate  troppo con le portate abbondanti. Il caffè non fa bene al fegato, i carboidrati preferibilmente non devono essere assunti di sera. Queste sono solo alcune delle falsità che esamineremo per non essere più disinformati. Quindi lotta dura contro le errate credenze alimentari, perché mangiare sano è solo questione di giusta informazione. Una fetta di pane, un piatto di pasta, o riso fanno ingrassare? Niente di più falso! Il corpo per funzionare al meglio ha bisogno di questi preziosi alimenti, perché sono ricchi di carboidrati complessi e costituiscono il 60% del fabbisogno giornaliero di calorie. Un primo piatto di riso o pasta, fornirà il giusto apporto calorico per tutta la giornata senza farvi ingrassare e non sentirete il bisogno di mangiare uno spuntino a metà pomeriggio. Un’altra bufala sui carboidrati è quella di evitare di mangiarli di sera. Anche questa è una idea più che sbagliata. Infatti, non conta quando si mangiano, ma il bilancio totale di calorie assunte a fine giornata. Diversi studi hanno dimostrato che il caffè non ha effetti dannosi sul fegato. Anzi, un consumo moderato di questa bevanda, non più di due tazzine al giorno ,aiuta a difendere dalla steatosi epatica, che è una malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato.

Halloween!

Tutto quello che sappiamo su Halloween, o quasi, lo abbiamo imparato a Hollywood. Non che non esistano proprio per i giorni successivi tradizioni legate a santi e defunti, ma sono festività legate alla Chiesa. L’halloween delle streghe ha radici invece molto diverse. È dunque la sera del 31 ottobre che precede il giorno del 1 novembre dedicati a tutti i santi. Halloween è una festività politeista, diversa da Ognissanti del 1 novembre che è festività religiosa. C’è chi la considera una festività legata a Satana e il 31 ottobre esisterebbe anche l’inizio del nuovo anno per le streghe. Le tradizioni celtiche e britanniche sono andate negli Stati Uniti e qui hanno trovato il loro sviluppo commerciale e anche allacciato ai bambini. Il carattere macabro della ricorrenza ha assunto un lato giocoso. L’origine sarebbe medievale, l’elemosinare di porta in porta fra il giorno dei santi e quello dei defunti. Attualmente i bambini, la sera del 31 ottobre, si travestono e vanno di porta in porta a chiedere dolciumi e spiccioli intimorendo di fare uno scherzetto se non verranno dati. La zucca è alimento di stagione. La tradizione dell’intaglio, come fosse una faccia, risale alla prima metà dell’800- Deriva dal personaggio di Jack-o’-lantern. Narra la leggenda che Jack, un fabbro irlandese furbo e ubriacone, incontrò il diavolo al bar. Il diavolo aspirava alla sua anima, ma Jack lo convinse a trasformarsi in una moneta in cambio di un’ultima bevuta. Passati dieci anni il diavolo si ripresentò  e i due fecero un patto: libertà per il diavolo e niente dannazione eterna per Jack. Alla morte l’uomo non fu accolto né in paradiso né all’inferno. Il diavolo gli lanciò un tizzone ardente che finì in una rapa come lanterna Prima della zucca infatti si intagliano le rape come lanterne

Gnudi una ricetta facile gustosa e veloce

Gli gnudi sono un primo piatto tipico della tradizione contadina toscana. Il loro nome già dice tutto: anziché creare una sfoglia che avvolga il ripieno e si trasformi in un raviolo, l’impasto viene lasciato così, “nudo”, senza pasta, e creato con un mix di sapori che profumano di Maremma. Nutrienti e ricchi di calorie, gli gnudi sono invece poveri negli ingredienti. Ecco come prepararli a casa. 500 grammi di spinaci freschi 350 grammi di ricotta 100 grammi di parmigiano grattugiato 2 uova 2 cucchiai di farina sale e pepe qb noce moscata a piacere Lavate bene le foglie di spinaci. Intanto mettete sul fuoco una pentola con acqua e, quando giunge a ebollizione, aggiungete una manciata di sale grosso. Cuocete gli spinaci e poi scolateli. Strizzateli bene e metteteli da parte. Potete utilizzarli così nell’impasto degli gnudi oppure, se desiderate che siano più saporiti, dopo averli fatti saltare in padella con olio extravergine d’oliva e aglio. Tritateli o tagliateli con il coltello e spostateli poi in una terrina dove avrete aggiunto la ricotta, il parmigiano, le due uova, la farina, sale, pepe e una grattugiata di noce moscata. Mescolate il composto e, aiutandovi con un cucchiaio, formate delle palline. Infarinatele e poi tuffate gli gnudi in acqua salata. Quando verranno a galla saranno pronti da condire. Potete farlo con burro e salvia oppure con un sugo leggero di pomodoro fresco, che esalta il sapore degli spinaci e del formaggio.

I cibi che fanno abbronzare

Ogni primavera torna la solita domanda: quali sono i cibi che fanno abbronzare di più? Come fare per tornare dalle vacanze al mare, o dalla montagna  con una abbronzatura da fare invidia? Si è parlato sempre tanto di betacarotene che aumenterebbe la quota oro della nostra abbronzatura grazie alla colorazione arancione. Però abbiamo poi scoperto che sarebbe utile mangiarne una tale quantità dei vegetali che lo contengono  carote, albicocche etc.  da fare concorrenza ai grandi bovini d’allevamento. E poi, comunque, non esistono alimenti ricchi di melanina perché la melanina la produce la pelle quando si espone al sole. E allora? Non esistono cibi che fanno abbronzare nel vero senso della parola, conferma la nutrizionista Chiara Usai, però ci sono certamente cibi che preparano la pelle al sole e la predispongono a ottenere un’abbronzatura molto più bella, questo si può ,fare in modo che la pelle sia pronta, che gestisca le abbronzatura,radiazioni solari in maniera migliore, e che ottenga così un’abbronzatura più omogenea, bella e duratura. Una pelle indebolita, affaticata e poco curata produrrà un’abbronzatura inadeguata e che dura poco. Per cominciare, vanno bene le classiche fonti di betacarotene, precursori della vitamina A e della melanina e sono tutti quegli alimenti oltre le carote  , di colore giallo, arancio e rosso come albicocche, pesche, zucca e peperoni. E poi ci sono tutti gli ortaggi, le verdure a foglia come gli spinaci,e poi anche le patate dolci . Oltre al betacarotene, la pelle ha però bisogno di altri nutrienti “Ad esempio la vitamina C, Dove trovare la vitamina C è abbastanza noto a tutti, ma un ripasso non guasta: “nei kiwi, negli agrumi, nelle fragole,nei frutti di bosco, nel melone, nei peperoni, negli asparagi, negli spinaci e in tutte le erbe aromatiche.

I muffin sono perfetti pure per Pasqua

Anche voi sarete in grado di preparare quest’ultimi in mezz’ora. Guardate l’orologio e prendete il tempo, iniziate a mescolare 300 g di farina, due cucchiai di parmigiano, una bustina di lievito e un pizzico di sale. Unite 250 g di ricotta, 100 g di salmone affumicato tagliato a listarelle e 30 g di rucola sminuzzata. Mescolate e aggiungete al composto 2 uova a temperatura ambiente, 200 ml di latte e 60 ml di olio di semi. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e versate l’impasto dei muffin salati con ricotta, salmone e rucola nei pirottini. Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Fatto! Fermate il cronometro e scoprirete che siete riuscite a fare un fantastico antipasto super veloce

Fagottini con la ricotta

Adesso che avete più tempo siete pronti per qualcosa di un po’ più elaborato? Vi proponiamo allora due ricette di fragranti fagottini farciti con la ricotta e altri ingredienti, che, a seconda di come li presentiate, possono andar bene sia per delle occasioni formali che informali.I fagottini ai broccoli e ricotta sono un antipasto particolare da preparare in largo anticipo e cuocere in forno al bisogno. Per 10-12 fagottini servono: 500 g di broccoli, 400 g di ricotta, una salsiccia, un tuorlo 500 g di pasta sfoglia, 30 g di burro, un pizzico di sale e di pepe. Cominciate a mondare i broccoli, tagliando le cimette, lavandole per poi lessarle in acqua bollente salata per 15 minuti. Scolateli e spezzettateli. In una padella sciogliete il burro e fate rosolare la salsiccia sbriciolata. Sfumate con 150 ml di vino bianco, aggiungete i broccoletti e fateli insaporire per 5 minuti. In una ciotola invece pepate, salate la ricotta e montatela con una frusta. Unite il composto di broccoli e salsiccia e mescolate tutti gli ingredienti. Stendete due rotoli di pasta sfoglia su due teglie rivestite con carta da forno e tagliateli in sei quadrati. Distribuitevi al centro il ripieno e chiudete il quadrato a fagottino, sigillando gli angoli al centro. Spennellate i fagottini con il tuorlo sbattuto e cuoceteli in forno a 180° per 25 minuti. Sfornate e servite i fagottini in tavola caldi.Insoliti sono pure i fagottini di pasta filo ripieni di ricotta, serviti come antipasto in un letto di giardiniera, per una cena formale. Per prepararli mettete 250 g di ricotta in una ciotola e lavoratela con un cucchiaio di scamorza grattugiata, un pizzico di sale e di pepe. Aggiungete 5 pomodorini secchi, fatti prima sgocciolare e tritati, e cercate di amalgamare il più possibile. Su una spianatoia stendete 5 fogli di pasta fillo, disponendoli uno sopra l’altro. Irrorate con un filo d’olio tra un foglio e l’altro. Tagliate la pasta in piccoli quadrati e mettete al centro un cucchiaio di ripieno. Chiudete a fagottino e appiccicate i bordi tra di loro. Trasferite le vostre creazioni su una teglia rivestita con carta da forno e cuocete per 15 minuti a 180°.