Sonnellino pomeridiano una buona abitudine non per tutti

Il pisolino è previsto dal nostro orologio biologico afferma la psicologa Farina La nostra naturale propensione al sonno è regolata dalle cosiddette ‘finestre’ permissive: una è quella serale, una è quella postprandiale. Sono questi i momenti in cui il nostro corpo si dà il permesso di lasciarsi andare  al sonno. Concedersi una pennichella dopo pranzo, dunque, è buona norma, ma non per tutti: solo chi dorme bene la notte può farla, tutti gli altri dovrebbero evitarla. Chi soffre di insonnia non dovrebbe mai dormire di giorno, puntualizza l’esperta: Per loro si tratterebbe solo di un finto recupero. Il pisolino potrebbe seriamente danneggiare la già delicata struttura del sonno di chi dorme male. Il tavolo dove si è appena finito di mangiare ma meglio il divano  morbido e accogliente, il silenzio della casa concilia il sonno: tutto sembra essere un invito ad addormentarci. La pennichella, però, non dovrebbe durare oltre i 30 minuti. È un riposino ristorativo, il tempo di cui il nostro corpo ha bisogno per recuperare è breve. Superando di molto la mezz’ora, c’è il rischio di svegliarsi scombussolati o con un forte mal di testa. Alla lunga i pisolini prolungati possono portare il soggetto a sviluppare disturbi del sonno. Il pisolino va fatto dopo pranzo e non in altri momenti della giornata. L’orologio biologico ci dice che siamo pronti a due riposi: uno è quello serale, un altro è quello postprandiale. Non ne prevede altri, non è nella nostra natura. Sentire il bisogno di addormentarsi nel tardo pomeriggio o in altri momenti della giornata potrebbe essere il sintomo di notti vissute male. Insomma, se ci viene sonno sull’autobus o se sentiamo il bisogno di sdraiarci e chiudere gli occhi in un orario in cui il nostro corpo dovrebbe essere attivo, dovremmo iniziare a valutare la qualità del nostro sonno notturno.

Fate 10000 passi al giorno

Molte volte i programmi per tenersi in forma che vengono enunciati ad inizio anno sono poco realistici. “Andrò 3 giorni alla settimana in palestra”, “andrò a correre prima di andare a lavoro”, “farò ogni giorno della ginnastica a casa”, “andrò”, “farò”, “mi iscriverò”, eccetera eccetera. E’ vero che i 10.000 passi che un team di esperti Britannici consigliano di fare andrebbero fatti ogni giorno, ma è anche vero che rappresentano un obiettivo realistico, che a volte raggiungiamo senza nemmeno rendercene conto. Per tenere conto dei vostri passi potete usare un orologio, un contapassi oppure un’app scaricabile sul vostro telefono, come ad esempio “Pacer“.Non vedete questi 10.000 passi esclusivamente come una maniera per perdere peso. Vedeteli come un’occasione per ritagliarvi un po’ di spazio per voi stessi, per prendere un po’ di aria fresca, per sgranchirvi le gambe, soprattutto se fate un lavoro di ufficio che vi richiede di stare molto seduti , o per portare a spasso il cane. Spesso le idee migliori vengono quando il nostro cervello viene per così dire messo in pausa. Chissà che dopo una bella camminata non arriviate a destinazione con l’idea di business del secolo!

Dormite di più

Ecco un ottimo consiglio per migliorare la vostra vita.Quante volte, durante una giornata in cui avreste dovuto essere produttivi e concentrati al 100%, vi è capitato di pensare: “se solo fossi andato a letto un’ora prima ora non sarei così stanco!”. Un’ora, o anche solo mezz’ora di sonno in più, può cambiarvi in meglio l’intera giornata. Se siete tra quelli a cui piace stare attaccati al telefono o al computer fino all’ultimo secondo prima di spegnere la luce, sappiate che la luce dello schermo spinge il vostro cervello a pensare che fuori sia ancora giorno, quando in realtà non lo è. In tal modo impiegherete molto più tempo ad addormentarvi. L’ideale sarebbe dunque spegnere telefoni e computer un’oretta prima di andare a letto. Fatevi una bella tisana e leggete qualche pagina di quel libro che sta sul vostro comodino da mesi, sicuramente dormirete sonni più tranquilli