Quella che vi presentiamo oggi è una delle case più originali del mondo, situata nel nord del Portogallo.La “Casa do Penedo”, come è noto, è composta da quattro gigantesche rocce ed è diventata molto nota negli ultimi anni.Costruito tra il 1972 e il 1974 tra Cabeceiras de Basto e Fafe dal proprietario della casa, un ingegnere di Guimarães, la casa non ha elettricità, anche se è circondata da turbine eoliche.Oggi la Casa do Penedo è un piccolo museo, con cimeli e fotografie della costruzione e del paese vicino. Il suo nome significa “casa della roccia”, nome pertinente se considerate che quattro enormi massi fungono da fondamenta, pareti e soffitto della casa. Inizialmente l’ingegnere e la sua famiglia hanno vissuto lì, ma in seguito hanno deciso di donare la casa all’amministrazione locale, che ne ha fatto un museo. La sua posizione e l’insolita struttura, attirano molti turisti. Esternamente la casa è totalmente in pietra quindi, escludendo porte, finestre e tetto l’interno, che sembra essere stato “congelato” nel tempo, è molto accogliente ed è stato decorato con oggetti tradizionali. Le stanze hanno forme diverse, dovute alla forma stessa delle rocce. La scala che porta al piano superiore e gli arredi sono in legno. Durante gli ultimi anni la Casa do Penedo ha attratto l’attenzione di moltissimi appassionati paesaggisti in tutto il mondo. Nella sala principale c’è un bel caminetto in pietra e un divanetto realizzato in pietra e legno di eucalipto. Il proprietario non ha voluto rinunciare a tutti i lussi e così ha creato una piscina sullo sfondo, utilizzando le rocce del luogo, con una bella vista. L’incantevole piscina sembra una gemma preziosa incastonata nella natura
Tag: Turisti
La Grotta della Poesia
A circa 20 chilometri da Otranto, nel paese di Roca di Melendugno, in provincia di Lecce, esiste un piccolo paradiso che fa parte di uno dei siti archeologici più suggestivi d’Italia: è la Grotta della Poesia e negli ultimi anni è stato preso d’assalto dai turisti. Per l’esattezza, Roca è posizionata tra le località di San Foca e Torre dell’Orso e presenta una costa con scogliere e piccole insenature, alcune raggiungibili solo via mare. La Grotta della Poesia è una di queste insenature, sicuramente la più bella e misteriosa, con le sue acque cristalline dai colori cangianti. Tutti i ragazzi salentini sono passati da questa grotta, perché solo tuffandosi dalla scogliera nelle acque cristalline sottostanti ci si può considerare adulti. L’origine del nome è ancora fonte di studio ma l’ipotesi più sostenuta è che forse in passato vi fosse presente una sorgente dove era possibile bere acqua dolce. Qualcuno vuole vedere una leggenda alla base del nome e racconta di una bellissima principessa che, facendo il bagno nelle acque della grotta, era d’ispirazione per cantori e artisti del posto. Alla Grotta della Poesia si accede tramite una scalinata scavata nella roccia e, da quando è stata inserita tra le 10 piscine naturali più belle d’Italia, è diventato un posto affollato da curiosi e turisti, soprattutto nel mese di agosto, ma questo non toglie bellezza al posto. Sul versante meridionale, la Grotta è collegata con il mare aperto, mentre sul fondo c’è un cunicolo sottomarino che la congiunge con la Poesia piccola, un’altra piscinetta marina di uguale fascino. La Grotta della Poesia “grande” e quella della Poesia piccola fanno parte del più ampio parco archeologico di Roca Vecchia. Sulle stesse pareti della grotta sono state rinvenute importanti iscrizioni che i navigatori incidevano prima dei viaggi in mare verso le coste albanesi e greche.
La Pelosa
La spiaggia la Pelosa di Stintino è situata nel golfo dell’Asinara, a circa 2 chilometri dal centro turistico di Stintino, all’estremità nord-est di Capo Falcone. E’ protetta dal mare aperto da una barriera naturale formata dai suggestivi faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara. Questa posizione, naturalmente riparata, trasforma la spiaggia della Pelosa in una vera piscina a cielo aperto, con fondali bassi per centinaia di metri, acque sempre calme non disturbate dal vento di maestrale, sabbia candida e morbida. Questa splendida spiaggia di sabbia bianca, riflessa in un mare turchese dalle sfumature tropicali, si raggiunge comodamente da Porto Torres e da Stintino. Da Stintino la si raggiunge anche con comodi e veloci servizi di navetta. Da quest’anno per preservarla asciugamani e borsoni sono vietati, obbligo di lavarsi i piedi all’uscita e guardie giurate a controllare che i turisti non sgarrino. il piano che il Comune di Stintino e la Regione Sardegna sta mettendo a punto per salvare la spiaggia de La Pelosa, uno tra gli arenili più famosi e belli d’Italia. Che però sta lentamente scomparendo a causa del maxi afflusso di turisti, che anche involontariamente si portano via la sabbia.
Scoppia la fioritura più bella degli ultimi 10 anni
Uno spettacolo straordinario e unico al mondo. È quello che ogni anno, tra fine giugno e inizio di luglio, si ripete nella Piana di Castelluccio di Norcia durante la fioritura delle lenticchie. Una meraviglia della natura che, grazie alla tenacia degli abitanti della regione, ha saputo rinnovarsi anche con la terra ferita dai danni del terremoto. Tre le tinte dominanti: il giallo della colza selvatica “commensale” della lenticchia, il rosso dei papaveri e il blu dei fiordalisi rimangono ancora un po’ di giallo e il bianco delle margherite, i primi due colori a spuntare. Una vera e propria tavolozza naturale, circondata dalle vette dei Monti Sibillini che ogni anno attira turisti da ogni parte del mondo. E quella che si può ammirare proprio in questi giorni sembra essere la più bella degli ultimi 10 anni. I turisti ci sono, e sostengono l’economia locale come possono, tra panini, bicchieri di vino, caffè, formaggi stagionati e marmellate. Le avvertenze sono le solite, ma spesso ignorate: non camminare sui campi che si possono fotografare anche senza rovinare le coltivazioni e non parcheggiare sui campi.
Festa di San Giovanni a Firenze
Il 24 Giugno Firenze celebra il suo santo patrono, San Giovanni Battista, considerato il “simbolo della rettitudine morale e della correttezza politica” e per tutta la città è un giorno di festa. Ogni anno per San Giovanni si svolgono diversi eventi culturali e folkloristici La Festa di San Giovanni ha origini antiche: un tempo nobili e signori per celebrare il santo patrono di Firenze donavano ceri e candele. Con il crescere della potenza della città e dei suoi signori poi, i ceri divenivano sempre più belli e ricchi ed in parte erano destinati al Battistero, mentre gli altri venivano venduti ed il ricavato impiegato per la Chiesa.Ancora oggi nella mattina del 24 Giugno un piccolo corteo cittadino, porta simbolicamente in dono al patrono dei ceri nel Battistero. In occasione della festa dei San Giovanni vengono generalmente organizzate delle visite in barca, sia nell’arco della giornata che durante l’esplosione dei fuochi. Offrono questo tipo di servizi i Renaioli, che ospitano i visitatori a bordo dei loro speciali barchetti. Da tradizione il giorno di San Giovanni si disputa la finale del calcio storico fiorentino un’avvincente gioco nato nel XVI secolo a Firenze, che, per rendere l’idea, può essere definito come una combinazione di calcio, rugby e wrestling. Le due squadre che si sono conquistate la finale tra le quattro si sfidano sul campo allestito in Piazza Santa Croce sotto gli occhi di fiorentini e turisti. La lunga giornata termina con un grande spettacolo pirotecnico. I fuochi d’artificio vengono esplosi dalle 22 alle 23 circa dal Piazzale Michelangelo, una posizione sopraelevata ideale per farli ammirare da diversi punti della città.Per l’occasione moltissimi fiorentini e turisti trascorrono la serata fuori, fermandosi in uno dei tanti punti “strategici” per potere apprezzare al meglio lo spettacolo di luci sulla città. Alcuni scelgono di vederli direttamente dal Piazzale Michelangelo, molti dai Lungarni dove tra l’altro ci sono delle zone attrezzate come la spiaggia sul Lungarno Serristori Nel centro storico molti hotel, ville e ristoranti dotati di terrazze con vista organizzano serate speciali con aperitivi, cene a base di piatti tipici ed intrattenimento prima dello spettacolo pirotecnico
A destinazione… con calma!
Il Turtle Taxi è un servizio creato dal Sanwa Kotsu Group per tutti coloro i quali hanno bisogno di un viaggio rilassante e senza fretta e prende proprio per questo il nome dalla tartaruga (turtle), animale lento per eccellenza. L’azienda giapponese ha fatto sì che, su un totale di 500 taxi, 10 hanno la possibilità di richiedere il servizio una volta a bordo ai tassisti, addestrati a guidare lentamente e accelerare e decelerare con dolcezza. Per concedersi questo servizio basta premere il pulsante slowly “piano, lentamente” e ci si potrà godere una musichetta rilassante, e bersi anche una tazza di tè L’iniziativa ha avuto molto successo tra anziani, donne incinte o con bambini piccoli, ma anche tra i turisti, che possono vedere la città con calma nell’attesa di giungere a destinazione. La società vorrebbe estendere il servizio Turtle Taxi anche a Tokyo, Kanagawa e Saitama, oltre ad applicarlo a tutti i suoi taxi.
Firenze e la sua tradizione..lo scoppio del carro
Ogni anno Firenze celebra la domenica di Pasqua in un modo veramente speciale. Lo Scoppio del Carro è una tradizione nata circa 350 anni fa. Il carro decorato, detto anche il “Brindellone”, fu costruito la prima volta nel 1622. A forma di torre alta 2-3 piani, viene trainato da due buoi addobbati con ghirlande in giro per le strade di Firenze, fino a Piazza del Duomo nello spazio che si trova tra il battistero e la cattedrale. La casa del Brindellone? Vicino Porta a Prato. Come nasce ? Da una scintilla. Chi lo scorta? Un esercito in costume. Le orgini? “Da pazzi”. Che la colombina debba compiere un doppio viaggio senza intoppi, dall’altare maggiore fino al carro e ritorno, per essere di buon auspicio è noto. Meno conosciuti sono i “segreti” nascosti dietro allo scoppio del carro di Firenze. Il Carro, ben fornito di fuochi d’artificio, quando arriva davanti alla cattedrale si ferma e aspetta l’inizio della messa. Più o meno verso le 11 dall’altare della Cattedrale, mentre all’interno della chiesa si canta la Gloria, l’arcivescovo accende con il fuoco sacro un razzo a forma di colomba chiamato appunto “la Colombina”, che simbolizza lo Spirito Santo, questa a sua volta vola fuori dalla chiesa percorrendo un filo che va a colpire il Carro nella piazza, dando vita a spettacolari fuochi d’artificio che incontrano gli applausi di tutto il pubblico.Se il rituale procede regolarmente e tutti i fuochi d’artificio esplodono, allora si prospetta un raccolto ricco e florido e buona fortuna per la città e per i suoi cittadini. E’ per questo che ogni anno, tutti sperano in uno Scoppio del Carro perfetto!
Il mare della Toscana
Avete mai pensato di andare in vacanza in Toscana? La regione del Centro Nord, regala alcune tra le più belle località marine, mai immaginate in Italia. La Toscana infatti ha uno scenario marino davvero particolare e differente, in ogni angolo della sua costa. Si può infatti scegliere tra coste frastagliate e spiagge sabbiose, senza dover rinunciare alla bellezza di un arcipelago, che vi lascerà davvero senza fiato. Sono due, infatti i settori in cui è possibile dividere le località marine toscane: ovvero, l’area che comprende l’arcipelago toscano e invece, l’area che abbraccia la Maremma Toscana e quella laziale. Tra le più belle località marine che è possibile visitare in Toscana, c’è Castiglione della Pescaia. È una zona che da diversi anni ha acquisito una ricettività turistica davvero notevole, intercettando visitatori da ogni parte del mondo. I turisti vengono alla ricerca del suo patrimonio storico, oltre che architettonico e anche naturalistico. La bellezza incontaminata della Riserva naturale Diaccia Botrona, in zona, dà anche la possibilità di visitare l’area archeologica di Vetulonia, rendendo questo territorio davvero unico. Inoltre, negli ultimi anni, in questa zona si sta sviluppando un tipo di turismo eco-sostenibile con il potenziamento e la presenza maggiore di aree ciclabili e di numerosi servizi pubblici. In alcune zone è anche possibile fare trekking, oppure dei rilassanti giri a cavallo. E se avete prenotato le vancanze in Toscana possiamo consigliarvi di spulciare il portale DoveinToscana.it grazie al quale potrete ottenere utili informazioni su cosa fare e su dove andare città per città.
Il Deserto….bianco
Scarpe di fata, alberi di pietra, che non sono alberi, e rocce che invece lo sono stati, fiori di cristallo su laghi di acido e sculture di lava fredda: in ogni parte del mondo ci sono costruzioni che la natura compone per un attimo o per milioni di anni, belle più di ogni opera umana o disarmanti, come un semplice nastro di Möbius fatto dal vento Millenni di tempeste di sabbia e vento sferzante hanno creato, tra le dune, formazioni rocciose di un bianco abbagliante, che cambiano colore in base all’ora del giorno e assumono forme di animali, gelati, funghi e fiori All’alba e al tramonto, le tonalità aranciate della luce regalano a questo paesaggio colori più caldi: le formazioni gessose si tingono di rosa, e perdono parte del loro bagliore spettrale Ma lo spettacolo più suggestivo si ha nelle ore notturne nelle notti di Luna piena, quando il “ghiaccio del deserto” mette in mostra il suo manto candido, e rivela forme inaspettate e invisibili durante il giorno. Che popolano un’area deserta e priva di vegetazione di figure dal fascino spettrale. Il Deserto Bianco è raggiunto dai quattro per quattro che trasportano turisti desiderosi di apprezzare da vicino le sculture naturali del luogo, le sue piccole depressioni, i canyon e l’ospitalità beduina, nomadi liberi e sognatori, che aprono le loro tende per fornirvi la loro ospitalità, un lato lungo della tenda rimane aperto durante il giorno e viene chiuso solo di notte o quando si scatenano le tempeste di sabbia. Il tessuto fitto fatto con pelli di capra, sorretto da pali e corde, non fa passare la pioggia torrenziale che cade in queste zone e mantiene gli ambienti ben areati, freschi d’estate e caldi d’inverno. L’arredamento è formato da tappeti, cuscini, recipienti, pochi arnesi e un piccolo focolare sul quale si prepara immancabile…..il tè del deserto
Valige estive a prova di viaggio
Non vediamo l’ora di partire mare montagna o città il compito più arduo deve ancora arrivare! Una volta tolti dai cassetti e scelte le cose da portare in vacanza, è il momento di procedere alla preparazione del bagaglio. Il primo consiglio riguarda l’abbigliamento colorato. Sarà bene sempre piegare i capi alla rovescia, così da evitare macchie prodotte da eventuali perdite di colore. Alcuni capi particolarmente delicati possono essere chiuse negli appositi sacchetti da viaggio. In fatto di biancheria intima femminile, abbiamo un altro piccolo trucco da suggerirvi. Per evitare che i reggiseni o i costumi con le coppe si sformino, “riempiamoli” con il resto della biancheria slip, calzini. Nelle valigie estive dei maschietti, invece, è molto semplice non sgualcire camicie e cravatte. Per il collo delle camicie basta inserire all’interno una cintura arrotolata. Le cravatte andranno invece arrotolate attorno ad un rotolo di cartoncino della carta igienica esaurita. Nelle valigie estive trovano ormai sempre più spazio i prodotti di elettronica. Per evitare danni, vi consigliamo di usare alcune accortezze. Cuffiette e caricabatterie, ad esempio, potranno essere inseriti all’interno della custodia degli occhiali da sole che indossiamo. La fotocamera di piccole dimensioni può essere protetta in un portasapone in plastica. Mentre l’ipad può essere avvolto in un maglioncino o una giacca, che lo proteggerà. Per risparmiare spazio e portare i nostri prodotti beauty preferiti in valigia in sicurezza, possiamo usare questi piccoli trucchi. Inserire le creme viso notte e giorno in un contenitore di quelli da aereo, così come shampoo e balsamo Proteggere la cipria con un dischetto di cotone da inserire tra il prodotto e lo specchietto interno. Mettere un foglio di pellicola trasparente sopra il beccuccio della crema solare e prima di chiudere il tappo per evitare fuoriuscite. Non dimenticate, infine, una cuffia in plastica per la doccia. Al ritorno dalle vacanze vi potrà essere utile per avvolgere in valigia le scarpe sporche che avete usato!