È importante curare la nostra tranquillità seguendo percorsi a zero effetti collaterali. La casa, che sia un monolocale, un appartamento o una villa, non è solo abitazione ma l’ufficio, una sala da sport, un centro benessere. Sarebbe bello poterla cambiare con la stessa frequenza e facilità di un abito. Ma renderla ogni giorno diversa e disporre gli spazi in funzione delle attività si può, ed è anche vantaggioso e divertente. Trovare uno stato di equilibrio e relax è un’operazione cui partecipano i complementi che ci circondano, coinvolgendo i sensi, toccando prima il corpo per poi arrivare alla mente. Giocare con complementi d’arredo, variare gli addobbi, abbinare, ascoltare melodie che assecondino le fasi della giornata, respirare fragranze non lasciate al caso: tutti tasselli che contribuiranno alla serenità casalinga.
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Ancora un giorno di festa
La Pasqua sta finendo e arriva la Pasquetta si avvicina, pronti per una nuova abbuffata? È bello ritrovarsi con la famiglia a condividere un pranzo preparato tutti insieme, ma è ancora più bello rendere l’occasione speciale con una tavola apparecchiata magari in giardino con stile. Pasqua è sinonimo di primavera e rinascita, ecco perché la tavola di Pasqua e Pasquetta è decorata con i simboli che più richiamano la bella stagione: fiori, coniglietti, uova e pulcini. Via libera quindi ai centrotavola pasquali floreali, profumati e ricchi di colore per passare una giornata all’aperto in compagnia di parenti e amici
I bulbi per dare il benvenuto alla primavera
Cosa c’è di più bello che ravvivare una stanza con un bel vaso di fiori elegantemente accomodati: sui tavoli, sui ripiani di un mobile, sui davanzali delle finestre o sul comodino e non solo, sono sempre un tocco colorato e piacevole in qualsiasi ambiente. Ma a meno che non siano finti, o magari secchi e dipinti, li vedremo deperire velocemente dopo solo qualche giorno. Quali sono le alternative? Usare vasi con piante da appartamento oppure… I bulbi! Sono tanti i fiori che si vedono sbocciare dalla fine dell’inverno in poi e che vengono prodotti proprio da bulbi Tulipani, giacinti, bucaneve, narcisi e tantissimi altri diventano splendide decorazioni anche in casa, che poi potrete provare a continuare a coltivare in piccoli contenitori oppure spostare in vasi più grandi o in giardino. Crochi, muscari e non solo: date un’occhiata ai banchi dei mercati, supermercati e vivai alla ricerca dei fiori che vi piacciono di più. Per contenerli, potete usare delle tazze o anche i vasi di vetro che prima contenevano candele profumate. Sono adatti anche bicchieri, boccali e calici. Potete decorarli anche con un po’ di muschio. Ovviamente sono sempre più che adatti anche i semplici vasi ma le dimensioni compatte e contenute dei bulbi permettono di sbizzarrirsi con composizioni impossibili con altre piante.

Fiori sempre freschi
I fiori freschi colorano e rendono più belli gli ambienti domestici, portando un po’ di primavera in casa anche quando il calendario segna la stagione fredda. Sbizzarrirsi con le composizioni floreali in vaso è appagante e divertente, salvo poi vedere la propria creazione appassire nel giro di pochi giorni. Esistono però alcune accortezze che si possono prendere per ritardare il più possibile l’avvizzimento dei fiori recisi, e mantenerli freschi e profumati per qualche giorno in più. Per prima cosa, occorre tagliare in modo obliquo lo stelo alla base, in modo che la superficie di assorbimento sia più ampia, e non dimenticare di ripetere l’operazione ogni giorno, accorciandolo di un paio di centimetri, in modo da ridurre la formazione di batteri ed evitare che marcisca troppo presto. E’ inoltre importante cambiare l’acqua tutti i giorni e metterne sempre di fresca, possibilmente dopo aver dato una pulita anche al vaso per togliere eventuali formazioni fungine o batteriche. L’acqua dovrà sempre essere a temperatura ambiente, circa 20 gradi, ma se volete che i bulbi chiusi si aprano velocemente metteteli 10 minuti in acqua caldina per poi ritornare al vaso fresco. Togliete sempre foglie secche e petali caduti nell’acqua .Quanto detto finora riguarda la manutenzione quotidiana, ora veniamo ai ‘trucchi’ per aumentare la durata dei fiori. Alcune sostanze fungono da battericida e conservante naturale, come il limone o l’aceto, che potrete mettere nell’acqua dei fiori nella dose di un cucchiaio per litro d’acqua circa. Anche la candeggina ha un buon potere conservante, ma in questo caso ne basteranno poche gocce. Aggiungere un cucchiaino di zucchero all’acqua è un trucchetto comune che permette ai fiori di godere di maggiore nutrimento, e qualcuno suggerisce di aggiungervi anche alcune gocce di vodka come conservante. Ancora, gettare una monetina di rame dentro il vaso è un ulteriore modo di prevenire la formazione di funghi e batteri.
Apparecchiare la tavola
Una tavola romantica, provenzale e shabby chic non può non considerare la presenza di un centrotavola con fiori e candele. Colore, eleganza e profumo di primavera danno un tocco magico ai vostri pranzi e alle vostre cene. Acquistali da www.ferrinigift.it
Come conservare la mimosa
Se avete ricevuto il tradizionale mazzolino di mimosa per la Festa della Donna, vorrete certo farlo durare il più a lungo possibile. Saper conservare la mimosa recisa non è scontato. Se la si mette semplicemente in acqua tenderà a seccarsi in pochissime ore. Inoltre, i rametti tendono velocemente a marcire. Ecco alcuni consigli per conservare la mimosa più a lungo.I fiori recisi spesso trovano beneficio dalla presenza di vodka e zucchero nell’acqua. Il fiore della Festa della Donna è molto più delicato di altri, e tende a esaurirsi velocemente. Per conservare la mimosa recisa in vaso, occorre prima di tutto pulire il ramo da foglioline rovinate e anzitutto da quelle che spuntano alla base del gambo. Altrimenti, inserendole in acqua, creeranno marciume. Mettete i gambi nell’acqua immergendoli solo per un paio di centimetri: non serve che siano sommersi! Un trucco per conservare la mimosa è quello di mettere qualche goccia di limone dentro l’acqua L’acqua inacidita manterrà il gambo fresco più a lungo. Naturalmente i fiori andranno scartati dalla confezione se ne hanno una. Ponete quindi il vaso in un luogo lontano dalla luce diretta dei raggi solari. E piuttosto in un ambiente umido cucina, bagno, in modo che i fiorellini non si secchino velocemente. Sembra che l’usanza di regalare una mimosa alle donne nel giorno dell’8 marzo derivi dal primo dopoguerra. Alcune esponenti e attiviste dell’UDI, la proposero come simbolo in quanto fiore che sboccia i primi di marzo. Ma soprattutto economico e diffusissimo. Ma se oggi riceverete comunque un mazzetto di mimosa, vale la pena provare a farla durare il più a lungo possibile.
I fiori di febbraio e marzo
Gli anemoni sono bellissimi fiori perenni appartenenti alla famiglia dei ranuncoli, cominciano a fiorire a febbraio e si trovano di diverse varietà di colore: bianco, rosa, viola, azzurro e rosso. Molte leggende e scaramanzie sono legate a questo fiore tipico che, si dice, sia una pianta magica portafortuna. I tulipani sono un altro splendido tipo di fiore, famoso per la sua coltivazione in Olanda ma anche nel resto d’Europa. Fioriscono anch’essi a febbraio e simboleggiano l’amore, principalmente quelli rossi, bellissimi se tenuti in un vaso di vetro come centrotavola. La calendula, è conosciuta come pianta officinale dalle molte proprietà calmanti e lenitive. I suoi fiori sono giallo-arancio e assomigliano pressappoco alle gerbere. Dal profumo piacevole e delicato, la calendula rappresenta le pene d’amore. Molto simili alle margherite, ma più resistenti, le pratoline sono anch’esse fiori duraturi che fioriscono a febbraio. Davvero romantiche e d’effetto, soprattutto se regalate in grandi mazzi o bouquet, hanno petali bianchissimi e la corolla gialla. Il significato? Purezza e candore! La camelia era il fiore preferito di Coco Chanel, tanto che negli anni è diventato uno dei simboli dell’omonima maison d’alta moda francese, dopo le famosissime “c” incrociate. Questo fiore dall’aspetto immacolato ed elegante è proprio sinonimo di chic: la camelia esiste in bianco, rosa o rosso e simboleggia l’adorazione e la bellezza.
Quante rose regalare a San Valentino
Se si vuole seguire la tradizione, sappiate che se si tratta di un amore a prima vista dovete regalare solo una rosa. Se, invece, volete comunicare che, per voi, la vostra storia è quella della vita dovete regalarne nove. Dieci rose indicano la perfezione, 11 che “sei l’unico tesoro al mondo che ho”, 12 che non volete mai essere abbandonati e 13 che la vostra è una folle passione segreta. Salendo ancora di numero, con 15 rose chiederete scusa per i vostri errori, 20 indicano un amore sincero, 33 uno davvero profondo e 100 parlano di una totale adorazione. Allora, qual è il vostro numero? Tuttavia, se volete proprio rispettare le regole del bon ton, è meglio scegliere un numero dispari. Ma sapete perché c’è questa tradizione? E’ una tradizione che risale addirittura alla numerologia, un’arte divinatoria basata sullo studio dei numeri. In base alla cabala, i numeri dispari hanno in sé una carica positiva, mentre quelli pari hanno peculiarità di equilibrio e materialità. In altri paesi, però, la tradizione è opposta: i fiori si regalano in multipli o sottomultipli della dozzina.
Una pianta incredibile
Sembrano delle belle labbra rosse, pronte a dare un bacio indimenticabile. In realtà si tratta di una pianta arbustiva che si chiama Psychotria Elata ed è originaria della foresta pluviale tropicale dell’America Centrale e del Sud. La pianta dalle labbra calde potrebbe accendere di desiderio i più eccitati e stupire i più curiosi, ma è abbastanza comune tra le foreste dell’Ecuador. Gli abitanti del luogo la chiamano “oreja del diablo”, cioè orecchio del diavolo per le sue proprietà curative. Ha infatti diversi utilizzi medici. Si caratterizza per delle infiorescenze di colore rosso vivo e la particolare forma che ricorda quella delle labbra. Questo aspetto è, in realtà, funzionale per attirare farfalle e colibrì, e come molte piante con fiori rossi nella zona viene impollinata proprio da quest’ultimi



