Gli spaghetti sono uno dei formati di pasta più iconici e amati della cucina italiana! Gli spaghetti sono un tipo di pasta lunga e sottile, a sezione tonda, generalmente realizzati con semola di grano duro e acqua. La loro versatilità li rende adatti a una vasta gamma di condimenti, dai più semplici ai più elaborati. Gli spaghetti richiedono solitamente dai 7 ai 12 minuti di cottura, a seconda dello spessore Scola gli spaghetti e condiscili immediatamente con il sugo, mescolando bene per far aderire il condimento. Modi Popolari per Condire gli Spaghetti al Pomodoro: Il classico intramontabile con salsa di pomodoro fresco, basilico e un po’ di olio d’oliva. Spaghetti alla Carbonara: Con pancetta uova, pecorino romano e pepe nero, senza panna! Spaghetti Aglio e Olio: Semplicissimi ma deliziosi, con aglio, olio d’oliva, peperoncino e prezzemolo. Spaghetti alle Vongole: Un piatto di mare classico con vongole, aglio, prezzemolo e un po’ di peperoncino. Spaghetti al Pesto: Con il famoso pesto genovese a base di basilico, pinoli, aglio, parmigiano, pecorino e olio d’oliva. Spaghetti Cacio e Pepe: Un piatto romano semplice ma ricco di sapore, con pecorino romano e pepe nero.
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Pappardelle una tradizione Toscana
Nonostante debbano il loro nome al termine provenzale “ papard “ le pappardelle sono un piatto rustico tipico della cucina contadina Toscana. Fatte con farina uova, si riconoscono dalle classiche tagliatelle per la larghezza della striscia che deve essere almeno 2 centimetri e venivano preparate nelle campagne Toscane durante i giorni di festa e in particolare durante la mietitura dove intorno a lunghi tavoli ci si trovava a fine lavoro per festeggiare la fine della mietitura Diffuse in tutta la Toscana si accompagnano a sughi di carne o cacciagione certo le possiamo immaginare in una delicato sugo di lepre, oppure al tartufo e funghi porcini, ma possiamo assicurarvi che con un semplice ragù di carne tritata, oppure pomodoro San Marzano, basilico e tanto parmigiano usciranno dei primi piatti deliziosi una vera specialità
La fame nervosa
La “fame nervosa” o “fame emotiva” si avverte quando una persona cerca di soddisfare i propri bisogni emotivi attraverso il cibo anziché rispondere a una effettiva sensazione di fame fisica. In questo caso, il desiderio di mangiare non è causato da uno stimolo biologico legato al fabbisogno energetico del corpo, ma piuttosto da fattori emotivi o psicologici. Le persone spesso ricorrono alla fame nervosa come risposta a emozioni negative come stress, ansia, tristezza o noia. Il cibo può diventare una forma di consolazione o una via di fuga momentanea dai problemi emotivi. Alcune caratteristiche della fame nervosa includono: Alimentazione impulsiva: Mangiare un piatto di pasta un piatto di carne un dolce uno snack una frutta così rapidamente e senza pensarci, da non rendersene conto e spesso senza prestare attenzione al senso di sazietà. Preferenza per cibi specifici: La fame nervosa può portare a una preferenza per cibi ricchi di zuccheri, grassi o carboidrati, spesso noti come “comfort food”. Senso di colpa: Dopo il consumo eccessivo di cibo, la persona può sperimentare sensi di colpa o rimpianto. Ciclo emotivo: L’ atteggiamento di mangiare emotivo può creare un ciclo in cui le emozioni negative portano al desiderio di cibo, ma il conseguente consumo di cibo può peggiorare i sentimenti di colpa o stress. Affrontare la fame nervosa può richiedere una cognizione delle proprie emozioni e l’adozione di strategie più salutari per gestire lo stress o le difficoltà emotive, come lo yoga, la meditazione, l’esercizio fisico o la terapia psicologica.
Tartufi
I tartufi sono un tipo di fungo sotterraneo altamente pregiato per il loro aroma e il loro sapore unico. Sono caratterizzati da una carne compatta e color marrone scuro o nero, e crescono in simbiosi con le radici di alcune specie di alberi, come querce, pioppi e noccioli. I tartufi sono molto costosi perché sono difficili da trovare e raccolti unicamente in modo naturale, senza l’uso di tecniche agricole. I cercatori di tartufi, dotati di cesti in vimini per la raccolta, spesso assistiti da cani addestrati, devono scovare questi funghi sotterranei nel terreno boschivo, senza recare danno le radici degli alberi o l’ecosistema circostante. Inoltre, il periodo di raccolta dei tartufi è molto breve, solitamente limitato a poche settimane all’anno, il che aumenta la rarità del prodotto e il suo valore. Il prezzo dei tartufi può variare in base alla loro specie, alla loro qualità e alla loro provenienza. Ad esempio, i tartufi bianchi, noti per il loro aroma intenso e delicato, sono tra i più costosi, mentre i tartufi neri, meno pregiati ma ancora molto apprezzati, sono più accessibili. Inoltre, i tartufi raccolti in zone incontaminate e difficili da raggiungere possono avere un prezzo più alto rispetto a quelli raccolti in zone più agibili. La richiesta di tartufi è spesso molto elevata nei mercati di lusso e gastronomici, con i quali si realizzano piatti speciali sia di pasta che di carne il che fa aumentare ulteriormente il prezzo.
Attenzione a ciò che acquisti
Se vi capita di andare a fare la spesa senza la fretta delle ore che passano, andateci sempre accompagnati dalla vostra bisnonna o sognate di essere con lei nel caso che non l’abbiate più. Tutto quello che la vostra bisnonna non riconosce come cibo, non è cibo. Non compratelo. Leggendo gli ingredienti sull’etichetta, se ci sono sostanze che lei non conosce, non compratelo. Se ci sono più di cinque ingredienti, non compratelo. Se c’è scritto fa bene alla salute, non compratelo. Con queste parole il Professor Berrino, di Milano, ci ricorda quanto è importante conoscere quello che mangiamo. Perché quello che mettiamo nel piatto finisce dentro di noi diventa noi. Per questo è importante scegliere. Fare la spesa è un atto importante Sono le nostre scelte a decidere chi e come sì deve produrre il cibo che mangiamo. Cercare il meglio, scegliere meglio e pretendere il meglio, per quanto sia possibile, è un modo per decidere il modello di agricoltura e di società che vogliamo. Per questo, sostenere i venditori locali e le eccellenze alimentari nazionali è un atto a volersi bene e salvaguardarci.
Gazpacho
Quando fa caldo la voglia di mettersi ai fornelli è ai minimi termini. E gli spagnoli, che di rimedi alle temperature caldissime ne sanno eccome, hanno nella loro tradizione il piatto perfetto per rinfrescarsi con il gusto e sapore e quella dose di vitamine che non guasta mai: è il gazpacho, al zuppa fredda con verdure crude. Da provare subito, questa versione del gazpacho all’ anguria: toccasana per l’idratazione grazie alla sua composizione divisa al 92 per cento di acqua e 8 per cento di zuccheri, l’anguria ha il super potere di stimolare la diuresi, con il magnesio e la vitamina B6 sintetizzatore della dopamina, neurotrasmettitore del benessere mette subito di buon umore!Ecco come farlo. Pulite l’anguria togliendo i semi e la buccia, tagliate il peperone a pezzetti togliendo i semini, pelate il pomodoro e tagliate a cubetti il cetriolo e il peperoncino. Frullate l’anguria con il peperone e il pomodoro aggiungendo se volete uno spicchio d’aglio tritato e un po’ di sale. Mettete in frigo per almeno 1 ora. Servite decorando con i cubetti di cetriolo e peperoncino, il resto dell’anguria tagliata a pezzetti, un po’ di olio e le foglie di basilico.
Un primo gustoso
Siamo abituati a considerare le muffe come segno del deperimento degli alimenti. Ci sono però delle eccezioni, come nel caso del formaggio erborinato tra i più pregiati e famosi: il gorgonzola. Per sentire il sapore a pieno basta servirlo come aperitivo assieme a pane arrostito o a dei creck. Ma noi oggi abbiamo voluto darvi un suggerimento per la cena e consigliarvi di preparare un piatto di pasta al gorgonzola per assaporare tutta la sua cremosità in un primo piatto dal sapore particolare, facile e veloce da realizzare. La pasta al gorgonzola è un piatto saporito perfetto per tutte le occasioni: un pasto improvvisato, ma non lasciato al caso, per chi è sempre di corsa o per gli studenti alle prime armi in cucina. Provate anche ad arricchirla con delle olive nere per una variante originale E se siete, come immaginiamo, dei golosi come noi, non perdete l’occasione di assaggiare le crespelle gorgonzola e radicchio o di abbinare il gorgonzola alla frutta come nel risotto gorgonzola pere e noci!
Giornata mondiale della pasta
Compie 20 anni la giornata mondiale della pasta la manifestazione che dal 1998 celebra il 25 ottobre il piatto-simbolo della dieta mediterranea e della cucina italiana. Ma in due decenni la classifica delle preferenze degli italiani resta legata alla tradizione. Il formato più amato sono gli spaghetti, precisa l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta mentre una ricerca di Just Eat, svela che la Carbonara è la pasta preferita dagli italiani. Scavalcando la classica lasagna.Secondo l’osservatorio dell’app leader per ordinare online pranzo e cena a domicilio vincono le tradizioni regionali, attira anche l’interscambio di specialità da luogo a luogo: i cappelletti bolognesi vanno forte a Roma, le orecchiette alle cime di rapa a Trieste e la cacio e pepe a Torino. L’Italia è leader nel mondo per produzione e prima al mondo nella classifica dei Paesi consumatori: ne mangiamo 23 kg di pasta a testa ogni anno e precediamo i consumi di Tunisia, 17 kg, e Venezuela, 12 kg. Rispetto a 20 anni fa, il mondo mangia sempre più pasta italiana. Secondo elaborazioni di Aidepi, circa 1 piatto di pasta su 4 consumati nel mondo è fatto in un pastificio italiano. Cresce in 200 Paesi destinatari l’export ed è più che raddoppiata la quota export, da 740mila a oltre 2 milioni di tonnellate, più della metà della produzione Il mercato della pasta si consolida lungo la Penisola anche nelle moderne versioni già pronte con consegne a domicilio: la richiesta di pasta da parte degli italiani, cresce sempre di più. Nel 2017 il consumo registra +120% di richieste a livello nazionale, totalizzando oltre 20.000 kg ordinati. Questo anno gli spaghetti alla carbonara, specialità del centro Italia, ha tolto lo scettro che nel 2017 era della lasagna, che resta sul podio, ma al terzo posto, mentre al secondo posto troviamo le Tagliatelle al ragù. Se gli Spaghetti sono intramontabili, esistono nel nostro patrimonio gastronomico 50 sfumature di pasta ripiena e ben 350 formati diversi di pasta.Intanto, sta entrando l’abitudine di preparare la pasta senza l’utilizzo de colapasta. La cosiddetta pasta risottata, ottenuta portando la pietanza a completa cottura insieme a tutti gli altri ingredienti. Questa cottura sta sostituendo quella della tradizionale pastasciutta. Quest’anno i festeggiamenti del World Pasta Day si svolgono a Dubai, dove, con 9 abitanti su 10 stranieri, la pasta si mangia soprattutto fuori casa e la cucina italiana è la preferita nei ristoranti della città.
La pasta non fa ingrassare
La pasta, l’alimento italiano per eccellenza spesso accusato di far lievitare il girovita, non solo non farebbe ingrassare, ma addirittura potrebbe essere un prezioso alleato per perdere peso. Negli studi analizzati sono state coinvolte oltre 2.500 persone, che hanno consumato in media 3 piatti di pasta a settimana in sostituzione di altri carboidrati, nel contesto di una dieta sana, equilibrata e a basso indice glicemico. Sarebbe proprio il basso indice glicemico della pasta a renderla un alimento ‘virtuoso’ da includere nella dieta, a differenza dei prodotti con alto indice glicemico i famosi zuccheri raffinati che fanno schizzare immediatamente alle stelle i livelli di glucosio nel sangue, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute, in particolar modo per il rischio diabete e patologie dell’apparato cardiovascolare. I partecipanti coinvolti negli studi hanno beneficiato così tanto dalla pasta che dopo tre mesi hanno addirittura perso mezzo chilogrammo. Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico. Prima di lanciarsi a bollire l’acqua per le tagliatelle e a informare cannelloni va sottolineato che le quantità erano esigue e che la pasta è stata valutata in un contesto di dieta sana ed equilibrata; insomma, se sognate di far sparire mezzo chilo di carbonara o di lasagne al giorno e dimagrire resterete molto ma molto delusi.
Spezie, profumi e sapori orientali, ecco i piatti più gustosi della cucina cinese
Un equilibrio armonico tra caldo e freddo, odori e sapori che si fondono e si confondono dando vita a piatti dalla tradizione millenaria. I pilastri della cucina cinese sono gli stessi della religione e della filosofia: lo Yin e lo Yang. Con lo Yin si intendono gli alimenti femminili e rinfrescanti, come frutta e legumi, mentre tra gli alimenti Yang, che sono maschili e riscaldanti, ci sono carne, fritti e cibi speziati. L’anima della cucina cinese? È la condivisione. Durante il momento del pasto, infatti, i commensali attingono tutti a un unico grande piatto messo al centro del tavolo con l’aiuto di bacchette o cucchiai. Ecco allora una rassegna di alcuni tra i piatti più celebri della cucina cinese. Si parte con un croccante antipasto, passando per primi e secondi piatti. E,in fine, il dessert più popolare della Cina. Involtini Primavera Croccanti involucri di pasta che contengono un gustoso ripieno alle verdure. Gli involtini primavera sono uno degli antipasti più famosi della cucina cinese. Perché si chiamano così? Venivano preparati in Cina in corrispondenza col Capodanno cinese, Tagliatelle di Riso Molto simili alle nostre tradizionali tagliatelle, le tagliatelle di riso sono un primo piatto cinese molto digeribile e senza glutine Un grande classico della cucina cinese sono le tagliatelle di riso con gamberi, verdure, germogli di soia e zenzero fresco. Riso alla Cantonese Piselli, carote, uova strapazzate, gamberetti…Quello alla cantonese è il riso fritto più amato della cucina cinese. Può essere un eccellente primo piatto o un piatto unico e farlo in casa è tuttavia semplice! I noodles Posso essere molli, spessi, gommosi o trasparenti e si preparano con le farine più diverse: da quella di frumento a quella di riso, passando per la farina di fagioli. Ravioli Difficile trovare qualcuno che non li ami. Alla griglia o al vapore, brasati o unicamente lessati, questi fagottini ripieni di carne, gamberi o verdure sono il piatto più richiesto nei ristoranti cinesi europei. Pollo alle Mandorle Alzi la mano chi è stato a Pechino e non ha provato il pollo alle mandorle! Questi bocconcini di pollo fritto circondati in una morbida salsa a base di soia, zenzero e mandorle sprigionano tutti i sapori e gli odori tipici della cucina cinese. Da accompagnare rigorosamente con riso bianco. Gelato fritto È il dolce più popolare della Cina in Occidente e si caratterizza per il piacevole contrasto tra la pastella, calda e croccante, e il gelato, freddo. Un risultato che si ottiene grazie alla cottura rapida in olio bollente che non permette al gelato di sciogliersi




