Vivere a stretto contatto con la natura consente all’essere umano di stabilire un equilibrio tra benessere fisico e mentale. Sedersi in giardino e ascoltare il canto degli uccelli, distendersi su un amaca e guardare il cielo costellato di stelle ascoltando il canto degli animali notturni, un recentissimo studio condotto da un illustre università Inglese ha rilevato che vedere gli uccelli o ascoltarne il loro dolce canto può contribuire a migliorare lo stato di salute mentale e l’effetto benefico durerebbe almeno fino ad 8 ore. Il periodo di osservazione che ha coinvolto oltre 1200 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo in particolar modo dal Regno Unito, Unione Europea e Stati Uniti. L’applicazione richiedeva tre volte al giorno se i partecipanti potessero vedere o sentire gli uccelli nell’arco della giornata; successivamente venivano fatte domande sul benessere mentale, questo per consentire ai ricercatori di stabilire un’eventuale relazione tra i due fattori. Lo studio ha coinvolto sia persone sane, sia persone affette dalla malattia mentale più comune al mondo: la depressione I risultati mostrano come entrambe le categorie di persone avvertano un miglioramento dell’umore. Tuttavia dimostrare in maniera scientifica i benefici che la flora e la fauna hanno sul benessere fisico e psichico dell’essere umano risulta alquanto complicato. Per questo motivo tale studio rappresenta un ottimo punto di partenza non solo per stabilire la correlazione tra natura e salute mentale, ma anche e soprattutto per promuovere iniziative che portino sempre più persone siano esse affette o meno da disturbi mentali a contatto con la natura.