Gli spaghetti sono uno dei formati di pasta più iconici e amati della cucina italiana! Gli spaghetti sono un tipo di pasta lunga e sottile, a sezione tonda, generalmente realizzati con semola di grano duro e acqua. La loro versatilità li rende adatti a una vasta gamma di condimenti, dai più semplici ai più elaborati. Gli spaghetti richiedono solitamente dai 7 ai 12 minuti di cottura, a seconda dello spessore Scola gli spaghetti e condiscili immediatamente con il sugo, mescolando bene per far aderire il condimento. Modi Popolari per Condire gli Spaghetti al Pomodoro: Il classico intramontabile con salsa di pomodoro fresco, basilico e un po’ di olio d’oliva. Spaghetti alla Carbonara: Con pancetta uova, pecorino romano e pepe nero, senza panna! Spaghetti Aglio e Olio: Semplicissimi ma deliziosi, con aglio, olio d’oliva, peperoncino e prezzemolo. Spaghetti alle Vongole: Un piatto di mare classico con vongole, aglio, prezzemolo e un po’ di peperoncino. Spaghetti al Pesto: Con il famoso pesto genovese a base di basilico, pinoli, aglio, parmigiano, pecorino e olio d’oliva. Spaghetti Cacio e Pepe: Un piatto romano semplice ma ricco di sapore, con pecorino romano e pepe nero.
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Attenzione a ciò che acquisti
Se vi capita di andare a fare la spesa senza la fretta delle ore che passano, andateci sempre accompagnati dalla vostra bisnonna o sognate di essere con lei nel caso che non l’abbiate più. Tutto quello che la vostra bisnonna non riconosce come cibo, non è cibo. Non compratelo. Leggendo gli ingredienti sull’etichetta, se ci sono sostanze che lei non conosce, non compratelo. Se ci sono più di cinque ingredienti, non compratelo. Se c’è scritto fa bene alla salute, non compratelo. Con queste parole il Professor Berrino, di Milano, ci ricorda quanto è importante conoscere quello che mangiamo. Perché quello che mettiamo nel piatto finisce dentro di noi diventa noi. Per questo è importante scegliere. Fare la spesa è un atto importante Sono le nostre scelte a decidere chi e come sì deve produrre il cibo che mangiamo. Cercare il meglio, scegliere meglio e pretendere il meglio, per quanto sia possibile, è un modo per decidere il modello di agricoltura e di società che vogliamo. Per questo, sostenere i venditori locali e le eccellenze alimentari nazionali è un atto a volersi bene e salvaguardarci.
Mangiare sano
In principio gli esseri umani erano vegetariani e raccoglitori. I cesti di vimini sono nati inizialmente per raccogliere per espletare una gestualità che metteva in contatto diretto, con tutti i sensi, l’uomo e la natura. Raccogliere gli elementi della terra nutriva significati mistici, spirituali, metafisici per la narrativa delle grandi religioni monoteiste, ma anche per le società nomadi o tribali, che ringraziavano madre terra per i suoi frutti. Si mangiava con le mani, che toccavano e conoscevano la natura. Si mangiava con la mente, perché l’intelletto era essenziale per riconoscere le erbe commestibili da quelle velenose. Si mangiava con l’anima, perché si rischiavano castighi o premi divini. L’interezza umana era in contatto con la terra. Mangiare cibo sano non è un sacrificio, bensì il modo più concreto per aiutare il proprio corpo a vivere in salute. Seguire una alimentazione sana non deve essere una penitenza, ma un modo di approcciarsi alla vita e di volersi bene: i benefici di una dieta salutare sono enormi sia per il corpo sia per la mente.

Siete pronti domani si celebra il carbonara Day
Il 6 aprile di sei anni fa i pastai di Unione Italiana Food con il supporto dell’International Pasta Organisation hanno lanciato una iniziativa social per raccogliere ricette e variazioni sul tema della carbonara, tra i piatti di pasta più amati e cucinati nel mondo: era nato il Carbonara Day. Il «Carbonara Day», gioia di tutti i buongustai, è ricco di iniziative. Il piatto ha una natura conviviale visto che, in base a una ricerca commissionata dai pastai dell’Istituto Piepoli, per più di 9 italiani su 10 pari al 95% si mangia sempre in compagnia. Secondo il sondaggio, che ha coinvolto un campione di 500 persone rappresentative della popolazione maggiorenne, per 8 italiani su 10 un piatto di pasta alla carbonara in particolare è una questione di cuore: il 62% la condivide con la famiglia, il 20% con il partner. Solo il 13%, con punte tra gli uomini giovani di età inferiore ai 35 anni, la degusta con gli amici. Durante la giornata del 6 aprile, in diretta sui canali social WeLovePasta con i pastai di Unione italiana food e lo chef Monosilio, è in calendario una maratona social con un invito a condividere la ricetta con gli hashtag #CarbonaraDay e #CarbonaraSharing.
Pasta Day
Secondo dati diffusi da Unione Italiana Food in Italia tutti mangiano pasta (98%) con 23,1 kg procapite annui. Circa 6 italiani su 10, in tutte le fasce di età e con un picco al centro-sud, la portano in tavola tutti i giorni. E durante il lockdown il 28% ne ha consumata di più. Ma la pasta made in Italy è la prima scelta anche per il 72% delle famiglie inglesi, il 68% di quelle francesi, il 54% di quelle tedesche e il 48% negli Stati Uniti. Uno dei caposaldi della cucina italiana è senza dubbio la pasta alla carbonara, piatto romano per eccellenza diventato ormai un classico la cui preparazione accende sempre il dibattito tra cuochi, esperti di gastronomia e semplici golosi. La ricetta originale prevede esclusivamente l’utilizzo del guanciale e del pecorino romano, niente cipolla o aglio, con cui si condiscono a fuoco spento gli spaghetti legandoli con le uova sbattute e abbondante pepe nero.
Spaghetti alla puveriello
Un primo piatto della tradizione campana dalla preparazione veloce, gustosa e anche apprezzata da tutti coloro che sono amanti delle uova. Ecco come si preparano gli spaghetti alla puveriello Si ottengono lessando la pasta al dente e preparando in padella un uovo a occhio di bue che andrà in seguito adagiato sulla pasta, Lessate gli spaghetti. Nel frattempo in una padellina mettete lo strutto e fate un uovo all’occhio di bue.Scolate quindi gli spaghetti ed unitevi l’altro uovo sbattuto, poi sopra poggiate l’uovo a occhio di bue ed il condimento, aggiungete abbondante parmigiano grattugiato e gustatevi il tutto.
La seppia
Diffusa su tutto il mar mediterraneo, la seppia è un cefalopode dal corpo allungato, appiattito,largo e munito di due pinne laterali, ha 10 tentacoli,8 dei quali corti e fornite di ventose. Nel mantello si trova il tipico osso di seppia eccezionale per i vostri uccellini che ospiterete nelle casette disposte nel vostro giardino o terrazzo. La sua colorazione varia a seconda dell’ambiente gli stati d’animo e l’età, non è raro trovare seppie bianche striate di nero o nere.Con il liquido contenuto nella loro sacca si preparano i tipici spaghetti al nero di seppia o il risotto, ma sono gustosissime anche al limone alla griglia e in guazzetto con il pomodoro, in umido abbinate ai piselli e nella classica ricetta Ligure in zimino con spinaci. Insomma se volete un piatto gustoso che vi porti al mare con il gusto e la fantasia avete l’ingrediente giusto
Ecco gli errori da non fare per un buon piatto di pasta
Gli italiani sono gli chef più famosi del mondo, e un buon piatto di pasta, nel nostro Paese, è d’obbligo. Tutti sanno farla: al pesto, al sugo, al ragù, alla panna e via dicendo. La pasta fa parte della nostra cultura, impossibile negarlo. Eppure, alle volte, commettiamo alcuni banali errori, convinti di alcune cose che diamo per scontate. Ma oggi vogliamo svelarvi qualche semplice trucco per imparare a cuocere un piatto di pasta senza sbagliare. Per esempio: sapete che dobbiamo togliere il coperchio per far sì che possiamo meglio girare la pasta che stiamo cucinando? Siamo convinti che molti di voi, invece, cucinano la pasta a coperchio chiuso. Il coperchio va lasciato chiuso fino a quando l’acqua non bolle, ma dopo, dobbiamo lasciarlo aperto fino a quando la pasta non arriva a cottura. Sapete se è meglio far bollire acqua fredda o calda? Ovviamente fredda: questa la rende di una consistenza migliore e fa sì che si risparmi tempo e acqua. Ricordate di usare solo condimenti naturali, come tradizione comanda. Per la cottura, qui diamo la preferenza al vostro gusto: al dente o ben cotta, la pasta conserva comunque diverse proprietà di riferimento.Di certo, come dicevano gli antichi: una buona pasta è quella che fuoriesce dalla pentola né troppo cotta né troppo cruda. Ma sappiate che la pasta al dente conserva sempre intatte le sue caratteristiche nutritive, anche se troppo cruda non è facilmente digeribile, di contro, una pasta molto cotta è pesante e collosa. Insomma, una buon piatto di pasta è ben facile da cucinare, ma per un buon piatto di pasta meglio sapere qualche trucchetto.
I grandi classici della cucina…le frittate
Le frittate sono dei grandi classici della nostra cucina, anche se in realtà quasi ogni paese ha la sua preparazione a base di uova, molto simile alla nostra. Gli ingredienti per la preparazione di una frittata semplice sono davvero pochi: uova, sale, pepe e olio. Possono poi essere arricchite con patate, spinaci, prosciutto, formaggio, verdure e, nella versione più rustica e tradizionale, con cipolle. Le frittate sono anche un buon modo per riciclare degli avanzi: avete cucinato un piatto di pasta in più? Non buttatela, ma tenetela da parte per una gustosa frittata. A volte si ha qualche dubbio: ad esempio quante uova utilizzare? Sappiate che generalmente se ne contano due a persona. Per avere un buon risultato utilizzate uova a temperatura ambiente. Ed ecco altri trucchetti per avere una frittata soffice: aggiungete la ricotta agli ingredienti, oppure montate a parte alcuni degli albumi. Per avere una frittata alta e soffice, utilizzate una padella piccola. Per la cottura in padella è indispensabile che la fiamma sia bassa. Se l’idea di rigirarla in padella un po’ vi spaventa, per paura di rovinare la vostra frittata durante la cottura, potete cuocerla in forno. La cottura in forno, infatti, è il modo migliore per garantirci anche una forma perfetta. Il procedimento è molto semplice: rivestite una teglia dai bordi alti con della carta da forno, inumidita e strizzata. Versate il composto e cuocete a 180° per una quindicina di minuti. Le frittate possono essere mangiate tiepide e fredde, possono essere un ottimo secondo piatto, ma anche un antipasto Tagliatele in piccoli tocchetti, per un delizioso aperitivo finger food.
Alternative culinarie, buone per tutta la famiglia
Sostituisci le patatine con chips di verdurine fatte in casa.Affetta finemente verdure dolci come carota e barbabietola e condiscile con un filo d’olio. Cuoci in forno a bassa temperatura fin quando non saranno croccanti, avendo prima aggiunto una spolverata di parmigiano per insaporire. Tutti in famiglia dal marito esigente ai nipoti schizzinosi ameranno queste alternative croccanti e sane a basso contenuto di sale. Abbandona anche le bevande zuccherate per un’acqua seducente.Durante i pasti, invece di bere bevande gassate piene di zucchero o vino, aggiungi a dell’acqua liscia o gasata qualche foglia di menta fresca e delle fette di cetriolo per renderla più invitante. Acini d’uva congelati, invece, possono fungere egregiamente da “cubetti di ghiaccio”.No agli spaghetti, sì agli “zucchetti”Gli spaghetti sono un classico sulla tua tavola? Sostituisci la pasta con la zucca per una sferzata di vitamine A e C. Basta cuocere in forno la zucca intera: vedrai che una volta cotta si sfilaccerà naturalmente con l’aiuto di una forchetta, può essere una perfetta sostituta degli spaghetti.


