Che tipo di genitori siete? Vi sentite più iper-apprensivi o preferite lasciare che i vostri figli facciano le loro scelte e che sbaglino da soli? Sapevate che la vostra personalità può rispecchiarsi anche nell’organizzazione della casa? Alcune persone che vogliono avere sempre il controllo sulla propria vita e le proprie cose desiderano che la propria abitazione sia come loro, sempre perfettamente in ordine. Com’è vivere in una casa sempre in ordine con i propri figli? La psicologia parla chiaro, questa scelta può avere effetti inconsci sul carattere dei bambini. Mario Cortella, dice che avere una casa perfetta, da copertina, significa ritrarre un’immagine della realtà, irreale che non corrisponde al caos della vita vera, quella che incontri non appena esci dalle mura domestiche. Non sempre disordine significa sporcizia o mancanza di igiene, la giusta quantità di disordine, al contrario, è qualcosa di indispensabile e fisiologico, è la perfetta dimostrazione che nella vita nulla è perfetto e che, anzi, dai piccoli disordini quotidiani può capitare qualcosa di bello. Secondo lo psicologo l’educazione dei figli e la loro felicità vanno a braccetto con la gestione dell’ambiente nel quale crescono. Bisogna che i genitori capiscano la potenza del “disordine” o dell’imperfezione come metafora della realtà. Via libera a vivere la propria casa non più come un luogo perfetto ma come un posto dove sperimentare nuove cose, inventare nuove avventure, giocare e ridere insieme ai propri figli. Per i bambini vivere in un luogo che sembra uscito da una rivista può essere destabilizzante, questo luogo non riflette tutti gli altri con cui hanno a che fare quotidianamente: dal bar della colazione alla scuola nulla è così ordinato e preciso come nella propria casa. Questa confusione genera nel bambino una paura di sbagliare qualcosa o di rovinare l’ambiente domestico così perfetto. Accettare il difetto è un’ottima lezione sia per i figli che per i genitori. Educare i propri figli ad essere ordinati è sicuramente utile e fruttuoso per il loro futuro ma lo psicologo afferma con convinzione una grande verità: insegnare all’accettazione del disordine e lasciarli liberi di sbagliare è ancora più importante.
Tag: sogni
Chi rinvia la sveglia è più inteligente
Quante volte vi è capitato di essere nel bel mezzo di un sogno e sentire quell’odiosa suoneria della sveglia che vi ribalta improvvisamente nella realtà? E quante di queste volte avete allungato la mano per prendere il telefonino e rimandare di dieci minuti? Se fino ad oggi siete stati rimproverati dai vostri genitori o dal vostro partner per questa vostra “cattiva abitudine”, da oggi potete dimostrare che la vostra non è pigrizia, ma semplicemente la prova che avete un’intelligenza sopra la media. E ci sono ben due studi scientifici a dimostrarlo! Secondo una recente ricerca scientifica l’uomo non è fatto per svegliarsi a comando. È una pratica che va contro la nostra natura. Questa nostra nuova abitudine è dettata infatti dai ritmi frenetici della società contemporanea che ci obbliga a puntare una sveglia. Difatti nel passato, fino alla rivoluzione industriale, i nostri antenati si svegliavano seguendo il proprio ritmo biologico; ovvero si alzavano dal letto quando si sentivano riposati e pronti per iniziare una nuova giornata. Sempre secondo questi studi, le persone che seguono il proprio ritmo biologico come si faceva un tempo, risultano essere più serene, meno stressate ed anche più creative di chi invece si alza subito dopo aver sentito il primo “driiiin“.Il noto scienziato Franklin una volta disse che “l’abitudine di andare a dormire presto per svegliarsi presto la mattina rende l’uomo sano, ricco e saggio”. Ed è proprio da questa sua famosa citazione che l’Università di Southampton ha deciso di avviare una ricerca per scoprire quanto ci fosse di vero in tale affermazione. Gli esperti hanno dunque analizzato un migliaio di individui con abitudini completamente differenti.Ciò che è emerso è che quelli che abitualmente vanno a letto tardi e si svegliano dopo le 8, sono quelli che conducono una vita più serena ed in media hanno una carriera più brillante degli altri. Adesso sapete cosa rispondere a chi si lamenta per i vostri “dieci minuti in più” sotto le coperte…
Rest Test
Un gruppo di ricercatori, della Durham University, ha, reso noti i risultati del Rest Test, un recente studio, di rilevanza mondiale, sul riposo. Il “Test sul riposo” sarebbe stato eseguito tramite sondaggi online, il cui scopo sarebbe quello di indagare le abitudini delle persone, ponendo una particolare attenzione al modo in cui queste intervallano i momenti di attività a quelli di relax. Lo studio prende in considerazione tutti quegli episodi di momentanea distrazione, noti comunemente come “sogni ad occhi aperti,” i quali, il più delle volte, si manifestano spontaneamente come parte integrante del flusso di coscienza. Pensare alla prossima uscita con gli amici per una cena o semplicemente per un aperitivo, mentre si è impegnati a studiare, fantasticare su un futuro viaggio al mare su un isola o a visitare una città d’arte, ma anche progettare nella mente la propria giornata tipo: sono soltanto alcuni esempi di sogni ad occhi aperti. Grazie ad un sondaggio condotto con l’aiuto di una app per cellulare, su un campione di 2500 volontari, è stato appurato come il 47% degli intervistati trascorra il tempo vagando con la mente. Per l’appunto, nell’arco della giornata, la mente degli individui si ritroverebbe a fantasticare in almeno il 30% delle attività svolte.Questo passatempo apparentemente innocuo, però, è da sempre oggetto di critica anche da parte degli ambienti scientifici, che lo ritengono deleterio, in quanto influirebbe negativamente la lettura, la capacità di concentrazione e la memoria. Decisamente rischioso, inoltre, sognare ad occhi aperti mentre si è al volante. Secondo una ricerca, in effetti, circa il 52% degli incidenti stradali sarebbe causato da questi fenomeni di temporanea distrazione. Per quanto riguarda il piano emotivo, ancora, alcune teorie sosterrebbero la tesi secondo cui vagare troppo spesso con il pensiero ostacolerebbe la conquista della felicità. Avere la testa fra le nuvole. Recenti studi, rinnegando questa visione negativa, gettano, al contrario, una nuova luce sui “viaggi mentali” e ne evidenziano i benefici. Essi, ad esempio, incoraggiano la creatività e hanno un influsso favorevole nella capacità di risolvere i problemi e di pianificare il futuro. Smentita anche l’idea che vuole chi sogna ad occhi aperti sia meno felice: in realtà immaginare quattro eventi positivi che potrebbero verificarsi il giorno dopo aumenterebbe il grado di felicità dell’individuo. Infine, non soltanto perdersi con il pensiero è un utile antidoto contro la solitudine, ma rappresenta persino un valido svago, oltre ad essere estremamente rilassante. Nulla di male, dunque, nell’andare un po’ più in là con la fantasia, purché, però, si ritorni poi con i piedi per terra.
Riprendere a sognare
Se non avete mai fatto una ricerca su Google riguardo ai sogni vi stupirete: ci sono tantissimi studi in merito. Da quelli sui benefici, a quelli solamente statistici a quelli più legati al lato fantastico e alle premonizioni. Dall’altro canto anche le frasi di comune conversazione, spesso ne contengono il significato. Vi è mai stato detto: “Ma tu stai sognando a occhi aperti?”.E quante volte al suono della sveglia non vorreste svegliarvi sul più bello di quel bacio tanto sospirato che state finalmente riuscendo a dare? Che poi sia un sogno, poco cambia.. sembra talmente vero da non voler smettere! Lo sapete che la posizione in cui dormite, influenza i vostri sogni? Se si dorme sulla pancia, è più probabile fare sogni erotici. Nonostante in molti dormano in questa posizione diciamo che non è l’ideale: porta incubi frequenti, dolori alla schiena, russamento… in uno studio del 2014, i ricercatori hanno analizzato 331 persone mentre dormivano e hanno scoperto che molti brutti sogni sono dati da emozioni negative. Dormire sul lato destro sembra che aiuti a fare bei sogni. Tutti noi ogni notte sogniamo, anche se non lo ricordiamo: sono circa una dozzina i sogni, sostengono gli esperti. Dormire sul lato sinistro non è una posizione per fare bei sogni, ma in caso di bruciore allo stomaco o reflusso gastroesofageo è una buona opzione. La maggioranza dei sogni che facciamo sono a colori, circa l’80%, ma una piccola percentuale di persone afferma di sognare in bianco e nero Partendo dal presupposto che se c’è una cosa di personale è proprio sogno, ci sono comunque situazioni che condividiamo tutti: cadere, volare, non riuscire a muoversi né gridare ,correre, sostenere esami; essere nudi.Non tutti, ma secondo alcune ricerche si è trovata una fase fantastica anche in qualche animale: cani, gatti o anche gorilla. Ma tutti i mammiferi e i rettili e alcuni uccelli, fanno esperienza del sonno e quindi è facile che sognino. Vecchia diatriba quella sull’utilizzo dei telefoni e pc prima di dormire. Il problema sono i raggi blu della luce che emanano gli schermi, che riescono ad eliminare la melatonina, l’ormone che aiuta ad addormentarsi. Se chiedete in quel di Napoli, per ogni sogno avrete sicuramente una spiegazione e una serie di numeri da giocare. Difficile dire se sia vero o meno non avendo studi scientifici così attendibili. Secondo i risultati di uno studio condotto su 3mila persone, il controllo dei sogni è reale. Attenzione, secondo Bulkeley non è un’abilità che possediamo tutti ma può essere sviluppata. La tecnica è particolarmente utile per le persone che soffrono di incubi ricorrenti: “Se farò ancora questo sogno, ricorderò che si tratta solo di un sogno e sarò consapevole di questo”, questo il mantra con cui andare a letto. Si sogna anche da vigili. Non è solo un modo di dire e può accadere ovunque, ma attenzione a non confondere i sogni da vigili con quelli a occhi aperti. I sogni da vigili, sono qualcosa di reale e facile da fare: il primo passo è quello di pensare ad un sogno recente che avete fatto. Sognare da vigili in posto tranquillo può essere utile anche per rilassarsi e ad aiutare la mente a riorganizzare i sogni compositi. E, ora che abbiamo messo in ordine le idee. Buonanotte e… sogni d’oro!
Come fare bei sogni
Quante volte ti sarà capitato al suono della sveglia,di avere ancora in mente un sogno importante che hai fatto e sperimentare la frustrante esperienza di vederlo sparire con il passare dei secondi? E’ come se si volesse raccogliere l’acqua unendo le mani a coppa: non importa quanto forte tu possa stringere, lentamente il liquido sparirà.Ancora, chi non ha mai desiderato di poter fare solo bei sogni e allontanare gli incubi?L’idea di riuscire a condizionare il proprio mondo fantastico ha sempre affascinato l’uomo, forse da millenni.Pensiamo, ad esempio, a quegli indovini che ricoprivano ruoli molto importanti nelle antiche società, per il semplice fatto di riuscire a leggere il futuro dai sogni.Ovviamente questo è impossibile. Quello che si può comunque fare è manipolare il tuo cervello e alterare la tua esperienza fantastica. Il tutto, secondo la scienza: vediamo come.William C. Dement, professore di Psicologia presso la prestigiosa Università di Stanford, è anche il direttore del dipartimento «Sleep Research”Insomma, di sonno e sogni, lui è il grande esperto e ci svela alcuni trucchi per aumentare la possibilità di fare sogni piacevoli.“Bastano alcuni piccole astuzie per aumentare le probabilità di fare un bel sogno”, svela nel suo libro “Il sonno e i suoi segreti. Dormire bene per vivere meglio“.In pratica, è possibile «alterare» l’attività fantastica di una persona con semplici tecniche, senza il bisogno di avere una strumentazione costosa da scienziati.Sarebbe sufficiente, per esempio, avvicinare una boccetta di profumo al naso dell’addormentato, oppure soffiargli dell’aria sul viso con un ventaglio. Un’altra tecnica è quella di fischiettare delicatamente vicino alle sue orecchie, non abbastanza forte da svegliarlo.Se si vuole condizionare il sonno e aumentare le probabilità di fare un bel sogno, accendete una luce non troppo forte nella stanza.L’ideale sarebbe quello di non oscurare troppo la finestra, in modo tale che dei raggi del sole mattutino riescano a illuminare la stanza. Il buio e l’oscurità, al contrario, aumentano la probabilità di fare incubi. Dement si è interessato anche al motivo per cui non riusciamo a ricordare le informazioni e le immagini che abbiamo acquisito durante il sogno. Secondo lo psicologo, questo fenomeno è collegato al tempo che separa la fine del sogno e il momento del risveglio.I suoi studi hanno dimostrato che i soggetti svegliati di soprassalto durante la fase ricordavano con più probabilità ciò che avevano visto e sperimentato nel mondo fantastico.Al contrario, quando si svegliavano dopo 15 minuti, nella quasi totalità dei casi non riusciva a ricordare il sogno. Sembrerebbe che la parte del cervello che si occupa di registrare le informazioni sia bloccata. Durante il sonno profondo non è possibile effettuare questo passaggio, e per questo non si riesce a ricordare cosa si è visto quando ci svegliamo.E’ per questo che si hanno più possibilità di ricordare i sogni quando ci si sveglia di soprassalto: quella parte del cervello si “sveglia” e inizia a registrare velocemente le informazioni prima che siano cancellate.
I lavori di Settembre
Il mese di settembre è molto importante per chi di noi ha la fortuna di avere un giardino. Dopo il gran caldo estivo le piante ricominciano a tornare al loro splendore, a rifiorire e quindi diventa molto importante prestare loro le giuste cure ed attenzioni. È arrivato il momento infatti di seminare, trapiantare, eliminare le parti secche, concimare e della messa al riparo delle piante che soffrono il freddo invernale. Se non avete il pollice verde, o un abile giardiniere che fa tutto per voi, non disperate… ecco alcuni semplici consigli per preparare il vostro giardino ad affrontare il duro inverno ed essere splendido in primavera. Iniziate con il rimuovere le parti secche dalle piante. Le piante perenni sempreverdi del nostro giardino hanno bisogno di essere ripulite dai rami e dalle foglie essiccate. Eliminate, anche, le piante stagionali ormai secche. Questo vi permetterà di piantarne delle altre e di lasciare ‘riposare’ la terra. Settembre, inoltre, è il mese ideale per la semina. Ci sono alcuni fiori, o bulbi, che se piantati durante questo mese, con delle attenzioni, possono diventare bellissimi e colorare il vostro giardino nel periodo primaverile. Via libera, quindi, a tulipani, narcisi, calendule, papaveri, bucaneve, margherite, viole, iris e agli eleganti gigli. Potete iniziare a piantarli facendo attenzione a preparare un terreno sciolto e soffice. Se avete la possibilità di creare un piccolo orto all’interno del vostro giardino, settembre è il mese perfetto per seminare gli ortaggi che si coltivano per quasi tutto l’anno: rucola, ravanelli, carote… ma anche per una varietà di insalate come la riccia, il lattughino, la valeriana, le cicorie e l’invidia. Un ultimo consiglio: la cura del prato. Se avete un prato sicuramente dopo la stagione estiva ci saranno dei punti in cui l’erba sarà secca. Per iniziare eliminate le erbacce e le piante infestanti, dopo sostituite le parti ‘danneggiate’, piantando delle nuove. Questi semplici consigli vi aiuteranno a dare nuova vita la vostro giardino durante il mese di settembre e lo preparerete in maniera adeguata per farlo sbocciare durante il periodo primaverile. Se, al contrario, avete importanti lavori da fare, e non avete una grande esperienza in termini di giardinaggio, evitate il fai da te ed affidatevi sempre alla competenza di un bravo giardiniere o a quella delle ditte di giardinaggio. Vi sapranno consigliare al meglio per realizzare il giardino dei vostri sogni.
Il ristorante col menù per uomini e per cani
Al mondo stanno nascendo sempre più ristoranti che offrono l’opportunità alle persone di portare con loro i propri cani. Nessuno però fino ad ora aveva proposto un vero e proprio menù sia per umani che per i nostri amici a quattro zampe! L’idea è venuta a Giannina Gonzalez, nelle Filippine. La donna, grande amante degli animali, ha sempre avuto il sogno di trovare un ristorante dove poter dividere il tavolo col proprio cane. Riflettendo che anche altri avrebbero potuto avere lo stesso pensiero, ha deciso di creare lei stessa il locale dei propri sogni. Il ristorante è aperto da 4 anni e gli affari vanno a gonfie vele. Oltre ai molti clienti abituali, tanti cinofili visitano il locale incuriositi dall’idea di cenare nello stesso tavolo con i cani.La cucina inoltre propone piatti fin troppo ricercati, con grande attenzione sia per le pietanze umane che per quelle canine. Per questi ultimi sono stati studiati appositi piatti che garantiscono un giusto equilibrio nutrizionale in base alle diverse esigenze.
Amare due persone…si può
Probabilmente conoscete qualcuno a cui è successo, o forse è accaduto a voi stessi: persone che vivono con il proprio partner per anni e, nello stesso tempo, hanno un’altra relazione. E affermano di amare entrambi allo stesso modo. È possibile amare due persone insieme o è solo un sogno? Nella nostra cultura, monogama e per ordine della Chiesa cattolica, non è visto di buon occhio vivere due relazioni insieme, anche quando non si tratta di infedeltà. Infatti, la poligamia o l’amore plurimo, sono uno stile di vita non diffusamente accettato. Abbiamo sulle nostre spalle troppi secoli di regole e norme sociali tacitamente accettate dalle quali risulta difficile liberarsi.Quindi, se fin da piccoli ci è stato insegnato che possiamo avere un solo partner abbiamo anche ipotizzato di conseguenza che si possa amare una sola persona. Tuttavia, molte persone cercano spesso l’aiuto di uno psicologo perché amano due persone insieme e non sanno cosa fare. Il dato curioso è che queste persone non sempre sentono il peso dell’infedeltà, ma piuttosto sperimentano un conflitto interiore perché la società richiede loro una decisione che essi sono incapaci di prendere, perché il loro cuore è diviso. In realtà, il nostro cuore, per usare un eufemismo, non include un contatore. Non smettiamo di amare perché amiamo già un altra persona. In realtà, se ci pensiamo bene, l’unico amore che esige di essere esclusivo è quello per il partner, quando per esempio l’amore per i genitori, i bambini o gli animali non lo è. Quindi, se siamo in grado di amare molte persone, non è possibile anche amare anche due partner nel contempo? Molteplici studi hanno mostrato che quando ci innamoriamo si creano dei grandi cambiamenti nel nostro cervello, cambi che ci portano ad agire e sentire in modo diverso e possono fare in modo che in quel momento vediamo solo la persona oggetto del nostro desiderio. Tuttavia, questa è la fase della infatuazione, la fase iniziale in cui i sentimenti sono molto intensi, dopo la fase della infatuazione, questi ormoni ritornano a livelli normali e sviluppiamo quello che viene definito amore maturo, che è differenziato da un maggior impegno e, attraverso il quale si consolida il rapporto di coppia. Pertanto, è molto probabile che possiamo sentirci innamorati di una persona e provare amore maturo per un altra insieme e se entrambe le relazioni continuano nel tempo, possiamo arrivare ad amare entrambi allo stesso modo, o almeno in modo simile. In realtà, la chiave non sta nel chiedersi se sia possibile amare due persone assieme, ma se questo ci rende felici e rende felici anche i nostri partner. Nel caso dell’amore plurimo, nel quale c’è il consenso di tutte le parti, la felicità è possibile. Tuttavia, quando c’è infedeltà o ci si sente a disagio in questa situazione a causa dei propri valori morali, amare due persone si trasforma in un conflitto che non da nessuna felicità.
La musica influenza l’umore
La musica influisce sull’umore che accompagna i vari momenti della nostra giornata. Può condizionarci e modificare il nostro stato d’animo. Può farci sorridere come piangere, generare malinconia come nostalgia. Se vogliamo, è la migliore espressione di noi stessi.L’impatto che un brano ha su di noi va oltre quello che si pensa, tanto che un tempo “veloce” può risollevare l’umore, mentre uno più “lento” può buttarlo giù Una canzone sbagliata, infatti, può rovinare un momento, quella giusta può renderlo semplicemente unico e indimenticabile. Bastano, infatti, poche note per stravolgere la giornata, questo perché la musica influenza gli stati d’animo.Ma quali sono le canzoni “giuste” al momento giusto? Le canzoni sono piene di attese e ciò che siamo portati ad attendere è soprattutto l’amore. Un uomo ancora innamorato non smette di pensare a chi l’ha tradito a seguito di un incontro forse casuale. “Mi ritorni in mente” fa riaffiorare il ricordo di quella donna che è in tutti i suoi sogni. La gioia è legata alla vita, alla nascita e alla rinascita. Anche qui nessun dubbio sulla scelta del brano: Bella. Jovanotti offre una sonorità molto piacevole dove il testo è sicuramente semplice, ma allo stesso tempo significativo. È una dedica d’amore alla sua donna in un insieme di metafore e pensieri che ne elevano la figura. Dunque una canzone allegra che esprime armonia, positività, ottimismo e amore. A prescindere dall’umore ci sono musiche che portiamo dentro da sempre, insite nel nostro cuore, ed altre ancora che, pur accompagnandoci solamente in alcuni momenti della vita, sono in grado di “fotografarne” i pezzi in maniera assoluta e indelebile, riportandoci indietro con il tempo ogni volta che le nostre orecchie percepiscono le prime note. Il nostro umore può dipendere da ciò che ascoltiamo e da quello che c’è dentro di noi nel preciso momento dedicato all’ascolto.
Come si formano i sogni?
Gli scienziati ci dicono che noi possiamo sognare, anche se in modo diverso, durante tutte le fasi del sonno. Durante la fase di sonno profondo si ritiene che il cervello svolga un’attività di riordino delle esperienze recenti, di quello che ci è successo il giorno prima. In questo modo, le cose di poco conto vengono tolte mentre le informazioni importanti entrano nella memoria a lungo termine e si fissano progressivamente attraverso richiami ripetuti. Durante queste prime fasi del sonno profondo, quando le onde lunghe e ampie abbracciano quasi la totale corteccia cerebrale, si creano nel cervello immagini semplici che velocemente vengono dimenticate. Sono i primi sogni della notte, fatti di scene povere e molto realistiche, basate sulle esperienze del giorno trascorso, quelle che il cervello riordina appena ci siamo addormentati. Nelle fasi di sonno REM i contenuti dei sogni diventano più ricchi e complessi, vediamo immagini in movimento, crediamo di correre, ci arrampichiamo, voliamo, ci vediamo seduti a tavola con amici, su un prato a fare un pic-nic, o in ufficio con i colleghi riconosciamo noi stessi. In pratica, dopo aver messo ordine, il cervello può dedicarsi ad elaborare le informazioni e a collegare i fatti recenti con quelli passati. In questo modo si modificano e consolidano i ricordi adattandoli alle situazioni nuove. Il sonno è quindi molto più di una semplice fase di riposo. Mentre il corpo riposa, il cervello si rigenera, si ampliano facoltà, si consolida il ricordo, si modifica la personalità.