La libertà ravviva l’amore

Siamo esseri umani che fanno parte di una società che non abbiamo scelto, una società in cui le canzoni raccontano dell’amore tra due persone, di quanto si ha bisogno l’uno dell’altra in un rapporto di coppia e dell’amore di stare insieme. Nei cartoni animati i principi salvano le principesse dai draghi perché diventino le loro regine, come se fosse doveroso che i due diventino una cosa sola. Ma dove si colloca la libertà, l’indipendenza, i progetti individuali? Si può possedere una casa, un telefono, un computer o anche un animale domestico, ma non una persona. L’essere umano appartiene a se stesso, all’universo e alle sue esperienze. Come sopravvivere alle relazioni “romantiche” Negli ultimi duecento anni, si è diffuso un concetto romantico dell’amore, quello di completarsi, di essere una cosa sola e di rendere unico ogni giorno dell’altra persona solo per il fatto di averla accanto. Conosciamo una persona e sembra tutto meraviglioso, i primi mesi è tutto nuovo, ogni gesto, ogni parola, ogni luogo. Non vogliamo separarci da questa persona per nessuna ragione al mondo, iniziamo a creare una dinamica a due, quando prima eravamo solo noi. È meraviglioso, ma il tempo passa e le dinamiche corrono il pericolo di diventare necessità, in modo tale che tutto ciò che facciamo senza il partner venga compreso come egoismo. Ed è qui che sta l’errore. Dobbiamo essere sufficientemente razionali nell’irrazionalità dell’amore per non perdere la nostra libertà, per essere consapevoli che le attività individuali, gli stessi amici e i momenti di solitudine non sono altro che l’aria che serve alla cometa dell’amore per volare più in alto possibile.

Sarà di legno il grattacielo record

Settanta piani messi su 350 metri di altezza: sono le misure del grattacielo che sarà fabbricato a Tokyo su un’area di 455mila metri quadrati e sarà il più alto mai costruito in legno. Nome in codice: W350. A idearlo è l’azienda giapponese di prodotti in legno Sumitomo Forestry Co che prevede l’uso di acciaio solo per il 10% dell’edificio, la cui inaugurazione è prevista per il 2041. La data non è casuale, visto che coinciderà con il 350° anniversario della società.Ogni piano avrà l’affaccio su tutti e quattro i lati della costruzione e sarà arricchito di piante e fiori che filtreranno la luce del sole, dimostrando così che il Bosco verticale di Stefano Boeri resta un modello che ha oltrepassato i confini italiani per insegnare ad ”arredare” riportando la natura al centro del nostro habitat urbano. La struttura interna del grattacielo sarà frutto di un ibrido tra legno e acciaio e dovrà tenere conto dei principi antisismici imposti all’edilizia giapponese per l’alto rischio terremoti. Circa 185mila i metri cubi di legname necessari per la costruzione. D’altronde il Paese ha varato nel 2010 una legge che impone alle ditte edili l’utilizzo del materiale organico per gli edifici pubblici alti più di tre piani.

Si mangia tutto e non si lavano i piatti

Le idee vengono mangiando è quello che è successo a due designer belgi hanno messo sul mercato una linea di contenitori per il cibo ecologici, e che risolvono il problema di lavare i piatti. Il segreto? Sono commestibili. Helene e Thibaut hanno avuto l’idea dopo una festa quando, andati via tutti gli invitati, si sono trovati di fronte una montagna di piatti sporchi . “E se li mangiassimo?”, ha scherzato Thibaut. Ma quella che doveva essere una battuta, anche un po’ sciocca, è divenuta un’idea seria , e si sono messi al lavoro. Dopo diversi esperimenti, i due sono riusciti a mettere a punto un materiale (a base di patate, acqua e olio) adatto allo scopo: resistente abbastanza per contenere cibo e salse di ogni tipo, ma anche commestibile e facilmente digeribile. “Sono biodegradabili, hanno sapore neutro, adatto a cibi sia dolci che salati, e possono anche essere messi in forno”, racconta Helen. Adesso i due hanno messo in piedi una società che produce questi contenitori commestibili, e hanno oltre 30 dipendenti. Ma non riposano sugli allori: sanno che il loro è stato per alcuni versi un colpo di fortuna, e che devono lavorare duro se vogliono rimanere sul mercato. Ma sono ottimisti: “In fondo, non lavoriamo: facciamo qualcosa che ci piace”, dice Thibaut. 

Mi illumino di meno!!!

Oggi  24 febbraio 2017 torna M’illumino di Meno, tredicesima edizione.
Insieme a voi che avete contribuito spengendo nelle vostre case le luci e magari le avete illuminate con la calda luce di una candela essendo sicuramente più romantica l’atmosfera, sono stati spenti i principali monumenti italiani ed europei come gesto simbolico di risparmio energetico. Un idea cominciata quando ancora la sensibilità verso i temi ambientali era poco diffusa e dopo 13 anni di campagna la cura del pianeta è diventata sempre più impellente. Le sfide energetiche si rinnovano, così M’illumino di Meno si rinnova grazie alla partecipazione di centinaia di migliaia di sostenitori che si mettono in gioco in prima persona con azioni concrete. Oltre agli spegnimenti quest’anno l’invito è a tutti coloro che aderiscono a compiere un gesto di condivisione contro lo spreco di risorse. E’ dimostrato come la più grande dispersione energetica sia causata dallo spreco in tutti ambiti dei nostri consumi: alimentari, trasporti, comunicazione. Per questo siamo tutti invitati a contribuiredando un passaggio in auto ai colleghi, organizzando una cena collettiva nel proprio condominio, aprendo la propria rete wireless ai vicini e in generale condividendo la proprie risorse come gesto concreto anti spreco e motore di socialità. Negli anni la partecipazione a M’Illumino di Meno è cresciuta in modo straordinario ed è giunto il momento di far diventare questa festa diffusa un appuntamento fisso e riconosciuto:  portando avanti la proposta dell’istituzione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. Non ci resta che augurarvi Buon M’illumino di Menomilluminodimeno

Il look post vacanze

Dimenticate le passeggiate sul bagno asciuga, il caldo sole del tramonto che vi avvolgeva sul vostro lettino , le nuvole basse e fantasiose dietro a verdi montagne scoscese, i baci sotto l’ombrellone, il profumo di crema solare, le serate in disco, l’alba profumata….insomma è tutto finito, almeno per un lungo anno, per 365 giorni, 525 948.766. E’ finita si rientra, per non traumatizzarvi troppo non svegliatevi all’ultimo momento, altrimenti l’affanno vi coglierà e il vostro aspetto sarà orrendo, per cui traning autogeno e una bella doccia! Dopo il rituale nel vostro bagno dove ritroverete tutti i vostri accessori e i vostri asciugamani profumati, dedicatevi ai capelli  dategli un senso finalmente. Dopo intere giornate di salsedine e di boccoli involontari creati dal mare, è giunta ora di archiviare quel sexyssimo effetto spettinato che vi fa sentire molto gitane, quindi se avete tempo stirateli oppure una bella coda e via! A questo punto aprite il cassetto ed eccoci al momento della scelta degli abiti consigliabile sobrietà ma senza dimenticare i colori dell’estate per cui: abbinate un top magari azzurro  o verde acqua, a gonna o pantalone  scegliendolo bianco, oppure optate per una sempre-eterna camicetta che sottolinea l’abbronzatura e sta bene con i vostri amati pantaloni fantasia, (il trend dell’estate) per cui sbizzarritevi! Se la pedicure è accettabile e non sbeccata, indossate le vostre zeppe color corda, completate il look con degli  orecchini minimal e il gioco è fatto siete pronte per il debutto in società!!!glamour-summer