Le donne sono più romantiche a stomaco pieno, parola di scienza. A provarlo è stato uno studio condotto da Alice Ely. La ricerca ha scansionato il cervello femminile sia a digiuno che dopo aver mangiato, nel frattempo le donne dovevano guardare immagini romantiche, in modo da poter monitorare l’attività cerebrale. E si è appunto constatato che le aree adibite al piacere venivano più stimolate a stomaco pieno, soprattutto nelle donne che si erano sottoposte a diete rigide nel periodo precedente. Questa ricerca rafforza il legame fra cibo e sesso, provando l’esistenza di un legame fra circuiti cerebrali riguardanti l’alimentazione e quelli adibiti all’eros. Dopo aver mangiato ci sentiamo tendenzialmente più rilassate e meno irritabili, e questo stato d’animo ci rende anche più propensi all’eros e all’amore. Cosa che non succede quando invece lo stomaco è vuoto, e il nervosismo alle stelle. Ci sono circuiti neuronali associati alla ricompensa, che si attivano di più dopo aver mangiato. Ecco perché, dopo i pasti, le donne hanno voglia di romanticismo, una dolce ricompensa che le fa stare bene, e che dovrebbe incoraggiare tutti gli innamorati a portarle fuori a cena, se le vogliono conquistare. C’è da aggiungere che il cibo è considerato un potente afrodisiaco, e non ci riferiamo solo agli alimenti considerati afrodisiaci, come ostriche e peperoncino, ma anche a piatti, che serviti in un certo contesto, invogliano al romanticismo. Sarà un caso che le cenette romantiche a lume di candela non passino mai di moda?
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I periodi neri
Ci sono nella vita dei momenti nei quali tutto va storto: una simultaneità di contesti avversi, difficoltà e colpi di sfortuna che nell’insieme danno a chi li vive la sensazione di essere dentro a un tunnel da cui non si vede l’uscita. Sono i cosiddetti periodi neri. Quel che è certo è che, per legge di natura, prima o poi terminano. Fortuna e sfortuna si alternano sempre Innanzi tutto bisogna resistere alla tentazione del “pensiero magico”, cioè non dobbiamo attribuire la concatenazione degli eventi sfavorevoli. I periodi neri finiscono sempre Al contrario trovare dei momenti di raccoglimento interiore e chiarire a noi stessi se il periodo nero è figlio di una pura coincidenza di situazioni negative, cosa del tutto possibile, ognuna delle quali esiste in se stessa e non è collegata all’altra se non nella nostra mente; oppure se siamo di fronte a una sorta di “venuta al pettine” di alcuni nodi esistenziali, o all’esito di una serie di atteggiamenti e di relazioni sbagliate che è giunto il momento di cambiare. Bisogna far sì, insomma che il periodo nero non sia solo “pura resistenza”, ma anche un “banco di lavoro” su cui forgiare la nostra personalità. I lamenti? Mai a voce alta. Ogni evento fa storia a sé; Dobbiamo quindi evitare di lamentarci e le frasi pessimistiche tipiche di questi periodi ad esempio: “Non c’è niente che mi vada nel verso giusto”. A volte è difficile non pensarle, ma non dirle è già molto. Spesso per interrompere la sensazione di fatica, può essere utile compiere un’azione dall’elevato valore simbolico. Può essere di tutto: un viaggio in una località di mare, il cambio di un’abitudine, un acquisto speciale, una visita insolita, etc. L’importante è che per noi abbia valore di staccare, di interrompere, di voltare pagina. Pensiamo che spesso i periodi neri, ben sfruttati, anticipano belle rinascite. 
La rabbia
Alzi la mano chi, quando provate a stare calmi e qualcuno vi dice, “non ti arrabbiare, stai tranquilla” diventate una iena: sì quello è il lampo in cui la rabbia esplode e quando accade, poi, potreste pentirti delle vostre azioni o di quello che dite Arrabbiarsi è normale, nella vita di tutti i giorni capita di farlo con i genitori, con il fidanzato, con le amiche con capi, colleghi in ufficio, o anche in auto o quando qualcuno è poco cordiale con voi. La rabbia è una delle emozioni primarie e come tutte le emozioni ha un motivo perché la proviamo: ci serve per difenderci, scatena in un istinto aggressivo quando ci sentiamo minacciati o abbiamo subito un’ingiustizia e ci spinge a reagire con forza. A volte questa forza può essere eccessiva rispetto alle situazioni, oppure più semplicemente dovete imparare a dosarla e a usarla a vostro favore. Come? La respirazione è la tua alleata. Quando vivete un momento di rabbia, se potete, isolatevi qualche minuto e fate la respirazione a radici alternate. Ponete il naso tra pollice e indice come se volessi a tapparlo. Poi alternate, con il pollice chiudi una narice e inspira con l’altra. Poi con l’indice chiudi la narice con cui ha inspirato e libera l’altra narice quella chiusa con il pollice e espira. Alterna così i respiri finché non vi sentite più rilassati. Dopo aver fatto questo esercizio e aver ritrovato la lucidità potete affrontare il motivo della tua rabbia. Questo non cancella come quella persona o situazione vi ha fatto sentire, ma vi aiuterà a ritrovare l’equilibrio per affrontarla.
Il nuovo anno
Buon anno a tutti con il primo post del 2017 ! In realtà sarebbe stato più carino scriverlo esattamente il 1° gennaio, ma il 1° gennaio l’abbiamo passato oltre che a poltrire e a tavola a mangiare in compagnia di carissimi amici e parenti. Abbiamo lasciato alle spalle un anno che si è concluso… un anno legato a ricordi più o meno belli, nel quale abbiamo incontrato nuove persone e ne abbiamo perse delle altre, nel quale abbiamo provato esperienze che ci hanno cambiato in meglio e altre che magari ci hanno segnato. Un anno che, comunque sia, ha rappresentato per tutti noi un passo avanti nel nostro processo di crescita personale e nel quale, indipendentemente da ciò che è successo, abbiamo comunque dato il meglio di noi in base alle nostre conoscenze e alle nostre possibilità.
Quale migliore occasione, l’inizio di un nuovo anno, per chiudere un ciclo e cominciarne uno nuovo sicuramente più avvincente, più ricco, più positivo, certamente migliore di quello che si è appena concluso? E’ sicuramente un buon momento per fare appello alle nostre migliori risorse e capire a che cosa vogliamo dire basta (persone, comportamenti, situazioni, ecc.), che cosa invece ci è piaciuto dell’anno appena concluso e che vogliamo quindi tenere con noi anche in questo nuovo anno e magari addirittura migliorare e/o implementare….Si inizia… anno nuovo vita nuova