Tradizioni Pasquali

A Pasqua c’è l’abitudine di regalare uova di cioccolato. In realtà quest’abitudine è nata con il tempo, ma all’inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita e che la vita ricomincia. La mattina di Pasqua, a Teggiano, in provincia di Salerno, i figli baciavano i piedi ai genitori in segno di perdono. In Versilia, sempre in segno di perdono, ma stavolta verso Gesù, le donne dei marinai baciano la terra. In Venezia Giulia, dove se ne beve mezzo bicchiere di acqua benedetta a digiuno, prima di mangiare due uova sode e una focaccia innaffiata con vino bianco. Un altro simbolo utilizzato durante il periodo pasquale è il fuoco. In particolare, a Coriano, in provincia di Rimini, vengono accesi dei falò la sera della vigilia, mentre nelle campagne nella provincia autonoma di Bolzano si porta il fuoco benedetto. I falò vengono accesi anche a San Marco in Lamis, stavolta accesi su un carro con ruote. A Firenze l’uso del fuoco sacro è cambiato nel tempo: prima dell’anno mille venivano infatti portate nelle case delle candele che venivano accese da un cero a sua volta acceso attraverso una lente o una selce; agli inizi del Trecento venivano usati invece tre pezzi di selce che secondo la tradizione arrivavano dal Santo Sepolcro di Gerusalemme; secondo il racconto, tali pezzi di selce vennero donati alla famiglia dei Pazzi da Goffredo di Buglione. Nel seguito, l’uso del fuoco sacro a Firenze si concretizzò in un carro pieno di fuochi d’artificio.

Uova su stecco

L’alternativa più divertente alle classiche uova da appendere? Sicuramente le allegre decorazioni su stecco che puoi usare all’aperto, nei vasi ma anche come segnaposto accanto al piatto. Quelle a forma di coniglietto renderanno ancora più festosa l’atmosfera di casa: nel set le trovi , ognuna di un colore diverso. Ovetti colorati ma anche fiori e piccoli ramoscelli: i rami di pesco saranno perfetti da utilizzare come centrotavola. E se vuoi dare un benvenuto speciale ai tuoi ospiti, puoi utilizzarli anche come ghirlanda per la porta.

Da dove cominciare per decorare la casa per Pasqua

Da dove cominciare? Naturalmente dalle immancabili uova di Pasqua decorative: tonalità pastello e piccoli nastri di raso saranno perfetti per assicurare al soggiorno un’aria di festa, e per creare composizioni pasquali. Se sei creativa e ami il fai da te, punta sul set di uova che puoi dipingere a piacere, in base ai colori di casa: si trasformerà in un piacevolissimo passatempo e, una volta pronte le tue decorazioni di Pasqua, potrai usarle per addobbare gli ambienti o per creare centrotavola e segnaposto per la tavola di Pasqua. Immancabili anche i tenerissimi coniglietti che tornano in molteplici versioni adatte a soddisfare ogni esigenza: dalle semplici statuette da appoggiare sulla credenza,  ai simpatici bastoncini da piantare nei vasi, fino alle decorazioni da appendere alla finestra. Infine, non dimenticare un tocco floreale: una bella ghirlanda pasquale fiorita è perfetta per regalare alla tua tavola un’aria chic e primaverile.

Il primo giorno di primavera

Marzo è il mese in cui la natura inizia a tingersi di nuovi colori, le giornate si allungano e la bella stagione inizia a bussare alla porta. Ma quando inizia “ufficialmente” la primavera 2022? La parola primavera deriva dalla radice indoeuropea “ver”, “splendere”. In effetti sono proprio i raggi del sole che, in questo periodo, tornano a farsi più caldi e a splendere per un numero maggiore di ore La primavera astrologica nell’emisfero boreale si verifica in genere tra il 20 e il 21 marzo. La data varia in base al momento dell’equinozio di primavera, ovvero del momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore. Mentre l’equinozio di primavera segna il momento di passaggio dopo il quale le giornate inizieranno ad allungarsi, l’equinozio d’autunno rappresenta il momento dopo il quale saranno le ore di buio ad avere il sopravvento su quelle di luce. Pochi giorni dopo l’equinozio di primavera avremo anche il cambio dell’ora, con il passaggio all’ora legale, che quest’anno avverrà nella notte tra il 26 e il 27 marzo. Questo porterà ad avere un’ora di luce in più durante il pomeriggio.

Oggi è la festa del gatto

Piccoli o grandi, a pelo lungo o corto, senza pelo, striati, neri, bianchi, rossi, tigrati, di “razza” o soriani, oggi festeggiamo i gatti, tra i migliori amici dell’uomo. Dalle canzoni dello Zecchino d’Oro’ – “Quarantaquattro gatti’, “Volevo un gatto nero” – a ‘La gatta’ di Gino Paoli o Il Gatto e la Volpe di Bennato, solo per restare in Italia, anche la musica si è occupata di loro Animali amatissimi dagli italiani, con milioni di mici domestici che hanno ormai riempito le nostre case distesi su divani, o visino a noi quando siamo a tavola. D’altra parte questi felini sono circondati da un alone di fascino e mistero fin dall’antichità: basti pensare a quel vero e proprio culto che avevano nei loro confronti gli antichi Egizi, con la dea Bastet, non a caso, rappresentata con il corpo da donna e la testa da gatto. La festa del gatto è nata nel 1990. La scelta di farla cadere il 17 febbraio è dovuta a due ragioni: innanzitutto febbraio, secondo una vecchia tradizione, è il “mese dei gatti e delle streghe” per antonomasia, in secondo luogo perché il 17 è comunemente associato alla sventura, un luogo comune che ha accompagnato i gatti almeno fin dal Medioevo. Fortunatamente, però, la superstizione secondo cui questi felini porterebbero sfortuna è oggi quasi del tutto scomparsa, con i gatti che, grazie alla loro inclinazione a legarsi agli esseri umani, sono stati accolti all’interno delle nostre case  da un numero sempre maggiore di persone.

Amore o passione

Si crede che la passione porti all’amore o che porti solo ad una notte di sesso, quest’ultimo  però non è un indicatore di amore. Anche se è una parte importante di una relazione sentimentale il sesso non è tutto. Secondo gli scienziati, la passione si basa solo sull’attrazione fisica e sull’immaginazione e di solito passa quando le persone si riconoscono reciprocamente nella realtà. La parola chiave è “ tempo reale” in quanto le coppie scoprono la loro vera natura solo dopo mesi di relazione. E’ impossibile dire che ami una persona finché non la impari a conoscere del tutto dopo un lungo periodo di frequentazione, nel corso del quale ne valuti le virtù, ma ne accetti anche i difetti che, in base alla tua educazione, possono anche risultare simpatici o non sembrare tali: ti piace e ti rendi conto che  quando non c’è ti manca; quando c’e avverti farfalle nello stomaco; godi nel rendere felice il partner o nello stupirlo con varie attenzioni. Quando la coppia tende ad isolarsi dagli altri perché lui o lei diventa il tutto per te e viceversa, si vive un’altra dimensione, difficile da spiegare con parole: si sente il bisogno di coccolarsi, accarezzarsi, di vivere nella complicità reciproca; di fare sesso regolarmente . In altre parole   ci si trova nella sfera della passione che non può essere che negativa perché “tu ed io” da soli per sempre diventa arido, stancante, ossessivo, egoistico, ti fa avere solo l’illusione della persona che ti sta accanto e che non trova riscontro nella realtà: ti interessa solo come essa. L’amore è quel sentimento che ti porta ad essere più preoccupato per il tuo partner che per te stesso; lo  accetti così com’è;  vuoi sapere tutto, tendi a parlare di lui o di lei, come del principe azzurro, ti scalda il cuore solo a pensarlo; ti senti con a tuo agio; affronti qualsiasi argomento liberamente, senza paura di essere giudicato o rimproverato; non ti interessa il suo aspetto, ma i suoi sentimenti, i suoi hobby, le sue preferenze, i suoi gusti, le sue amicizie, che apprezzi perché risulteranno in sintonia con il tuo modo di essere e che ti faranno pensare di costruire insieme una storia romantica che non avrà mai fine.

Festeggiare San Valentino

Cioccolatini,  rose o pupazzi  con scritto “I Love You” vi hanno stancato, esiste un modo molto più originale per festeggiare San Valentino: scendere lungo gli 11 km della Pista degli Innamorati in Val di Fassa, destinazione che offre anche cene con piatti tipici, al tramonto con vista sulle vette e serata nelle Spa dei suoi hotel più belli. E se siete invece liberi da impegni romantici, rifugiatevi  fra eventi solidali, notturni o culturali.

 

Come quando fuori …

Ecco che piano, è arrivata la pioggia. Prima a piccole dosi, poi più scrosciante. Il cielo è pesante, la dolce malinconia prende il sopravvento e non si resiste a farsi fare compagnia da un cesto di legna scoppiettante che brucia dentro il caminetto. Proprio noi , che solo qualche giorno fa ci lamentavamo del caldo che non voleva finire, ora l’umidità penetra nelle ossa. Ci facciamo coccolare dal calore delle nostre case, il clima preferito, la felicità è una cosa semplice in fondo e quando fuori piove non si sta poi così male. Perché, diciamolo, nonostante i tanti buoni propositi maturati lo scorso anno durante il lockdown, l’autunno e l’inverno  ci regalano le migliori scuse per non uscire, per ascoltare la pioggia sotto le coperte, prendersi un con dei biscottini, guardare la televisione un intero week end senza sentirsi troppo in colpa. Come quando fuori piove ed il calore di casa ti avvolge pian piano.