I pericoli per gli amici pelosi in primavera

L’arrivo della primavera porta con sé non solo splendide giornate ma anche pericoli per i nostri amici a quattro zampe . Prendersi cura di un amico a quattro zampe significa fare attenzione alla sua salute. Con le belle giornate non solo noi esseri umani desideriamo uscire di casa per trascorrere delle ore all’aperto, ma anche i nostri amici a quattro zampe. Infatti, oltre ai cani, anche i nostri amici gatti spesso hanno la possibilità di trascorrere alcune ore fuori di casa magari anche fuori in giardino Per questo motivo è molto importante fare attenzione Il caldo ci porta a tenere spesso le finestre di casa aperte. Tuttavia, sebbene questo possa essere un modo per garantire a noi stessi un po’ di aria fresca, le finestre aperte possono essere pericolose per il nostro gatto che potrebbe rischiare di cadere dal davanzale, o essere attratto dal calore di una gatta presente nelle vicinanze e cadere dal terrazzo Attenzione anche ai  parassiti che possono mettere a rischio la salute del nostro amico peloso e la primavera non è da meno. I parassiti e gli insetti che possono trasmettere malattie ai nostri gatti durante questo periodo dell’anno sono principalmente: zecche, pulci e zanzare. Proprio come noi esseri umani, anche i gatti possono soffrire di allergie stagionali. Nello specifico i nostri amici pelosi possono soffrire di dermatite allergica da pulci. Inoltre, se il Micio si gratta e si lecca le zampe insistentemente potrebbe soffrire anche di una reazione allergica al polline. Lasciare il gatto gironzolare per casa o per il giardino, significa anche fare attenzione, soprattutto in primavera, alle piante presenti in questi luoghi. Infatti sono molte le piante tossiche per il nostra micio, come il Filodendro, il Papavero, l’Oleandro, il Crisantemo, i Tulipani, il Lillà e l’Azalea.

Il lockdown ha accelerato i cambiamenti

Un indagine di  Casa Doxa  fa un punto della situazione sulla trasformazione della casa in tempo di covid. Conferma che il lockdown ha accelerato cambiamenti già in atto, il vero banco di prova è stato la presenza contemporanea di tutti i componenti della famiglia nelle stesse fasce orarie: prima avveniva principalmente a cena o nelle ore serali. Dalla casa a ciclo continuo, vissuta durante l’intero arco della giornata ma in successione, siamo passati alla casa concomitante, tutti insieme appassionatamente. La convivenza forzata, dicono gli intervistati, ha avuto anche aspetti positivi, ma immancabilmente ha messo in luce le magagne. Più della metà delle famiglie italiane ha deciso di investire in migliorie, dall’organizzazione degli spazi il 20% agli arredi e complementi il 22%.Che forma prenderà la casa post-Covid? Un lungo articolo della rivista statunitense The Atlantic promuove una tesi suggestiva, ovvero che la pandemia, con la sua estetica dell’assenza strade deserte, scaffali vuoti al supermercato, niente rumori e della depersonalizzazione volti nascosti dalle mascherine, incontri solo virtuali, abbia definitivamente sepolto il fascino del minimalismo. L’artista Judd, era un genio, la sua casa studio semivuota a New York un capolavoro di sintesi, ma gli interni  del giovane Luke, il suo nuovo hotel a Parigi carico di verdi e di rosa, i bicchieri di champagne sul comodino, i quadretti alle pareti, sono un antidoto alla malinconia. Quello che ci vuole in questo momento. La rivoluzione gentile è più facile da mettere in pratica nel perimetro delle nostre superfici calpestabili. Bastano piccoli accorgimenti. Scegliere materiali naturali come legno, tessuti o pietra, capaci di invecchiare con grazia. Montare le luci giuste: un paralume e una lampadina a incandescenza sono più benevoli di un faretto a led che ci fa sembrare cadaverici. Comprare delle piante e ricordarsi di innaffiarle, creare uno spazio dove i bambini possano essere disordinati, adottare un cane o un gatto. E meditare i consumi, meglio comprare una volta ma bene, una sedia o un divano ben fatti durano una vita, i prodotti scadenti fanno male anche all’ambiente. Quello che risparmi all’inizio, può alla lunga costarci il pianeta. Liberare gli spazi. La qualità della vita si migliora in tre mosse: decluttering (liberarsi di quello che non ci serve più, magari regalandolo), organizing (organizzare) e displaying (tenere a vista gli oggetti a cui teniamo di più).

 

Organizzare al meglio il bagno

Il bagno è uno degli ambienti più vissuti, eppure è spesso uno di quelli più trascurati dal punto di vista dell’organizzazione. Ad eccezione di quando si intraprendono completi rifacimenti e ristrutturazioni  in linea di massima si tende ad acquistare un mobile o un pensile e nulla più, per poi lasciarlo ‘vittima’ di notevole disordine. Ma se il bagno è molto piccolo, o se in casa si è in più persone e gli spazi devono essere condivisi, è bene gestire l’organizzazione di questa stanza, in modo che viverla sia un piacere. In fondo, si tratta di un ambiente dove ci si rilassa, ci si prende cura di sé, dove ci si rifugia in totale privacy: vale la pena renderlo davvero accogliente. Inoltre, solo un bagno ordinato può essere davvero pulito: la funzionalità va di pari passo con l’igiene. Ecco alcune idee per organizzare il bagno in modo da guadagnare spazio e ordine.Innanzitutto, se il bagno è di dimensioni ridotte ma lo utilizzano più persone, puntate sulla verticalità. Molto spazio si può ricavare dal corretto utilizzo di mensole, ganci, pensili. Per esempio, utilizzate dei ganci dove potete, per appendervi non solo asciugamani ma anche piccole sacche con prodotti, accessori vari. Utilizzate contenitori da doccia per mettere tutti i prodotti per la cura del corpo, in modo da non lasciarli in giro e averli sempre a portata di mano quando servono. Non solo flaconi di docciaschiuma, shampoo, balsamo, ma anche spugne, guanti per il peeling, prodotti per lo scrub, rasoi, lamette, pietre pomice e tutto ciò che serve alla cura del corpo e che si utilizza in una doccia. Allo stesso modo, sfruttate la verticalità acquistando portaoggetti da appendere dietro la porta, capaci di contenere moltissimi piccoli accessori o asciugamani arrotolati, ma anche rotoli di carta igienica. Dotatevi di un bel cesto porta biancheria che possa contenere i panni da lavare ma che faccia anche arredamento

Casa do Penedo,

Quella che vi presentiamo oggi è una delle case più originali del mondo, situata nel nord del Portogallo.La “Casa do Penedo”, come è noto, è composta da quattro gigantesche rocce ed è diventata molto nota negli ultimi anni.Costruito tra il 1972 e il 1974 tra Cabeceiras de Basto e Fafe dal proprietario della casa, un ingegnere di Guimarães, la casa non ha elettricità, anche se è circondata da turbine eoliche.Oggi la Casa do Penedo è un piccolo museo, con cimeli e fotografie della costruzione e del paese vicino. Il suo nome significa “casa della roccia”, nome pertinente se considerate che quattro enormi massi fungono da fondamenta, pareti e soffitto della casa. Inizialmente l’ingegnere e la sua famiglia hanno vissuto lì, ma in seguito hanno deciso di donare la casa all’amministrazione locale, che ne ha fatto un museo. La sua posizione e l’insolita struttura, attirano molti turisti. Esternamente la casa è totalmente in pietra quindi, escludendo porte, finestre e tetto l’interno, che sembra essere stato “congelato” nel tempo, è molto accogliente ed è stato decorato con oggetti tradizionali. Le stanze hanno forme diverse, dovute alla forma stessa delle rocce. La scala che porta al piano superiore e gli arredi sono in legno. Durante gli ultimi anni la Casa do Penedo ha attratto l’attenzione di moltissimi appassionati paesaggisti in tutto il mondo. Nella sala principale c’è un bel caminetto in pietra e un divanetto realizzato in pietra e legno di eucalipto. Il proprietario non ha voluto rinunciare a tutti i lussi e così ha creato una piscina sullo sfondo, utilizzando le rocce del luogo, con una bella vista. L’incantevole piscina sembra una gemma preziosa incastonata nella natura

Un materiale mille usi….

Dalle lavagnette ai piatti, dai vassoi ai taglieri, nessuno resiste più al fascino “dark” della pietra d’ardesia. Detta anche pietra di Lavagna per l’omonima cittadina ligure ricca di giacimenti di questa roccia, ha il suo tipico colore grigio-antracite scuro, che la caratterizza e le conferisce eleganza e bellezza. Con i profili mai uguali l’uno dall’altro, viene lasciata volutamente irregolare: è questo che la rende unica e affascinante.Sempre più usati, soprattutto in ristoranti moderni e contemporanei, sono i piatti realizzati con questa roccia: ideali per servire diversi cibi, sia freddi che caldi. Amati soprattutto per il contrasto cromatico che nasce tra di loro e le portate, nonchè la loro ruvidità caratteristica.Fatti affascinare anche tu dalla sua semplice eleganza: trovala  tra le proposte di Ferrini Gift e cerca  la più adatta alla tua cucina!

Come arredare una cucina provenzale

Chi possiede un’ abitazione in campagna o comunque fuori città e vuole realizzare una cucina ispirata a questa meravigliosa tipologia  è di sicuro più avvantaggiato , ma chi desidera adattarla ad un ambiente più moderno può realizzarla tranquillamente rispettando sempre i colori freschi e delicati appartenenti a questo stile. Iniziamo dai materiali da utilizzare. La pietra e il legno, come per la camera da letto, sono quelli più usati. Mattoni rustici, marmo e granito sono anche perfetti per i rivestimenti del piano cottura e anche per i rivestimenti,floreali,elli. E’ possibile anche utilizzare le piastrelle sempre dalle tonalità chiare oppure con leggerissimi decori floreali. Un’idea in più è quella di accostare colori come il Salvia, il Lavanda o Blu a colori caldi in contrasto come il Giallo e l’Arancio. Cosa rende calorosa una cucina provenzale? Mobili e accessori chiaramente. Che siano nuovi o decapati l’importante è sempre mantenersi sui colori neutri e caldi come ad esempio  il sabbia. Uno dei mobili che non deve mancare nella cucina ispirata a questo stile è la credenza con ante in vetro  che custodirà  per bene i vostri servizi di piatti e bicchieri. Queste bellissime Vetrine si possono reperire in qualsiasi negozio Un altro Mobile che piacerà tanto alle intenditrici di vini, è la Cantinetta. Piccola ed essenziale sarà perfetta per mettere in mostra le bottiglie di Vino

La bellezza non si racconta si riconosce

La bellezza non si racconta, si riconosce. È un istinto che l’uomo ha, ciò che è bello stabilisce armonia tra chi guarda e l’oggetto della sua attenzione. Si determina una relazione di equilibrio.E questa bontà si intreccia con naturalezza alla ricognizione di musei, chiese, palazzi, siti archeologici, quadri, affreschi, sculture, capolavori noti e meno noti di arte e di architettura, a paesaggi e meraviglie della natura, per comporre infine l’immagine di un’Italia che è fuoriclasse in tutto, e ovunque, in ogni città o borgo, ciascuno unico, irripetibile, diverso da tutti gli altri. Ed è proprio questo il fascino del Italia: essere, l’unità di tante stupende differenze ….dal lago al mare dalle valli ai monti….Stanno arrivando le  giornate autunnali uscite visitatela, godetevela attraversatela tutta da nord a sud con le sue bellezze i suoi profumi le sue specialità…..buon viaggio e buon appetito.

L’acqua

L’acqua è da sempre un elemento essenziale nella vita dell’essere umano. Ho acquistato sul sito www.ferrinigift.it questa fontana per la sua estetica e per il piacevole suono dell’acqua che scorre: Aprendola al suo interno ho trovato un manualetto che spiega come aumenta il benessere avere una di queste fontane posizionate all’interno della casa, ma anche in ufficio, lo scorrere dell’acqua  lavora sull’apertura del cuore, donando piacevoli momenti e sollecitando le nostre piacevoli emozioni