I gatti, passano almeno due terzi della loro vita dormendo. Una giraffa ha bisogno, in media, di 2 ore di sonno al giorno. Un pipistrello ne richiede almeno 20 e non di notte. Nella sua vita un essere umano dorme in media per 230.000 ore. Circa 26 anni. Il sonno è praticamente l’altra metà della nostro arco vitale. Dormire è un momento, intimo, privato, vissuto senza bisogno di relazione. È un appuntamento con l’inconscio. Dormire è concedersi all’io più profondo, il momento in cui il nostro cervello dà il meglio di sé, producendo i nostri sogni. E allora, per cosa vi sveglierete domani mattina? Per quale ragione lascerete il vostro letto? Per quale sogno da realizzare, quale obiettivo da raggiungere, quale missione da compiere? Per quale guerra da combattere? Cosa vi accende, cosa vi muove? Cosa vi appassiona? Qual è il vero motivo per cui vi svegliate domani mattina? Forse è una domanda insolita ma, trovare una risposta, potrebbe dare un senso nuovo alla giornata
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Siamo abituati a pensare a quello che ci succede, piuttosto che sentire l’effetto che fa
Siamo abituati a pensare riguardo a quello che ci succede, piuttosto che sentire l’effetto che fa. Questo è il motivo per cui cercate sempre una spiegazione al verificarsi degli eventi, una giustificazione per i comportamenti tenuti da voi e dagli altri, una conferma alle opinioni riguardo ai motivi che hanno provocato una data condizione. Così per esempio, pensate che trovare la risposta al perché una relazione è andata male, vi faccia sentire sollevati. Nonostante ciò, il vostro stato d’animo rimane lo stesso. Se vi sentite tristi o arrabbiati per qualcosa che è successo, capirne le cause non vi fa passare la tristezza o la rabbia. Il pensiero deve essere ancorato all’emozione che provoca, ovvero fino a quando vi domandate: “Perché la persona che amo mi ha tradito?” e rimanete attaccati soltanto alle ipotesi per le quali l’evento è accaduto, non siete in contatto con il mare di emozioni che provate per essere stati traditi. Se invece vi chiedete: “Come mi sento rispetto a quello che è successo?”, molto probabilmente scoprirete che vi sentite arrabbiati e delusi, che avete perso la fiducia nel prossimo, che vi sembra di valere di meno e che ora vi sentite terribilmente insicuri. In questo modo potrete scegliere come comportarvi, imparare a farvi rispettare e non permettere che quello che vi ha ferito non accada di nuovo. Il solo pensiero rischia persino di farvi trovare delle giustificazioni all’accaduto e scervellarsi inutilmente sul perché è successo, senza permettervi di comprendere cosa volete fare e come volete reagire per stare meglio.
Il tradimento
Il tradimento: quante pagine sono state scritte sull’argomento? Infinite.Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di leggere una lettera ,un messaggio, ascoltare una telefonata,o semplicemente e casualmente trovarsi nel luogo giusto al momento giusto e accorgersi di essere traditi e di trovarsi di fronte ad una evidente bugia detta dal partner pur di nascondere la sua infedeltà. In momenti come quelli ci si sente cadere il mondo addosso, si prova un’immensa tristezza e sfiducia, ma la verità è che probabilmente già in passato non si era voluto ammettere che le cose non andavano più bene. Anche se i traditori incalliti negheranno, è inutile nascondere l’evidenza: incontrare l’amante non è una cosa che capita, una semplice voglia irrefrenabile di cedere ad una tentazione, né tanto meno un dispettuccio fatto all’altro, il più delle volte è un comportamento che copre dei problemi all’interno del rapporto. qual è motivo che porta ad essere infedeli? Non si tratta di una mancanza di amore ma piuttosto di esigenze differenti. Non riuscendo a trovare un compromesso, si perdono di vista le vere motivazioni che vi hanno portati a insieme e andate alla ricerca di “soluzioni esterne”.Un tradimento, però, non risolve i problemi di coppia, anzi li accentua, facendo capire che al di fuori di quel rapporto c’è un mondo intero e probabilmente anche una persona con cui ci si trova maggiormente in sintonia, oltre al piacere di un caffè per poi finire in una coinvolgente corsa verso il piacere, tradire serve anche a mantenere i rapporti con il proprio marito o la propria moglie. Difficile magari è trovare la forza di fingere a se stessi che il lui o lei appena arrivati non vi porteranno via la vostra serenità familiare,il vostro rapporto, non sarà più lo stesso. Potreste però iniziare anche a vedere il tradimento che avete subito per quello che è stato realmente ovvero un’opportunità. Vi ha offerto l’occasione di capire cosa vuol dire davvero amare, di comprendere che potete essere felici, sempre e comunque a prescindere da chi pensavi potesse con te dividere l’amore eterno.
L’ ikigai
Cosa ti spinge, dopo il suono della sveglia, fuori dal letto al mattino? Alla domanda su quale sia il fattore più potente che contribuisce alla salute e alla vitalità di una persona, il medico Serrallach ha risposto senza esitazione: avere un senso di scopo. Serrallach conferma che, mentre alcuni dei suoi pazienti hanno sviluppato buoni regimi di nutrizione, stile di vita e movimento adeguato per sostenere il loro benessere, quelli senza un chiaro senso dello scopo nella loro vita continuano a lottare con problemi … La qualità distintiva di molti dei suoi pazienti più sani è che sembrano essere i più allineati verso qualche obiettivo primario legato al significato della loro vita.La cultura giapponese ha in realtà una parola che affronta questo obiettivo. La parola è ikigai e si traduce come “ragione per essere”.Secondo i giapponesi, tutti hanno un ikigai. Trovarlo spesso richiede un’indagine approfondita e una lunga ‘ricerca di sé’ Il termine ikigai è composto da due parole giapponesi: iki, che si riferisce alla vita, e kai, che significa più o meno “la realizzazione di ciò che ci si aspetta e si spera”. Spezzando la parola e il suo simbolo associato, l’ikigai è visto come la convergenza di quattro elementi primari: Quello che ami (la tua passione) Ciò di cui il mondo ha bisogno (la tua missione) In cosa sei bravo (la tua vocazione)in cosa puoi essere pagato (la tua professione) La parola ikigai, quello spazio nel mezzo di questi quattro elementi, è vista come la fonte di valore o ciò che rende veramente utile la vita di una persona. In Giappone, l’ikigai è considerato “un motivo per alzarsi al mattino”. È interessante notare che, mentre incorpora certamente gli aspetti finanziari della vita, la parola è più spesso usata per riferirsi allo stato mentale e spirituale, in contrasto con il nostro attuale status economico.Anche se stiamo attraversando un periodo oscuro o impegnativo, qualora ci stiamo muovendo con uno scopo, qualora ci sentiamo chiamati verso qualcosa o abbiamo un obiettivo chiaro in mente, potremmo ancora sperimentare l’ikigai. Spesso i comportamenti che ci fanno sentire l’ikigai non sono quelli che siamo costretti a prendere in base alle aspettative del mondo che ci circonda, ma piuttosto sono le azioni naturali e le risposte spontanee che emergono da una connessione profonda e diretta con la vita.
Insisti e raggiungi la meta
Senza motivazione non si raggiunge la meta, questo è poco ma sicuro. La motivazione è tutto, è la benzina che anima il motore, è sangue che scorre. La natura stessa è un esempio di motivazione. Hai mai provato a non tagliare l’erba del giardino per un mese? La natura, la vita, ha questo di bello: non si ferma mai! Va sempre oltre, è incontenibile nella sua volontà. Non conosce resa! Hai mai visto le onde del mare fermarsi perché erano troppo stanche? E il Sole si è mai spento per riposarsi? La coda del tuo cane riesce a stare ferma quando ti rivede dopo una lunga assenza? Motivazione è equivalente di entusiasmo, gioia di vivere, felicità di creare. Motivazione è voglia di cose belle, di realizzazioni. La motivazione è la causa di ogni successo. La motivazione ti permette di esaminare gli ostacoli come i gradini della scala che conduce alla realizzazione del tuo sogno. La motivazione è la felicità che proviamo nel fare qualcosa consapevoli che questo qualcosa ci avvicina a ciò che vogliamo essere. E il successo, una volta raggiunto, diventa un’ulteriore spinta per la tua motivazione. Motivazione e successo si autoalimentano e quando riesci a sbloccarti, quando riesci a innescare questo processo, diventi veramente inarrestabile! Per salire quei benedetti gradini che ti condurranno a ciò che desideri, devi darci dentro. La fatica è necessaria. Se rimani fermo al pianerottolo a guardare la rampa di scale sai cosa succederà? Nulla! Fate quindi tesoro di queste 3 massime…: vedere, è sapere; volere, è potere; osare, è avere – Alfred de Musset
Bambini ai matrimoni sì o no?
Facciamo una premessa sull’argomento: quanto sono deliziosi i bambini ai matrimoni vestiti da paggetti e damigelle mentre muovono i passi per consegnare le fedi all’altare? Come sono adorabili quando giocano, urlano, corrono in continuazione tra un tavolo e l’altro del ricevimento…. Gli sposi si guardano, frastornati dalla giornata e dai capricci piantati per noia, per gusto, per ineducazione. E amici genitori con le facce stravolte dai sensi di colpa e dalla vergogna per il comportamento dei loro figli Festa finita e un pensiero comune: ma non era meglio un matrimonio senza bambini? Stando ai dati di un sondaggio in Italia la moda di non invitare i bambini ai matrimoni non è così forte: solo il 4% delle coppie che si sono sposate ha deciso di rendere la propria festa di nozze bandita ai bambini. Le motivazioni per scegliere un matrimonio senza bambini sono: lo spazio a disposizione, altra discriminante è la location in cui ci si sposa, dove magari la presenza di bambini non è indicata. Ultima, ma la più importante, è naturalmente il budget. Pensare a piatti appositi per i bambini invitati e organizzare l’intrattenimento con un servizio di animazione al matrimonio, costa. Perciò non tutti gli sposi decidono di dirottare una quota consistente del proprio fondo sull’intrattenimento dei bambini invitati al matrimonio C’è anche chi decide di non invitare i bambini per una semplice motivazione: non si divertono con le lunghe attese, meglio evitare problemi e tabelle di marcia per stare dietro ai piccoli. Non invitare i bambini ai matrimoni è offensivo, sbagliato, continuano altri. A livello di galateo gli sposi hanno un alleato: in occasione di cerimonie tanto formali e complesse è buona educazione dei genitori lasciare i pargoli a casa. Le coppie che decidono per l’opzione “matrimonio senza bambini” hanno solo un obbligo: comunicarlo per tempo agli invitati, così che si possano organizzare. Lo si può scrivere nelle partecipazioni di nozze. Aiutano alcune diciture specifiche: ma specificare solo i nomi degli adulti già nell’indirizzo, ad esempio, è una buona partenza. Chi dice no bambini al matrimonio dovrebbe fare una telefonata a voce o un incontro di persona, in cui si rafforza la propria decisione con fermezza e convinzione.
E dopo la Befana, tutti a dieta!
Si calcola che saranno più di milione le donne ma anche gli uomini che passata l’Epifania si metteranno a dieta per smaltire i chili di troppo guadagnati nel corso delle feste. E guarda caso, proprio ora iniziano le pubblicità dei prodotti dietetici, delle diete miracolose, i consigli più improbabili dei guru più stravaganti Se siete ancora indecisi tra la dieta della frutta, quella vegana, quella vegetariana, quella solo con la pasta quella del minestrone, il consiglio è di iniziare la dieta del buon senso. Già sentita? Sicuri? si ispira ai principi della scienza dell’alimentazione è una scienza, non una moda; tiene conto delle caratteristiche individuali della persona che la segue; prevede buon senso ed elasticità. Perché tutte le cose rigide prima o poi si rompono, non promette miracoli ma si pone obbiettivi, cominciando con quello di non ritrovarsi, a Befana 2018, di nuovo indecisi sulla dieta da seguire. E un ultimo consiglio, da anti guru dell’alimentazione: prima di partire in tromba con la dieta che avete scelto, provatevi i jeans del mese scorso, il costume, se andate in piscina, e guardatevi allo specchio. Siete così sicure di dover dimagrire? Perché non siete obbligate a farlo. Magari state bene così, o comunque vi piacete, così come siete. Solo voi potete dirlo, non lasciatevi influenzare dalle pubblicità che a dicembre vi hanno spinto a ingozzarvi e adesso vorrebbe farvi digiunare a gennaio. Se vi metterete a dieta anche quest’anno, fate che sia una scelta vostra. E quindi non fatevi mancare l’unico ingrediente irrinunciabile per una sana alimentazione: la motivazione.
