Fantoccia e cavallino

Alzi la mano chi in Valdarno non ha oggi una fantoccia o un cavallino sulla tavola. La tradizione popolare narra che, nella cultura contadina del  Valdarno Aretino e nello specifico nei paesi di   Terranuova  Bracciolini e Montevarchi ,il giorno della Befana, insieme alla calza far trovare  la fantoccia o il cavallino, una volta si cuoceva nei forni dei panifici che venivano  messi a disposizione  per clienti e amici permettendo  di cuocere queste specialità. Oggi si prepara una specie di pasta frolla e si decora con cioccolato codette e zuccherini colorati, dopo di ché  si cuociono nel forno di casa, a 180 gradi. Buonissima come dolcetto secco ma anche inzuppata in un bicchierino di Vin Santo Vi suggeriamo la ricetta ritagliate delle forme  e date spazio alla fantasia per decorarle provate a realizzarle sono  buonissime

3 uova
– 500 g farina
– 100 g di burro morbido
– 100 g zucchero
– 1 arancia
– 1 bicchierino di vin santo
– 1 bustina di lievito per dolci

La Befana vien di notte….

La sera del cinque gennaio si preparava e si sistemava sulla mensola del camino, oltre ad un vecchio calzettone appeso, un fastellino di fieno per far mangiare il ciuchino e uno di sterpi perché la Befana potesse scaldarsi. La mattina i fastellini erano spariti e nel calzettone c’erano cipolle, aglio e carbone per le volte che i ragazzi erano stati cattivi, più qualche arancia, qualche mandarino e qualche cavalluccio per le volte che erano stati buoni. Ogni pezzo era avvolto in strati di carta di giornale e scoprire cosa c’era dentro era sempre una sorpresa La tradizione popolare narra che,  nella cultura contadina del Valdarno Aretino Montevarchi e Terranuova Bracciolini, durante il periodo natalizio non avendo denari per comprare alcunchè ma per riconoscere le festività e festeggiarle, venivano fatti dei dolci con forma di fantoccia per le bambine e cavallo per i maschietti. La tradizione narra, appunto, che tutti i bambini, il giorno della Befana, trovavano un dolce a forma di cavalluccio o di fantoccia. Gli ingredienti di questi dolci erano poveri e in possesso dei contadini. E’ un dolce piuttosto semplice, una sorta di biscotto di pasta frolla a forma appunto di fantoccia befana o cavallo che, nella cultura moderna, viene abbellito e guarnito con cioccolatini, confetti colorati, smarties, scaglie di cioccolato a proprio gradimento .I bambini possono anche mangiarlo inzuppato nel latte al posto dei biscotti… i grandi nel Vinsanto!!!

Arriva la Befana e con lei le “Fantocce”

Una tradizione locale, caratteristica proprio del Valdarno aretino, che da generazioni si rinnova stiamo parlando della Fantoccia della Befana.Si tratta di un dolce che fonda le sue basi nelle tradizioni di zona, accortamente preparato nelle vecchie famiglie come dono da far trovare ai più piccoli in concomitanza con l’arrivo della Befana, coincidente con l’ultima festività del periodo natalizio.La Fantoccia nasce nelle campagne di Montevarchi e Terranuova Bracciolini, diffondendosi nei paesi limitrofi come un grande biscotto a forma di Befana per le bambine e di Cavallo per i maschietti, decorato con cioccolatini ed altri dolciumi inizialmente disponibili in casa, oggi divenuti confetti e praline di zucchero colorato La sua preparazione consiste nella sapiente lavorazione di un impasto a base di uova e farina, ingredienti semplici. Dopo il procedimento di stesura dell’impasto, attraverso le due forme tipiche si ottengono  basi da decorare, prima di passare da una cottura in forno di circa trenta minuti Le antiche origini di questo simpatico e invitante dolce dell’Epifania, come detto, risiedono in tempi lontani, quando le famiglie di contadini dovevano letteralmente inventarsi dei doni per i propri piccoli da inserire nelle cosiddette “calze della Befana”.Nella sua versione primordiale infatti, la Fantoccia non nasceva con la sua consistenza di biscotto dal cuore morbido e la superficie croccante, bensì veniva ricavata dallo stesso impasto con cui quotidianamente si otteneva il pane. Per quelle famiglie che non potevano permettersi l’acquisto di regali ai propri figli, la mattina della Befana nei forni comuni si cuocevano queste variazioni dalla forma simpatica, arricchite con qualsiasi cosa fosse disponibile.Si tratta quindi di una tradizione unica che resiste da decenni, sapientemente portata avanti,ancora oggi nelle cucine e ora anche nelle pasticcerie del Valdarno conservando un sapore unico e gustoso, se vi capita di passare in Valdarno in questo periodo non mancate di assaggiare questa tipicità

Fantocce e bafane i dolci che fanno tradizione

Le fantocce della Befana sono biscotti  semplici della tradizione che vengono regalati ai bambini il 6 gennaio. Le fantocce e i cavalli fanno parte della tradizione Valdarno, in Toscana, soprattutto di Montevarchi e Terranuova Bracciolini, hanno origini povere molto antiche e sono infatti realizzati con gli ingredienti di base presenti in tutte le case. Le fantocce sono delle bambole in versione befana e si regalano alle bambine, i cavalli sono invece per i maschietti, questi biscotti vengono decorati con cioccolato, caramelle, glassa, zuccherini ecc. Ecco la ricetta per poterli realizzare anche a casa vostra Ingredienti: 1 kg di farina ,200 g di zucchero ,200 g di burro ,6 uova ,1 arancia ,1 bicchierino di Vin Santo  ,1 bustina di lievito per dolci ,Confetti  cioccolato praline per decorare Mettete la farina sulla spianatoia e unite lo zucchero e il lievito, mescolate e poi aggiungete il burro freddo a pezzettini, impastate con i polpastrelli fino ad avere un composto a briciole. Unite le 5 uova, il Vin Santo e poi scorza e succo di arancia e impastate bene fino ad avere un composto morbido e non appiccicoso. Formate una palla, avvolgetela con la pellicola e fate riposare l’impasto in frigo.Stendete l’impasto allo spessore di mezzo centimetro e date la forma di bambola, di befana oppure di cavallo. Mettete l’impasto in una teglia coperta di carta da forno, pennellateli con l’uovo sbattuto e poi aggiungete zuccherini colorati, granella ecc.Cuocete le fantocce in forno caldo a 180°C per 20 – 25 minuti circa.

Tradizioni

La tradizione popolare narra che, nella cultura contadina del  Valdarno Aretino e nello specifico nei paesi di   Terranuova  Bracciolini e Montevarchi ,il giorno della Befana, insieme alla calza far trovare  la fantoccia o il cavallino, una volta si cuoceva nei forni dei panifici che venivano  messi a disposizione  per clienti e amici permettendo  di cuocere queste specialità. Oggi si prepara una specie di pasta frolla e si decora con cioccolato codette e zuccherini colorati, dopo di ché  si cuociono nel forno di casa, a 180 gradi.  Vi suggerisco la ricetta ritagliate delle forme  e date spazio alla fantasia per decorarle provate a realizzarle sono  buonissime

3 uova
– 500 g farina
– 100 g di burro morbido
– 100 g zucchero
– 1 arancia
– 1 bicchierino di vin santo
– 1 bustina di lievito per dolcipupa e cavalluccio di pasqua

Camminata sotto le stelle

evento

Camminare almeno 30 minuti al giorno è un vero e proprio toccasana per la salute. Soprattutto se non si è molto allenati, meglio preferire la camminata alla corsa. Camminare non richiede uno sforzo fisico eccessivo e permette di fare movimento senza affaticarsi troppo e senza annoiarsi. Ho deciso di iscrivermi alla Camminata sotto le Stelle a Terranuova Bracciolini, il ritrovo è presso la Fattoria Trippi dove sarà offerto un buffet di benvenuto, da li inizierà il percorso che ci porterà all’Azienda Agricola dei Fratelli Bonaccini con sosta per cena a buffet ed intrattenimento musicale, il costo è di soli 20,00 euro e mi iscriverò presso il negozio di Fiori Per Voi sarà l’occasione per vivere l’emozione di entrare nella notte piano piano…in compagnia di tante persone