Prendi sempre la decisione giusta? Oppure ti accorgi di aver operato le tue scelte sulla base di un impulso, senza averci pensato più di tanto, spinta più dall’emozione che dalla ragione? Tutto normale, non siamo quegli esseri super razionali Quando spendiamo troppo, se non resistiamo alle tentazioni, se ci facciamo prendere dall’entusiasmo o dalla paura, è a causa di meccanismi mentali ben precisi che nulla hanno a che fare con la razionalità. Quando decidiamo lo facciamo in base alle informazioni che abbiamo a disposizione o che andiamo a ricercare. Quello che succede più di frequente è che ci facciamo un’idea di qualcosa es: qual è l’arredo più bello, quale è l’oggetto da comprare, il cioccolato non ingrassa, il fumo non fa male e poi siamo portati a leggere solo gli articoli o le recensioni o ad ascoltare i pareri che confermano la nostra intuizione, mentre ignoriamo le informazioni che ci dimostrano il contrario. Succede quando ci innamoriamo di una persona, di un’idea o di un progetto e operiamo delle scelte con la certezza che tutto andrà per il meglio. L’ottimismo è un atteggiamento di per sé positivo, ma i suoi eccessi ci portano a non valutare con obiettività. Lo stesso vale per l’eccesso di pessimismo. Per questo è sempre meglio pensarci due volte. La nostra mente tende a prendere decisioni sulla base delle prime informazioni disponibili. Succede, per esempio, che in un ambiente generalmente considerato conflittuale si tollerino prevaricazioni o comportamenti che non accetteremmo in un ambiente considerato invece più sicuro o pacifico. Ci avete mai pensato? In sostanza, siamo tutti portati a sovrastimare l’importanza delle informazioni che abbiamo, solo per il fatto di riuscire a ricordarle o perché ci hanno colpito sul piano emotivo. Di conseguenza, siccome le notizie rimangono maggiormente impresse nella memoria, siamo portati a prendere decisioni sulla base di scenari poco realistici. Per esempio, decidere di non fare il bagno per paura di essere attaccati dagli squali nei nostri mari è una scelta del tutto illogica, ma radicata in paure date di una serie di informazioni o di immagini spettacolari che per nulla rispecchiano la realtà.
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La mente è come il mare
Il mare, infinito, multicolore, colmo di vita, uguale alla nostra mente. Il mare, in continuo dinamismo, calmo, arrabbiato, tranquillo, arrogante. Anche la mente. Il mare sta in uno spazio finito, ma in base ai cambiamenti ambientali ha una capacità di riorganizzazione pressoché infinita, e così anche la mente. Quando il mare è agitato, sta cercando di ristabilire un equilibrio con se stesso, in quanto preda di una perturbazione o interna una corrente o esterna un cambiamento di pressione atmosferica che genera il vento ed agita il mare. Anche la mente quando si agita, è in preda a dei cambiamenti, o interiori o dell’ambiente esterno ad essa. Per questo l’agitazione mentale non va soltanto calmata, ma compresa ed ascoltata, per consentire alla mente di ristabilire un nuovo equilibrio con se stessa. Possiamo curiosare all’interno del mare, così come all’interno della mente, possiamo restare in superficie così come possiamo scegliere di andare sempre più in profondità e, sia nel mare che nella mente, ci accorgiamo che più andiamo in profondità, più scopriamo paesaggi nuovi, affascinanti, meravigliosi. Tuttavia, più decidiamo di scendere in profondità, più dobbiamo essere attrezzati per farlo, magari non da soli e non troppo in fretta. Scendere nelle profondità del mare è un viaggio che va gustato e contemplato con grande rispetto per questo elemento, senza fretta e senza paura, con attenzione alla cura di sé. Così, prendendo tutte le precauzioni, ciò che si riesce a scoprire risulta strabiliante, forse impensabile per chi non ha mai fatto un viaggio del genere. Anche per l’esplorazione delle profondità della propria mente il viaggio è simile. Inizialmente, si deve imparare a galleggiare, pian piano si impara a lasciare gli ormeggi ed allontanarsi dal porto sicuro, ovvero da talune abitudini della nostra vita che, seppur fastidiose rappresentano il certo, il già noto, la comodità di sapere che le certezze ci danno sicurezza, anche se talvolta amara. Il viaggio dentro noi stessi ci pone di fonte alla scommessa di affrontare il piacere e, allo stesso tempo, la paura del distacco, del nuovo, della bellezza di qualcosa di mai percepito prima nella nostra interiorità e nella vita. Allora, più si naviga verso la propria interiorità, più si consente alla vita di aprirsi a nuove esperienze, nuove emozioni, nuove relazioni. Chi esplora il mare prova la strana sensazione di entrare in un universo dove non ci sono più le semplici tre dimensioni in cui si è abituati ad orientarsi nella terraferma. Nelle profondità del mare lo spazio è multidimensionale, come nelle profondità della mente, dove diventa possibile abbandonare la linearità delle abitudini e dei vincoli quotidiani ed aprirsi , alla luce interiore, vera strada , per la nostra felicità.
Sentire e ascoltare sono due azioni diverse
Dopo una giornata abbiamo sentito molte cose, ma ne abbiamo ascoltate poche. Quando sentiamo non prestiamo troppa attenzione, semplicemente captiamo la successione di suoni che si produce intorno a noi. Invece quando ascoltiamo, la nostra attenzione è rivolta ad un suono ad esempio quando siamo distesi in giardino su una amaca ascoltiamo il cinguettare degli uccelli, oppure quando siamo distesi su un lettino al mare in un angolo più isolato ascoltiamo l’infrangersi delle onde sulla scogliera , in questi momenti sentiamo un messaggio specifico, i rumori cioè esiste un’intenzionalità di fondo e i nostri sensi sono tutti focalizzati sull’informazione che stiamo ricevendo. Così, succede alle persone che sanno ascoltare gli altri, Saper ascoltare è molto difficile perché esige controllo ed implica attenzione, comprensione e sforzo per captare il messaggio del proprio interlocutore sia esso un suono della natura che un messaggio vocale di un amico, un figlio, un partner. Ascoltare significa dirigere la propria attenzione verso l’altro, entrare nel suo ambito di interesse e nel suo sistema di riferimento. A volte capita di incontrare delle difficoltà nell’ascoltare l’altro e presto si passa dall’ascoltare al sentire, mentre si elabora una risposta per quando l’altro avrà finito di parlare, senza tentare di prestare attenzione a quello che dice. Il dialogo si blocca a causa di incontinenze verbali. Se tutti vogliamo parlare nello stesso momento, senza ascoltare le ragioni dell’altro, non ci sarà un dialogo vero e proprio, ma solamente monologhi che si sovrappongono. “Parlare è una necessità, ascoltare è un’arte.” (Goethe)
Il dolce far niente
Ozio, oziare, popolarmente detto anche “dolce far niente”. Fateci caso: è una parola che oggi non si usa più, perché indica un’attività che non trova più spazio nella nostra vita. Non tanto perché non ci sia realmente tempo ma perché i modelli nei quali siamo immersi l’hanno proprio rimossa. La società dell’iper produttività, dell’efficienza e della prestazione non prevede che una persona possa in qualche momento oziare e fa di tutto per impedire che ciò accada, trovando ogni modo per intrattenere e distrarre, meglio se sborsando anche dei soldi. Il far niente è diventato tutt’altro che dolce: chi ogni tanto vi si ritrova si sente strano, quasi in colpa; la colpa di non essere attivo, impegnato, utile. Tanto che, quando si ha del tempo per “fare niente”, molti non ci riescono. Non coincide con l’avere un hobby, non è ingannare la noia o riempire un vuoto. Oziare significa sprofondare dolce mente nell’assenza di impegno, di scopi, di fretta, di forme definite di azione. Più che “far niente”, dovremmo chiamarlo: “fare IL niente”, cioè sostare in una sorta di vuoto mentale, liberi di vagare e spaziare magari sdraiati in giardino a contemplare il cielo. Questo “non fare” è utilissimo alla tutela della salute. Innanzitutto è un fattore fortemente riequilibrante: l’uscita dall’azione finalizzata “resetta” il sistema nervoso, è una pausa utile alla messa a fuoco di eventuali eccessi o carenze. Al contempo, riducendo di molto il consumo energetico, facilita i processi di rigenerazione sia a livello fisico che mentale e rende redditizia la ripartenza.Pensiamoci!
Sognare a occhi aperti
A chi non è capitato di sognare ad occhi aperti? Magari pensando al proprio film preferito o all’ultimo viaggio all’estero, tutto bene se siamo distesi in giardino in un comodo salotto, o sulla riva del mare su un ‘amaca un po diverso è se si è alla guida di un auto. Gli scienziati si sono sempre chiesti cos’è che ci fa viaggiare con la mente, quasi dimenticandoci di quello che stiamo facendo in quel preciso momento. Ma ora alcuni ricercatori americani sembrano avere la risposta.È stata scoperta, infatti, un’area del cervello che si attiva quando la nostra mente non è impegnata, dando vita a pensieri spontanei. Cosa che accade con più facilità quando una persona si sta dedicando a lavori ripetitivi o che già conosce molto bene. Questa sarebbe una sorta di condizione base del cervello, che interviene in modo automatico. Secondo gli scienziati si tratta di una funzione molto importante, perché consente al cervello di provare esperienze emotive molto coinvolgenti e non rimanere inerte troppo a lungo. È come se capisse che l’attenzione sta calando e quindi si impegna a pensare ad altro, magari portando l’attenzione ai nostri problemi o anticipando cose che dobbiamo fare più avanti, tutto meraviglioso ma facciamo attenzione perché spesso la causa di molti incidenti è proprio questa
Cosa succede alla mente mentre facciamo le pulizie
Sapevate che sistemare casa e fare le pulizie ci tiene in forma e ci rende più felici? Per essere più motivati nel fare ordine e ripulire casa vi riportiamo alcuni benefici fisici e psicologici di questa pratica tanto odiata e/o rimandata.Dormirete meglio, si dorme meglio nelle lenzuola pulite. In una camera pulita e ordinata sarete più rilassati, grazie a un neurotrasmettitore chiamato “ormone della felicità” che regola anche i ritmi circadiani, sincronizzando il ciclo sonno-veglia.Sarete più felici, le donne che vivono in case disordinate hanno livelli di stress più alti. Perché? Il caos visivo stimola la produzione del cortisolo, ormone dello stress. «Una casa pulita e ordinata riduce il rischio di depressione».Sarete più motivati a fare sport. Se la casa è in ordine avrete più tempo da dedicare al fitness. Inoltre, sia facendo i lavori domestici sia facendo esercizio fisico rilasciamo endorfine, che ci spingono ad agire verso obiettivi. Sarete spesso in compagnia. «Quando la casa è presentabile, siete felici di invitare gli ospiti, a prendere un caffè o per una cena. Aumenterà la vostra creatività. «Quando si sta in un ambiente pulito e organizzato, si chiariscono le idee e fa spazio all’energia creativa. Il disordine, al contrario, influenza negativamente la nostra attenzione, sovraccaricando la corteccia visiva e rallentando il nostro tempo di risposta.Sarete più in salute. Se avete allergie o raffreddori frequenti, la causa potrebbe essere proprio lo stato della vostra casa. Fare regolarmente le pulizie aiuta a rimuovere virus, . Avrete oggetti più longevi, è riscontrato che tenere puliti e in ordine, per esempio, tappeti, mobili ed elettrodomestici, prolunga la loro durata,e poi batteri, e polline…. Mai sentito parlare di acari della polvere? Non a caso vivono perlopiù nei cuscini e nei materassi. 
Domani è la giornata mondiale del sonno
Il è 16 marzo è il World Sleep Day, la Giornata Mondiale del sonno. Obiettivo della giornata è portare all’ attenzione dell’opinione pubblica mondiale le problematiche di chi di notte conta le pecore senza mai perdere il conto, A complicare la vita degli insonni sono lo stress e le cattive abitudini Tentazioni dell’era moderna che hanno stravolto i bioritmi. Perché non tutti lo sanno ma c’era un tempo in cui le cose andavano diversamente: ci si coricava poco dopo il crepuscolo, ci si risvegliava un paio d’ore più tardi – era il tempo per pregare, fare l’amore, le chiacchiere, sorvegliare gli animali e sbrigare le faccende. Succedeva prima del 1667, quando le strade di Parigi furono le prime ad avere i lampioni e quindi ad essere illuminate e tolsero al sole e alla luna il compito di scandire i tempi del riposo e della veglia. Ecco perché la Giornata Mondiale del Sonno al motto di “Il buon sonno è un sogno raggiungibile” è così importante: i rimedi non sono solo contenuti in boccette e pastiglie, ed è bene impararli: “Leggi prima di dormire leggere ti permette sia di espandere la mente che di rilassarla completamente Medita La maggior parte delle persone di successo medita almeno 10 minuti prima di andare a dormire. Prima di coricarti concediti 5 minuti per passare in rassegna alla giornata appena trascorsa e trova 3 cose belle che sono successe e che hai apprezzato possono essere un successo al lavoro, il sorriso di una persona cara, un messaggio carino, un buon pranzo o semplicemente il sole che è sorto. Di-sconnettiti dal lavoro Datti un periodo di tempo dal momento in cui leggi l’ultima email o pensi al lavoro al momento in cui vai a dormire. Fai uscire completamente il lavoro dalla tua mente prima di addormentarti. Passa del tempo con la tua famiglia o con il tuo partner È fondamentale creare un periodo di tempo da dedicare alle chiacchiere con il tuo partner, alle coccole ai tuoi figli e al tuo cane. Sdraiati e immagina la tua mattinata, contempla il sole che illumina il viso. Senti l’energia che ti pervade nel cominciare questa nuova giornata dopo una notte serena di sonno profondo e ristoratore.
Disordinati …geni incompresi
Siete dei disordinati cronici? oppure siete soliti ripetere “in questo disordine io mi ricordo perfettamente dove ho messo le cose e so come trovarle”. Tra l’atro solitamente la vita dei disordinati è resa ancor più difficile dal fatto che ogni singolo membro della mia famiglia sia un perfettino e ordinato patologico…e voi invece additati come le “pecore” nere e i “diversi” della famiglia. Lasciate i cassetti aperti, occhiali sparsi chissà dove, perdete le chiavi, avete borse colme di tutto e niente per non parlare poi dei vestiti ammassati sul puff e mai riposti nell’armadio? Da oggi la scienza arriva in vostro aiuto. Uno studio sottolinea come il disordine della nostra casa possa rispecchiare il nostro modo di vivere le giornate, e questo stile di affrontare il mondo è eccellente per non provare nessun tipo di ansia, e sviluppare la mente a reagire positivamente anche alle situazioni più complicate. La ricerca è avvenuta in modo molto semplice: gli studiosi hanno osservato le reazioni di diversi gruppi di persone di fronte al caos più totale.Prima hanno chiesto di fotografare le zone più ordinate e disordinate della loro casa, per poi mostrarle in pubblico. Parte delle persone che hanno preso parte allo studio sono entrate automaticamente in paranoia, prese dal desiderio di rimettere a posto, altri invece non erano minimamente preoccupati per questa visita a sorpresa. Secondo gli studiosi le persone ordinate hanno un sistema di classificazione particolare che li aiuta a mettere in ordine più velocemente. Di conseguenza le persone che sono disordinate si godono meglio la vita, senza etichette, senza paura del diverso e del nuovo e sono più propense agli imprevisti, e quindi anche più abili a raggirarli inoltre i disordinati patologici pensano meglio. Conclusione: “Di fronte alla confusione, il cervello tende a semplificare, eliminando le ridondanze e concentrandosi soltanto su ciò che conta”. ! L’equazione ordine = mente ordinata va a farsi bandiere! Evviva il caos interno ed esterno e i disordinati…è tutta creatività Albert Einstein era celebre per il suo disordine ma anche per essere un genio, quindi traete voi le conclusioni!!!!
La sveglia che vi fa anche il caffè
Qualcuno ha progettato un nuovo e rivoluzionario sistema per tirarvi giù dal letto la mattina. Abbiamo parlato del braccialetto che vi aiuta a scendere dal letto, attraverso una scossa elettrica.Questa volta invece parliamo di una sveglia che cerca di prendervi con le buone: infatti, oltre a squillare, vi prepara anche il caffè.
Barisieur questo il nome della sveglia, include una caffettiera (o teiera) che si attiva assieme alla sveglia, che così oltre a suonare prepara il caffè, sprigionandone l’aroma nella stanza. L’idea è del designer Joshua Renouf, ed in realtà si tratta di un progetto iniziato nel 2014, sul quale Renouf ha lavorato molto.Ora che è arrivato a definire in dettaglio il progetto per una produzione di massa di queste insolite sveglie, il designer spera di partire presto con la produzione. L’idea sembra essere stata raccolta con entusiasmo, e l’obiettivo sembra tutt’ altro che irraggiungibile.
La sveglia può anche essere dotata di accessori quali un mini-frigo per tenere in fresco il latte (per chi desidera un caffè macchiato freddo) ed un cassettino sigillato per le zollette di zucchero.Secondo Renouf, la caffettiera è utile anche per conciliare il sonno: dover caricare la macchina permette di creare una sorta di routine prima di andare a dormire, che segnala al corpo e alla mente che è ora di andare a letto, stimolando così il relax notturno.
Mangiare di notte….
Alzarsi dal letto per saccheggiare il frigorifero e poi tornare a dormire è una piccola trasgressione alla quale tutti, verosimilmente, hanno ceduto almeno una volta nella vita. O anche derubare il frigorifero e la dispensa prima di coricarsi. Ma gli spuntini di mezzanotte possono tentare la salute, e non solo quella fisica: mangiare nelle ore che la natura riserva al sonno può far male al cervello, mandando in tilt i circuiti all’origine della formazione dei ricordi. Per soddisfare la gola, insomma, ne sentire gli effetti la memoria. L’abitudine degli spuntini notturni era già considerata poco salutare a livello metabolico, perché aumenta i livelli di zucchero nel sangue e con loro le chance di diabete e problemi cardiovascolari. Bevetevi una bella tisana prima di dormire, mangiate alle giuste ore ne godranno il corpo e la mente lo dice Christopher Colwell grande esperto