Strategie di marketing…ne siamo coinvolti tutti

Quando entriamo in un supermercato, siamo quasi sempre accolti da frutta e verdura colorata e invitante, con tanto di cassette, bancarelle e perfino tendoni, se le dimensioni del negozio lo consentono.Benvenuti! Siamo così immersi in un’atmosfera piacevole, che rammenta un ambiente fresco e salutare, quasi come quello di un mercato di paese, con casse colme di frutta e verdura coloratissima . Si tratta di uno sotterfugio di marketing studiato dagli addetti ai lavori per facilitare la propensione all’acquisto dei consumatori. Dopo il reparto di ortofrutta, inizia il percorso con gli scaffali pieni di tutti gli altri prodotti alimentari, disposti secondo un ordine che segue, in parte, quello dei vari momenti della giornata: dalla colazione, ai pasti principali, fino ai vini e alle acque minerali e bibite varie. Lungo questo percorso, siamo un po’ tutti vittime incoscienti di alcuni trucchi di vendita. Per esempio, i prodotti più costosi tendono a stare bene in vista, a portata di mano e di carrello, mentre quelli più economici sono disposti negli scaffali più in basso oppure più in alto. Inoltre, i prodotti con la data di confezionamento più recente sono sempre quelli meno agevolmente accessibili, poiché sono messi in fondo allo scaffale che li contiene: davanti, bene in vista e a portata di mano, ci sono sempre quelli con la scadenza più corta. Infine, ci sono anche i cartelli con le offerte speciali, scritti a volte perfino a mano per dare l’idea di essere in un luogo affettuoso e familiare, e che spesso istigano ad acquistare prodotti di cui magari, in quell’occasione, avremmo fatto a meno.

 

Risparmiare sulla spesa? Si può, ecco qualche trucchi

Dovete far tornare i conti? Non preoccupatevi, ecco dei pratici suggerimenti che vi faranno risparmiare sulla spesa. In tempi in cui gli sprechi sono un lusso che non ci si può concedere, con queste attenzioni riuscirete a risparmiare sulla spesa, senza fare sacrifici. Lista della spesa Preparare una lista della spesa prima di uscire di casa per andare nel supermercato, permette di avere le idee chiare su cosa comprare e andare a colpo sicuro. Se entrate al supermercato con dei dubbi su cosa vi serve finirete per comprare molte più cose del necessario e magari scordarsi proprio quelle di cui avete più bisogno. Comprare prodotti sfusi Ormai sempre più supermercati sono dotati di dispenser dove acquistare prodotti sfusi come detersivi, cereali, frutta secca, olio, vino, latte, pasta e altro ancora. Risparmiando sugli imballi, i prezzi sono più bassi e in più avete il vantaggio di comprarne la quantità che desiderate. Acquistare alla spina vuole anche dire avere meno rifiuti poi da smaltire, una piccola, ma importante attenzione verso l’ambiente. Fare la spesa a stomaco pieno Andare a fare la spesa a stomaco vuoto è una pessima idea, la fame vi spingerà a comprare alimenti che vi sembrano in quel momento particolarmente appetitosi a prescindere da da ciò che in realtà vi serve. Non solo, quando si ha fame l’occhio spesso cade su cibi pronti, che si possono mangiare subito, come pizzette, focacce o snack dolci e salati, a sfavore della linea. Scegliere prodotti con il marchio del supermercato I prodotti con il marchio del supermercato sono i più convenienti visto che non ci sono costi di marketing e la qualità è buona. Non pensate infatti che siccome costano meno di quelli con marchi industriali, siano di pessima qualità, spesso vengono prodotti negli stessi stabilimenti di cibi di brand noti, ma vengono etichettati e imballati in modo diverso. Al mercato quando chiude Se acquistate nei mercati rionali, andateci verso l’orario di chiusura, farete ottimi affari dal momento che spesso i commercianti svendono i prodotti di consumo altamente deperibili, come frutta e verdura, pur di non riportarli in magazzino se non addirittura doverli buttare.

Il Venerdì nero

Il “venerdì nero” viene l’indomani del Ringraziamento la festa che si celebra il quarto giovedì di novembre negli Usa e in Canada ed è il giorno in cui, secondo una tradizione consolidatasi negli anni Sessanta, i negozianti americani propongono sconti speciali allo scopo di favorire lo shopping e dare il via alle spese natalizie. L’origine della sua definizione è legato all’epoca quando  i registri contabili dei negozianti si compilavano a penna, usando inchiostro rosso per i conti in perdita e quello nero per i conti in attivo. E nel venerdì dopo il ringraziamento, grazie a queste promozioni, i conti finivano decisamente in nero.Secondo un’altra tesi. Il “nero” sarebbe causato dal traffico sulle strade e dalla congestione nei negozi, provocata da migliaia di americani attirati da sconti  validi soltanto quel giorno anche dell’80 per cento. La prima volta che se ne parlò, sembra essere stato nel 1961 quando a Philadelphia il venerdì dopo il Ringraziamento fu davvero trafficato. Il Black Friday è visto da diversi analisti finanziari come un indicatore statistico della propensione ai consumi e alla spesa negli Stati Uniti. È l’inizio ufficiale dello shopping natalizio e può essere utilizzato come metro per stimare l’andamento di tutta la stagione natalizia. Il venerdì nero è così importante che alcune grandi catene anticipano i loro saldi anche nel giorno del Ringraziamento. Esite anche un Cyber Monday lunedì cibernetico: cade il primo lunedì successivo al Black Friday e viene dedicato agli sconti sui negozi online, sebbene ormai anche questi ultimi dedichino ai loro utenti offerte lampo durante il venerdì nero.Negli ultimi anni, per favorire oltremodo i consumi, il Black Friday si è trasformato nella settima del Black Friday, con sconti e offerte speciali

Perche’ le uova di Pasqua

Le uova di Pasqua sono una tradizione pasquale nota in tutto il mondo. Ogni anno, i bambini (ma anche gli adulti) aspettano solo il pranzo del giorno di Pasqua per potere mangiare le uova di cioccolato e per scoprire le sorprese contenute al loro interno. Ormai se ne fanno di tutti i tipi: grandi e piccole, con il cioccolato al latte o fondente, con la sorpresa o senza, industriali o artigianali…l’importante averne almeno uno sul tavolo! La tradizione delle uova di Pasqua è antichissima. Fin dall’antichità nelle credenze pagane e mitologiche, l’uovo è stato un simbolo di vita e sacralità. Nel corso degli anni, con l’avvento del Cristianesimo, questa tradizione venne pressoché mantenuta: l’uovo, oltre che simbolo di rinascita, divenne l’emblema della Resurrezione. La tradizione delle uova pasquali ha così preso sempre più campo, fino ad arrivare ai giorni nostri. L’usanza dell’uovo di cioccolato risale al ventesimo secolo. Questa tradizione ebbe un successo così grande che importanti brand dolciari iniziarono a organizzare grosse produzioni industriali, trasformando le uova di Pasqua in un grande successo commerciale. Ultimamente, a testimonianza dell’ unione sempre più stretta tra le uova e il marketing, in qualsiasi supermercato si possono trovare centinaia di esemplari marchiati con il cartone animato del momento, con i colori delle squadre di calcio, con i film più famosi…E la sorpresa…? Di questa usanza dobbiamo ringraziare l’orafo russo Fabergé. Nel 1883 lo zar di Russia gli chiese di creare un dono  speciale per sua moglie. Il gioielliere ebbe una “preziosa” idea: un uovo bianco di platino contenente a sua volta un ulteriore uovo . L’uovo d’oro aveva al suo interno due sorprese: la riproduzione della corona dell’impero e un pulcino. Un’idea che la zarina apprezzò sicuramente, tanto che da allora si sviluppò la tradizione di regalare uova con una sorpresa al loro interno!