In una serata come questa dove fuori piove e in alcuni luoghi addirittura sta già scendendo qualche fiocco di neve cosa ci può essere di meglio che un camino acceso e….una fonduta di cioccolato….. un dessert molto scenografico e davvero irresistibile. Per farla gli ingredienti, il tempo e gli strumenti necessari sono pochi: cosa stiamo aspettando?? Possiamo scegliere di fare una fonduta al cioccolato nero fondente o al latte oppure al cioccolato bianco e possiamo scegliere se e come aromatizzarla. E’ molto importante scegliere sempre un cioccolato con alta percentuale di cacao, per ottenere una fonduta vellutata e senza grumi. Acquistate 250 g di cioccolato fondente, al latte oppure bianco 150 ml di panna fresca frutta fresca a pezzi Rompete in piccoli pezzi il cioccolato e ponetelo insieme alla panna liquida oppure al succo di arancia in una ciotola e fate sciogliere lentamente e a bagnomaria, mescolando spesso. Quando sarà completamente sciolto e amalgamato, aggiungete due cucchiai di acqua freddissima e incorporate delicatamente: renderà più lucida la fonduta. Servite la fonduta calda nell’apposito contenitore accompagnata da frutta fresca a pezzi da infilzare a spiedini di legno. Buon appetito!!
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Una cena veloce uovo cotto nel microonde
L’uovo è uno dei cibi più economici che abbiamo sempre a disposizione: velocissimo da cucinare in mille maniere diverse, è molto proteico e ha molteplici benefici per la nostra salute e non richiede grandi accorgimenti per la sua conservazione .La cottura dell’uovo è particolarmente indicata per chi non ha tempo di preparare un piatto elaborato, ma attenzione a metterlo nel microonde: c’è il rischio che esploda! In effetti se si cerca su internet questo argomento, sono parecchi gli avvertimenti che riceviamo dagli esperti, ma basta non demordere e con un po’ di pazienza riusciremo a piegare la tecnologia al nostro volere.Per preparare l’uovo al microonde serve un po’ di acqua e almeno 1 minuto: il tempo di cottura si allunga a 8-12 minuti qualora si abbia intenzione di ottenere un uovo sodo. Per un uovo in camicia senza tante ambizioni da chef, basta adagiarlo in una ciotola precedentemente imburrata senza far rompere il tuorlo; successivamente si aggiungono 80 ml di acqua, si copre con un piatto resistente al calore o un tovagliolo di carta per evitare che schizzi ovunque e accendere il forno alla massima potenza per 35 secondi, trascorsi i quali dietro una rapida occhiata si può decidere di diminuire la potenza del 50% e lasciare l’uovo ancora per 15 secondi.La questione si complica un po’ se vogliamo preparare l’uovo sodo: bisogna prima portare l’acqua ad ebollizione nel microonde e poi, molto delicatamente, inserire l’uovo all’interno. Per questa specifica operazione armatevi di guantone da cucina! Successivamente si deve coprire la ciotola con un piatto e aspettare tra gli 8 e i 12 minuti, a seconda che il tuorlo vi piaccia più morbido oppure completamente sodo.Terminata la cottura, non resta che travasare tutto in una ciotola riempita con acqua fredda… E buon appetito
Cioccolatini voglia irrefrenabile
Un cioccolatino, due, tre e così via. I piccoli pezzi di cioccolato sono proprio come le ciliegie: uno tira l’altro e se non ci obblighiamo a smettere finiremmo in pochi minuti una scatola intera di ghiottonerie al cacao. Ma da cosa dipende la voglia di commettere questi piccoli peccati di gola? Dal nostro cervello.Avere la voglia di mangiare tanti cioccolatini dopo averne mangiato uno dipende dall’encefalina, una sostanza chimica prodotta dal neostriato del nostro cervello quando mangiamo alimenti per noi gratificanti. L’encefalina agisce come una droga, aumentando il desiderio dei cioccolatini minuto dopo minuto. La scoperta è stata compiuta da un gruppo di ricercatori dell’Università del Michigan guidati da Alexandra Di Felice, che hanno osservato le reazioni dei topi di laboratorio davanti a dei dolci al cioccolato. Gli studiosi hanno osservato che i roditori inghiottivano il doppio di cioccolatini quando il neostrato veniva stimolato con un farmaco e che, durante l’abbuffata, il neostriato aumentava la produzione di encefalina.La scoperta che la voglia matta di cioccolato dipenda dal neostriato del cervello può portare ad importanti sviluppi medici contro l’obesità. Controllando il cervello si potrà controllare anche gli stimoli della fame nervosa e golosa
Cioccolato gli errori da evitare
Come promesso ieri ecco ancora consigli per gustare e conservare al meglio il cioccolato. Rompi il cioccolato. Altra tecnica essenziale su come capire se il cioccolato è buono: lo si spezza. Rompere la tavoletta può rivelare molto sulla percentuale e sulla qualità del burro di cacao, su come è stato temperato e se è davvero così buono come promette. Il cioccolato avvolge tutti i sensi ed è importante che anche le orecchie siano allertate per ascoltare il rumore che fa al momento della rottura. Non mangiarlo tutto in un colpo solo. Si comincia sempre con un pezzetto piccolissimo, sufficiente ad assaporare il ventaglio organolettico. Poi, eventualmente, si può prendere un secondo pezzo più grande. In questo modo la bocca si adegua alla degustazione nel modo migliore. Presente il sorso di vino strategico prima della bevuta? Bene, uguale. Perché lo mastichi? Errore che facciamo tutti, presi dal craving furente che ci porta a masticare con veemenza. Il cioccolato, per sua natura, in realtà non si mastica: deve fondere in bocca, spinto delicatamente contro il palato, e mentre si scioglie va lentamente succhiato in modo da aprirsi in tutti gli anfratti e le diverse percezioni della lingua. Se vuoi qualcosa di croccante da masticare, buttati sulle mandorle che è meglio. Non mischiare cioccolati diversi È un classico. Un pezzettino di questo, uno di fondente, uno al latte, un assaggio di quello all’arancia, e alla fine non capisci più nulla. Invece è molto importante che il tuo personale momento di piacere cioccolatoso sia fedelissimo ad una singola linea. Al massimo due, sempre crescendo di percentuale di cacao per terminare con quello più amaro. Non bere dopo il cioccolato. Uno dei sapori essenziali del cioccolato è quello che viene definito in inglese “long finish”, l’onda lunga e più persistente che resta sulla lingua. Evita di bere qualunque cosa dopo aver degustato così gradevolmente dell’ottimo cioccolato: sciacquarti la bocca con acqua, o con rum per i più goduriosi, significherebbe comunque distruggere quell’ultimo baluardo del sapore che solo un’eccellente tavoletta riesce a darti.
Il cioccolato…. come non commettere errori
Abbiamo sempre trattato il cioccolato nel modo scorretto, facciamocene una ragione. Golosi, foodie, amanti del theobroma cacao in tutte le sue forme, ecco un po’ di regole su come conservare e mangiare il cioccolato. Perché se troppo spesso le preziose tavolette si rovinano, fanno patina bianca, inacidiscono o peggio si sciolgono, la colpa è solo vostra. Esistono poche semplici regole da rispettare per far sì che il cioccolato resista alle intemperie casalinghe e sono tutte legate alle sue caratteristiche intrinseche: scioglie a 36° (vale a dire la temperatura corporea), teme il freddo e l’umidità, è sensibilissimo al calore e tende ad assorbire gli odori esterni. Ma da bravi lussuriosi del cibo degli dei aztechi, una delle poche droghe vere dalle quali valga la pena farsi travolgere prima che scompaia per sempre, si possono seguire alcuni consigli su come conservarlo e come mangiare il cioccolato al meglio, così da godere al massimo della sua eccezionalità. Ve ne illustreremo alcune oggi altre domani seguiteci….Il cioccolato non si conserva in frigo : il cioccolato si altera più facilmente in frigorifero perché assorbe umidità e gli odori del frigo: volete davvero mangiare un cioccolato che sa di cipolla?!. Il freddo tende poi a indurire il burro di cacao, che compare in superficie velando la tavoletta. Massaggio preventivo. Può sembrare una perversione, ma in realtà è il primo step per gustare al massimo la preziosa tavoletta di cioccolato. Secondo gli esperti cioccolatai, bisognerebbe premere delicatamente per qualche secondo, tra pollice e indice, l’angolo di tavoletta che si decide di consumare, quasi facendo un massaggio al cioccolato. In realtà è anche un trucco per verificare se la superficie è regolare, liscia e lucida, segno di un’ottima lavorazione. Poi con il calore naturale del corpo il cioccolato si ammorbidisce e comincia a rilasciare gli aromi misteriosi e avvolgenti che sono la cifra speciale della degustazione…. Altre curiosità e consigli domani…
Cioccolato e…..San Valentino
La cioccolata piace ai più e quindi rappresenta un regalo sicuro per la festa di San Valentino. Sono ormai storici i binomi cioccolato e personalità, e perfino cioccolato e sesso! Il terapeuta neozelandese M. Langham, certo delle potenzialità del cioccolato, ha addirittura messo a punto dei test in cui sono usati i cioccolatini, catalogati per forma, ripieno, cacao usato e tipo di involucro. Al termine delle sedute, fatte di assaggi, si dice in grado di tracciare un profilo psicologico del paziente! Accertato comunque risulta il binomio cioccolato e desiderio: la fenilalanina, presente nel cioccolato, è prodotta anche dal nostro cervello in fase di innamoramento. Certo è inoltre l’effetto del fenolo una delle infinite molecole contenute nella cioccolata come protettore del cuore, e quello della teobromina che, pur agendo come la caffeina, non induce aumento della frequenza dei battiti cardiaci. In realtà le quantità irrisorie di queste molecole per singolo cioccolatino non hanno effetti determinanti, resta però l’effetto psicologico legato all’ appagamento del gusto.

La cioccolata più costosa….per San Valentino
San Valentino sta per arrivare e proliferano nel web le idee regalo più stravaganti ed originali. Oggi vi parliamo della cioccolata più costosa del mondo! L’idea di base è unire due regali che piacciono molto alle donne: gioielli e cioccolata. Nasce così la “Chocolate Collection” da Simons Jewelers. La confezione contiene cioccolatini di primissima scelta, corredati da una serie di gioielli molto preziosi diamanti, anelli, bracciali, orecchini. Il costo? Solamente 1 milione di Euro! Un’offerta imperdibile, non credete?