…..E poi c’è quell’amica unica con cui puoi, prendere un caffè, andare al mare, al lago in montagna, e poi c’è quell’amica unica con cui puoi, parlare con il cuore in mano, perché sa tutto di te capisce tutto di te….anche i tuoi silenzi
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19 Marzo Festa del Papà
La festa del papà nasce all’inizio del secolo scorso per omaggiare il ruolo del genitore all’interno della società. Nel mondo però i vari Paesi hanno date diverse per festeggiare questa giornata in Italia, la Festa del papà cade il 19 marzo, giorno del calendario che nel 1479 papa Sisto IV dedicò a San Giuseppe il perché della scelta, Giuseppe nei secoli è stato considerato il “padre per eccellenza”, buono, laborioso, comprensivo e capace di crescere il Figlio di Dio. Insomma, un vero simbolo della figura paterna. Nel nostro paese la Festa del Papà è un’occasione per i figli di dimostrare tutto il loro amore. Biglietti e regali, sono all’ordine del giorno, ma anche il buon cibo è un ottimo modo per dire grazie ai nostri papà. Tra i cibi tradizionali di questa giornata, famosissimi sono le zeppole di San Giuseppe, gustose frittelle napoletane guarnite con crema o marmellata Tali golosità sono attribuite al santo perché si dice che durante la fuga in Egitto per sfuggire al terribile re Erode, Giuseppe fu costretto a mettersi a vendere delle specie di frittelle per mantenere la famiglia. Sempre a San Giuseppe sono infatti dedicati anche i bignè tipici della tradizione romana, anch’essi rigonfi di crema le “sfince” siciliane, in Toscana sono le frittelle, insomma tanti dolci tanti regali e
……..tanti auguri a tutti i papà del mondo!
Festeggiare San Valentino
Cioccolatini, rose o pupazzi con scritto “I Love You” vi hanno stancato, esiste un modo molto più originale per festeggiare San Valentino: scendere lungo gli 11 km della Pista degli Innamorati in Val di Fassa, destinazione che offre anche cene con piatti tipici, al tramonto con vista sulle vette e serata nelle Spa dei suoi hotel più belli. E se siete invece liberi da impegni romantici, rifugiatevi fra eventi solidali, notturni o culturali.
I sentimenti vanno coltivati
Le emozioni passano i sentimenti vanno coltivati, parola del grande sociologo Zygmunt Bauman, ogni relazione è unica: “non si può imparare a voler bene”. Amarsi e rimanere insieme tutta la vita, ovvero ciò che oggi è una rarità. Non conosciamo più la gioia dei legami durevoli e lasciarsi disconnettersi è facilissimo. Cos’è che ci spinge a cercare sempre nuove storie? Il bisogno di amare ed essere amati. L’amore fluido è questo: viviamo nel nostro tormento tra la voglia di provare nuove emozioni e il bisogno di un amore vero. Un amore separato tra il desiderio di emozioni e la paura del legame. Dunque siamo costretti a vivere relazioni brevi o all’infedeltà. “Nessuno è “prigioniero”. Sta a noi decidere. Alcune scelte sono più facili e altre più rischiose. Quelle a prima vista meno impegnative sono più semplici rispetto a quelle che richiedono sforzo e sacrificio. L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno, l’amore ripaga quest’attenzione meravigliosamente. Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore e ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L’amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l‘amore. Non troveremo l’amore in un negozio. L’amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana”.
Babbo Natale rosso
Le prime immagini di un Babbo Natale corrente risalgono al 1875, quando una pittrice svedese, Jenny Nyström, realizzò una serie di cartoline augurali dove Babbo Natale vestiva di verde. Fu l’illustratore americano Haddon Sundblom, nel 1930, a introdurre l’abito biancorosso che conosciamo. Perché la scelta? Perché l’azienda commissionaria di Sundblom era una quella che produceva e produce ancora una… famossissima bevanda analcolica venduta in lattine con gli stessi colori. E che usò poi Babbo Natale come testimonial fisso della sua bibita. Ma il rosso di Babbo Natale è solo uno dei numerosi casi di colori-icona che hanno una storia e significato curiosi.
14 febbraio San Valentino
Il 14 Febbraio, La giornata degli innamorati ha origini lontane, nel 496 d.C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Tali riti che si celebravano il 15 febbraio prevedevano festeggiamenti sfrenati in cui venivano create coppie estraendole a sorte. Inoltre per le vie di Roma gli uomini inseguivano le giovani con fruste di pelle di capra, per propiziarne la fertilità. Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del bambino. In fondo, ad alleviare il dolore bastava lo spettacolo offerto dai corpi di quei baldi giovani, che si facevano strada completamente nudi o, al massimo, con un gonnellino di pelle stretto intorno ai fianchi.Nel giorno dell’amore il santo prescelto come protettore degli innamorati fu San Valentino. Molte sono, infatti, le storie sul popolare vescovo di Terni che lo vedono complice di infelici amanti.Uno degli episodi più significativi fu la celebrazione del matrimonio, fortemente contrastato per motivi religiosi, tra una giovane donna cristiana, Serapia e Sabino, un legionario romano pagano. Si narra, inoltre, che fosse anche un ottimo conciliatore: un giorno Valentino, sentendo litigare due fidanzati, andò loro incontro con una rosa invitandoli a tenerla stretta come segno di riconciliazione e subito tra i due tornò la pace.Ma San Valentino oggi deve la sua popolarità soprattutto al marketing: solo in Italia è stato calcolato che tra cenette, fiori e sms, verranno spesi quasi mille milioni di euro. Sono questi i numeri del business che ruota intorno ai cuori e alle parole “ti amo”.



