Amore di coppia

Quando due persone stanno insieme da tanto tempo è quasi normale che una delle due o entrambe si sentano parte di un’entità unica. Capita, però, che altri trovino questo modo di vivere il rapporto troppo asfissiante. Si sentono minacciati da questa interdipendenza. Secondo una recente ricerca, gli individui delle coppie che si riferiscono a loro stessi come “noi” hanno maggiori probabilità di essere più felici nell’amore rispetto a quelli che non lo fanno.Ricercatori dell’Università della California hanno studiato il legame tra l’uso di pronomi plurali in prima persona come “noi”, “nostro”, “noi” e la salute delle relazioni romantiche. I ricercatori hanno preso in considerazione cinque fattori principali. Per quanto tempo le coppie sono state insieme; il loro atteggiamento all’interno delle relazioni; la salute mentale dei partecipanti; la loro salute fisica; quanto bene si prendono cura di se stessi ogni giorno. Sono giunti alla conclusione che nell’amore di coppia “parlare di noi” porta benefici in tutte le categorie. Di fatto si riscontra nelle relazioni più felici.Il mese scorso, come riporta l’Independent, un’indagine ha esplorato anche quanto tempo ci vuole perché le persone siano così romanticamente coinvolte da sentirsi a proprio agio in coppia.Sono state studiate mille persone. La ricerca ha scoperto che è probabile che un uomo si senta a suo agio mentre cammina in una camera da letto nudo dopo circa 2,8 mesi. Un mese in meno rispetto a una donna.Inoltre, a un uomo bastano 3,8 mesi per sentirsi a proprio agio nel fare la doccia con un partner. Alla donna, invece, ne servono in media 5,2.

Arriva l’anno nuovo un ritocco al look ci stà

Ecco alcuni consigli, dopo le sfilate maschili per il prossimo inverno, e per l’inizio di un nuovo anno….migliore e di moda…. Dai giornali e dalla Tv appaiono baldi giovani a torso nudo, ammiccanti playboy in smoking, statuari ginnasti in pantaloni stretti alla caviglia, impeccabili manager in versione eco green. Finita l’era dei macho, tutti hanno quell’aria un po’ romantica, intellettuale, artistoide che ci affascina da sempre… ecco, proprio. E lui, il nostro partner, marito, fidanzato che fa? Magari ciabatta e divano in casa orrore! Mai pantofole aperte per gli uomini, si cimenta con pesi e addominali, indossa calzini bianchi e ha rinchiuso nel cassetto la cravatta anche per matrimoni. Pietà! Indispensabile una regolata: in vista della nuovo anno, si cambia look, in aiuto arrivano anche i saldi, e l’occasione è giusta per dare una svolta Molto probabile che ci dovrete pensare voi, bastano pochi accorgimenti, per un po’ più di fascino e meno “rusticità” in senso estetico, senza nulla togliere alla virilità! Per esempio: se vanno in ufficio con l’abito “tradizionale”, cercate di svecchiarlo ! Via quei pantaloni con le pinces, larghi al bacino, meglio un modello più slim che si assottigli anche sulla gamba e si fermi alla caviglia. Via i mocassini magari pure traforati e spazio alle stringate, magari con buchini coda di rondine di giorno e lisce per la sera. Mai e poi mai le sneaker, anche se sarà primavera, se non per il tempo libero come felpe, bermuda e T-shirt concessi solo in spiaggia.Se comunque il fidanzato/marito/compagno ama il casual, proponetegli camicie a quadretti mai a maniche corte o a righine sotto il pullover girocollo quello a V è un po’ datato, che mai e poi mai va indossato a nudo; se lui è un tipo giovanile, può osare anche la T-shirt sotto il pull, ma in nuance e mai e poi mai bianca, che fa tanto intimo allo scoperto. La camicia a scacchi fa invece boscaiolo e si usa appunto solo in montagna o nel weekend all’aria aperta, così come la tuta mai e poi mai in tessuto tecnico lucido se non è la divisa della squadra a cui appartiene come componente si usa solo in palestra, e la vestaglia solo tra la camera da letto e il bagno. Importante ricordare inoltre che a torso nudo si sta solo al mare, intesa come spiaggia e sdraio, per il pranzo meglio sempre una T-shirt o una polo avete mai visto una donna in topless al bar?. Per finire tre consigli per evitare l’effetto invecchiamento precoce vedrete che lo convincerete.1: Via la barba. 2: Niente dismisure di colore, neppure di beige. 3: Mai una taglia troppo stretta.

 

Regali di Natale

Natale è alle porte, e se molti, muovendosi in anticipo dopo aver “scandagliato” amici e parenti, fidanzati e fidanzate, mogli e mariti, hanno già spuntato tutte le caselline sulla loro lista degli acquisti per i regali, alcuni ancora non sono riusciti a trovare il regalo perfetto, l’idea sfiziosa, l’oggetto adatto per un regalo memorabile.In soccorso degli ultimi ritardatari, per fortuna, arriva Ferrini. Che propone idee originali e intriganti per trovare il regalo perfetto per l’amico, il fratello, il fidanzato, il papà, il marito o magari anche il capo: ad esempio l’originale completo da sushi e se il destinatario non va matto per il cibo giapponese e allora niente paura un orologio con clessidra farà la sua parte. Ma da Ferrini non ci sono solo doni originali: il brand propone anche idee regalo e per i freddolosi che amano gustarsi una tazza di o di cioccolata davanti alla tv con eleganti e pratiche scatole porta thè. Ma quest’anno vanno forte anche i candelabri, che Ferrini offre a un prezzo imbattibile. E c’è una soluzione anche per chi, all’ultimo minuto, ancora non riesce a decidersi: un grande assortimento di cesti da regalare vuoti se porta legna o fioriere, o colmi di delizie salate o dolci. E a rendere Ferrini la destinazione perfetta per gli ultimi regali di Natale è anche la particolarità del brand, che da sempre offre complementi alla moda, capaci di adattarsi alla personalità di chi li regala e chi li riceve.

 

 

L’amore è un po’ come credere in una divinità

L’amore è un po’ come credere in una divinità: rappresenta un atto assoluto di fede, perché ci sono momenti in cui non concepiresti la vita senza il tuo partner, ci sono momenti in cui si preferisce mandarlo all’inferno, ci sono altri momenti in cui vuoi isolarti dal mondo e l’unica cosa che vuoi fare è sdraiarti su un prato contando le nuvole. Se vacilla la tua volontà, sarà la tua forza interiore a spingerti ad andare avanti. Ma allora perché certe relazioni finiscono mentre altre potrebbero durare? Se si sa già amare e darsi completamente perché non si può avere un amore eterno con una qualsiasi delle persone che si hanno avuto nella propria vita?La spiegazione è semplice. Quando iniziamo un cammino, non abbiamo una mappa. Tutti noi possiamo vagamente intuire che l’obiettivo ha a che fare con un certo tipo di amore, ma raramente ci insegnano che amore vogliamo o come arrivarci. Il modo migliore per iniziare a comprare i biglietti di questa lotteria, è quello di relazionarsi con gli altri. Ogni amore, ogni persona ci dà un assaggio della mappa di chi siamo e dove andiamo.Gli addii non sono fallimenti: somigliano alla legge naturale che va avanti da quando esiste il mondo. Ci comportiamo come eravamo e ci sentivamo in quel momento e non avrebbe potuto essere altrimenti, perché senza la perdita che avremmo imparato ad essere e sentirci in modo diverso? Non tutti gli amori dunque sono eterni. Quindi bisogna viverli tutti come se lo fossero, fino a quando dura. E se perdiamo un’opportunità unica? E se falliamo perché siamo incostanti e immaturi?L’amore è un modo di vivere. Esso non dipende da una particolare persona. Se non hai mai pianto per nessuno, se non hai mai sentito la completezza interiore, se vegeti nel conformismo, stai vivendo in un rapporto di crepacuore triste con te stessa e il mondo. L’ amore eterno è qualcosa che raramente nasce, ma piuttosto diventa. Non si tratta di ideare un piano di vita e trovare per forza un’altra persona mediante grossi sacrifici. Significa partire da un sentimento di amore, affinità, stima reciproca e ammirazione e coltivarlo sapendo che anche quando ci scordiamo che amiamo quella persona, si continua a sentire che questo stile di vita è il migliore che si potesse mai scegliere.

In amore vince chi…fugge ?

In amore vince chi fugge (ancora?) forse è una delle frasi più tipiche riguardo all’amore e in tanti credono che sia veramente così. Ce l’avranno raccontata un milione di volte. Ma in amore non sempre chi è restio alla fine avrà la meglio. Fuggire non è sempre la cosa migliore da fare: cerchiamo di scoprire il perché. Tanto per cominciare chi scappa è perché chiaramente ha paura della vita, e in questo caso dell’amore. Chi lo fa dunque non è migliore o peggiore di chi “resta”, semplicemente non ha il suo coraggio. Per chi fugge questo modo di fare è un po’ come quello del cane che si morde la coda, perché la paura di impegnarsi con qualcuno scaturisce dal fatto che si pensa che il problema sia all’esterno, quando invece è una cosa assolutamente interna e da ricercare in noi stessi.Chi fugge mente al partner e a se stesso, inoltre adduce scuse ridicole, assenze frequenti e comportamenti ai limiti dell’assurdo e contrariamente a quanto si pensi lo fanno tanto le donne quanto gli uomini. C’è chi fugge perché avverte il bisogno di farsi desiderare, ma è una necessità irriflessiva che può invece rendervi prigionieri, facendovi rimanere bloccati sempre allo stesso punto e rendendo impossibile trovare l’amore. La paura di impegnarsi emotivamente rende vuoti dentro, ed è un vuoto che si può colmare soltanto guardandosi dentro. C’è chi fugge perché sogna un amore impossibile: in quel caso allora dovrebbe sapere che sofferenza, dolore e delusione sono là dietro l’angolo. Non ne vale la pena, ma rendersene conto non è certo una cosa facile. L‘amore non ha regole, solo l’amore. Non ha senso, in un rapporto, parlare di vincitori e vinti, preferibilmente di persone che la pensano allo stesso modo e che decidono di condividere o meno la vita con un’altra persona.

L’amore platonico

Un amore di altri tempi, fatto di sguardi, sensazioni ed emozioni. Un sentimento eccelso, innalzato ad essenza spirituale, scevro di ogni sensualità, è quello che ispirava i grandi poeti: Dante, Petrarca, Leopardi. Ecco il significato dell’amore platonico: quel sentimento che occupa pensieri, mente e azioni. Un amore che Platone non definisce come eros ma esattamente quel primo stadio dell’innamoramento provocato dalla vista dell’amato, dalla sua bellezza fisica e dalla sua mente.Gli occhi sono la porta dell’amore, per il filosofo greco che fu il primo a parlare e descrivere accuratamente il significato dell’amore platonico che lo innalza a emozione divina, specchio della bellezza e della verità. «Il primo bacio non viene baciato dalle labbra bensì dagli occhi», sono le parole di Bernhardt che meglio esprimono la sostanza di questo sentimento assoluto e vissuto in maniera, appunto nobile, almeno al primo momento.Ma l’amore platonico non è solo quello fra due amanti bensì anche quello che regola rapporti familiari o storie passate e mai scordate. Un significato vero e sempre attuale, è quello del primo amore che non si scorda mai. L’amore puro, il primo, risulta essere per tutti vissuto subito in maniera platonica e sono proprio quelle sensazioni, uniche ed inimitabili a rimanere nell’anima per sempre.

 

Calo della passione nel rapporto di coppia… è normale

Il calo della passione in una coppia è allo stesso tempo uno dei fenomeni più temuti ma anche più frequenti. Ci si ritrova così: insieme da poco tempo ma comunque alle prese con una forte calo della libido. E allora, scatta il panico. Si comincia a guardare il partner con sospetto e la paura di aver sbagliato tutto si fa più forte. Sul tema però interviene la dott.ssa Rachel che difende i più ansiosi e preoccupati. ‘Crediamo davvero di poter avere una relazione monogama per 50 anni e avere la stessa passione di sempre con il partner? Non credo proprio’. Così ha rivelato l’esperta a Business Insider.Secondo la specialista la passione dura circa 18 mesi dopo il primo appuntamento. Niente paura quindi. Sentire un calo della libido è assolutamente normale. Respirate se sta succedendo anche a voi.Ciò che può fare la differenza è come la coppia affronta questo problema. Secondo l’esperta la maggior parte delle persone pensa che la passione debba essere lì come qualcosa di scontato e incontrastabile. Al contrario, spiega, essa va creata di volta in volta. Di situazione, in situazione, di anno in anno.Dal punto di vista pratico la Sussman si raccomanda di programmare il sesso sul calendario. Secondo la specialista la misura aiuterebbe le coppie molto impegnate o con dei figli, o con orari diversi sull’ora di andare a letto.Questa misura sembra troppo cervellotica a tanti, ma in realtà proprio pianificare un incontro consente di lasciare spazio all’immaginario dell’attesa. Così, sapendo di poter organizzare gli impegni in funzione di quel momento, si riuscirà a viverlo con migliore libertà. Ancora, un ultimo consiglio: aspettare. Secondo numerosi studi il momento più propizio per il sesso in una coppia è quando i figli sono grandi e vanno via di casa. Lì sì che la musica cambia.

In amore vince chi fugge

Che stiate insieme da giorni, mesi, anni poco importa: i problemi di coppia esistono e ammetterlo è il primo passo. Il lato positivo? Non tutti i mali vengono per nuocere. Quando si condividono giornate, vacanze, bagno e nel peggiore dei casi anche l‘armadio, è normale che qualche complicazione possa insorgere. Da questioni di ordinaria follia come chi si fa la doccia per primo la mattina, a matrimonio ed altri guai, esistono  problemi che sono in assoluto i più comuni nei rapporti di coppia. A raccoglierli è stata una giornalista che oltre a elencarli si è preoccupata  di consultare i migliori esperti per suggerire efficaci soluzioni. Ti tieni dentro tutto.Cosa faccio? Glielo dico? Non glielo dico? La paura di essere giudicate ci assale e ci frena dall’aprirci con il partner: mi crederà un’egoista o peggio un’ingrata? Finiamo per fare lunghi monologhi con noi stesse nei quali spesso optiamo per lo scenario peggiore e di conseguenza ci teniamo tutto dentro per evitare lo scontro. E se la soluzione migliore fosse proprio una sana e sincera discussione? Secondo gli specialisti il conflitto può addirittura diventare fondamentale per la crescita di una relazione. Controindicazioni? Qualcuna, ma solo se comunicate nel modo sbagliato.  Innalzi barriere emotive Rivelare la parte più intima del proprio io non è per niente facile, richiede tempo e può diventare addirittura snervante quando il timore di non essere compresi prende il sopravvento. Eppure aprirsi emotivamente e far cadere tutte le barriere costituisce, a detta degli esperti, uno degli ingredienti più importanti per il successo di una relazione.  Sei troppo accondiscendente Sceglie il film, il ristorante e anche da che lato del letto dormire. Lo stai rendendo felice? Forse. Ma stai davvero facendo il bene della tua relazione? Molto spesso compiacere il partner in tutto e per tutto porta solo a conseguenze tutt’altro che positive. Si finisce infatti per esercitare un controllo assoluto sui sentimenti dell’altro con risultato allontanamento e tensione. A volte dire di no fa bene più a voi che al vostro partner, a maggior ragione se ciò dovesse portare a un conflitto Punti sempre il dito è più forte di voi. Quella voglia di sentirsi dire “Hai ragione, ho sbagliato, è colpa mia” a qualsiasi costo però può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Errare è umano, attaccare senza tregua è diabolico Secondo gli esperti infatti per mantenere la salute di una relazione è fondamentale accettare che giusto e sbagliato non esistono e che trasformare l’altro in un sacco da box non farà altro che metterlo sulla difensiva Gli errori esistono, dobbiamo imparare ad accettarli e ne guadagneremo anche in affiatamento.Insomma in amore non vince sempre chi fugge.

Cosa dovresti sapere sulle donne

Ci sono cose che gli uomini dovrebbero conoscere molto bene della donna con cui stanno. Ecco alcune istruzioni per l’uso dell’universo femminile. PS: siete liberi di continuare a ignorarle, a vostro rischio e pericolo.. Non vediamo l’ora che ci chiediate un consiglio. E ci fa piacere quando lo seguite, invece di fare sempre di testa vostra… Quando vi raccontiamo una cosa ci piace prolungarsi, divagare e aggiungere un sacco di dettagli inutili. Sarebbe carino se non continuaste a interromperci. Ci piace quando ci telefonate senza motivo, solo per farci un salutino. O per darci il buongiorno, o la buona notte, o sapere cosa abbiamo mangiato a pranzo. Apprezziamo tantissimo, tranne quando siamo al lavoro. Adoriamo i baci inaspettati. Per esempio, quando siamo insieme in macchina fermi al semaforo, potreste approfittarne per darci un bacio, anziché controllare la mail sul cellulare. Odiamo le frasi tipo «Mi ricordo che la mia ex…». Fate finta di non aver avuto nessun’altra donna prima di noi. È meglio.Ci piace quando mostrate interesse per le nostre passioni. Anche se vi annoiano a morte. Noi facciamo altrettanto quando ci parlate di calcio o dell’ultimo gioco per la Playstation. Quando ci lamentiamo dei casini in ufficio o di quanto sono bastarde le nostre colleghe ci aspettiamo un po’ di umanità. La frase giusta da dire è: «Il tuo capo è davvero un bastardo!» oppure «Quella tua collega è davvero un serpente, oltre che brutta!». Oppure limitatevi ad annuire con aria comprensiva. Ogni tanto un bel massaggio non guasterebbe. Per esempio se vi accorgete che siamo nervose, invece di dire frasi che ci fanno arrabbiare ancora di più tipo: «Che c’è, sei nervosa?», un massaggio è sicuramente più utile per alleviare la tensione. Adoriamo i complimenti. Di qualsiasi genere, da «Questa camicia  ti sta benissimo» a «Oggi sei più bella del solito».Quando ci portate qualcosa di buono dal supermercato che non era nella lista, vorremmo riempirvi di baci anche se a volte brontoliamo «No! Hai comprato le patatine! Lo sai che sono a dieta…» nel linguaggio femminile vuol dire «Evviva, hai comprato le patatine, chi se ne frega della linea!»

Chiariamo il quoziente d’amore

RQ o quoziente di relazione nelle discipline che lo studiano, è un concetto che implica una semplice e bellissima verità: siamo tutti diversi, abbiamo tutti esperienze differenti, abbiamo tutti punti di vista unici e soprattutto ci approcciamo alle cose con aspettative che non sono mai le stesse. Specialmente quando si parla di relazioni d’amore. Quante volte ti è capitato di rimanere delusa da una storia o anche solo da un appuntamento perché ti aspettavi un messaggio, un gesto o un bacio o addirittura una proposta che non sono mai arrivati? Ebbene la risposta a tutti i tuoi quesiti esistenziali in merito, quelli su cui hai basato ore e ore di telefonate con le amiche, nonché struggenti serate davanti alla tv in compagnia di enormi barattoli consolanti di Nutella, potrebbe trovarsi in queste due semplici lettere: RQ, il quoziente d’amore, o di relazione che dir si voglia. Un insieme di fattori che rendono una persona più predisposta di un’altra ad un certo tipo di relazione: se i quozienti d’amore di due persone non combaciano o non si avvicinano nemmeno, le cose andranno male per definizione. Perché le aspettative, le esperienze e i punti di vista dei due non coincideranno mai, finendo per deludere qualcuno.In pratica ecco alcuni dei fattori sui quali calcolare il quoziente d’amore tuo e del tuo partner Avete la stessa visione della vita. Cioè vedete la vita allo stesso modo e condividete i valori che vi spronano giorno per giorno ad assumere un certo comportamento. Entrambi siete pronti ad impegnarvi con l’altra persona. E per impegno intendiamo la pazienza di ascoltare l’altro, di saper chiedere scusa quando serve, di comprendere gli umori del partner e questo da entrambe le parti Ovviamente non esiste una persona con alto quoziente d’amore in senso assoluto perché è sempre in relazione all’altra persona e qui entra in gioco l’affinità di coppia. Avere quozienti d’amore simili, potrebbe favorire la qualità delle relazioni. Perché se tu ti aspetti una proposta di matrimonio al secondo appuntamento, e lui, più scafato di te, pensa invece che trascorrere 15 giorni di vacanza al mare  insieme il prossimo anno sia un traguardo importantissimo e per nulla scontato, è chiaro che qualcosa fra voi rischia di non funzionare. Al contrario sarà tutto fantastico se entrambi pensate che andare a vivere insieme al secondo appuntamento sia bellissimo. Questa potrebbe essere anche la risposta a tutte le turbe psichiche di natura ossessivo-compulsiva, e paranoica, che tutte noi ci facciamo nei confronti delle virgole degli uomini con cui abbiamo a che fare.Per sapere qual è il vostro quoziente d’amore, chiediti: lui che quoziente d’amore ha? E io? E se non coincidono c’è speranza? Forse sì, basta parlarne, comunicare, rendersi conto e cercare di adeguarsi l’uno all’altra. Che poi, se ben ci pensi, il quoziente d’amore potrebbe valere anche con te stessa. Se capisci quali sono le tue aspettative d’amore verso di te, infatti, risolvi tutto, anche le relazioni con gli altri.