In amore vince chi fugge (ancora?) forse è una delle frasi più tipiche riguardo all’amore e in tanti credono che sia veramente così. Ce l’avranno raccontata un milione di volte. Ma in amore non sempre chi è restio alla fine avrà la meglio. Fuggire non è sempre la cosa migliore da fare: cerchiamo di scoprire il perché. Tanto per cominciare chi scappa è perché chiaramente ha paura della vita, e in questo caso dell’amore. Chi lo fa dunque non è migliore o peggiore di chi “resta”, semplicemente non ha il suo coraggio. Per chi fugge questo modo di fare è un po’ come quello del cane che si morde la coda, perché la paura di impegnarsi con qualcuno scaturisce dal fatto che si pensa che il problema sia all’esterno, quando invece è una cosa assolutamente interna e da ricercare in noi stessi.Chi fugge mente al partner e a se stesso, inoltre adduce scuse ridicole, assenze frequenti e comportamenti ai limiti dell’assurdo e contrariamente a quanto si pensi lo fanno tanto le donne quanto gli uomini. C’è chi fugge perché avverte il bisogno di farsi desiderare, ma è una necessità irriflessiva che può invece rendervi prigionieri, facendovi rimanere bloccati sempre allo stesso punto e rendendo impossibile trovare l’amore. La paura di impegnarsi emotivamente rende vuoti dentro, ed è un vuoto che si può colmare soltanto guardandosi dentro. C’è chi fugge perché sogna un amore impossibile: in quel caso allora dovrebbe sapere che sofferenza, dolore e delusione sono là dietro l’angolo. Non ne vale la pena, ma rendersene conto non è certo una cosa facile. L‘amore non ha regole, solo l’amore. Non ha senso, in un rapporto, parlare di vincitori e vinti, preferibilmente di persone che la pensano allo stesso modo e che decidono di condividere o meno la vita con un’altra persona.
L’ha ribloggato su Alessandria today.
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Wow! Grazie
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Il verbo vincere non è l’assoluta contraddizione del verbo amare?
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Concordo con quanto scritto sopra. Un saluto
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