Il ginseng una pianta molto conosciuta per le sue proprietà toniche e stimolanti per l’organismo, un prezioso alleato naturale in diverse situazioni. Il ginseng si ricava dalle radici di alcune piante ed è diffuso soprattutto in Oriente anche se attualmente è uno dei rimedi più utilizzati anche nei paesi occidentali, dove molte persone sono alla ricerca di qualche sostanza naturale che possa aiutarle a sostenere i ritmi frenetici a cui sono spesso sottoposte. Il ginseng permette al corpo di “adattarsi” a nuove situazioni come ad esempio una diversa temperatura nel caso di cambi di stagione ma anche a periodi di stress psicofisico. Assumerlo tutti i giorni può aiutare quindi ad affrontare un momento della propria vita particolarmente intenso, stressante o faticoso. Il ginseng in questo caso sostiene e dona un’alta dose di energia da spendere nel corso della giornata. Altra caratteristica che offre il ginseng è quella di migliorare la concentrazione ideale per gli studenti nel periodo in cui devono affrontare gli esami così come per chi lavora può utilizzarlo nei momenti cruciali della propria attività. ll ginseng si trova in commercio sotto forma di polvere, capsule, preparato per infusi, estratti liquidi e anche la radice secca, con la quale si possono preparare infusi ma che può essere anche masticata.
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Oggi è il fatidico giorno del….Blue Monday
E’ ormai noto come ‘Blue Monday’ e cade, inesorabilmente, il terzo lunedì di gennaio: dovrebbe essere il giorno peggiore e più triste di tutto l’anno, e si ‘celebra proprio oggi. Nasce da un calcolo matematico ma sono varie, secondo gli esperti, le ragioni che porterebbero al picco della tristezza proprio in questa giornata. Alla vigilia del ‘fatidico’ lunedì, esperti psicologi invitano a guardare le cose con una visione diversa, ed a valorizzare un sentimento come quello della malinconia, non sempre negativo. Oltre al meteo, la dieta ancora non iniziata, a rendere questo il giorno più triste dell’anno inciderebbero anche le spese accumulate durante il precedente periodo natalizio, la mancanza di soldi in attesa del prossimo stipendio, la presa di coscienza dei propositi per l’anno nuovo. Ma anche la tristezza è un’emozione da vivere e, in qualche modo da rivalutare. Impariamo a vivere questa ricorrenza in modo diverso e un po’ controcorrente: la tristezza è un’emozione, dunque viviamola come tale e questa giornata, in un certo senso, la ‘rivaluta’”. Infatti, “è giusto accogliere in noi un ‘arcobaleno’ di emozioni, incluse quelle blue, o tristi, perché così potremo dare un corretto valore a tutte le altre. Insomma, la giornata del Blue Monday potrebbe rappresentare anche un utile invito alla riflessione”. Aiutatevi facendo sport, infatti, lo sport stimola la produzione di endorfine che contribuiscono al benessere psicofisico; seguite un’alimentazione sana che vi permetta di avere la giusta energia; essere flessibili e scegliere degli obiettivi, non utopistici, da raggiungere; concedersi delle piccole ricompense, dopo un’intensa giornata di lavoro; cercare di ‘vivere il momento’ assaporandone ogni attimo. E infine, “cercate di trascorrere momenti con amici e famiglia. La regola? Buttiamo giù la maschera e comunichiamo disagi e delusioni, smettendo di far finta di essere vincenti. Abbiamo bisogno di rapporti veri”.![]()
Costruire e mantenere un’amicizia
Accade spesso di ascoltare lamentele di amiche tradite, rapporti burrascosi fra soci che non riescono a sopportare la vista uno dell’altro o persone che dopo una vita insieme si tolgono il saluto. Per mantenere una buona amicizia bisogna avere la pazienza A volte può scattare, come l’amore, grazie a un colpo di fulmine e un feeling a pelle, ma attenzione: costruire e rendere duratura un’amicizia è un impegno su cui riflettere con cura, perché mette in luce chi siamo veramente e cosa vogliamo. Come ti comporti le amiche? Pensaci e rifletti se sei il tipo di persona che si arrabbia se l’altro non risponde subito al telefono o non è pronto a accompagnarti in quella cosa a cui tieni tanto oppure se appartieni, piuttosto, alla tipologia di chi a volte scompare per mesi. Ascolta – Se le persone coltivassero di più l’ amore a osservare e prendere in considerazione gli altri l’ambiente intorno a noi sarebbe diverso Trova tempo per gli amici – Può essere che, rispetto al momento in cui vi siete conosciuti, siano sbucati una relazione d’amore o dei figli. Illustra le tue nuove esigenze e traduci l’amicizia in formule nuove. Un pranzo insieme, una telefonata o un sms inaspettato per comunicare “Ti penso” mantengono vivo il filo che vi unisce. E chissà che una domenica pomeriggio o un week end non possano variare in un’occasione da vivere insieme a entrambe le famiglie. Create un rito che vi unisca -Una cena al mese con le amiche, il venerdì per una partita e una birra, la mostra di fiori o il corso di cucina, o quella settimana al mare: la parola magica è “insieme”. Abbiamo bisogno di riconoscerci e trovare forza nelle persone di cui sentiamo di poterci fidare, creare spazi di confronto dove esporre le proprie paure, fragilità, esperienze e ritrovarsi più forti, e compresi. Condividere fa bene all’anima e guarisce le ferite.
I segreti per iniziare bene la settimana
Non è possibile amare il lunedì. Non finché continuiamo ad affrontarlo come il giorno in cui si cumulano tutte le difficoltà che ci attendono nel corso della settimana. E anche se è ancora dolce il ricordo della domenica, anche il lunedì può essere affrontato con serenità, lontani dalle prospettive negative, in modo da poter migliorare anche tutti i giorni seguenti. “Cambiare l’atteggiamento”. La prima cosa che dovete fare è non associare il lunedì con lo stress vedetelo piuttosto come l’inizio di una nuova settimana piena di opportunità da sfruttare. Il lunedì vi offre più tempo per fare tutte le cose che devono essere fatte. Iniziare la giornata con entusiasmo. “Sorridete a voi stessi” quando vi guardate allo specchio. “Coccolatevi”. Prima di mettersi a lavoro, concedetevi qualche minuto di relax . Potete prendervi un caffè o fare colazione con tutta calma insieme al vostro amico o partner.Fate qualcosa di bello per qualcuno. Può essere semplice come far passare avanti un’altra macchina, pagare il caffè ad un collega o cose simili. Tutti apprezzeranno e ti tratteranno con gentilezza. In questo modo farai iniziare bene anche la settimana di qualcun’altro. Terminare il proprio lavoro il venerdì. Non accumulate sulla scrivania lavoro per il lunedì successivo. L’ufficio non va abbandonato il venerdì prima di aver terminato tutti i compiti E non bisogna dimenticare che il week end va dedicato al benessere, lontani da ciò che non vi piace fare. Andate a fare una passeggiata o mangiate fuori. Concedetevi un hobby. Quando passi un bel fine settimana, il lunedì avrai qualcosa da raccontare ai tuoi colleghi e ti ritroverai pieno di energie.
Rientro dalle ferie…..che stress
Ecco, è arrivato il momento più duro delle vacanze: il rientro! Sindrome da post-rientro, mal di ritorno, depressione, malinconia, ansia, stanchezza… ma quanto è difficile riprendere la solita vita dopo le tanto ambite ferie? Aiutiamoci ad attenuare e superare questa fase: Cercate di tenervi 2 giorni di riposo fra la fine delle ferie ed il rientro al lavoro(o ricordatelo la prossima volta!): avrete così il giusto tempo per organizzare e ri-abituarvi ai nuovi ritmi, nonché di prepararvi psicologicamente e fisicamente al nuovo inizio lavorativo; potremmo definirlo un periodo di decompressione e adattamento Cercate di seguitare a stare all’ aria aperta: fate passeggiate, apparecchiate la tavola in giardino e mangiate con gli amici, uscite,cercate di alzarvi più possibile dalla scrivania per fare 4 passi e respirare sole e ossigeno, uscite la sera e non fatevi riassopire subito dal divano e dalla tv Pensate e programmate il prossimo viaggio, che sia una vera vacanza, un weekend o solo una gita non importa: vi darà quella carica e spinta per andare avanti e non ricordare solo il passato. Vi sentirete risollevati nell’umore
La pausa pranzo può essere Zen
Prendersi tempo, anche se poco, i fondamenti zen ne “L’arte di lavorare in consapevolezza” del monaco, vietnamita per la pace Thich Nhat Hanh Uno spuntino al volo continuando a lavorare, qualcosa da sgranocchiare velocemente tra un impegno e l’altro o giusto per fare qualcosa. Mangiare al lavoro spesso si riduce a questo, quando invece potrebbe essere uno dei momenti della giornata a cui dedicare particolare cura, perché in grado di contribuire a realizzare un ambiente lavorativo felice, senza tensioni. Le regole fondamentali sono avere consapevolezza del sé, o presenza mentale; prendersi del tempo, da dedicare soltanto all’atto di mangiare; se si mangia al lavoro la regola fondamentale è tuttavia quella di prendersi del tempo ce lo insegna la filosofia zen. Quando mangiamo in modo corretto nutriamo il sangue, il corpo e lo spirito; se invece non mangiamo cibi del giusto tipo, o se mangiamo troppo, se riesci a scegliere uno spuntino sano da mangiare al lavoro, potresti mangiarlo comunque in modo malsano, per esempio continuando a lavorare con una mano mentre reggi il cibo con l’altra. Quando fai uno spuntino al lavoro, per esempio mangiando un mandarino, per favore mettitelo sul palmo della mano e guardalo in modo da renderlo reale. Non ci vuole molto tempo, solo due o tre secondi. Osservalo puoi vedere un bell’albero, un fiore, il sole e la pioggia, e anche un piccolo frutto che si sta formando. Puoi vedere il suo colore cambiare dal verde all’arancione. Se guardi il mandarino in questo modo ti rendi conto che contiene tutto l’universo, il sole, la pioggia, le nuvole, gli alberi, le foglie, tutto quanto. Sbucciare il mandarino, annusarlo e gustarlo può renderti molto felice
E già che ci siamo buon Ferragosto a tutti…!!!
Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti stabilito dall’imperatore stesso nel 18 a. C., che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità.In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, donando cesti di ortaggi e frutti derivati dai terreni coltivati, ricevendo in cambio una mancia.Originariamente, come festa pagana, era celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di festa erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.La ricorrenza fu assimilata successivamente dalla Chiesa cattolica: intorno al VII secolo, si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo.
Col caldo la coppia…..scoppia
L’estate è arrivata, molte famiglie sono alle prese con la pianificazione delle ferie. Ma per alcuni, le vacanze possono trasformarsi nel peggiore degli incubi con scenate sotto l’ombrellone, musi lunghi a tavola e valigie disfatte per “volare” dall’avvocato. Insomma, il caldo fa scoppiare le coppie. Lo dicono i numeri il 30% delle crisi coniugali si concretizza in ferie.Sul perché c’è poco da dire. I coniugi sono “costretti” a condividere il periodo di vacanze. Accade che le giornate di permanenza prolungata sotto lo stesso tetto acuiscono tensioni raccolte nel tempo e dissidi preesistenti. Durante l’anno il tempo che si trascorre insieme non è poi tantissimo tra lavoro, hobby, uscite con gli amici. Poi si parte per le vacanze e ci si ritrova a tu per tu col coniuge, 24 ore su 24. D’altra parte nel 40% delle cause di separazione i principali imputati sono proprio la routine, la mancanza di dialogo. Seguite, ovviamente, dai tradimenti. Le ferie ci mettono lo zampino: a esempio, è più semplice notare sms e Whats App ricevuti o inviati in continuazione e a qualunque ora. Può sembrare una banalità, ma non lo è se pensiamo che la metà delle infedeltà di coppia è tecnologicamente assistita. Passano pochi giorni e si va dall’avvocato: non è un caso se la maggior parte degli avvocati matrimonialisti infatti nel periodo estivo non si allontana troppo dal proprio studio.
Anche in auto si può fare il caffè
Volete dormire qualche minuto in più e non rinunciare al caffè prima di recarvi al lavoro? L’idea potrebbe essere quella di bere il caffè in auto. Grazie ad una società francese, ora è possibile prepararsi un caffè espresso nella comodità della propria auto. Ammettiamo di non essere sicuri che sia un oggetto così necessario, e che secondo noi se si è stanchi durante un viaggio è forse meglio fermarsi piuttosto che prepararsi un caffè mentre si guida, ma va dato atto che il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice, ed anche il costo (circa 150 euro) non è stellare La macchina si collega alla presa accendisigari dell’auto, si inserisce la cialda del caffè e poi la macchinetta scalda l’acqua e fa un ‘bip’ quando è pronta a versare il caffè, operazione che deve essere fatta manualmente dato che per motivi di spazio non c’è un porta-tazzina. E poi la vostra auto sarà avvolta dall’inebriante odore del caffè espresso. Soprattutto se nell’operazione lo avete versato sui sedili.
La sveglia che vi sveglia
Se scendere dal letto la mattina è una grande fatica e vi capita di riaddormentarvi niente paura sta entrando in commercio una sveglia capace di buttarvi giù dal letto, è arrivata la sveglia da polso che vi dà la scossa se non vi alzate. Il suo nome è “Pavlock Shock Clock ha diversi tipi di suonerie: all’inizio parte con una morbida vibrazione, e se non vi alzate passa poi alla suoneria forte ed irritante. Se neanche questa vi convince a scendere dal letto, il bracciale passa alla scossa elettrica. Naturalmente progettata per essere fastidiosa e molto simile a quella che si prende dall’ elettricità statica. L’idea di base è che il braccialetto in commercio da Settembre permetterebbe di modificare il comportamento in pratica, il cervello nel giro di qualche giorno impara che qualche minuto dopo la vibrazione c’è la scossa, e quindi si sveglia per evitarla. Secondo gli ideatori del braccialetto, l’ influenza sarebbe talmente efficace che dopo qualche tempo si può anche fare a meno del bracciale ma ci si sveglia comunque puntualmente. Pigroni…..avete poco tempo per imparare a svegliarvi con la tradizione sveglia..![]()