I giardini a primavera

In questa stagione gli appassionati di giardinaggio si mettono all’opera con particolare impegno: è il periodo ideale per preparare il terreno, eseguire alcuni lavori di manutenzione, collocare piante, semi o bulbi. All’inizio della primavera il giardino presenta le tracce dell’inverno, che lo ha messo a dura prova. Il suolo è coperto di foglie secche. Dovremo quindi rimuovere questi residui. Avremo anche cura di estirpare le piante infestanti spontanee. Una volta liberato il terreno, iniziamo a rinvigorirlo zappettandolo ed arricchendolo di sali minerali, grazie all’aggiunta di concime. La primavera è anche il momento di rinvasare o collocare a terra alcune specie. Inoltre, cerchiamo di capire se ogni pianta necessiti davvero di più spazio, osservando anche lo sviluppo delle radici. Potremo valutare l’idea di creare vere e proprie aiuole, scegliendo oltre alla vegetazione i materiali della cosiddetta bordura.. Eseguite queste fasi di preparazione, passiamo a quella che è probabilmente la parte più piacevole dei lavori primaverili: scegliere e collocare semi e piante che coloreranno il giardino! Tante sono le piante da seminare o mettere a dimora a primavera. Tra queste troviamo dei classici come le viole del pensiero, le begonie, i ranuncoli, i gigli, le dalie e i gladioli. In genere, la scelta delle piante da coltivare dipenderà non solo dai gusti estetici, ma anche dal nostro grado di esperienza. Se non abbiamo un “pollice verde” formidabile, esistono specie relativamente semplici. Tra queste troviamo ad esempio le molte varietà di geranio, le primule, i tulipani  Otterremo però il massimo effetto estetico abbinando colori e forme differenti. Davanti disporremo magari piante piuttosto basse, dietro varietà che svettano verso l’alto come le elegantissime calle. Una parte del nostro giardino può essere dedicata alle piante grasse, che contano un gran numero di estimatori, molte sono le varietà che aggiungono un tocco esotico all’ambiente; alcune regalano anche fioriture affascinanti. Completate il tutto con un comodo salotto, delle lanterne con al loro interno delle candele, un tavolo dove poter apparecchiare con piatti bicchieri colorati … e che la stagione abbia inizio

Un po’ di giardinaggio Zen

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Risistemavo un po’ di cose ed ecco che mi passa per le mani questa simpatica fontana, perfetta per un po’ di giardinaggio Zen. Purtroppo però la tentazione è irresistibile e così apro internet e mi metto alla ricerca di informazioni su questo genere di giardino. Lo sapevate che sembra si tratti di un’invenzione completamente occidentale? Il termine “giardino zen” appare per la prima volta nel libro One Hundred Kyoto Gardens di Loraine Kuck, del 1935 e in Giappone non compare prima del 1958, quando viene riadottato dagli stranieri, essendo ormai un termine molto in voga.

Per inciso si potrebbe dire che tutta la filosofia attribuita al giardinaggio zen, sia in realtà un’interpretazione puramente occidentale, del più ampio contesto della cultura del giardinaggio che sia ha in Giappone, dove esiste un’infinita varietà di modi per allestire, curare e gestire i giardini, alcuni dei quali influenzati dalla cultura buddista dei monaci zen.

Per di più sembra essere anche falso il mito che i monaci siano soliti meditare di fronte ai giardini (o per estensione di fronte ad un paesaggio), essendo più propensi a farlo di fronte ad un muro (Soto Zen) o al centro della stanza (Rinzai Zen).

Nonostante ciò si tratta comunque di una fantastica parte, seppur minima, della cultura del giardinaggio del paese del Sol Levante.

Per vivere bene bisogna mangiare bene

Per vivere bene bisogna mangiare bene, per vivere a lungo bisogna mangiare più volte nella giornata, per vivere in modo energico bisogna introdurre tanti buoni carboidrati, per invecchiare bene bisogna mangiare pochi grassi e mangiare di tutto un po’. Questo è il paradigma della buona alimentazione. L’Oms  e la Fao definiscono l’educazione alimentare «il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari,chi è moderatamente carnivoro, abbastanza amante del pesce e che non si fa mai mancare tanta frutta e verdura. Per riuscire a centrare tutti questi obiettivi può essere utile questo decalogo. Ogni giorno bisogna fare almeno 5 pasti. A partire dall’età prescolare, la razione di energia va suddivisa in cinque pasti al giorno colazione , spuntino a metà mattina , pranzo equilibrato , merenda nel pomeriggio  e cena . Fare una buona colazione . Dev’essere varia e completa, a base di cereali o prodotti da forno, latte o yogurt e frutta, che fornisca come detto almeno il 15 per cento dell’apporto calorico giornaliero, adeguato all’età e allo stile di vita. Camminare e muoversi per almeno 30 minuti al giorno . A seconda dell’età e delle opportunità possono essere considerati attività fisica anche il gioco o semplici esercizi, come ad esempio salire le scale e spostarsi a piedi o in bicicletta, fare lavori di giardinaggio. Anche le attività classicamente svolte per i lavori di casa fanno bruciare calorie, così come il ballo. Non saltare mai i pasti: eventualmente è preferibile limitare le porzioni. Assecondare sempre il senso di sete . Anzi, è bene tentare di anticiparlo, bevendo a sufficienza. Bere un bicchiere  di acqua frequentemente.

Macchie di colore che danno serenità

Che si tratti di un giardino piccolo, di un terrazzo o di una veranda, luci, sedie, tavoli e portavasi trovano sempre un posto speciale, portando una pennellata di colore e di stile. Per trasformare giardino ed esterni, sbizzarrisciti nella scelta tra tradizionali vasi o portavasi con la simpatia ed allegria di un design fresco e primaverile  . Posizionali nei punti strategici del giardino, creando macchie di colori, che ti faranno sentire sempre a contatto con la natura.

Idee sul terrazzo

In un terrazzo che si rispetti non possono mancare i vasi di fiori e  le piante, che faranno non solo da ornamento, ma vi aiuteranno a creare una zona d’ombra. E’ importante scegliere piante e fiori che non soffrano troppo  il caldo,in quanto il terrazzo è sempre esposto ai raggi solari. Un’idea carina potrebbe essere rendere più bello il terrazzo con dei vasi di  piantine colorate e con le erbette aromatiche che oltre ad aiutarvi in cucina rilasciano un delizioso profumo, coloratissimi e utili anche in cucina sono le piantine di Peperoncini Rossi!

Le nuove tendenze green

Come per moda e food, anche il giardinaggio ha le sue tendenze, eccovi quella dei micro giardini. Non confondeteli con i bonsai giapponesi, gli alberi in miniatura che con il loro mistero hanno conquistato tutto il mondo, i micro giardini sono veri e propri mini prati con diverse specie di fiori e piante, naturalmente di dimensioni ridotte. Dedicarsi alla esecuzione di micro giardini, è una medicina naturale per corpo e anima. Il contatto con la vegetazione infatti, riduce lo stress, aiuta i livelli di concentrazione e rende più felici. Dopo l’orto in casa, la tendenza che vedeva protagonisti gli ortaggi da auto produrre sui terrazzi, ecco che i micro giardini entrano nelle case degli appassionati di giardinaggio. I micro giardini, possono essere realizzati con qualsiasi tipo di pianta, dalle erbe aromatiche alle piante grasse, ma ovviamente le piante tropicali sono quelle più ambite. Per realizzare un micro giardino è necessario acquistare un terreno apposito. Questo terreno prende il nome di Pacfal ed è più leggero del classico terriccio, non richiede molta acqua, non necessita di fertilizzanti e soprattutto contrasta la produzione di batteri delle piante. Poi resta da pensare al contenitore dei micro giardini e qui c’è davvero da sbizzarrirsi. Vasi di vetro, piccole serre miniaturizzate, barattoli, lattine e addirittura lampadine della luce. Una grande passione per il green e la costanza potranno portarvi alla realizzazione di micro giardini bellissimi, eventualmente anche da preparare su richiesta per altre persone o, più semplicemente, da regalare come segno di amicizia.

I fiori di Febbraio

Gli anemoni sono bellissimi fiori perenni appartenenti alla famiglia dei ranuncoli, cominciano a fiorire a febbraio e si trovano di diverse varietà di colore: bianco, rosa, viola, azzurro e rosso. Molte leggende e superstizioni sono legate a questo fiore tipico che, si dice, sia una pianta magica portafortuna. I tulipani sono un altro splendido tipo di fiore, famoso per la sua coltivazione in Olanda ma anche nel resto d’Europa. Fioriscono anch’essi a febbraio e simboleggiano l’amore, soprattutto quelli rossi, bellissimi se tenuti in un vaso di vetro come centrotavola. La calendula, è conosciuta come pianta officinale dalle molte proprietà calmanti e lenitive. I suoi fiori sono giallo-arancio e assomigliano vagamente alle gerbere. Dal profumo piacevole e delicato, la calendula rappresenta le pene d’amore. Molto simili alle margherite, ma più resistenti, le pratoline sono anch’esse fiori duraturi che fioriscono a febbraio. Davvero romantiche e d’effetto, soprattutto se regalate in grandi mazzi o bouquet, hanno petali bianchissimi e la corolla gialla. Il significato? Purezza e candore! La camelia era il fiore preferito di Coco Chanel, tanto che negli anni è diventato uno dei simboli dell’omonima maison d’alta moda francese, dopo le famosissime “c” incrociate. Questo fiore dall’aspetto immacolato ed elegante è proprio sinonimo di chic: la camelia esiste in bianco, rosa o rosso e simboleggia l’adorazione e la bellezza.

 

 

I giacinti

Diffusissimo nei nostri giardini e all’interno delle nostre case, il giacinto è una delle bulbose più diffuse in commercio, anche grazie alla sua facilità di coltivazione.Di origine europea e asiatica, ne esistono tantissime specie differenti, tra le quali le più famose sono: il Giacinto Italiano, caratterizzato da fiori lilla o bianchi, il Giacinto Romano, il più precoce di tutti e il Giacinto Olandese, un ibrido che spicca per le sue varianti di colori che spaziano dal giallo al viola al blu.Come abbiamo detto, coltivare i bulbi di giacinto è davvero semplice, richiedono solo alcune regole per la buona riuscita della sua fioritura. Per prima cosa la buona notizia è che è possibile coltivare il giacinto sia in esterno che in interno, sia in aiuola che in vaso, e quindi, se abitate in zone climatiche non temperate, potrete benissimo arricchire i vostri ambienti domestici con appariscenti colori nei vasi. È sempre meglio preferire una semina in terreno, perché il giacinto preferisce di più l’aria aperta e un terreno più nutriente, proprio come quello del giardino, ma resiste molto bene anche piantato nei vasi.Se deciderete di optare per la coltivazione in giardino potrete lasciare il vostro bulbo di giacinto anche in una posizione assolata, con luce diretta, e non avrà difficoltà neanche con temperature troppo basse, perché rinforzato dal terreno circostante. Se invece deciderete di piantare il giacinto in vaso, all’interno della vostra abitazione, premuratevi che la temperatura non scenda mai sotto i 13 gradi centigradi e posizionate la pianta in un luogo molto luminoso, ma che non sia soggetto a luce diretta del sole. La regola chiave è, innaffiate finché non si formano ristagni, il giacinto, soprattutto se piantato in giardino, ama molto l’acqua e ha più facilità a disperderla nel terreno.I fiori del giacinto, invece, non hanno bisogno di una potatura costante e regolare. Basterà solo tagliare i fiori una volta appassiti o una volta che la fioritura sarà terminata; in questo modo la pianta risparmierà le sue energie per altri periodi di crescita.

Una pianta incredibile

Sembrano delle belle labbra rosse, pronte a dare un bacio indimenticabile. In realtà si tratta di una pianta arbustiva che si chiama Psychotria Elata ed è originaria della foresta pluviale tropicale dell’America Centrale e del Sud. La pianta dalle labbra calde potrebbe accendere di desiderio i più eccitati e stupire i più curiosi, ma è abbastanza comune tra le foreste dell’Ecuador. Gli abitanti del luogo la chiamano “oreja del diablo”, cioè orecchio del diavolo per le sue proprietà curative. Ha infatti diversi utilizzi medici. Si caratterizza per delle infiorescenze di colore rosso vivo e la particolare forma che ricorda quella delle labbra. Questo aspetto è, in realtà, funzionale per attirare farfalle e colibrì, e come molte piante con fiori rossi nella zona viene impollinata proprio da quest’ultimi

Il segreto della felicità

Il segreto della felicità è molto più vicino di quello che si potrebbe pensare e spesso lo si può trovare nelle piccole cose della quotidianità, come per esempio una passeggiata nella natura o addirittura un selfie. Se la tristezza prende il sopravvento sull’umore con l’arrivo dell’autunno e dal meteo ballerino si può ritrovare un momento di sollievo grazie anche al contatto diretto con la natura o quello che i giapponesi chiamano Shinrin-Yoku, letteralmente immersione nella foresta. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che stare all’aria aperta ridurrebbe il battito cardiaco e la pressione sanguigna, donando una sensazione di benessere. In particolare, con il loro aspetto delicato e il loro profumo inebriante, le rose sarebbero tra i fiori più “contagiosi” nel regalare sorrisi tanto che i ricercatori dell’Università di Harvard consigliano di tenerne un vaso proprio vicino al letto.Il segreto della felicità consiste anche nel coltivare le relazioni faccia a faccia, prendendosi una pausa dai social media, che sono spesso causa di ansia e depressione. Nonostante le opportunità di networking che certamente offre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi al potere di un abbraccio in carne e ossa o alla risata di un caro amico. Inoltre, il tempo che si trascorre ogni giorno su Facebook può essere impiegato in maniera più costruttiva, ad esempio per coltivare una passione o un hobby come appunto il giardinaggio.Esistono anche alcune abitudini altrettanto efficaci nel mettere di buonumore. Sinonimo di frivolezza e vanità, i selfie hanno in realtà un effetto benefico proprio perché sono associati a un momento di leggerezza, in cui ci si è portati a sorridere e a prendersi un po’ meno sul serio. Se poi l’autoscatto viene condiviso con una persona cara, l’effetto è contagioso.Il segreto della felicità passa infine dal proprio sé, che dovrebbe essere coltivato con la stessa attenzione con cui si cura un giardino. Nei momenti “no” non bisogna abbattersi o cedere all’agitazione, ma fare un lungo respiro che, come insegnano le tecniche yoga, dona la calma necessaria ad affrontare gli impegni della giornata. Una volta fatto superato il momento di empasse, gli esperti invitano a prendere, a mente fredda, una decisione, piccola o grande che sia, Indipendentemente dalla scelta, ci si sentirà subito meglio per aver preso il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort e aver dato voce all’io interiore, nel qui ed ora.