Un perfetto pic-nic

Basta poco, una coperta, un prato, un po’ di amici e un cesto pieno di cose buone. Per il resto il bello è proprio che non ci sono regole e si deve improvvisare! Come si organizza un picnic perfetto?
 Non ci sono regole, questo è il bello! Il picnic è un momento per stare insieme, alla famiglia, agli amici, al partner con l’unico obbiettivo di divertirsi, rilassarsi e godere della natura. Non si devono rispettare orari, non si deve apparecchiare la tavola, e non si devono seguire le portate del menù nell’ordine corretto perché un menù vero e proprio non c’è. Ognuno porta qualcosa e si mangia tutti comodamente seduti su una coperta stesa a terra sull’erba. Gli ingredienti immancabili di un picnic sono quindi molto semplici: la natura, gli amici e, possibilmente, una bella giornata di sole. Ma se anche dovesse arrivare la pioggia non bisogna disperarsi. Il bello del picnic è anche questo.Scegliete la vostra meta ideale, che sia mare, campagna, montagna o anche semplicemente un parco cittadino, radunate gli amici e soprattutto, preparate un cestino di cose buone da portare con voi.Cucinate, cose  facili  ottime da mangiare fredde, anche con le mani, l’altra cosa bella del picnic  è che non c’è galateo che regga!

Mangiare da soli rende infelici

Mangiare da soli, a volte, può essere un’esperienza rilassante: si può masticare a bocca aperta, esagerare con le quantità di cibo o ignorare qualsiasi regola del galateo. Farlo regolarmente, però, può contribuire a renderci tristi e infelici. È quanto ha rilevato un sondaggio condotto dalla Oxford Economics, dal quale è emerso che, le persone che mangiano da sole presentano un punteggio inferiore, in termini di felicità, rispetto alla media nazionale. I ricercatori dell’università di Oxford hanno scoperto che più le persone mangiano con gli altri e più è probabile che si sentano felici e soddisfatti. Mangiare da soli fa male. Principalmente agli uomini, secondo questi ricercatori, gli uomini che mangiano in assenza di compagnia femminile hanno il 45% di rischio in più di diventare obesi. E, di conseguenza, aumenta anche il rischio di pressione alta e di colesterolo fuori dalla norma. Mangiare soli, in realtà, è una condizione normale per chi è single, o almeno non sposato e con famiglia, e di per sé non c’è nulla di male nel pranzare e cenare per conto proprio, nella cultura buddista, per esempio, l’azione del mangiare è collegata a un momento di forte spiritualità Tuttavia, consumare molti pasti in solitudine, magari davanti al computer perché in ufficio c’è troppo lavoro per uscire a pranzo, aumenta il rischio di “mangiare male”. “Le persone che mangiano da sole hanno più probabilità di mangiare nei fast food cibi già preparati. Chi ha voglia di cucinare un pasto intero per una sola persona? Insomma, gli individui che tendono a mangiare spesso in solitudine, prediligono abitudini alimentari poco sane, mangiano troppo in fretta e assumono poche sostanze utili per l’organismo

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Come tenere i bambini a tavola al ristorante

Nell’eterna questione bambini al ristorante si o no, chi preferisce un locale senza bimbi di solito tira in ballo l’educazione dei piccoli, il loro essere rumorosi, piagnucoloni, il correre ovunque tra i tavoli, infastidendo gli altri clienti. Della serie “se hanno  inventato le babysitter un motivo ci sarà”. Ma basterebbe qualche regola di semplice buon senso, da parte dei genitori, per far si che la serata a cena fuori sia piacevole per loro, per i figli e anche per gli altri clienti che invece non hanno piccoli al seguito. Lo assicurano anche  esperti  di galateo, Bisogna ricordare che, com’è giusto che sia, i bambini sono per i genitori al centro del mondo. Ma è meglio per la quiete collettiva che non ci siano troppi centri del mondo nello stesso locale. Insomma, se a casa ciascun bambino può essere libero e attirare l’attenzione di tutti, in un ambiente pubblico ciò crea solo confusione. Se al ristorante o in pizzeria siamo a tavola con uno o più bambini, il tutto risate e giochi, chiacchiere e anche lamenti deve rimanere nel perimetro e circonferenza del tavolo, senza imporre agli altri la propria presenza. In merito al menu, i genitori dovrebbero sempre, quando scelgono un locale, informarsi sul menu e se c’è eventualmente la possibilità di fare variazioni. Non è carino mettere in crisi una cucina perché abbiamo deciso che il nostro bambino deve soddisfare tutti i suoi desideri per esempio pretendere il filetto di vitello in un ristorante di pesce. Una volta scelto il locale, si passa alla prenotazione. I genitori devono informare al momento della prenotazione che porteranno i figli, così il ristoratore o la pizzeria troverà un tavolo adeguato. Importante anche la sistemazione al tavolo, specie se la compagnia è composta da più coppie e più bambini: per il tavolo rettangolare in teoria gli adulti devono occupare la parte centrale con i bambini riuniti in due gruppetti ai lati, in base all’età o, se si preferisce, maschietti da una parte e femminucce dall’altra. Nel caso di tavoli tondi, se ne possono occupare due vicini, uno per i genitori e uno per i figli che saranno comunque sorvegliati da mamme e papà. I bimbi di solito mangiano meno non tutta la serie di antipasto, primo, secondo, dolce. Un’idea saggia è chiedere che il cibo per i bambini, magari solo un piatto unico, sia portato insieme agli antipasti, così non si sentiranno in disparte e nervosi. Il ristorante può essere una palestra, è tra i primi contatti della vita di società. Ma non può essere l’unica palestra. Si dovrebbe andare se e quando i bambini sono pronti a capire e vivere i tempi del pasto al ristorante, che non sono quelli di casa, dove magari in 20 minuti poi si torna a giocare. Meglio dunque che il bambino abbia già avuto esperienza di mangiare fuori casa così che possa accettare che le regole del ristorante non sono quelle di casa.

Il galateo… e la scarpetta

ll Galateo vieta e sconsiglia alcuni comportamenti principalmente quando si invitano ospiti o quando si è invitati. Come abbiamo più volte detto, la frase “Buon Appetito!” prima di iniziare il pasto è da evitare. Ma non è l’unica, ci sono altre affermazioni sconsigliate, come per esempio “non fare complimenti”, “vuoi la ricetta?”, “finitelo, altrimenti lo buttiamo…” oppure “non fai il bis?”. Secondo il Galateo, la tavola non deve essere apparecchiata mettendo i tovaglioli dentro i bicchieri ed esclude l’utilizzo di piatti e posate di plastica. È ammesso, invece, il centrino in carta messo sul vassoio d’argento con il quale si servono i dolci. Anche per quanto riguarda le bevande le bottiglie di plastica sono un tabù e, inoltre, non devono essere servite in tavola già iniziate. Assolutamente da evitare l’utilizzo di stuzzicadenti. Questi servono soltanto come mezzo per portare i cibi alla bocca ma solo per gli stuzzichini dell’aperitivo. Non è tollerato usare lo stuzzicadenti in altro modo, quindi è consigliabile non metterli in tavola. Qualora qualcuno avesse la necessità di eliminare qualche residuo di cibo incastrato tra i denti, può farlo recandosi alla toilette dove sarà libero di risolvere il problema. Un’abitudine informale assolutamente da evitare in cene e pranzi formali è la cosiddetta “scarpetta”. Il pane è l’alimento che meglio si presta a essere messo in bocca senza posate. Inoltre, di sicuro ognuno di noi ha ricordi legati al cibo mangiato con le mani: sono spesso ricordi che risalgono all’infanzia, o a momenti trascorsi con amici, vissuti in situazioni e ambienti informali. La scarpetta, in realtà è un vero piacere per il palato ma, purtroppo, il galateo lo vieta. Come vieta di raccogliere, anche solo con la forchetta, l’eventuale condimento della pietanza rimasta nel piatto. Pazienza!

Chicchi di salute

Simbolo di abbondanza, e fecondità e di benevolenza divina  l’uva
è un vero e proprio amico dell’organismo. L’uva è il frutto che maggiormente ha segnato la storia delle civiltà antiche e moderne. Già presente nelle radici della cultura cristiana, quando Noè toccata terra alla fine del grande diluvio, decide di piantare un vitigno. L’uva è rappresentata nelle numerose raffigurazioni pittoriche di moltissime popolazioni, fino a diventare un vero e proprio “status symbol”  nell’Italia romana protagonista di sontuosi e lussuosi banchetti. Con proprietà antivirali e antiossidanti , l’uva semplifica la vita anche con il galateo, infatti è concesso mangiarla con le mani staccando i singoli acini dal raspo e portandone alla bocca uno per volta. I semi possono essere depositati direttamente dalla bocca nella mano chiusa ad imbutoUVA

Il Galateo a tavola….bicchieri

Stasera ho a casa un importante cena di lavoro Oggi ho chiamato Giulia la mia cara amica esperta di galateo. Avevo da porle una domanda che mi tormentava mentre allestivo la tavola : i bicchieri da acqua vanno capovolti o no? Giulia mi ha detto che il galateo prescrive di disporli sulla tavola rivolti verso l’alto se ci si trova in un luogo chiuso e i coperti vengono preparati non molto tempo prima dell’inizio del pasto. Se invece questo verrà consumato in un luogo aperto, sarà opportuno rivolgere i bicchieri da acqua verso il basso per ragioni igieniche. Grazie Giulia mi hai dato veramente un bell’aiutocome-apparecchiare-una-tavola-perfetta_105f4e5916c74b77d6be653f91ab8905