Il primo giorno di primavera

Marzo è il mese in cui la natura inizia a tingersi di nuovi colori, le giornate si allungano e la bella stagione inizia a bussare alla porta. Ma quando inizia “ufficialmente” la primavera 2022? La parola primavera deriva dalla radice indoeuropea “ver”, “splendere”. In effetti sono proprio i raggi del sole che, in questo periodo, tornano a farsi più caldi e a splendere per un numero maggiore di ore La primavera astrologica nell’emisfero boreale si verifica in genere tra il 20 e il 21 marzo. La data varia in base al momento dell’equinozio di primavera, ovvero del momento in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore. Mentre l’equinozio di primavera segna il momento di passaggio dopo il quale le giornate inizieranno ad allungarsi, l’equinozio d’autunno rappresenta il momento dopo il quale saranno le ore di buio ad avere il sopravvento su quelle di luce. Pochi giorni dopo l’equinozio di primavera avremo anche il cambio dell’ora, con il passaggio all’ora legale, che quest’anno avverrà nella notte tra il 26 e il 27 marzo. Questo porterà ad avere un’ora di luce in più durante il pomeriggio.

19 Marzo Festa del papà

Si festeggia in tutto il mondo, ma la data varia in base alla nazione. In Italia, La festa del papà è una consuetudine del 19 marzo come in alcuni altri paesi, come la Spagna o il Portogallo. La data fu per molto tempo la principale festa cattolica legata a san Giuseppe, il padre di Gesù. In Italia, la festa del papà si celebra quindi oggi 19 Marzo. Le rose sono i fiori simbolo di questa festa, rosse, se il genitore è ancora in vita, bianche, in caso contrario. Due tradizioni, in particolare, caratterizzano la festa del 19 Marzo un po’ in tutta Italia: i falò e , le famose frittelle e zeppole di S. Giuseppe, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il dolce tipico di questa festa. La festa del papà è diventata un’occasione per riunirsi in famiglia in compagnia di buon cibo con la gioia di rivedere uno degli uomini più importanti della nostra vita. Le scuole fanno preparare ai bambini lavoretti artigianali, gli adulti offrono anche loro regali dedicati a dare piacere al uomo più importante della famiglia. Auguri a tutti i papà!!

Gli occhi due meravigliosi gemelli

Organi di senso gemelli, gli occhi sono due bulbi investiti dalla luce, quando vedono fuori, e immersi nel buio, quando vedono dentro. Nell’occhio c’è un diaframma per regolare l’intensità della luce, l’iride, che ci riporta all’omonima divinità greca, messaggera degli dei e simbolo dell’arcobaleno. Sul fondo c’è una membrana delicata, la retina, che trasforma l’immagine in segnali elettrici i quali, lungo il nervo ottico, raggiungono il cervello dove vengono elaborati, legati alla memoria e dotati di vita emotiva. La retina, le cui cellule sono miracoli di precisione e hanno i nomi simpatici di coni e bastoncelli, termina con una porzione cieca che si chiama ora serrata. Maculopatia, cheratocono, astigmatismo, le patologie degli occhi hanno nomi evocativi. Alcune diagnosi scivolano nel linguaggio in chiave metaforica: miopia, strabismo e daltonismo possono essere anche atteggiamenti o attitudini personali. C’è anche l’ambliopia o “sindrome dell’occhio pigro” e, tra gli inganni dell’occhio, annoveriamo anche le miodesopsie, corpi mobili vitreali detti “mosche volanti” dovuti alla contrazione dell’umor vitreo.Tutte le lingue del mondo ospitano espressioni e proverbi che ruotano attorno alla vista: hasta la vista, apple of my eye, loin des yeux loin du coeur e, da noi, l’ipnotico “a me gli occhi”, il cruento “occhio per occhio”, il rustico “l’occhio del padrone ingrassa i maiali”. E quanti occhi nelle canzoni quelli blu di Lisa, nella pittura quello di Magritte con l’iride di cielo e nel cinema quelli di Laura Mars. Ma sul cinema si può andare avanti per ore: la fioraia cieca di “Luci della città”, gli occhi dipinti da Dalì nell’incubo hitchcockiano di Gregory Peck in “Io ti salverò”, gli Eyes Wide Shut di Kubrick e gli Eyes Wide Open dell’israeliano Haim Tabakman

Amore o passione

Si crede che la passione porti all’amore o che porti solo ad una notte di sesso, quest’ultimo  però non è un indicatore di amore. Anche se è una parte importante di una relazione sentimentale il sesso non è tutto. Secondo gli scienziati, la passione si basa solo sull’attrazione fisica e sull’immaginazione e di solito passa quando le persone si riconoscono reciprocamente nella realtà. La parola chiave è “ tempo reale” in quanto le coppie scoprono la loro vera natura solo dopo mesi di relazione. E’ impossibile dire che ami una persona finché non la impari a conoscere del tutto dopo un lungo periodo di frequentazione, nel corso del quale ne valuti le virtù, ma ne accetti anche i difetti che, in base alla tua educazione, possono anche risultare simpatici o non sembrare tali: ti piace e ti rendi conto che  quando non c’è ti manca; quando c’e avverti farfalle nello stomaco; godi nel rendere felice il partner o nello stupirlo con varie attenzioni. Quando la coppia tende ad isolarsi dagli altri perché lui o lei diventa il tutto per te e viceversa, si vive un’altra dimensione, difficile da spiegare con parole: si sente il bisogno di coccolarsi, accarezzarsi, di vivere nella complicità reciproca; di fare sesso regolarmente . In altre parole   ci si trova nella sfera della passione che non può essere che negativa perché “tu ed io” da soli per sempre diventa arido, stancante, ossessivo, egoistico, ti fa avere solo l’illusione della persona che ti sta accanto e che non trova riscontro nella realtà: ti interessa solo come essa. L’amore è quel sentimento che ti porta ad essere più preoccupato per il tuo partner che per te stesso; lo  accetti così com’è;  vuoi sapere tutto, tendi a parlare di lui o di lei, come del principe azzurro, ti scalda il cuore solo a pensarlo; ti senti con a tuo agio; affronti qualsiasi argomento liberamente, senza paura di essere giudicato o rimproverato; non ti interessa il suo aspetto, ma i suoi sentimenti, i suoi hobby, le sue preferenze, i suoi gusti, le sue amicizie, che apprezzi perché risulteranno in sintonia con il tuo modo di essere e che ti faranno pensare di costruire insieme una storia romantica che non avrà mai fine.

Mi chiamo amore

Ciao, mi chiamo “amore” e so che non mi credi più. So di averti deluso e dimostrato che a volte con il tempo, non regalo gioia ma dolore. Io non so perché di me si fa tanti usi diversi, c’è chi mi accetta così semplicemente per quello che sono, chi mi rispetta e purtroppo c’è chi mi usa e mi getta. Non posso prometterti che non ti imbatterai mai più in un falso che usa il mio nome per arrivarti al cuore e poi spezzartelo, ma posso solo chiederti di non smettere di cercarmi e di credere nella mia esistenza!! Ti giuro…  in qualche parte del mondo, in un angolo nascosto, sotto milioni di lacrime io sto proprio cercando te…così come sei, che cerchi ostinatamente me, così come sempre mi hai sognato un meraviglioso sentimento immenso come il mare infinito come il cielo

La pazienza

Nel trambusto impetuoso delle emozioni, dei tempi, dei ritmi quotidiani sempre di corsa, del bisogno di soddisfare subito i nostri desideri o di “mordere la vita” che significa: afferrala, ora!, dover agire, la pazienza sembra una condanna. È la capacità di riconoscere, profondamente, il ritmo e il tempo e le condizioni che servono perché la realtà si possa manifestare. È un rovesciamento. È stare con la meraviglia del ritmo e del tempo che serve perché i frutti possano maturare al sole, affinché in nove mesi un bambino si possa formare nella pancia della sua mamma, perché la torta possa cuocere e lievitare in forno ma anche per far sì che l’ingorgo di macchine sulla strada si sciolga e il traffico ritorni scorrevole. E allora sì, è essenziale per la nostra vita e può essere una delle chiavi che la rende felice, che ci permette di onorarla al meglio.

La giornata dei calzini spaiati

In tempo di covid la Giornata dei calzini spaiati cerca di pensare anche a chi è solo, come un calzino nel cassetto, rimasto senza il suo gemello. Sulla pagina Facebook dedicata, a suon del motto si spai chi può! potete trovare una colorata locandina che invita tutti a colorare un po’ i piedi, la giornata, il mondo, il cuore per condividere valori come l’Amicizia e il Rispetto per gli altri , e prosegue, al lavoro, a scuola, a casa mettete calzini diversi e FOTOGRAFATEVI!!!. Gli organizzatori hanno anche pubblicato alcuni consigli per sfruttare al meglio la giornata. Come il Calzino Puzzle, da realizzare con i compagni di classe. O L’albero dei calzini gentili, che si può creare tirando un filo tra due alberi e appendendo calzini colorati dentro ai quali inserire pensieri e storie su amicizia e diversità. Non mancano le canzoni da cantare a squarciagola ballando con i piedi spaiati e in vista, come La ballata dei Calzini Spaiati e Il Paradiso dei calzini

Diverso è bello

Anche voi stamani avete aperto il vostro cassetto e avete visto i vostri calzini tutti spaiati? Ecco, la leggenda delle lavatrice che si mangia i calzini probabilmente è vera. Ma grazie alla Giornata dei calzini spaiati non è più un problema. Nata una decina di anni fa in una scuola elementare di Udine grazie all’idea della maestra Flapp. L’iniziativa viene celebrata ogni anno il primo venerdì di febbraio e ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’autismo e altre diversità, lanciando un messaggio di solidarietà e appartenenza. Così come un calzino spaiato non smette di assolvere alla sua funzione, lo stesso vale per una persona diversa da ciò che convenzionalmente consideriamo “normale”. Per partecipare non servono altri requisiti se non quello di indossare due calzini diversi, più colorati e stravaganti sono e meglio è, e condividere sui social le proprie foto con l’hashtag #calzinispaiati2022.

L’importanza dell’amicizia

La vitae l’amicizia sono due cose strettamente collegate: senza quelle persone speciali che sono i nostri amici e le nostre amiche non saremmo gli stessi. Un caffè preso insieme un sogno condiviso, una notte in riva la mare, una bella avventura condivisa… tante sono le occasioni. Le nostre amicizie ci regalano una complicità che nessun altro ci può dare e una sintonia non facile da trovare.