Dente di Leone in cucina

Diffuso in tutto il pianeta, più precisamente nella fascia a clima temperato,il dente di leone, è piuttosto rustico e non richiede condizioni ambientali particolari sembra che preferisca le distese erbose soleggiate e ventilate. Si tratta di uno dei maggiori esponenti delle così chiamate erbe  spontanee e viene coltivato solo in parte. Di rado è impiegato a scopo decorativo; al contrario, è considerato dagli amanti del giardinaggio come una vera e propria pianta infestante. Il dente di leone appartiene al gruppo di alimenti ricchi di vitamina A e C, ed è anche noto per l’abbondante quantità di fibre e minerali. Si colloca tra le erbe spontanee più consumate in Italia; se ne fa un grande uso nel Centro Italia. Il dente di leone si può mangiare crudo in insalata o cotto. Nel primo caso è essenziale coglierlo giovane, prima che fiorisca e fruttifichi, quando le foglie sono color verde chiaro e brillante, e di  consistenza tenera; di solito in questa fase hanno un sapore  meno amarognolo e più dolciastro. Per la cottura invece, che dev’essere per lessatura e / o saltato in padella con olioaglio  possono venire impiegate anche le foglie di maggiori dimensioni; L’insalata di tarassaco è solitamente accompagnata da uova sode Cotto, il dente di leone selvatico può essere un ingrediente per ricette più elaborate di ogni tipo. In alternativa agli spinaci  strizzato e tritato, può colorare di verde la pasta  Miscelato a  formaggio , spezie, ricotta  o patata  invece, arricchisce la farcitura di paste ripiene,quali lasagne; può costituire anche un sugo per la pasta . Molti lo usano anche per imbottire gli arrosti, ma l’utilizzo più diffuso è invece nelle quiche o  torte salate

Ore 21.24  lunedì 20 marzo è il momento dell’Equinozio di Primavera

L’equinozio di primavera, che per l’emisfero meridionale della Terra è l’equinozio d’autunno,  è un momento particolare nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole: oggi i raggi solari cadono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra è il giorno in cui le ore di luce sono uguali a quelle di buio 12 ore di luce e 12 ore di buio e, l’ultima domenica di marzo, scatterà  l’ora legale. In media ci sono quasi 12 ore di luce a marzo. L’animale che simboleggia la primavera è l’ariete forte, caparbio ed esuberante è anche il primo segno dello Zodiaco, quello con cui si apre l’anno astrologico. La primavera è legata  al risveglio della natura, in questa stagione che va dal 20 marzo al 20 giugno, corrisponde uno stato d’animo gioioso e pieno di serenità; non a caso, la primavera può essere considerata una metafora di una condizione interiore a cui tutti aspiriamo, anche nei periodi più bui dell’autunno o dell’inverno più freddo

Arredare la casa con le piante

Le piante verdi più resistenti da tenere in soggiorno sono l’alta e stretta Sansevieria Trifasciata, l’elegante Banano e la raffinata Aspidistra dalle foglie striate. Arredare con mensole abbellite con piante verdi di Photos con  portavasi e oggettistica minuta contribuirà a rendere l’ambiente armonioso, rilassante e depurato. Per non inciampare nell’ordinario e nel tradizionale, è possibile arredare casa con piante grasse posizionate su portavasi oppure su delle lanterne appese con un gancio al soffitto oppure su mensole sospese affisse alle pareti. In quanto alle tipologie di piante, chi ama il verde potrà optare per piccoli cactus vestiti di semplici cestini in latta, mentre chi ama i colori potrà preferire piantine di,  Morgan’s Beauty, Succulente nane, dalle forme e dai colori più disparati. Inoltre, coloro che amano lo stile moderno potranno arredare con composizioni di piante grasse disposte all’interno di contenitori in vetro dalle caratteristiche forme geometriche, mentre coloro che amano il fai-da-te potranno usare le piante stabilizzare per abbellire la casa con dei vasetti trasparenti riciclati e decorati con cordoncini di juta

Atmosfere uniche

Cosa è che regala un’atmosfera unica in casa se non una pianta o un mazzo di fiori? Eppure anche il mazzo di fiori più bello perderebbe parte del suo fascino se collocato in un recipiente spento. Acquistare i giusti vasi e supporti, in fin dei conti, è importante tanto quanto scegliere le piante e i fiori. Abbellire la tua casa nei minimi dettagli, è anche un po’ la nostra missione. Da noi puoi trovare vasi e complementi che si adattano al meglio al tuo stile e a quello  della tua casa Per il resto lascialo fare alle piante, magnifiche nella loro nobile semplicità. Visita il nostro sito www.ferrinigift.it

Anturio una pianta dai bellissimi fiori

La forma è molto particolare, i colori scintillanti, e il livello di difficoltà nella coltivazione minimo. Nel linguaggio dei fiori è simbolo di amore e passione, e viene usato anche per esprimere stima e rispetto. Ottime ragioni per far entrare l’anturio nella propria casa, dando un tocco di allegria al verde domestico, o per regalarlo a qualcuno di amato. Come prendersi cura dell’anturio. Appartenente alla famiglia delle Aracee, l’Anthurium ha origine nelle foreste umide dell’America equatoriale. Il nome deriva dal greco, e significa ‘fiore con la coda’ in relazione alla sua forma. Le parti colorate non sono esattamente fiori, ma foglie mentre l’infiorescenza è lo spadice, quella parte che si erige, a volte a spirale, come una coda gialla. Come molte altre Aracee, l’anturio contiene cristalli di calcio ossalato, tossici se ingeriti. Dal punto di vista estetico, la resa è molto elevata. Le foglie colorate sono praticamente permanenti e si rinnovano con facilità se la pianta sta bene. Il più classico ha le foglie di un rosso brillante, ma esistono anche versioni bianche, rosa, screziate. La crescita è lenta, perciò si può acquistare la pianta delle dimensioni desiderate senza temere che diventi troppo ‘invadente’. Inoltre, le foglie dell’anturio sono tra le migliori ‘assorbi inquinamento domestico del mondo vegetale. E’ molto facile da coltivare, e lo possono fare anche i meno esperti. Tollera bene ambienti con scarsa luminosità, e richiede 15-20 °C di temperatura Non teme comunque il caldo, purché sia in ombra e con elevata umidità ambientale. Richiede annaffiature regolari in estate e quando il riscaldamento è acceso, ma è sempre bene svuotare il sottovaso dall’acqua non assorbita dopo 15 minuti. Le foglie apprezzano una vaporizzazione di acqua. Ogni tanto, pulite le foglie con un panno umido per liberarle dalla polvere e ridare loro lucentezza. Inoltre, è bene recidere alla base gli steli di fiori e foglie secche.