Teacup

Di solito nelle tazzine si prende il o il caffè ma con un po’ di fantasia questi recipienti   in particolare quelli usurati possono trasformarsi in piccoli terrari. Ovvero oggetti che ospitano fiori, natura e mondi incantati che danno calore alla casa. Come costruirne uno? Vediamolo insieme. I teacup garden sono dei lavoretti del fai da te che possono dare molto piacere. Perché sono green-friendly e portano la natura in casa. Un po’ come accade con altre forme di coltivazione indoor, come gli orti e i giardini Generalmente i teacup si compongono di piante grasse o fiori ma si possono anche arricchire di elementi come piccole figurine, sedie e tavoli. Proprio l’uso di queste piccole cose consente una grande personalizzazione. Dentro possono rientrare anche oggetti di riuso domestico come pezzi di tessuto, piccoli vasetti   e ampolle

La stagione dei colori

Con la primavera ci troviamo nella stagione dei colori e dei profumi. E anche in casa c’è sempre voglia di portarne un po’. Fresca e leggera, la primavera  fa subito venire voglia di novità! Per festeggiarla come si deve, allora, oltre a preparare ricette gustose e colorate, possiamo anche pensare di organizzare la nostra tavola in suo onore! Componi dei centrotavola floreali: Utilizza fiori freschi  per creare centrotavola che aggiungano colore e vivacità alla tavola. Puoi utilizzare vasi, ciotole o anche semplici bottiglie di vetro come contenitori per i fiori. Offri alla fine della cena ai tuoi ospiti piccoli regali, come dei sacchettini con dei semi o piccoli bouquet, da portare a casa come ricordo dell’evento.

Lampascioni

Una gita in Puglia ci porta in una terra piena di sapori incredibili e uno tra i più caratteristici, poco conosciuti al di fuori dei confini del tacco dello stivale, è quello dei lampascioni, una pianta la cui parte commestibile è il bulbo che si trova a una profondità che varia di 10 ai 20 centimetri. E’ una verdura dal sapore amarognolo che rimanda a un’antica tradizione dalle radici povere per necessità. I lampascioni sono un contorno perfetto per carni alla brace, ma trovano spesso una loro giusta collocazione anche tra gli antipasti. Puliteli  e incideteli a croce sulla parte inferiore, lasciateli per qualche ora in acqua fredda perché perdano un po’ del loro gusto amarognolo e fateli bollire in acqua salata per un’ora circa. Sgocciolateli, metteteli in un piatto e pressateli lievemente con una forchetta, quindi conditeli con olio, aceto, sale, pepe e prezzemolo.

Siete amanti della natura?

Siete amanti della natura e vi piacerebbe avere un piccolo giardino sul vostro terrazzino  di casa? Vorreste delle piante che si adattano bene ai cambi di stagione? Ecco alcune piante che non richiedono grosse attenzioni e che non temono né il caldo né il freddo. Dal rosmarino all’erica, dalla ruellia alla pervinca, renderanno i vostri balconi belli e rigogliosi in ogni stagione dell’anno rosmarino Amato e conosciuto per le sue proprietà aromatiche, il rosmarino è una pianta sempreverde, perfetta per il balcone. Un profumo intenso, con note fragranti fanno di questa pianta, un ingrediente adatto sia ad aromatizzare i piatti di cucina, sia a aromatizzare gli ambienti. Pervica fiorisce in estate, con dei bellissimi fiorellini viola-blu, la pervinca è una pianta sempre verde che ben si adatta ai balconi. Questa pianta ama la luce ed il caldo. Il Viburnum thinus è una bellissima pianta ornamentale che mantiene la sua rigogliosità tutto l’anno.In primavera presenta dei fiori profumati bianchi e rosa che in autunno diventano blu intenso. Molto diffusa nei giardini, è adatta anche alla coltivazione sul terrazzo

Ore 21.24  lunedì 20 marzo è il momento dell’Equinozio di Primavera

L’equinozio di primavera, che per l’emisfero meridionale della Terra è l’equinozio d’autunno,  è un momento particolare nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole: oggi i raggi solari cadono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra è il giorno in cui le ore di luce sono uguali a quelle di buio 12 ore di luce e 12 ore di buio e, l’ultima domenica di marzo, scatterà  l’ora legale. In media ci sono quasi 12 ore di luce a marzo. L’animale che simboleggia la primavera è l’ariete forte, caparbio ed esuberante è anche il primo segno dello Zodiaco, quello con cui si apre l’anno astrologico. La primavera è legata  al risveglio della natura, in questa stagione che va dal 20 marzo al 20 giugno, corrisponde uno stato d’animo gioioso e pieno di serenità; non a caso, la primavera può essere considerata una metafora di una condizione interiore a cui tutti aspiriamo, anche nei periodi più bui dell’autunno o dell’inverno più freddo

La mimosa il fiore delle donne

La mimosa è un fiore spesso associato alla Festa della Donna, in quanto simbolo di rispetto, apprezzamento e solidarietà verso le donne. La mimosa è un fiore giallo molto profumato e delicato, che rappresenta la bellezza, la forza e la vitalità delle donne. Regalare un vaso o un mazzetto di mimose per la Festa della Donna è un gesto simbolico di riconoscimento dell’importante contributo delle donne alla società e di solidarietà verso la lotta per i loro diritti. Ma anche in pasticceria la mimosa dice la sua con il tradizionale dolce Mimosa una torta tipica italiana a forma di mimosa, spesso preparata in occasione della Festa della Donna. Il Dolce Mimosa è un dolce gustoso e allegro, perfetto per festeggiare la Festa della Donna con amici e familiari. In Italia, è una vera e propria tradizione culinaria della Festa della Donna e viene spesso preparato dalle pasticcerie e dai ristoranti in occasione di questa festività.

Suggerimenti per ferragosto

Per chi non è già sdraiato su una bianca spiaggia in riva al mare, i giorni del ferragosto potrebbero essere un giusto momento per recarsi a visitare un giardino botanico meraviglioso. Nonostante la vicinanza al mare e l’altitudine l’altopiano di Pratorondanino vanta un clima adatto ad ospitare la flora montana. Proprio per questo, il Gruppo Ligure Amatori Orchidee ha scelto questa florida zona dell’entroterra ligure per realizzare un Giardino Botanico che permettesse di tutelare e far conoscere le specie spontanee italiane ed esotiche curandole in ambienti che riproducessero quanto più fedelmente possibile i loro habitat naturali. In circa 6.000 mq sono stati ricostruiti i più significativi ambienti montani, da boschi a prati, sino agli stagni ed alle rocce. In queste fedeli riproduzioni trovano dimora oltre 400 specie differenti provenienti da ogni parte del mondo di cui diverse rare o a rischio estinzione, tutte osservabili seguendo i suggestivi sentieri che si snodano sull’altopiano. Passeggiando, ad esempio, alla scoperta dei due ambienti acquatici del Giardino, lo stagno ed il laghetto, si possono ammirare le felci, il giaggiolo acquatico, il trifoglio fibrino, la ninfea bianca e numerose specie di piante “carnivore”, come la rosolida, e l’erba unta Esplorando, invece, le roccere si scopriranno due ambienti differenti, Se il substrato calcareo è il regno della stella alpina, della primula impolverata, che per espellere il calcare produce una polverina bianca, del camedrio alpino, della regina delle Alpi, a rischio estinzione, oltre che di magnifiche collezioni di semprevivi, sassifraghe e gigli, Entrandonel bosco ci si imbatte, invece, in conifere e latifoglie d’alto fusto tra le quali si possono scorgere autentiche rarità botaniche come i “fossili viventi”, tra cui si notano le sequoie giganti, il ginkgo e il pino wollemi. I prati, infine, sono una suggestiva distesa di magnifiche specie.E’ impossibile non rimanere incantati dalle ricche collezioni di orchidee, di rose e di rododendri, così come è impossibile non lasciarsi conquistare dalla bellezza dei paesaggi montani realizzati sul promontorio.

Aquilegia Vulgaris una pianta velenosa ma…

Aquilegia Vulgaris fa parte alla famiglia delle Ranunculacee; proveniente dell’Europa, è chiamata anche colombina, amor nascosto o amor perfetto. Pare che il nome aquilegia derivi dal fatto che i suoi particolari fiori, formati dai petali che si allungano in speroni uncinati, siano simili al becco o agli artigli dell’aquila. E’ una pianta erbacea perenne, rustica, dal bel fogliame che nell’inverno sparisce, per poi germogliare in primavera. Preferisce un terreno soffice e fresco; fiorisce in maggio  giugno ed i suoi fiori sono di vari colori, secondo le varietà, e dopo la fioritura è consigliabile tagliare i fusti a livello del suolo. L’ altezza, dipende dalle specie, varia da 20-30 centimetri a 90 centimetri. Si seminano in primavera, a terra o in dei vasi, utilizzando del terriccio leggero ricco di sabbia e torba e si trapiantano a settembre in posizione moderatamente ombreggiata. La moltiplicazione avviene dividendo il cespo tra ottobre e marzo. Esistono più di 100 specie di aquilegia; le più basse vengono utilizzate per il giardino roccioso, quelle più alte per le aiuole ed il bordo misto. Stanno bene se piantate vicino a felci e campanule. E’ una pianta medicinale con proprietà antisettiche, calmante e detergente. Fino al 1800 era usata principalmente per curare disturbi nervosi, ma attenzione, è una pianta velenosa, coltivatela solo per i suoi singolari ed eleganti fiori!